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Pranzo Solidale Anticarcerario – Domenica 15 Aprile


MONZA – ASSEMBLEA CONTRO ENI E FRONTIERE

18 Mar, 2018
_11:00 – 17:00_

Location: FOA Boccaccio – Monza – via Rosmini 11

Domenica 18 febbraio si è svolta, a Torino, la quinta “assemblea
Brennero”, dedicata, come le due precedenti, a definire alcune
iniziative a Milano contro l’intervento in Libia e in Niger e contro
il ruolo dell’Eni. Ci si è soffermati su due aspetti: quelli di
contenuto e quelli pratico-logistici.

Si è deciso di organizzare, per sabato 21 aprile, un’assemblea
nazionale in una sala pubblica, nel corso della quale sviluppare delle
analisi sul rapporto guerra esterna-guerra interna,
neocolonialismo-frontiere, politica di rapina in Africa-filiera del
petrolchimico in Italia, lotte locali-lotte internazionali. L’idea è
quella di coinvolgere anche compagne e compagni di altri Paesi per
inquadrare i problemi in un’ottica internazionale e internazionalista.

L’assemblea pubblica dovrebbe essere preceduta e preparata da
occasioni di confronto in Università (sul rapporto guerra-ricerca,
rispetto al quale alcuni collettivi si stanno muovendo in varie città)
e di iniziative in strada. Il 5 maggio, invece, ci sarà un corteo che
partirà dalla stazione centrale per concludersi in una piazza della
zona Imbonati, dove allestire una mostra e articolare vari
interventi-comizi sui diversi temi emersi il 21 aprile.

È stato scritto e condiviso un manifesto-appello per le giornate del 21
aprile e del 5 maggio. Si è ribadito che l’iniziativa a Milano ha
senso soprattutto se avrà un suo respiro a seguire e se sarà preparata
e proseguita da azioni e mobilitazioni nei vari territori.

L’ultima parte della discussione è stata dedicata alla questione del
fascioleghismo. L’esigenza emersa è quella di coordinarsi con le
realtà più vicine e di riprendere a spostarsi quando i compagni di una
città decidono di fare un certo tipo di chiamata. Se la base sociale
dei gruppi reazionari non retrocederà senza lotte più ampie contro lo
Stato e il capitale, la diffusione delle organizzazioni neofasciste va
contrastata senza perder tempo, sul terreno dell’azione diretta.
Quanto è successo nelle ultime settimane in diverse città dimostra che
esiste una disponibilità a battersi e ad attaccare il dispositivo
poliziesco schierato a protezione dei fascioleghisti. Se non è
l’unica modalità su cui concentrarsi, si tratta comunque di un
segnale importante di non-pacificazione.

La prossima assemblea si terrà domenica 18 marzo, alle ore 11,00, al
Boccaccio di Monza. In quell’occasione verranno definiti gli
interventi all’assemblea-convegno del 21 aprile (da pubblicizzare
anche con una locandina a se stante) e gli aspetti pratici del corteo
del 5 maggio.


Abbattere le frontiere. Comunicato assemblea e appuntamento a Monza

Domenica 17 dicembre si è tenuto a Monza il terzo appuntamento dell’assemblea nata per impostare la solidarietà alle compagne e ai compagni indagati per la manifestazione al Brennero. Prima di tutto si è fatto un breve resoconto delle iniziative svolte il 12 dicembre per collegare la memoria della strage di piazza Fontana alle stragi compiute oggi dallo Stato italiano contro chi cerca di fuggire dalla Libia. Anche se si è trattato per lo più di piccole iniziative, il dato positivo è che si siano svolte contemporaneamente in una decina di città, quanto meno per rompere l’assordante silenzio su ciò che il governo italiano e l’ENI stanno facendo in Africa (tra l’altro l’assemblea si è svolta proprio in una stazione di servizio dell’ENI dismessa e occupata pochi giorni prima). All’intervento in Libia si aggiunge ora quello in Niger, ancora una volta con il pretesto della “lotta ai trafficanti di uomini”. Un intervento militare – deciso in fretta e furia prima che finisse la legislatura, a riprova degli interessi in ballo – dal nome assai emblematico: “operazione saracinesca”. Riaffermato il ruolo del capitalismo italiano in Libia, ora si punta ai paesi confinanti a sud, facendo dell’ex colonia una prigione a cielo aperto.

Si è poi cominciato a confrontarsi sull’idea di fare un’iniziativa articolata in più momenti contro l’ENI a Milano. Siccome non capita spesso che così tanti compagni e compagne di varie città si trovino per organizzare qualcosa insieme, e visto l’interesse che si continua a dimostrare sui temi proposti, c’è bisogno di capire con calma e bene dove e come muoversi.

