(ANSA) – Un poliziotto penitenziario e’ stato ferito con una testata al volto da un detenuto ricoverato nel centro clinico del carcere di Turi, nel barese, dove si trovano 18 uomini con patologie anche mentali. L’agente e’ ricoverato per accertamenti in ospedale. Ne da’ notizia il segretario generale del Cosp, il Coordinamento sindacale penitenziario, Domenico Mastrulli, secondo il quale nel carcere di Turi nei giorni scorsi si sono verificate altre aggressioni.
Category Archives: Contro carcere, CIE e OPG
Detenuto provoca incendio a Bologna, evitata tragedia
(Adnkronos) – “Oggi pomeriggio, nel carcere bolognese della Dozza e’ stata evitata la tragedia”: un detenuto, ricoverato nel reparto infermeria, ”ha dato fuoco al materasso, provocando un incendio, da cui e’ scaturita una folta coltre di fumo che ha intossicato l’ambiente, costringendo il personale di polizia penitenziaria ad evacuare tutta la sezione”. Lo scrive in una nota il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovanni Battista Durante. L’operazione, sottolinea Durante, non e’ stata facile “considerato che nel reparto c’erano anche detenuti infermi. Il detenuto ed il personale di polizia penitenziaria sono stati portati in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso. Al personale vanno i nostri complimenti per il lavoro svolto e chiediamo all’amministrazione -conclude la nota- di avviare le procedure per la ricompensa prevista dal regolamento”.
Contro il Cie di Modena, scritte in prefettura e presidio
Oggi alle 15, davanti alla struttura di viale della Marmora, la protesta degli anarchici: “Chiudete i lager della democrazia”
Scritte contro il Cie (Centro per l’identificazione e l’espulsione) sono comparse stamattina sulle mura della prefettura di Modena. Il gesto, con un messaggio per la chiusura del centro e contro la polizia subito cancellato, precede il presidio di viale della Marmora a Modena. L’appuntamento è per oggi alle 15. Gli anarchici manifestano in segno di solidarietà con i reclusi e chiedono la chiusura dei “lager della democrazia”.
“Qui – si legge in un volantino diffuso dai manifestanti – dal 1999 vengono rinchiusi gli immigrati senza documenti e in attesa di espulsione, fino ad un massimo di 18 mesi. I detenuti sono costretti da Continue reading
Carcere di Bellizzi Irpino, Ciisa: “Caso di Tbc”
Da notizie in nostro possesso si è registrato un
ennesimo caso di TBC all’interno dei penitenziari..! Tale episodio simile a quello che successe dieci anni fa ha fatto rivivere il dramma della situazione. Oggi, mentre il caso si conosceva all’epoca dei fatti non si conoscevano le cause e le concause dell’evento. Si parla tanto di prevenzione ma poi alla fine non se ne fa nulla o quantomeno si dimentica con molta facilità il problema.” Lo scrive in una nota il Vice Segretario Nazionale della Ciisa penitenziari, Giuseppe Nazzaro.
“Se le Autorità Penitenziarie, Sanitarie e Politiche avessero avuto accortezza ed attenzione alle nostre pubbliche denunce – prosegue – , dove la scrivente O.S. Ciisa Penitenziari e non solo, avrebbe fatto intendere dell’incompatibilità igienico-sanitaria del carcere di Bellizzi Irpino e confermate anche Continue reading
Iran: sei detenuti giustiziati ed un giovane di 24 anni fustigato in pubblico
Massiccia repressione e arresti di giovani e donne con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali-farsa. Il disumano regime dei mullah ha mandato all’impiccagione pubblica tre detenuti a Kermanshah il 6 Maggio (agenzia di stampa di Stato Fars). Anche il 7 Maggio altri tre detenuti della prigione centrale di Isfahan sono stati impiccati (Unità Centrale per le News del regime). Nello stesso giorno, un giovane di 24 anni ha subito 110 frustate in pubblico. Gli aguzzini dei mullah lo avevano fatto sfilare nelle strade della città di Abyek in maniera umiliante prima di fustigarlo pubblicamente.
