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Temuco: Aggiornamenti sul caso di Roxana, Yaritza e Ariadna

cordatesaIl 28 marzo, 2013 vengono perquisite diverse abitazioni nella città di Temuco in cui la magistratura spera di trovare i responsabili dei recenti attentati esplosivi / incendiari contro le istituzioni dello Stato-Capitale.

Le compagne Roxana Marin, Yaritza Torres Grandon e Ariadna Torres sono accusate ai sensi della legge sul “possesso d’armi” e arrestate per aver partecipato al collocamento di un ordigno esplosivo alla Gendarmeria e alla sede delle Forze Speciali della polizia.

Il 2 maggio 2013, la compagna Continue reading


Cile: Manifiesto in solidarietà con i/le compagni/e colpiti/e per la repressione in Temuco

diffondiamo da contrainfo

cordatesaNuova campagna di terrore a Temuco

Nell’anticamera repressiva del giorno del giovane combattente, il 28 marzo sono state perquisite case private e arrestatx 12 compagnx, con il pretesto di violazione della legge di Continue reading


Temuco. Mantengono in carcere preventivo il Werkén Daniel Melinao accusato dell’omicidio di un poliziotto.

cordatesaLo scorso 26 Aprile, il cumunero mapuche Daniel Melinao è stato arrestato con la pesante accusa di essere coautore dell’omicidio di un poliziotto nell’Aprile 2012, nel corso di duri scontri verificatesi all’interno di comunità mapuche.

Dal momento dell’arresto Daniel è stato rinchiuso nel carcere di Angol, nel modulo creato per i comuneros mapuche fino al 29 Maggio 2013, quando è stato portato al tribunale di Collipulli per l’udienza riguardante la revoca del carcere preventivo.

In una sala affollata di amiche, amici e compagn* di Daniel, la difesa richiedeva la fine del carcere preventivo verso altre misure cautelari (arresti domiciliari, obbligo di firma, etc.)

Il tribunale ha rifiutato la petizione della difesa, mantenendo rinchiuso in galera Daniel come sollecitava la procura. La strategia legale della difesa di Daniel è di tentare l’Appello alla Corte di Temuco, Lunedì 3 Giugno, per far uscire dal carcere il compagno Daniel.


Temuco, Cile: Corte d’Appello conferma la custodia cautelare per la compagna Yaritza

Diffondiamo da contrainfo

cordatesaIn seguito al rifiuto della Corte di garanzia di cambiare la custodia cautelare per la compagna Yaritza Grandon il 26 aprile, la difesa ha deciso di presentare ricorso alla Corte d’Appello per cercare di tirare fuori alla compagna della prigione.

Il 2 maggio 2013, la Corte d’Appello conferma la custodia cautelare per la compagna Yaritza, ottenendo un solo voto (ministro Julio Cesar Grandon) di tre per cambiare e concedere l’uscita in strada.

Ricordiamo che Yaritza è stata arrestata insieme ad Roxana y Ariadna accusate di vari attentati dinamitardi a Temuco, formalizzate sotto la legge sul controllo delle armi. Yaritza, in particolare, ha una serie di problemi di psicomotricità fine, che l’ha portata a un trattamento nel Teleton e attualmente la impedisce di essere in grado di manipolare oggetti. La fiscalia, nel suo ridicolo, l’accusa di fare e piazzare bombe.

Solidarietà con le compagne Yaritza e Arianna!
Fino a frantumare le fantasie dello stato!


28M – Temuco, Cile. Comunicato pubblico di JP, agli arresti domiciliari notturni.

street-fight-e1351622970460Domenica, 5 Maggio 2013

Per prima cosa desidero ringraziare tutt* quell* che mi hanno appoggiato e in special modo a quell* che se ne fottono della morale borghese, la morale anti-lumpen e che non credono a tutto quello che gli passano i mass-media dei ricchi.

Questa è l’ennesima ripetizione di migliaia di storie già sentite, ma vale la pena raccontarla… Continue reading


Cile: Scarcerata Roxana con pesanti restrizioni. Yaritza e Ariadna restano in carcere.

puzzlechiaveOggi 2 Maggio 2013, si è svolto nel Tribunale di Garanzia di Temuco la revisione al carcere
preventivo a cui era sottoposta Roxana Marin Laurie assieme ad altre due studentesse. La Difesa portata avanti dall’avvocato del Centro d’Investigazione e Difesa Sur, Karina Riquelme ha sollecitato il cambio della misura cautelare in una meno dura prevista dalla legge.

Il Pubblico Ministero finalmente ha accettato la richiesta dalla Difesa, principalmente per l’avanzato stato di gravidanza (5 mese) della studentessa d’infermeria. Invece l’infame rappresentante dell’Intendenza Regionale dell’Araucania si è duramente opposto dichiarando che la messa in libertà della studentessa significherebbe un “pericolo per la sicurezza della Continue reading


Mantengono in carcere preventivo Yaritza Grandon.

