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Prigionieri/e kurdi in sciopero della fame e diverse esecuzioni

cezaevi2-599x275Riportiamo alcune notizie sulla moblitazione e la relativa mattanza di diversi prigionieri e prigioniere kurdi attualmente in atto nelle galere iraniane. All’11 dicembre, nel carcere di Urmiye, 28 prigionieri sono al 27° giorno di sciopero della fame, alcuni in gravissime condizioni di salute.

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Iran, un anno di carcere a ragazza che voleva vedere il volley maschile

oppressioneGhoncheh Ghavami, 25 anni, ha origini anglo-iraniane. L’avvocato: “Un anno di reclusione per giovane britannico-iraniana”. Si muove Londra.

ROMA – E’ stata condannata ad un anno di reclusione Ghoncheh Ghavami,  la giovane britannica di origine iraniana sotto processo in Iran per aver cercato di assistere a una partita di pallavolo maschile a giugno. Lo riferisce un tweet di Al Arabiya. E’ stata riconosciuta colpevole di “aver fatto propaganda contro il sistema di governo”, riferisce l’avvocato della ragazza, Mahmoud Alizadeh Tabatabaei. La 25enne era stata arrestata il 20 giugno e rinchiusa nella prigione di Evin a Teheran per aver chiesto, assieme ad altre attiviste, di assistere all’incontro di World League Iran-Italia malgrado il divieto imposto dalla rigida morale islamico-sciita. Ghoncheh era stata rilasciata su cauzione e poi arrestata di nuovo. In carcere aveva anche iniziato uno sciopero della fame e il Foreign office aveva espresso preoccupazione per il suo caso.

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Sakineh è libera!

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Sakineh è un caso umano che ha mobilitato il mondo e in Italia soprattutto, ove per mesi la sua immagine è stata accanto ai portali di amministrazioni Regionali, Comunali e anche di Province e municipalità.

La donna iraniana, nata a Theran nel 1967, fu condannata a morte dal tribunale per adulterio e partecipazione all’omicidio di suo marito. Il suo caso fu adottato da tute le più importanti associazioni umanitarie, e ha fatto breccia nel cuore di molti organi di stampa occidentali. Continue reading


Iran: 16 detenuti impiccati per 17 guardie uccise

cordatesaImmediata rappresaglia dell’Iran a un attacco jihadista vicino al confine con il Pakistan, in cui sono state uccise 17 guardie di frontiera. Poche ore dopo la battaglia notturna nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, Teheran ha impiccato 16 “ribelli legati a gruppi ostili alla Repubblica Islamica” detenuti nel carcere di Zahedan. Nell’offensiva dei miliziani sunniti, nella regione di Saravan, vicino alla regione Continue reading


Iran: 48 giustiziati dopo la farsa elezione, compresa l’esecuzione di massa di 21 detenuti a Karaj

cordatesaIl regime disumano dei mullah “ha ripreso l’ondata di esecuzioni collettive dopo le elezioni presidenziali farsa, e in soli 3 giorni ha inviato 35 detenuti al patibolo nelle carceri di Ghezzel Hessar, Gohardacht, Urumieh e Bam.
Martedì scorso, 2 luglio, 21 detenuti sono stati impiccati in un orribile atto criminale nel carcere di Ghezzel Hessar a Karaj (ad ovest di Teheran). Mercoledì 3 luglio, quattro detenuti sono stati giustiziati nella prigione di Gohardasht, ancora a Karaj. Una delle vittime, di 25 anni Afshar Saeed, è Continue reading


Iran: sei detenuti giustiziati ed un giovane di 24 anni fustigato in pubblico

cordatesaMassiccia repressione e arresti di giovani e donne con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali-farsa. Il disumano regime dei mullah ha mandato all’impiccagione pubblica tre detenuti a Kermanshah il 6 Maggio (agenzia di stampa di Stato Fars). Anche il 7 Maggio altri tre detenuti della prigione centrale di Isfahan sono stati impiccati (Unità Centrale per le News del regime). Nello stesso giorno, un giovane di 24 anni ha subito 110 frustate in pubblico. Gli aguzzini dei mullah lo avevano fatto sfilare nelle strade della città di Abyek in maniera umiliante prima di fustigarlo pubblicamente.
Il brigadiere Ahmad Reza Radan, vice-comandante delle Forze di Sicurezza dello Stato (FSS) ha annunciato che i piani di “pubblica sicurezza” verranno implementati da metà Maggio a Tehran e in 17 altre maggiori città come Isfahan, Shiraz, Kerman e Hamadan nonché nelle provincie di Alborz, Khorassan, Mazandaran, Gilan e Golestan. Basandosi su questo piano repressivo, un gran numero di giovani vengono arrestati con Continue reading