L’ultima parte dell’assemblea è stata dedicata a un aggiornamento e a un confronto sulla lotta contro il TAP (opera che non c’entra solo con la guerra in generale, ma anche con gli interessi dell’ENI in particolare), vista la presenza di diversi compagni leccesi. L’invito è quello di organizzare nelle diverse città, oltre alle varie iniziative del caso, anche degli incontri sulla lotta in corso in Salento.

Il prossimo appuntamento sarà sempre a Monza, al Boccaccio, domenica 28 gennaio alle ore 11,00.


CordaTesa: Pranzo solidale Scripta Manent a Monza questa domenica!


Monza – Pranzo solidale per Delogu – 2 aprile 2017

Domenica 2 aprile 2017

Ore 13

Monza, FOA Boccaccio, via Rosmini 11


Sicho libero subito! liberi tutte!

sicho

NON SEMPRE LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI

Solidarietà e complicità con i compagn* arrestati al Brennero.

Scenari apocalittici di un futuro fascista, le destre prendono piede in Europa, muri che si alzano e confini che si chiudono, deportazioni e campi di detenzione.

I gerarchi del capitalismo globale sono disposti a chiudere il valico del Brennero pur di fermare il transito agli esseri umani. Le persone devono essere fermate anche a costo di contraddire gli stessi principi costitutivi della UE, scricchiolante di fronte alla prima ondata migratoria.

Sapevamo bene cosa stavamo andando a fare il 7 maggio al corteo “Abbattere le frontiere al Brennero e ovunque”, sapevamo bene cosa volesse dire sfilare in un corteo non autorizzato attraverso un valico largo 370 metri da montagna a montagna. Sapevamo che la geografia del luogo era tutta a nostro sfavore.

Sapevamo tutto questo ma sapevamo anche che se un domani, in un futuro fatto di reti, fili spinati e muri, qualcuno ci chiederà “Quando costruivano l`ennesimo muro in Europa tu dov’ eri?`”, noi potremo dire di essere stati la` per provare ad abbatterlo, scagliando la prima pietra, in continuità con i percorsi di solidarietà e lotta con i migranti attivati a Monza e il supporto alle mobilitazioni e pratiche NoBorder, da Ventimiglia a Calais.

Doveva essere una giornata di lotta e così e` stato. C`e` voluto coraggio, ma non sempre la fortuna aiuta gli audaci. Svariati fermi si sono tramutati in sei arresti: due compagne e quattro compagni, dopo una lunga permanenza nella questura del Brennero, si trovano ora in carcere.

Uno di loro e` il nostro compagno, amico e fratello Cristian “Sicho” a cui va tutta la nostra totale complicità e solidarietà, iniziata già sabato stesso all’immediata notizia del fermo con un corteo spontaneo per le strade di Monza.

Domenica diversi striscioni sono apparsi nella curva del Masnada e nel concerto della scena hardcore di cui Sicho fa parte. A Bolzano un saluto al carcere ha portato il nostro calore dentro quelle mura dimostrando agli arrestati che non saranno mai soli.

Oggi stesso al tribunale di Bolzano si tiene l`udienza per direttissima per le misure cautelari e un presidio è chiamato lì davanti dalle 9 di mattina.

La solidarietà è solo all’inizio, abbiamo il fiato lungo.

SICHO, SABRINA, MIRIAM, NEMO, STEFANO, LUCA LIBERI SUBITO!

ABBATTERE OGNI FRONTIERA!

DELLE GALERE SOLO MACERIE!

Foa Boccaccio 003

CordaTesa

Tarantula


Serata contro i CIE a Monza il 19 giugno

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Pizzata solidale in ricordo di Francesco, morto di carcere un anno fa

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Monza – Spettacolo teatrale “Giovanni e Nori” 11 maggio 2014

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CUNEO: SENTENZA RAPINA DI MIRTILLI

cordatesaMercoledì 5 marzo a Cuneo la procura ha visto fortemente ridimensionato il proprio intento accusatorio nei confronti del movimento NoTav.

Il dibattimento e la sentenza di 1°grado hanno fatto crollare l’infame castello accusatorio del concorso in rapina “di mirtilli” . 

La procura ha chiesto pene fino a 3 anni e 9 mesi per concorso Continue reading


Presidio NO TAV a Cuneo x processo dei nostri compagni

cordatesa

Contro tutti i processi No Tav una sola lotta!

Il 5 marzo si terrà presso il tribunale di Cuneo la terza udienza del processo farsa per la fantomatica rapina dei mirtilli nella quale verrà pronunciata la sentenza.

I fatti risalgono al 14/7/2012 e sono avvenuti durante un presidio sotto le mura del carcere di Cuneo dove si trovava rinchiuso il compagno Maurizio, da mesi in isolamento. Il presidio era indetto in solidarietà a tutti i compagni No Tav arrestati per la partecipazione alla strenua difesa della “Libera Repubblica della Maddalena” nelle giornate del 27/6/2011 e del 3/7/2011, per richiederne la libertà immediata e per denunciare il barbaro regime d’isolamento che sempre più viene applicato nelle sue diverse forme (41 bis, 14 bis) a tutti i prigionieri che non piegano la testa e a coloro che continuano a lottare.