DSCN0646 (1)Venerdì 26 Aprile si è tenuto presso il Tribunale di Temuco l’udienza per la revisione delle misure cautelari a carico di Yaritza Grandón, una delle tre compagne che si trovano sequestrate nel carcere di Temuco, nell’indagine per infrazione della legge sul controllo di armi ed esplosivi, conseguita alle irruzioni, perquisizioni e arresti del 28 Marzo.

Il giudice Luz Mónica Arancibia è riuscita a mantenere in prigione preventiva Yaritza, mentre che la difesa a carico dell’avvocato Sebastián Saavedra del centro d’investigazione e difesa sur (CIDSUR) assicura che ricorreranno in appello, ricordando che Yaritza è disabile nei suoi arti superiori, la cui inabilità complica notevolmente i suoi movimenti motori, e le impediscono di realizzare le azioni imputategli dal pubblico ministero.

Il procuratore del pubblico ministero, Omar Mérida, ha Continue reading


Ariadna Torres in isolamento.

tumblr_mkk7unRbro1qmdiz4o1_500teLunedì, 29 Aprile 2013

Prigioniera del 28M si trova al momento in regime d’isolamento e punizione nel CPF di Temuco per dimostrarsi ribelle e insultare il magistrato. Nessuno è a conoscenza di quanti giorni rimarrà in isolamento. Non può ricevere visite ne pacchi di nessun genere, fino a nuovo ordine! Le informazioni che riceviamo sono scarse, che si sappia che le compagne sono tormentate e maltrattate.

¡¡¡¡ LIBERTAD A LXS PRESXS DEL 28 M !!!!!


Aggiornamenti giudiziari arresti 28M, Temuco, Cile

solidarietà R.N.Venerdì 19 Aprile 2013

Saluti indomiti, saluti selvaggi a tutt* per essere partecipi alla situazione in cui si trovano le ragazze detenute nel carcere di Temuco.

Oltre a salutare e ringraziare per la solidarietà dimostrata ovunque, vogliamo dare qualche recente informazione del processo giudiziario che si sta preparando contro le 3 compagne accusate di “detenzione di materiale per la fabbricazione di esplosivo e collocazione di ordigni”:

− La difesa delle ragazze (2 avvocati personali e uno assegnato dallo stato) al momento non ha potuto fare nulla, neanche visionare gli atti, in quanto la Procura sta ritardando la consegna in modo da poter controllare le prove, dichiarazioni, campioni di sangue e perizie realizzate fino al momento per conto del Dipolcar (Dirección de Inteligencia Policial de Carabineros de Chile) e OS-9 (Departamento de Investigaciones Criminales de Chile).

− Comprendiamo che questa situazione è uno stratagemma utilizzato dallo Stato per poter ritardare una possibile richiesta d’appello alla Continue reading


Temuco: Nuovo blog per i compagni del 28M

 

temuco.

http://libertad28m.blogspot.com.ar/

Questo è il nuovo blog aperto per informare a riguardo dex compagnx detenutx e arrestatx a Temuco, in Cile, durante la infima repressione del 28 marzo


Lettera di Roxana dal carcere femminile di Temuco (Cile)

libertadcuchilloDal gruppo di appoggio libertadpresxs28m@gmail.com riceviamo, traduciamo e pubblichiamo una lettera di Roxana, compagna antiautoritaria imprigionata per mezzo di una infame montatura. Nonostante il suo stato di gravidanza gli apparati repressivi cileni hanno scelto lei per accollarle dei fantomatici ordigni esplosivi trovati proprio prima della giornata del combattente (28\3), ricorrenza molto sentita il Cile come giorno di lotta.

Giovedì, 11 Aprile 2013.

Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine in qualche maniera. Grazie per l’appoggio e per le dimostrazioni di affetto, in questi momenti dove ci hanno tolto l’unica cosa che ci appartiene, la libertà.

A mio figlio Leon e a me sono riusciti a rinchiuderci fisicamente in queste quattro mura, però non
sono riusciti a rinchiuderci mentalmente ed emotivamente in questo assurdo e ridicolo montaggio
creato da parte della procura, della polizia, dai giornalisti e dallo stato.

La forza, il coraggio e la determinazione sono rimasti intatti per resistere a tutto quello che mi
aspetta, a me, a mio figlio Leon e al mio compagno.
Questo essere che si trova dentro di me, sta Continue reading


Nota dei familiari e amici delle detenute presenti nella rivolta del carcere femminile di Temuco.

brucia materassoAl momento dell’arrivo delle ragazze, di cui tre accusate di esplosivi e una per traffico di droga,

l’ambiente all’interno del Centro Penitenziario Femminile era abbastanza teso. Le detenute
denunciano di subire trattamenti vessatori (pestaggi, perquisizioni, umiliazioni durante le visite).
L’arrivo della nuova funzionaria e le sue crudeli pratiche hanno fatto in modo di collassare la già
dura pseudo convivenza delle interne, le quali già devono resistere al peso giornaliero di vivere
lontano dai propri cari, ricevendo offese e denigrazioni, sia verso di loro che verso i propri familiari
e amici.