Il brigadiere Ahmad Reza Radan, vice-comandante delle Forze di Sicurezza dello Stato (FSS) ha annunciato che i piani di “pubblica sicurezza” verranno implementati da metà Maggio a Tehran e in 17 altre maggiori città come Isfahan, Shiraz, Kerman e Hamadan nonché nelle provincie di Alborz, Khorassan, Mazandaran, Gilan e Golestan. Basandosi su questo piano repressivo, un gran numero di giovani vengono arrestati con Continue reading
Testimonianza dal Malawi: disumana la condizione delle carceri
Nel poverissimo Malawi è molto facile finire in carcere: e dietro le sbarre i detenuti vivono in condizioni insostenibili.
Dormono per terra, su una coperta ripiegata: duecento persone passano la notte stipate nei quattro dormitori del penitenziario di Mangochi, città turistica tra i laghi Malombe e Malawi. Quello di Mangochi è considerato un carcere meno duro rispetto ad altre prigioni del Paese. Eppure, i duecento detenuti hanno diritto a una sola saponetta al mese, mangiano una volta al giorno – soprattutto polenta di mais – e possono usare solo cinque servizi igienici, uno ogni quaranta persone. Condizioni inumane, che molti malawiani rischiano di sperimentare. Nel Paese, infatti, si può finire in prigione anche per un incidente stradale senza vittime: come è successo a uno dei detenuti, condannato a due anni e mezzo per non essere riuscito a pagare il Continue reading
«Il Cie trasformato in carcere»
Il Siulp deve intervenire, nuovamente e per l’ennesima volta al fine di stigmatizzare fortemente quanto accaduto al Cie la scorsa settimana, ove 3 stranieri, clandestini e delinquenti, con un atto di rivolta violenta contro le Istituzioni, la Legge e chi sul territorio rappresenta lo Stato, quindi gli appartenenti alle forze di polizia, hanno devastato il Cie e ferito 2 poliziotti i quali, con umiltà e sacrificio, non facevano altro che cercare di ripristinare la legalità violata.
Purtroppo, questi tre delinquenti violenti, subito dopo sono stati rimessi in libertà. Decisione che il Siulp rispetta pienamente, poiché Continue reading
Pranzo di solidarietà con gli arrestati e proiezione NO AL 41BIS a Monza
PRANZO E VIDEO
Domenica 12 maggio siete tutti invitati al FOA BOCCACCIO a Monza
Via Rosmini,11
ORE 13.00 PRANZO DI SOLIDARIETA’ per l’Associazione parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio 2007
per i compagni in carcere
Come al solito ottimo menù
A seguire, ore 16.00
PROIEZIONE DEL VIDEO “NO AL 41 bis! Non c’è lotta al capitalismo senza lotta contro il carcere; non c’è lotta contro il carcere senza lotta contro il 41 bis”
Video autoprodotto dall’Assemblea di lotta “Uniti contro la repressione”
In preparazione della partecipazione al CORTEO NAZIONALE che si terrà a Parma il 25 maggio ore 14.00 Piazzale Vittorio Emanule
contro carcere, differenziazione, 41bis e isolamento per la solidarietà di classe a sostegno delle lotta di tutti i prigionieri
il tutto con la collaborazione del collettivo Cordatesa
Iniziative per gli arrestati
Nel luglio 2001 le rivolte di Genova sconquassarono la pace sociale tanto propugnata dallo stato e dai suoi apparati.
Per questi fatti, dieci compagni sono stati condannati a cento anni di carcere con l’accusa di devastazione e saccheggio e compartecipazione psichica.
Il 15 ottobre 2011 Roma fu messa a ferro e fuoco da schiere di ribelli pronte ad affermare praticamente la necessità di distruggere il presente per costruire da zero un futuro diverso.
