Tag Archives: modena

Antifascismo: arrestati due compagni in provincia di Modena

Riceviamo e diffondiamo:

Vivi e Aro liberi subito! Tutte/i libere/i

Ieri sera, 12 dicembre a 45 anni dalla strage fascista di piazza Fontana, sono stati tratti in arresto due compagni di Cremona.

Durante
un contropresidio antifascista in opposizione ad una “pagliacciata”
anti-immigrati di Forza Nuova a Formigine, in provincia di Modena. Digos e celere non hanno esitato a caricare subito gli antifascistiimages (49)
presenti.
Durante la carica due compagni sono stati fermati, portati in questura a Modena e trattenuti.
I compagni sono stati tratti in arresto con i reati contestati di resistenza, violenza e travisamento. Nel pomeriggio saranno trasferiti nel carcere di Modena, in attesa della convalida dell’arresto, dove il GIP si esprimerà lunedì mattina.

Vivi e Aro liberi subito!

La vostra lotta è la nostra lotta!

Anarchici


Presidio a Modena in solidarietà con gli arrestati

cordatesaDOMENICA 24 novembre a Modena dalle ore 16 presidio in piazza MURATORI(via emilia centro) in solidarietà ad Andrea, Sabbo e Gabriele.

Questi tre nostri compagni sono stati arrestati il 16 giugno scorso in seguito ad un saluto sotto il CIE, durante il quale l’accensione di qualche fuoco artificiale, lanciato in Continue reading


Modena – Misure cautelari per presidio sotto il CIE [aggiornamento]

Diffondiamo da informa-azione

cordatesa17 giugno 2013 – Apprendiamo, in attesa di maggiori informazioni e dettagli, che tre compagni sono stati fermati e trattenuti in seguito ad un presidio tenutosi domenica 16 giugno sotto il CIE di Modena.
Le accuse nei loro confronti sono di danneggiamento tramite incendio, detenzione e utilizzo di materiale esplodente.
Attualmente sono ancora trattenuti in questura e domani si terrà l’udienza di convalida.

18 giugno 2013 – Martedì pomeriggio si è tenuta l’udienza di convalida degli arresti. I compagni sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e al rientro notturno, ovvero il divieto di allontanarsi dal comune di residenza e di uscire di casa tra le 18.00 e le 7.00, in attesa Continue reading


Modena, tenta il suicidio in carcere

cordatesa Il noto imprenditore Giacomo Bizzini ha tentato il suicidio in carcere impiccandosi con un lenzuolo. E’ stato salvato dal tempestivo intervento di un agente di polizia penitenziaria in servizio al Sant’Anna di Modena. Lo riferisce la Gazzetta.

Bizzini deve scontare la pena comminatagli dal tribunale (6 anni e 6 mesi in appello, meno 3 di indulto) per bancarotta fraudolenta. Il fallimento, 13 anni fa, della sua Nadini beffò otre 200 creditori. Per soddisfarne le richieste il tribunale ha venduto all’asta la sua villa per 2 milioni di euro.

Fonte


Modena – Detenuto prova a impiccarsi

cordatesaHa provato a togliersi la vita impiccandosi all’interno del reparto transiti. Il gesto è stato commesso sabato pomeriggio nel carcere di Sant’Anna da un detenuto di nazionalità straniera. Lo rende noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, precisando che l’uomo ha usato un rudimentale cappio legato alle sbarre della finestra ed è stato salvato dal pronto intervento degli agenti che così “hanno evitato l’ennesima tragedia all’interno di un penitenziario italiano”.“

“Si tratta di uno dei circa 1100 tentativi di suicidio all’anno che vengono sventati dalla polizia penitenziaria – scrive Durante – Ricordiamo che negli ultimi 20 anni sono stati circa 17000 i detenuti salvati dalla polizia penitenziaria nelle carceri italiane, nonostante le forti carenze di personale. Infatti,  Continue reading