Dopo il presidio, durante un improvvisato corteo verso il centro della città, è avvenuto un battibecco con un automobilista, come ne capitano tanti durante iniziative simili ma che, in questo caso, ha avuto l’incredibile conseguenza di 4 imputazioni per rapina aggravata! Pare che qualcuno abbia sottratto una cesta di mirtilli! Questo non è l’unico fatto della giornata di lotta sotto accusa, la Procura di Cuneo ha emesso altri provvedimenti per danneggiamenti al carcere e per corteo non autorizzato.

È chiaro che non è il fatto in sé che la magistratura si prepara a sentenziare, ma l’intera giornata di lotta.

Ed è anche chiaro che questo processo fa parte dell’attacco generale, sempre più forte, che viene portato contro tutto il movimento No Tav: oltre al “processone” che si sta svolgendo all’aula bunker delle Vallette ci sono circa 500 procedimenti penali contro attivisti in tutta Italia e centinaia e centinaia di fogli di via dalla Valle. A ciò va aggiunto il salto di qualità repressivo avvenuto con gli arresti del 9/12/2013 con l’accusa di terrorismo.

La solidarietà cresce in Valle e nell’Italia intera come dimostra la mobilitazione del 22 febbraio con 42 cortei in diverse città. La lotta continua con più determinazione unendosi a quella di tutti coloro che rispondono, senza arretrare, a tutti gli attacchi contro la loro giusta ribellione alle barbare condizioni di vita e di lavoro imposte dalla crisi del sistema di sfruttamento e devastazione in cui viviamo. È il caso della repressione contro il movimento per la casa a Roma e dei disoccupati a Napoli e della risposta di lotta che si sta sviluppando.

Rispondiamo colpo su colpo alla repressione estendendo la solidarietà, rilanciamo la lotta No Tav e tutte le lotte!

Partecipiamo all’udienza del 5 marzo a Cuneo

PRESIDIO ORE 15.00 DAVANTI AL TRIBUNALE DI CUNEO

Solidarietà e complicità a tutti gli imputati No Tav

A sarà dura

Mattia, Nico, Chiara e Claudio liberi subito!

Gli imputati – F.O.A. Boccaccio – Cordatesa

cordatesa.noblogs.org

3/3/2014


Volantino distribuito nel consueto volantinaggio del sabato al carcere di Monza

cordatesaA Monza, chi offre lavoro in carcere provocando meccanismi di
differenziazione e privilegio tra i detenuti è lo stesso che firma la
demolizione di K2O, un edificio occupato per risolvere dal basso la
gravissima emergenza sfratti in cui versa la città.

Stiamo parlando  della piovra Monza Casa, consorzio di housing “sociale” di cui fanno parte la Cooperativa sociale Monza 2000 (colosso del terzo settore Continue reading


CUNEO “RAPINA DI MIRTILLI”: report seconda udienza del 29\1

cordatesaMercoledì 29\1 si è svolta a Cuneo la seconda udienza del processo-farsa per la fantomatica “rapina di mirtilli”. 

I fatti risalgono al 14\7\12 e riguardano un presidio sotto le mura del carcere cuneese indetto per ribadire solidarietà e complicità con tutti gli imputati notav che parteciparono alla strenua difesa della “Libera Repubblica della Maddalena” nelle giornate del 27\6\11 e 3\7\11, per richiedere il rilascio immediato di tutti i prigionieri notav e in particolare del compagno Continue reading


Resoconto presidio antilega al carcere di Monza

decreto-svuotacarceri-a-monza-tensioni-tra-lega-e-centro-socialep_c397955a-8040-11e3-9a70-1946883abb5b_displayNel corso della mattinata di sabato 19 gennaio, il collettivo CordaTesa,  la FoaBoccaccio e gli studenti del COMPOST hanno tenuto fuori dalle mura del carcere monzese di Sanquirico un presidio contro la vergognosa iniziativa promossa dagli individui xenofobi erazzisti della Lega Nord di Monza e Brianza: questi ultimi hanno indetto  una pagliacciata ad uso e consumo della stampa in concomitanza con altre iniziative Continue reading


SABATO DAVANTI AL CARCERE SANQUIRICO MONZA

cordatesaSABATO 18 GENNAIO H 9.30 DAVANTI AL CARCERE SANQUIRICO

(via Sanquirico ang. V.le delle Industrie, Monza)

CONTROPRESIDIO E VOLANTINAGGIO ANTIRAZZISTA e ANTICARCERARIO

La Lega Nord ha chiamato per sabato 18 gennaio 2014 a una mobilitazione generale indicendo presidi sotto le mura di alcuni degli istituti penitenziari più importanti del nord Italia. Continue reading


Monza – Incontro/dibattito con il compagno turco-belga Bahar Kimyongur

Giovedì 21 novembre 2013 dalle 21 nel centro sociale F.O.A. Boccaccio 03 a Monza in via Rosmini 11, invitiamo tutti i compagni e le situazioni di lotta contro la repressione e la guerra imperialista e per la solidarietà alla lotta ai popoli oppressi a partecipare al dibattito con il compagno turco-belga Bahar Kimyongur. Un’occasione importante per discutere sulla necessità di rilanciare l’iniziativa contro le politiche repressive e di guerra che stanno facendo passi da gigante anche in Italia.