Come sempre, lo stato ha Continue reading
Presidio al CIE di Modena: 11 maggio 2013
Prossimo appuntamento solidale sotto le mura del CIE di viale LaMarmora (MO)
SABATO 11 MAGGIO ORE 15.00
Detenuto a Taranto tenta suicidio
(ANSA) – TARANTO, 9 MAG – Un detenuto di circa 50 anni, della provincia di Bari, in attesa di giudizio per reati connessi con la droga, ha tentato di suicidarsi oggi pomeriggio nel carcere di Taranto. Lo rende noto con un comunicato il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe). Il detenuto, riferisce il sindacato, ha legato un pezzo di lenzuola a mo’ di corda alla finestra del bagno e si e’ lasciato andare, approfittando dell’assenza dei compagni di cella. Lo ha salvato un agente di custodia.
Qui nessuno è clandestino!
Diffondiamo da Gruppo Anarchico Germinal
A pochi chilometri da noi a Gradisca d’Isonzo dal 2006 esiste un CIE (centro di identificazione ed espulsione).
In questa prigione sono reclusi in condizioni durissime decine di cittadini non dell’unione europea per il solo motivo di non possedere (o non possedere più) un permesso di soggiorno valido.
Divieto di leggere, di comunicare con l’esterno, psicofarmaci, privazioni e soprusi di ogni tipo sono pane quotidiano e provocano tra l’altro continui episodi di autolesionismo.
Riteniamo importante far conoscere l’esistenza di questi luoghi e le logiche che li governano, promuovendo iniziative di informazione e denuncia. Invitiamo tutti e tutte a partecipare e a contribuire in modo attivo al presidio che si terrà sabato 18 maggio dalle 17 in via delle Torri (dietro la chiesa di s.antonio).
L’iniziativa vuole anche promuovere la partecipazione al presidio regionale che ci sarà sabato 1 giugno nel pomeriggio di fronte al CIE
di Gradisca indetto dal Coordinamento regionale contro i CIE.
Assemblea contro i CIE
9 Maggio, Ulrike Meinhof. Commissione internazionale d’inchiesta sulla sua morte
diffondiamo da Baruda, Polvere da sparo, in ricordo della morte di Ulrike Meinhof avvenuta in carcere il 9 Maggio 1976
Il 9 maggio ricorre (oltre all’anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato) l’anniversario dell’assassinio di Ulrike Meinhof, nel carcere di Stammheim. Già in passato questo blog si è occupato di questa figura degli anni ’70 tedeschi, con alcuni stralci presi dalle sue lettere e dai suoi scritti.
E’ il caso, invece, da questo momento in poi (la “serie” sarà un po’ lunga) di mettere in rete un po’ di materiale che dimostra l’assassinio che c’è dietro la sua morte e quella successiva e simultanea di altri 3 prigionieri della stessa formazione , la R.A.F. anche conosciuta come Banda Baader-Meinhof., a partire dal Rapporto della Commissione internazionale d’inchiesta sulla morte di Ulrike Meinhof. Fu ritrovata impiccata, con ancora un piede poggiato sulla sedia, morta da ore…ma come vedremo successivamente, l’autopsia dimostra più che chiaramente come non si sia trattato di Continue reading
Pisa: Seda è stata scarcerata
Ieri mattina il tribunale di Firenze ha ordinato la scarcerazione della dissidente politica turca che nonostante l’asilo politico ottenuto in Svizzera era rinchiusa dal 30 aprile nel carcere di Pisa. Ora Seda è libera ma la battaglia contro l’estradizione continua.