Contro il Cie di Modena, scritte in prefettura e presidio

cordatesaOggi alle 15, davanti alla struttura di viale della Marmora, la protesta degli anarchici: “Chiudete i lager della democrazia”

Scritte contro il Cie (Centro per l’identificazione e l’espulsione) sono comparse stamattina sulle mura della prefettura di Modena. Il gesto, con un messaggio per la chiusura del centro e contro la polizia subito cancellato, precede il presidio di viale della Marmora a Modena. L’appuntamento è per oggi alle 15. Gli anarchici manifestano in segno di solidarietà con i reclusi e chiedono la chiusura dei “lager della democrazia”.
“Qui – si legge in un volantino diffuso dai manifestanti – dal 1999 vengono rinchiusi gli immigrati senza documenti e in attesa di espulsione, fino ad un massimo di 18 mesi. I detenuti sono costretti da Continue reading


Presidio al CIE di Modena: 11 maggio 2013

cordatesaProssimo appuntamento solidale sotto le mura del CIE di viale LaMarmora (MO)

SABATO 11 MAGGIO ORE 15.00

http://nociemodena.noblogs.org/


Cie: mentre fugge picchia un addetto Cri

268732-boxing-picturesNon c’è pace al Cie di Modena. Sono passati pochi giorni da una giornata di forti tensioni tra gli “ospiti” e il personale e l’altro sera è già avvenuto un nuovo episodio di violenza. Questa volta un giovane nordafricano ha tentato di fuggire da un varco ma è stato fermato da un operatore dell Croce Rossa. Il clandestino gli ha sferrato un pugno. Per questo ieri è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

L’episodio è avvenuto di sera quando già faceva buio all’interno del Centro di identificazione ed espulsione di via Lamarmora. I dettagli dell’episoido non sono chiari (come noto, il Cie è una struttura “chiusa” e persino i giornalisti non hanno accesso alle informazioni) ma si è saputo che il giovane clandestino aveva trovato una “falla” nella protezione dalla quale aveva pensato di tentare una “uscita” (non si parla di “evasione” perché Continue reading


Liberato dal Cie perché senza patria: arrestato per furto

passaporto-biometricoMODENA. Tra i cinque nomadi agli arresti per furto di rame c’è anche Senad Seferovic, uno dei due fratelli di origine balcanica ma cresciuti a Sassuolo al centro del clamoroso caso sul Cie dello scorso anno. I due fratelli Seferovic erano infatti trattenuti al Cie in attesa di espulsione ma con un insolubile inghippo legale: i due erano privi di documenti in quanto non erano mai stati naturalizzati nel loro Stato di origine, la Bosnia Erzegovina, mentre erano rimasti in Italia come figli di immigrati regolari (il padre era ambulante) fino a quando i familiari, causa disoccupazione, avevano perso il lavoro e quindi permesso di soggiorno, diventando così inesistenti per lo Stato Italiano; verso dove dovevano dunque essere espulsi?

Il loro caso, seguito dall’avvocato modenese Luca Lugari, aveva Continue reading


Resoconto presidio sotto al CIE di Modena del 20 aprile

anarquistas_bielorrusiaDalle ore 15.00 di sabato 20 Aprile, si e’ tenuto sotto le mura del CIE modenese, un presidio, in solidarieta’ ai reclusi della struttura, al quale hanno partecipato circa una sesantina di solidali antirazzisti, provenienti da diverse realta’, vedi oltre Modena, anche Bologna, Verona, Trento, Torino, Cremona e Parma. Non appena noi solidali siamo arrivati al CIE, un solerte funzionario della Questura ha tentato invano, di consegnare il foglio che riportava le prescrizioni del Questore inerenti la manifestazione. Nessuno lo ha ritirato. Per circa due ore, abbiamo gridato slogan (vedi, “SOLIDARITE’ AVEC LES SANS PAPIERS”, “FUOCO AI CIE” in lingua araba, ” DI CIE E CARCERI NON NE VOGLIAMO PIU’, COLPO SU COLPO LI BUTTEREMO GIU’ “),  salutato con un megafono gli internati e fatto battiture sulla recinzione esterna del CIE. I reclusi hanno risposto calorosamente con battiture e grida. Durante lo svolgersi della manifestazione, qualcuno degli “ospiti” e’ riuscito a contattarci telefonicamente, e a riferirci che Continue reading