Contro le guerre imperialiste, in solidarietà alla lotta dei popoli oppressiturco

 


Monza, sull’arresto di 3 nostri compagni

cordatesaLa notte tra il 9 e 10 novembre tre  nostri compagni erano impegnati a continuare i lavori di autorecupero della casa occupata K2O di via Buonarroti 93, spostando materiali edilizi in disuso presenti nell’ area del cantiere dismesso di cui la casa fa parte, in vista di un loro riutilizzo nella stessa. Insomma una pratica di routine all’interno delle aree occupate: la nostra esperienza decennale ci insegna che ciò che  la società scarta, abbandona e lascia marcire può riprendere vita in mille modi.

Durante questa operazione i tre compagni assistevano all’irruzione, pistola alla mano, della Continue reading


Conversazioni di comuni cittadini sul carcere #2

Novembre 2013: secondo contributo video realizzato dalla FOA Boccaccio e da Cordatesa a proposito di carcere. Le voci della cittadinanza monzese a confronto sul drammatico tema delle morti in carcere (e non solo).

cordatesa

 

CLICCA PER LA VISIONE DEL VIDEO

#2

 

 

 

 

E per chi se la fosse persa,  qui la prima puntata

cordatesa

 

CLICCA PER LA VISIONE DEL VIDEO

#1

 

 

 

 

cordatesa.noblogs.org

boccaccio.noblogs.org


Monza, Domenica 22 settembre, Pizzata benefit in Boccaccio

Domenica 22 settembre dalle 12 in via Rosmini 11 a Monza presso il FOA BOCCACCIO

PIZZATA BENEFIT per parenti e amici sequestrati dallo stato

Vi aspettiamo!

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W LA FUGA! rassegna anticarceraria + pizzata antirepressiva in Boccaccio a Monza

STASERA CordaTesa presenta l’ultimo film della sua rassegna cinematografica contro il carcere.

Dalle 20 Pizzata antirepressiva.

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Pranzo di solidarietà con gli arrestati e proiezione NO AL 41BIS a Monza

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PRANZO E VIDEO

 

Domenica 12 maggio siete tutti invitati al FOA BOCCACCIO a Monza

 

Via Rosmini,11

 

ORE 13.00 PRANZO DI SOLIDARIETA’ per l’Associazione parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio 2007

 

per i compagni in carcere

 

Come al solito ottimo menù

 

A seguire, ore 16.00

 

PROIEZIONE DEL VIDEO “NO AL 41 bis! Non c’è lotta al capitalismo senza lotta contro il carcere; non c’è lotta contro il carcere senza lotta contro il 41 bis”

 

Video autoprodotto dall’Assemblea di lotta “Uniti contro la repressione”

 

In preparazione della partecipazione al CORTEO NAZIONALE che si terrà a Parma il 25 maggio ore 14.00 Piazzale Vittorio Emanule

 

contro carcere, differenziazione, 41bis e isolamento per la solidarietà di classe a sostegno delle lotta di tutti i prigionieri

 

il tutto con la collaborazione del collettivo Cordatesa

 


Intervista a CordaTesa su RadioBlackOut riguardo l’opuscolo autoprodotto

Un’intervista con un compagno che ha collaborato alla realizzazione di un opuscolo di inchiesta sul carcere di Monza e l’economia che vive e prospera su di esso.

girotondoUn breve estratto dall’introduzione:

“In questo opuscolo viene analizzata l’economia carceraria intesa come insieme di attività economiche legate a doppio filo al carcere, sia che siano basate sul lavoro dei detenuti sia che siano quelle legate al mantenimento quotidiano della struttura e delle persone recluse al suo interno. L’oggetto della nostra ricerca è il carcere di Monza, il carcere della città in cui viviamo. […] Scopriamo così che questo particolare ramo del business nasconde delle storie marce e intrise di tutte i vizi propri degli appalti e più in generale dell’amministrazione pubblica del nostro paese, particolari ben lontani dalla favola del buon samaritano che si dedica ai più deboli.

Sgravi fiscali, regimi di quasi monopolio, possibilità di uno sfruttamento massimo, speculazioni. E’ questo il rovescio della medaglia della propaganda dei fautori delle politiche sociali e delle attività alternative dietro le mura”.