Seda Aktepe ha varcato i cancelli del carcere Don Bosco di Pisa ieri nel tardo pomeriggio, ed è stata accolta dall’abbraccio del suo fidanzato svizzero, Robin Niederhauser. Ora Seda è in libertà, dopo aver trascorso 8 giorni in completo isolamento senza avere la possibilità di parlare con nessuno, neanche con il compagno che era con lei al momento dell’arresto, nell’ostello di Castiglioncello, lo Continue reading
Caso di tubercolosi in carcere
AVELLINO – Nella serata di ieri è stato ricoverato d’urgenza al reparto infettivo dell’ospedale Moscati, un detenuto straniero, 44enne, di origini rumene. L’uomo è stato ricoverato per una sospetta tubercolosi acuta. Il detenuto è stato già ricoverato nel mese di marzo e poi dimesso con la diagnosi di: “soggetto affetto da tubercolosi polmonare”, facendo rientro in istituto penitenziario insieme agli altri detenuti.
La notizia del caso di tbercolosi fa subito il giro del penitenziario, creando un giustificato allarmismo. Specie per i compagni di cella. Sulla vicenda interviene anche il Sappe che chiede spiegazioni al direttore del carcere per accertare che siano state messe in atto le dovute tutele che prevedono uno specifico e rigoroso protocollo di prevenzione e profilassi finalizzato a scongiurare un possibile e facile contagio tra Continue reading
Piacenza – Tentativo di evasione
Piacenza – Tentativo di evasione ieri pomeriggio intorno alle 19,30 per un detenuto tunisino che si trovava in ospedale per accertamenti. L’uomo, approfittando della situazione, è balzato fuori da una finestra raggiungendo il parcheggio dell’ospedale. Gli agenti della penitenziaria, però, accortisi repentinamente del tentativo di fuga, hanno dato l’allarme e il detenuto è stato fermato pochi minuti dopo. L’uomo è stato quindi ricondotto in carcere alle Novate.
Gennaro Narducci, segretario regionale dell’Ugl, intervenuto a seguito dell’episodio, ha commentato: “La polizia penitenziaria ha risposto molto bene all’evento critico avvenuto. Da parte nostra va la solidarietà a tutti gli agenti che hanno operato e continuano a operare con grande difficoltà. Il personale intervenuto ieri è stato richiamato in servizio dopo l’espletamento di 8 Continue reading
India: pakistano muore in carcere per percosse
(AGI) – Amritsar (India), 9 mag. – Un pachistano, Sanaullah Ranjay, detenuto nelle prigioni indiane, e’ morto in carcere per le percosse ricevute durante “un regolamento di conti”. Una tale barbarie avrebbe spinto Islamabad ad avviare un’inchiesta internazionale per raccogliere prove sull’orrendo crimine. I dottori che hanno prestato soccorso a Ranjay all’ospedale governativo hanno dichiarato che il 52enne sarebbe morto per un collasso degli organi interni, per colpa di una grave ferita alla testa seguita alle percosse subite nella prigione, a nord della citta’ di Jammu. Il primo ministro di Jammu e Kashmir, stato a maggioranza islamica, ha annunciato che avrebbe fatto delle indagini sull’attacco subito dal prigioniero pakistano, definendola “una questione di grande imbarazzo”. Ma fonti ufficiali pakistane hanno ribattuto che non si sarebbero accontentati di un’inchiesta interna sull’uccisione Continue reading
Le “torture” shock delle carceri minorili tedesche
Die Bild rivela aspetti inediti sul trattamento riservato ai detenuti delle carceri minorili in Germania. Ecco cosa accade.
CARCERE E VIOLENZA – “La violenza nelle carceri minorili tedesche è all’ordine del giorno” scrive Die Bild. L’università di Colonia ha intervistato almeno cento detenuti tra i 15 e i 24 anni che hanno decido di rivelare la loro esperienza. Più del 70% degli intervistati ha dichiarato di aver subito una sorta di terrorismo psicologico e a questo si somma la violenza fisica. Ci sono state anche segnalazioni di abusi sessuali. “La violenza all’interno del carcere è un fattore comune, anche se non si comprende la radice della sua presenza” ha dichiaratoFrank Neubacher, dell’università di Colonia.