Iran: Detenuto di Bandar-Abbas giustiziato e a Gohardasht uno suicidato

prison-bars-green-smallIl regime disumano dei mullah ha impiccato un uomo di 28 anni che aveva tentato di uccidersi la notte precedente, dopo aver subito anni di abusi in carcere. E’stato impiccato il 2 marzo, ma ora è stato rivelato che era già in condizioni critiche, al momento della sua esecuzione dopo essersi tagliato la gola.
In un’altra occasione, il prigioniero Alireza Shahbazi, di 23 anni, si è suicidato in carcere a Gohardasht il 25 aprile, dopo aver sopportato anni di atrocità dietro le sbarre.
Shahbazi stato arrestato all’età di 15 anni, e poiché non poteva permettersi di pagare il prezzo del sangue, ha trascorso otto anni in condizioni spaventose a Gohardasht, che è stato paragonato ad un campo di sterminio.

Shahbazi era stato convocato in Continue reading


Iran, manovre anti-sommossa nelle prigioni per paura delle proteste, ispezionato Evin

_48219931_007494170-1Il regime teocratico, per paura delle rivolte dei prigionieri, è ricorso a manovre anti-sommossa in varie prigioni di tutto il paese.  Manovre simili sono già state messe in atto nelle prigioni delle città di Ardakan, Yadz, Arak, Naghadeh, Abadeh, Maragheh, Marvdasht, Ghom, Yassouj e altre.  Sono state portate a termine con la collaborazione del Ministero dell’Intelligence, delle Forze di Sicurezza, dell’Ufficio del Governatore, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e dei servizi di emergenza di queste città.  Gli agenti del regime hanno affermato che lo scopo di tali manovre è “garantire la sicurezza nelle prigioni,” “preparazione e miglioramento della capacità di affrontare potenziali disordini e sommosse all’interno delle prigioni,” “affrontare situazioni con rapimento di ostaggi,” “minacce,” “aumento del livello di preparazione della polizia penitenziaria, coordinamento con altri organi e controllo delle crisi.”  Nel frattempo, il 19 Marzo 2013, gli agenti “per la sicurezza penitenziaria” hanno brutalmente ispezionato i bracci maschile e femminile dei prigionieri politici nella prigione di Evin.  Le forze anti-sommossa al comando dell’IRGC hanno anche partecipato a varie esercitazioni per contrastare “le proteste popolari” a Tehran.  Queste manovre repressive in varie prigioni e città servono a reprimere le rivolte dei prigionieri contro le orribili condizioni delle prigioni, l’esplosione della rabbia popolare e le masse di gente affamata, in particolare alla vigilia delle elezioni-farsa del regime.

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Iran: nuova ondata esecuzioni, tre omosessuali impiccati a Shiraz

impiccatiSette persone sono state giustiziate nelle ultime ore in Iran, nell’ennesima ondata di esecuzioni a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. Tra i detenuti saliti al patibolo ci sono anche tre omosessuali, impiccati in pubblico a Shiraz, nella regione centro – meridionale della Repubblica Islamica, per i reati di sodomia e rapina. A riferirlo è il sito ufficiale della magistratura della provincia di Fars, secondo cui le esecuzioni dei detenuti, identificati solo con le iniziali H.A., Y. F. e M.V. sono avvenute in una delle piazze centrali della città. Un altro giovane di 29 anni è stato giustiziato, sempre a Shiraz, con l’accusa di stupro e rapimento. Stando all’agenzia d’informazione “Irna”, inoltre, quattro trafficanti di droga sono stati impiccati nel carcere di Arak ieri mattina. I giustiziati erano tutti stati condannati a morte per traffico di oppio ed eroina. Omicidio, stupro e traffico di droga sono alcuni dei reati punibili con la pena di morte nella Repubblica Islamica.

Fonte Aki