Ascolta l’intervista con Simone, del csoa Boccaccio di Monza:

RadioBlackOut

Per richiedere copie dell’opuscolo scrivete a questo indirizzo:
cordatesa@autistici.org

 


Cena Benefit “la lepre” – Per la liberazione animale, umana e della terra

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Martedì 26 marzo 2013 – alle ore 20
presso il Boccaccio di Monza (via Rosmini 11)

cena vegan benefit per il nostro nuovo gruppo “La Lepre”, per la liberazione animale, umana e della terra.

Durante la serata ci sarà anche la presentazione del gruppo, con progetti, prossime iniziative e desideri…

Il costo della cena è di 5 euro (o quello che puoi) per raccogliere un pò di vile denaro necessario a portare avanti iniziative, o per stampare flyers, opuscoli ecc.

Ti aspettiamo!

 

La Lepre, per la liberazione animale, umana e della terra

 


Cordatesa/Boccaccio – Comunicato per i fatti di Cuneo

SIAMO TUTTI CON PE’

siamo tutti con pèDopo la revoca dell’odioso divieto di comunicazione, il nostro compagno Peppino torna a farsi sentire sul blog con la seguente lettera indirizzata non solo al collettivo ma a tutti i frequentatori del Boccaccio e tornerà quindi a partecipare all’attività politica di questo spazio sociale… per quanto si possa fare da costretto in casa ovviamente.

Noi non smetteremo di seguire e informare circa l’evolversi repressivo di questo infame castello accusatorio il cui epilogo (si spera) è fissato per il 26 giugno al Tribunale di Cuneo.

Intanto è possibile scrivere a Pè utilizzando il nostro indirizzo (via Rosmini 11) o consegnandoci direttamente a mano lettere o cartoline durante le nostre serate. La solidarietà è un arma… usiamola!

Carissimi,

finalmente mi hanno revocato l’odioso divieto di comunicazione e ovviamente colgo al volo l’occasione per salutare e ringraziare tutti i compas, le amici e i sorelli che in questi due mesi hanno fatto sentire la loro solidarietà… c’è poco da fare, scalda il cuore più di una molotow, è un raggio di senso che squarcia l’assurdità del contesto.

Un ringraziamento particolare anche a tutti coloro che si sono sbattuti per permettermi di scrivere la tesi che purtroppo sto per finire…. peccato era un buon passatempo. Senza di voi non ce l’avrei mai fatta!

L’assurdità del contesto dicevamo…. bhè la conoscete tutti…

il 14\7 durante un presidio\corteo anticarcerario, dopo che noi aspettavamo da oltre 5 mesi la scarcerazione del nostro compagno Maurizio, tenuto prigioniero in regime di isolamento totale, un’automobilista ha pensato bene di non poter aspettare 5 minuti a passare. Taglia il corteo nonostante vi siano compagni in mezzo alla strada davanti alla sua auto e ne nasce un battibecco caratterizzato da una vivacissima stupidità e immaturità da ambo le parti.

Morale: in 4 siamo accusati di concorso anomalo in rapina aggravata!!!

All’inizio non capivo che minchia di reato fosse “concorso anomalo in rapina aggravata”, poi grazie a google ho capito che anomalo significa che rischio seriamente di andare in galera anche se non ho fatto un cazzo…bhe in effetti è abbastanza anomalo!!!

Tale reato prevede la colpevolezza del concorrente in un reato diverso (e più grave) da quello assieme effettuato consapevolmente, se il reato più grave ha avuto modo d’essere grazie alla situazione venutasi a creare dal reato meno grave e se lo sviluppo degli eventi era in qualche modo prevedibile (in concreto o in astratto, qui la dottrina della giurisprudenza si divide), ovvero:

se non avessimo bloccato il traffico(violenza privata) non si sarebbe potuta verificare la rapina.

Se così fosse, allora dovrebbe esserci anche il procuratore Caselli di fianco a noi al banco degli imputati, perchè se lui non avesse ferocemente represso il movimento NoTav e non avesse ingiustamente imprigionato il nostro compagno Maurizio, non si sarebbe verificato il corteo che non avrebbe creato il blocco che non avrebbe permesso la rapina.

Questo articolo del codice penale sembra la sceneggiatura di una nuova canzone di Jack nucleare:“alla fiera del tav”.

Eppure c’è poco da scherzarci, perchè, come tutti gli altri articoli di concorso, è uno strumento potente nelle mani dei nostri aguzzini; con esso possono liberamente scegliere il reo che preferiscono, indipendentemente dalla responsabilità effettiva dell’individuo nell’accaduto.

Infatti il loro video, unica prova dell’infame castello accusatorio, mostra chiaramente la mia\nostra estraneità alla vicenda e comunque sostenere la prevedibilità dell’esito di rapina data la partecipazione a un corteo segue la stessa logica di un ciclone in America causato da un battito d’ali di farfalla in Cina.