TESTIMONIANZE – I minorenni finiscono Continue reading
Il lavoro in carcere “vaccino contro la recidiva”… ma solo il 21% dei detenuti è occupato
Su una popolazione carceraria di oltre 66 mila detenuti solo il 21,2 per cento lavora (13.208 persone). Di questi sono uno sparuto numero, circa duemila, quelli che riescono ad ottenere un’occupazione al di fuori delle mura degli istituiti penitenziari. In percentuale sono però le donne quelle più attive, pur essendo il 4,5 per cento del totale dei detenuti, (circa tremila).
Eppure il lavoro in carcere è una “vaccinazione” contro il rischio di recidiva: se sono circa il 60 per cento i detenuti che tornano a delinquere, per quelli occupati mentre stavano scontando la pena, il rischio si dimezza (recidiva di circa il 30 per cento).
Lo sottolinea a Redattore Sociale il capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) Giovanni Tamburino, a margine della presentazione oggi a Roma del progetto Sigillo (vedi Continue reading
A Teramo, ancora un detenuto morto
TERAMO. Ancora un detenuto morto nel carcere di Teramo per infarto. E’ successo ieri 8 maggio
Il detenuto, di 73 anni, è morto a causa molto probabilmente per arresto cardiaco all’interno della cella del Reparto “protetti” alle ore 22:50 .
L’istituto teramano potrebbe ospitare 240 detenuti invece ne ospita 420, di questi, oltre 300 soffrono di problemi psichiatrici e di salute con difficile gestione, “scaricati” a Teramo per il solo fatto che vi è il servizio di guardia medica h 24 ,un servizio di cardiologia e una psichiatra per alcune Continue reading
Carcere di Poggioreale, detenuto aggredisce due agenti
Un detenuto del carcere di Poggioreale ha aggredito, la notte scorsa, due agenti della polizia penitenziaria. I poliziotti, ricoverati in ospedale, hanno subito un trauma cranico l’uno e la rottura del polso l’altro. L’aggressore – un ucraino segnalato come particolarmente violento – era appena stato condotto in carcere per il reato di lesioni, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, e stava per essere immatricolato.
Dura la reazione del sindacato: “Questa aggressione ci preoccupa. I colleghi sono riusciti ad evitare più gravi conseguenze – spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) – e a loro va naturalmente tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Ma ci domandiamo quante aggressioni ancora dovrà subire il nostro personale di polizia penitenziaria perché si decida di Continue reading
A Reggio Emilia detenuto aggredisce agente
(Adnkronos) – Grave aggressione contro un assistente capo della polizia penitenziaria nel carcere di Reggio Emilia. Lo afferma in una nota del segretario del Sappe, Giovni Battista Durante che spiega come “ieri pomeriggio un detenuto per fatti di droga di origine magrebina, quando ha visto entrare un nuovo detenuto, nella cella dove era ristretto, si e’ scagliato contro l’assistente capo della polizia penitenziaria che lo aveva accompagnato. L’uomo ha prima iniziato ad inveire e, nonostante gli inviti a mantenere la calma, rivoltigli dall’asssistente capo, gli si e’ scagliato contro, colpedolo al volto e procurandogli vari ematomi. Solo grazie all’intervento di altri agenti si e’ riusciti a ripristinare l’ordine, evitando anche consegunze peggiori”. “Si tratta di uno dei tanti episodi di aggressione che si verificano nelle carceri – contiua la nota – che riteniamo vadano sanzionati in maniera molto severa. Nel 2012 le aggressioni nelle Continue reading
Detenuto si impicca in cella ma è salvato in extremis
E’ successo nel carcere di Arezzo, la cui sezione femminile è stata aperta da qualche tempo ad alcuni collaboratori di giustizia arrivati da altri carceri. Dodici pentiti in tutto, ma guardati quasi a vista: per fortuna, almeno in questo caso.
Un detenuto di 46 anni, con una fine pena di circa dieci anni e originario di Salerno, probabile pentito per reati anche legati alla camorra, si è passato un cappio intorno al collo. Un agente è entrato nella cella quando era già cianotica e lo ha liberato dal cappio.