Modena, tentato suicidio in carcere

tumblr_m90h2aYg3U1rtc91oo1_500Ha provato a impiccarsi utilizzando un cappio rudimentale. Questo il gesto estremo tentato nella notte tra lunedì e martedì da un detenuto di origine straniera nel carcere Sant’Anna di Modena.Lo ha raccontato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato della polizia penitenziaria Sappe.

Dopo la mezzanotte, quando il personale della polizia penitenziaria aveva già fatto il giro di controllo, l’uomo, di circa 40 anni, dopo aver legato il cappio alle sbarre della finestra è salito su uno sgabello e si è lasciato cadere nel vuoto. Ma il rumore dello sgabello ha svegliato il compagno di cella che ha lanciato l’allarme. È intervenuto il personale di polizia penitenziaria che lo ha salvato. La notizia arriva dopo Continue reading


Presidio al cie di Modena

aSabato 20 aprile ore 15.00
presidio al C.i.e di via La Marmora a Modena (uscita tangenziale 10bis) in solidarietà ai reclusi.

Cie di Modena, 7 aprile 2013.
Nel pomeriggio i reclusi ci fanno sapere che dalla mattina è in corso una rivolta, scaturita dalle proteste per il trasferimento dal carcere al Cie di una persona diabetica in preoccupanti condizioni di salute.
I detenuti si chiudono dentro la sezione e cercano di resistere, da fuori i carabinieri cercano di sfondare per entrare, mostrando l’intenzione di sopprimere la protesta con le manganellate.
Tra le 16.30 e le 17.00 i carabinierieri arrivati in forze riescono a sfondare e ad entrare nella sezione e inizia il pestaggio.
Almeno uno dei reclusi rimane a terra ferito. Da fuori dal CIE si sentono urla e battiture.
Arrivano e ripartono due ambulanze (dentro dicono ai detenuti che i feriti sono stati portati in ospedale).
A sera ci fanno sapere che la protesta è ancora in corso, e alcuni solidali da fuori sentono urla e battiture.

Solidarietà a chi si ribella.
Basta CIE, basta galere, basta gabbie!


Modena, stranieri in rivolta al Cie

GREECE-IMMIGRATION-PROTEST-RELIGIONda informa-azione

Cie di Modena, 7 aprile 2013.
Nel pomeriggio i reclusi ci fanno sapere che dalla mattina è in corso una rivolta, scaturita dalle proteste per il trasferimento dal carcere al Cie di una persona diabetica in preoccupanti condizioni di salute. I detenuti si chiudono dentro la sezione e cercano di resistere, da fuori i carabinieri cercano di sfondare per entrare, mostrando l’intenzione di sopprimere la protesta con le manganellate.
Tra le 16.30 e le 17.00 i carabinierieri arrivati in forze riescono a sfondare e ad entrare nella sezione e iniziano il pestaggio. Almeno uno dei reclusi rimane a terra ferito. Da fuori dal CIE si sentono urla e battiture.
Un’ambulanza arriva e se ne va, non si sa se con qualcuno a bordo (le “forze dell’ordine” dicono ai detenuti dentro che il ferito è stato portato in ospedale).
A sera ci fanno sapere che la protesta è ancora in corso, e alcuni solidali da fuori sentono urla e battiture.

Solidarietà a chi si ribella.
Basta CIE, basta galere, basta gabbie!

MODENA – Ancora una protesta al Cie di Modena. Ieri sera, nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie), è scoppiata una rivolta presto sedata dalle forze dell’ordine. Stando alle prime informazioni, non ci sono stati feriti.