Non mi faccio illusioni però, il video potrebbe non bastare per arrivare a un’assoluzione. Da molti particolari si nota chiaramente l’intento repressivo della procura di Cuneo politicamente molto interessata ad arrivare a condanna: hanno fatto subito una conferenza stampa e il procuratore è addirittura sceso in aula a Torino il giorno del riesame per far notare la sua presenza politica, cosa che nn succede mai a meno che non accoppi qualcuno. Il messaggio era chiaro: occhio Torino che in quel di Cuneo teniamo molto a questa udienza!!

Per quanto riguarda la rapina poi non ne parliamo, fatti ingigantiti all’inverosimile da sbirri, pennivendoli e “vittima”, che dichiara di aver riportato privazioni materiali nell’ordine di migliaia di euro in pochi secondi, nonché delle lesioni corporali guaribili in 20 giorni… da primo referto medico si scoprono essere il caro vecchio colpo di frusta, immancabile in ogni trauma stradale (come la capisco, anche a me è successo molte volte… più volte possibili!!!).

Detto questo però, non posso negare un velo di rammarico e delusione per la palese incapacità che abbiamo dimostrato nel gestire una st…za isterico-reazionaria. Non so quale possa essere la vostra lettura dell’accaduto, ma da un’attenta analisi sull’individuazione del nemico non credo che ne sarebbe uscita sta sciura, o no?

Non voglio fare nessun tipo di ramanzina ma certe cazzate servono unicamente ad aiutare magistratura, sbirri e pennivendoli a fare il loro infame lavoro.

I pennivendoli poi non ne parliamo… se provi a scrivere il mio nome e cognome su google c’è da spaventarsi da quel che esce! Grande fratello di merda! Non che me ne freghi molto ma se volessi riscattare il mio nome sul web dovrei come minimo salvare la vita al papa se no per la rete sarò solo e sempre un violento rapinatore di automobiliste indifese che estrae dall’auto le sue vittime e le aggredisce a calci e pugni per rubargli la borsetta di mirtilli!!! E tutto ciò per essere passato davanti a una macchina, anzi perchè una macchina mi è passata davanti! Pazienza vorrà dire che non mi potrò candidare con M5S!!!

Comunque il primo ostacolo è rimosso; ora posso comunicare e dunque riprendere l’attività politica “da ufficio”… scrivere comunicati, volantini, lettere ai detenuti, insomma sarò un compagno di scartoffie.

E’ importante però continuare a seguire collettivamente la vicenda, far loro capire che i compagni non sono mai soli e che anche noi teniamo molto ai processi che ci riguardano. L’udienza sarà il 26 giugno e una presenza in aula potrebbe dare un segnale forte in tal senso.

Sinceramente spero di non marcire ai domiciliari fino al processo ma di vedervi presto tutti dal vivo e di poter tornare a immergermi totalmente nella vita sociale e politica dello spazio occupato che ho imparato a chiamare casa: il nostro amato Boccaccio!

A palle gonfie vi saluto con libero affetto e massima riconoscenza,

Peppino

Ognuno odia il potere che subisce. Quindi io odio con particolare veemenza il potere di oggi…” e la procura di Cuneo

 


Disordini per lo sgombero 2009 del Boccaccio, giovane condannato

Riportiamo l’articolo dei fatti del 2009, dove i servi dei padroni hanno attaccato con la solita violenza chiudendo in un’angolo i compagni e aggredendo quello che adesso vogliono far passare per l’aggressore! Rompendogli la testa! Mai un passo indietro!

scimmionaturalmente Solidali e vicini a Scimmio!

Secondo l’accusa aggredì un poliziotto durante una manifestazione

MONZA, 14 Febbraio 2013 – Sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna e 2000 euro di risarcimento alla parte civile.
E’ la condanna inflitta dal Tribunale di Monza per resistenza e violenza a pubblico ufficiale a uno dei giovani che il 20 luglio del 2009 aveva partecipato alla manifestazione di protesta di un gruppo di anarchici contro lo sgombero del Centro sociale Boccaccio dall’ex cinema Apollo in via Lecco a Monza. Ad essere aggredito era stato un assistente capo della Polizia di Stato, che aveva subìto delle lesioni e si è costituito parte civile al processo per ottenere un risarcimento dei danni.

Davanti al giudice ieri è stato chiamato a testimoniare il vicequestore Francesco Scalise, dirigente del Commissariato di polizia di Monza allora come ancora adesso. “Il Questore di Milano aveva disposto lo sgombero dall’ex cinema Apollo degli occupanti del Centro sociale Boccaccio e di altri anarchici – ha ricordato Francesco Scalise – Avevo 60 uomini tra il personale della Digos e del Commissariato di polizia di Stato di Monza. Abbiamo sempre cercato di evitare lo scontro con i manifestanti, ma ad un certo punto però una quarantina di loro si sono messi in corteo non autorizzato. Ho mandato una trentina di poliziotti a seguirli sapendo che i manifestanti si sarebbero diretti in Comune per esprimere il loro disappunto. Non ho assistito personalmente all’aggressione contestata, ma so che si è arrivati all’identificazione dell’imputato dai fotogrammi del filmato delle telecamere del Comune”.
Il pm ha chiesto per l’imputato la condanna a 6 mesi di reclusione, confermata poi dal giudice, mentre la difesa dell’imputato sosteneva che non vi era prova che l’aggressore del poliziotto fosse proprio lui.