Sul posto subito il 118 con un’ambulanza della Misericordia arrivata Continue reading
28M – Temuco, Cile. Comunicato pubblico di JP, agli arresti domiciliari notturni.
Per prima cosa desidero ringraziare tutt* quell* che mi hanno appoggiato e in special modo a quell* che se ne fottono della morale borghese, la morale anti-lumpen e che non credono a tutto quello che gli passano i mass-media dei ricchi.
Questa è l’ennesima ripetizione di migliaia di storie già sentite, ma vale la pena raccontarla… Continue reading
Carcere di Capodimonte: detenuto nordafricano tenta il suicidio con una corda rudimentale
Tentato suicidio nel primo pomeriggio di ieri alla Casa circondariale di contrada Capodimonte. Un uomo di origine nordafricana, in carcere da circa un anno per reati comuni, ha tentato di impiccarsi nella sua cella, dove era rinchiuso da solo. A darne notizia è la segreteria locale del Sinappe, il Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria.
Il fatto sarebbe accaduto subito dopo le 15 nel reparto giudiziario del penitenziario beneventano. L’uomo avrebbe costruito una corda rudimentale sottilissima, formata da elastici e pezzi di plastica, e l’avrebbe legata alle sbarre dell’inferriata prima di compiere l’insano gesto.
Da qui il tentativo, aiutato anche da uno sgabello. Tempestivo è stato Continue reading
Carcere Trento: abuso mezzi correzione
(ANSA) – TRENTO, 6 MAG – Imputato per un presunto abuso di autorita’, il giudice ha deciso per la derubricazione del reato in abuso di mezzi di correzione. Si e’ concluso cosi’ con 20 giorni di reclusione e 1.000 euro di risarcimento (pena sospesa) il processo di primo grado nei confronti di Fabio Piazza, delegato sindacale del Sinappe al carcere di Spini di Gardolo, a Trento. Un detenuto aveva lamentato di avere subito un trattamento esagerato: l’avrebbe chiuso in un luogo in cui non potesse nuocere ad altri.
Non basta una firma + aggiornamenti arresti e repressione
diffondiamo da Macerie
Sabato mattina la polizia ha nuovamente arrestato Marianna, una delle tre compagne finite in carcere in seguito all’occupazione dell’Unep dell’11 marzo. Il giudice ha sostituito l’obbligo di firma quotidiana – misura cui Marianna era sottoposta da quando era stata scarcerata – con la custodia cautelare in carcere. Secondo pm e polizia, a quanto pare, una denuncia per resistenza e lesioni risalente a due settimane fa dimostrerebbe che una firma al giorno non è sufficiente a tenerla a bada.
Per chi volesse scriverle, Continue reading
11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data
diffondiamo da contrainfo
Lo stato ci ha rubato Eric McDavid e Marie Mason rispettivamente nel 2006 e nel 2008. Negli anni trascorsi dai loro arresti, la repressione è arrivata a sembrare meno un evento specifico, e più come un incubo continuo, da cui non si può fuggire. Condannati a, rispettivamente, 22 anni e 20 anni, Marie e Continue reading
Monta la protesta al Pagliarelli I detenuti: “Amnistia e indulto”
Una lettera scritta a mano e firmata dai detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo. Con le firme depositate presso “l’ufficio competente della casa circondariale che provvederà su richiesta a renderle note”. Due pagine e mezzo rivolte al ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri principalmente e dopo al partito dei Radicali italiani e dal garante dei detenuti in Sicilia.
Il messaggio è chiaro e diretto: i detenuti del Pagliarelli chiedono che venga emesso il provvedimento di “amnistia e indulto” (scritto in maiuscolo nella lettera) “per porre fine ad una realtà indegna per una società civile, sviluppata, promotrice di molte campagne per la difesa dei diritti inviolabili e inalienabili dell’uomo, quale l’Italia è, ma che sull’argomento carceri e trattamento detenuti ne esce mutilata e invalida come Continue reading