Gli stranieri si sono barricati nella struttura e la polizia è intervenuta per rimettere ordine e fermare una “protesta pacifica”. All’esterno, riferiscono alcuni testimoni, “si sentivano urla”. Subito è scattato il tam-tam sui social network per portare all’attenzione dell’opinione pubblica quanto stava accadendo all’interno del Centro: “Andate al Cie! Fate girare!”. Qualcuno parla di “grida urla e strazianti” provenire dall’interno.

Fonte

 


Modena: sventato tentativo suicidio di un detenuto di circa 30 anni

1

La notte scorsa, nel carcere di Modena, “un detenuto magrebino di circa 30 anni ha tentato il suicidio, impiccandosi all’interno della cella in cui era detenuto. Solo l’attenzione e la prontezza dell’agente in servizio nella sezione detentiva ha reso vano il tentativo dell’uomo”.
Ne dà notizia Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe.

“È sempre e solo grazie alla professionalità della polizia penitenziaria che vengono evitati e controllati, all’interno delle carceri, i tanti eventi critici, compresi i tentativi di suicidio che sono circa mille ogni anno. Negli ultimi 20 anni – ricorda – la polizia penitenziaria ha salvato la vita a circa 17.000 detenuti che hanno tentato il suicidio”. A Modena, attualmente, ci sono circa 350 detenuti, “ma il numero è destinato a salire ed a raggiungere i 600 circa, a seguito dell’imminente apertura del nuovo padiglione detentivo che dovrebbe ospitare i detenuti con pene fino a 5 anni di reclusione”.

Fonte: Adnkronos, 31 gennaio 2013


Rivolta al Cie nella notte di Natale

MODENA – Materassi gettati nel cortile interni e ore di tensione per gli ospiti della struttura ingannati da alcuni messaggi che annunciavano la liberazione per il giorno di Natale

Una rivolta al Cie di Modena dalla dinamica inusuale per lo meno per quel che riguarda “l’innesco”: nella giornata di ieri, alcune palline da tennis sono state lanciate da mani ignote dentro la struttura di via La Marmora e al loro interno erano presenti bigliettini recanti la dicitura “Liberi tutti” un numero di telefono. Sta di fatto che il messaggio giunto agli ospiti era quello di un’imminente liberazione, di un’apertura dei cancelli prevista per il giorno di Natale. Peccato però che la notizia fosse privo di ogni fondamento. La cosa ha quindi provocato malumore generale e la rabbia delle persone rinchiuse nel Cie è esplosa con una rivolta: decine di ospiti hanno gettato nel cortile interno del centro e hanno iniziato a inveire contro il personale e le forze dell’ordine presenti sul posto. Tre ospiti, colti dalla disperazione, hanno addirittura tentato il suicidio impiccandosi. La situazione, se così si può dire, è rientrata nei binari della normalità a notte fonda. Non sono stati registrati danni né feriti a personale e forze dell’ordine.

“C’è un forte clima di stress e disagio, sia per gli ospiti che per il personale che lavora in quella struttura”, ha raccontato Cécile Kyengé, portavoce nazionale Rete Primo Marzo e consigliere provinciale Pd. “La situazione è intollerabile e peggiora nei periodi di festa, momento in cui si sente maggiormente la lontananza dai propri cari”. Assieme a Paola Manzini, Cécile Kyenge stamattina presto si è recata in via La Marmora, dopo essere stata informata ieri sera dell’accaduto da parte degli attivisti Medici per i Diritti Umani: “Per denunciare le difficoltà del Cie – ha aggiunto la portavoce della Rete Primo Marzo – gli ospiti della struttura di Modena hanno iniziato un nuovo sciopero della fame. Per quanto riguarda le persone che hanno tentato il suicidio, gli operatori sono riusciti a intervenire in tempo per soccorrerli e a condurle in infermeria”. Anche Desi Bruno è stata subito informata della rivolta: nei prossimi giorni, la garante regionale dei detenuti giungerà a Modena per un sopralluogo e verificare le condizioni degli ospiti.

Fonte: Modenatoday.it