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Monza Serata Benefit per gli arrestati di Roma 15 ottobre

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Registrazione 24 novembre 2012

In allegato i file della discussione con Alfredo Maria Bonanno “Prospettive di lotta contro il carcere” tenutasi il 24 novembre 2012 al FOA Boccaccio di Monza.

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Buon ascoltovolantino 24 25


Lettera di ringraziamento di Dayvid per la FOA boccaccio

boccaccio_rioccupato_02A tutt* i ragazz* del Boccaccio,
voglio inizialmente abbracciarvi e ringraziarvi tutti x l’aiuto e la solidarieta’ ricevuta da voi tutt*.
Purtroppo assieme alla notizia della serata benefit che avete organizzato x me, ho appreso
che Peppino e’ stato arrestato e che oltre a scontare i domiciliari non puo’ neppure comunicare
con l’esterno. In nessun modo!
Ne sono addolorato, in primo luogo perche’ Peppo e’ un amico di lunghissima data (ci conosciamo
da piu’ di 10 anni) e in secondo luogo perche’ devo constatare che la repressione dello stato
contro gli oppositori non si e’ affievolita, ma anzi sta peggiorando di giorno in giorno.
In ogni caso sono certo che Peppino superera’ quest’ultima ingiustizia e ne uscira’ a testa alta
come tutte le altre volte!

Ormai e’ evidente che, nonostante la grande frammentazione del movimento Anarkico e Antagonista,
“loro” ci temono e vogliono reprimerci. Ogni girono che passa e’ sempre piu’ ovvio che il neoliberismo
ha fallito, che la sinistra parlamentare e i sindacati sono sempre piu’ conniventi con i potenti e
insensibili alle grida d’aiuto della popolazione.
Sempre piu’ italiani non vanno piu’ alle urne anche i pochi che ci si recano hanno ormai perso le
speranze di assistere ad un cambiamento.Non vedono alternativa a questa merda e quindi la subiscono
scegliendo il meno peggio.
Voi, grazie alle vostre iniziative, avete dimostarto di avere un’arma che a “loro” fa paura: la solidarieta’!
La NO TAV e la NO TEM ne sono un esempio concreto. Un esempio di come movimenti con profonde
differenze tra loro possono lottare contro un male comune.
Io personalmente sono sempre stato un anarchico individualista e come individuo libero mi sono
semre recato dove fosse possibile aiutare i cittadino contro le ingiustizie.
E’ per questo che per me e’ impossibile non essere un cittadino che si contrappone con “forza” alle
istituzioni e/o alle grandi opere per me inutili (TAV, TEM, ponte sullo Stretto etc…) e che si affianca
e cerca di aiutare studenti e operai che dicono “no”, noi non ci stiamo, rivogliamo sicurezza per
il nostro futuro.
Anche ora che sono rinchiuso fra queste mura non possono togliermi le mie idee, unica cosa realmente
mia!
Scusate tanto per le divagazioni e se vi ho annoiato con lo sproloquio.
Vi ringrazio un mondo per quello che avete fatto per me e miraccomando, fatemi avere notizie di Peppino.
E salutatemi tanto Paolo, che anche se non conosco di persona sento comunque vicino per la sua situazione.

Un abbraccio, Dayvid “Ciga”


Presidio al tribunale di Monza 22 gennaio ore 8.30 x Peppino e Paolo!

Martedì alle ore 8:30 presidio al Tribunale di Monza in Piazza Garibaldi
per l'udienza preliminare di Paolo e Peppino, i due compagni monzesi 
colpiti dalla repressione.

peppo liberoSIAMO TUTTI CON PE’

Da mercoledì 16 gennaio 2013, Peppino, membro del collettivo del centro 
sociale Boccaccio, è stato colpito da un provvedimento repressivo che 
lo obbliga agli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione con 
l’esterno.

E’ accusato di “concorso anomalo in rapina”, insieme ad altri tre 
compagni NOTAV (tra cui anche Paolo, altro compagno monzese), per 
un episodio verificatosi il 14 luglio 2011 a Cuneo, nell’ambito di 
un corteo spontaneo che concludeva una giornata di solidarietà e 
sostegno a Maurizio (altro compagno allora detenuto nel carcere di 
Cuneo per i fatti successivi allo sgombero della Maddalena in 
Valsusa del 3 luglio 2011).

Prima di entrare nel merito di questa assurda vicenda processuale, 
crediamo doveroso ricordare chi è Peppino e qual è il contributo 
che quotidianamente offre nello sviluppo delle attività del Boccaccio, 
in particolar modo in quelle rivolte all’esterno.

Peppino è uno dei fondatori del Comitato Monzese per il Diritto alla 
Casa ed è in prima linea nel supporto a coloro che rischiano di 
essere sfrattati dalle proprie abitazioni. Tutti i martedì pomeriggio 
cura un servizio rivolto agli inquilini, uno sportello di consulenza 
legale di base, che nel corso di questi mesi, in cui l’emergenza a
bitativa ha coinvolto numerosi singoli e nuclei famigliari, ha 
registrato numerosi accessi. Insieme ad altri membri del Comitato 
ha appena concluso la scrittura di un progetto relativo alla pratica 
dell’autorecupero che sarà presentato nella prima settimana di 
febbraio all’Amministrazione comunale.

Peppino è tra i promotori dei corsi organizzati nell’ambito delle 
attività della palestra popolare del Boccaccio. In particolare è 
tra i responsabili del corso di boxe attivato a partire da settembre: 
trattasi di corsi gratuiti aperti a tutti coloro che vogliano 
condividere attraverso la pratica sportiva momenti di socialità 
svincolati da interessi economici e competizione.

Peppino, che ha conosciuto sulla propria pelle la disumanità del 
sistema carcerario, partecipa attivamente ai progetti di Cordatesa, 
gruppo che si occupa di sviluppare una riflessione critica 
sull’apparato repressivo, volto al superamento della società 
carceraria, proponendosi come interlocutore con i famigliari dei 
detenuti del carcere di Monza. E’ in questo ambito che opera anche 
Paolo, l’altro compagno monzese denunciato e colpito da un 
provvedimento di obbligo di dimora nei confini comunali.

Peppino è coinvolto nell’attività quotidiana di skipping, ossia di 
quella pratica che, in accordo con alcuni commercianti monzesi, prevede 
il recupero da parte del Boccaccio degli alimenti invenduti (destinati 
a essere eliminati) e di una loro immediata ridistribuzione nell’ambito 
di cene di autofinanziamento per progetti sociali o direttamente a 
persone in estrema difficoltà economica.

Oltre a queste attività specifiche, Peppino è indubbiamente attivo in 
tanti altri fronti di lotta: in particolar modo è coinvolto spesso in 
presidi, manifestazioni ed eventi legati alla tutela del territorio e 
i suoi cori sono diventati un’immancabile colonna sonora nell’ambito 
delle manifestazioni NOTAV, No Pedemontana, No TEM.

La sua assenza coatta da tutte queste attività rende ancor più 
inaccettabile il provvedimento restrittivo che lo ha colpito.

Peppino era a Cuneo per portare la propria solidarietà a Maurizio e a 
denunciare la criminalizzazione del movimento NOTAV messa in atto 
dalla magistratura. Al termine della giornata, nel corteo che stava 
riportando tutti i compagni dal carcere verso la stazione, è irrotta, 
investendo alcuni manifestanti, una vettura. E’ questo l’episodio 
rispetto al quale è stato messo in atto da parte degli inquirenti un 
ribaltamento dei fatti che ha portato all’assurda accusa di “concorso 
anomalo in rapina”. Accusa costruita semplicemente sulla deposizione 
della conducente del veicolo che dichiara di essere stata derubata di 
una borsa contenente valori per circa 2000 euro (!).

Un capo di imputazione di questo tipo appare assolutamente pretestuoso, 
in quanto si sottolinea l’estraneità degli imputati rispetto alla rapina, 
ma, come sta accadendo sempre più frequentemente colpisce in maniera 
indiscriminata ricorrendo al dispositivo del concorso.
Questa formula permette allo Stato di colpire con misure repressive chi 
partecipa alle lotte indipendentemente da qualunque (presunta) 
responsabilità individuale, ma soltanto sulla base della loro identità e 
del loro agire politico.

Vediamo inoltre in questa operazione l’ennesimo tentativo di colpire, 
criminalizzare e mettere a tacere una delle voci di dissenso più radicale 
degli ultimi anni come quella NOTAV: opporsi a questa dinamica è 
fondamentale per tutelare il diritto al dissenso e le pratiche di 
resistenza che quotidianamente riteniamo necessario mettere in atto.

Esprimiamo quindi pieno appoggio e calorosa solidarietà a tutti i compagni 
colpiti dal provvedimento in questione, in particolare al nostro compagno 
Peppino ristretto agli arresti domiciliari con l’odioso divieto di comunicare 
con l’esterno. Chiediamo il suo immediato ritorno in libertà, nonchè la 
rimozione dell'obbligo di dimora a Paolo.

Monza – 18 gennaio – Serata per gli arrestati NO TAV

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