I FATTI
Questa mattina, verso le 10:20, in orario di visite, le detenute del CPF hanno iniziato una rivolta
in uno dei dormitori, bruciando sedie, materassi, lenzuola, televisori, richiedendo la fine dei
maltrattamenti verso di loro e verso i familiari. Le dichiarazioni dei familiari e amici delle ragazze
prigioniere raccontano che mentre il fuoco ardeva e bruciava tutto, i funzionarie e gendarmi
(assistenti sociali, sociologi ed educatori) si dedicavano a guardare come le ragazze urlavano di
aprire le porte delle celle, visto che il fuoco avanzava e l’aria diventava irrespirabile dal fumo,
mantenendo un’attitudine complice e indifferente alle sopraffazioni della gendarmeria.

All’interno del CPF esiste il modulo di Maternità nel quale risiedono tre detenute incinte, una di
esse è la compagna Roxana Marín (accusata per materiale esplosivo, fatto che denunciamo come
montaggio), nell’altro raggio le altre detenute ( Yaritza Grandon, Ariadna Torres e Silvana Lamilla,
le prime due accusate di materiale esplosivo e l’altra ragazza per traffico di droga, fatti dei quali
denunciamo come parte dello stesso montaggio).

Dopo una mezzora, la gendarmeria ha fatto irruzione con estintori, manganelli e gas urticante,
attuando con estrema violenza contro le ragazze che si stavano asfissiando dal fumo e dal fuoco
ormai prossimo. Fuori dal Penitenziario abbiamo potuto parlare con i familiari delle ragazze
recluse, e una di esse, ci ha confermato che sua figlia Eliana Becerra Ganga di 23 anni porta avanti
uno sciopero della fame e dei liquidi da 36 giorni, richiedendo un’immediata revisione della sua
condizione, in quanto si trova da un’ anno detenuta senza avere nessuna condanna né nessun
processo in vista. L’altra richiesta è che venga sottoposta a cure mediche visto che soffre di un
cancro allo stomaco, che dovuto allo sciopero della fame è peggiorato. La madre di Eliana denuncia
che durante la visita di questa mattina, è stata picchiata dai gendarmi mentre veniva portata fuori dal
CPF nel momento della rivolta.

Abbiamo potuto parlare con lei e ci ha riferito che sua figlia è costantemente picchiata e torturata
dai funzionari della gendarmeria, di fatto è stata trasferita arbitrariamente da Villarica e durante la
durata del viaggio, un’ora e mezza è stata ripetutamente colpita e insultata.

Verso le 13:40 gli agenti antisommossa della gendarmeria (U.S.E.P.), affiancati dai carabinieri
hanno fatto irruzione con le camionette per il trasferimento di 10 recluse, tra di loro Eliana Becerra.
I familiari delle ragazze hanno sollecitato informazioni di dove verranno portate e la lista di tutte le
ragazze trasferite.

L’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata l’assoluta indifferenza di questi bastardi, che hanno
effettuato questa azione repressiva con inaudita violenza, fregandosene altamente se fuori c’erano
familiari e amici delle detenute.

Urlavamo i nomi dei nostri cari e anche loro rispondevano con urla. Dalle camionette ci urlavano
che le ragazze incinte erano state picchiate e affumicate dal gas urticante, la stesso sistema si
ripeteva sulle detenute che si trovano nell’altro modulo.

Dall’interno delle camionette si udivano i tonfi dei colpi ricevuti alle ragazze, in modo che non
potessero dirci cosa fosse successo durante l’irruzione della gendarmeria per mettere fine alla
rivolta.
Gli unici nomi che siamo riuscite ad ascoltare tra urla e rumori di colpi sono: Katherine Fabres,
Eliana Becerra e Antonella, di cui non abbiamo capito il cognome.
Ricordiamo che nessuna delle ragazze trasferite ha ricevuto condanna per i fatti che le si accusa.

Facciamo un appello a stare attenti a ciò che può accadere all’interno del CPF di Temuco,
facciamo in modo che nessun prigioniero si senta solo, men che meno nelle condizioni in cui si
trovano in questi momenti. La solidarietà è più che una parola scritta, deve essere attiva e costante a
favore della libertà di coloro che sentiamo dentro di noi come affini, sorelle, fratelli e compagn*

Temuco, 04-04-2013

FAMILIARES Y AMIGXS PREXS 28-M

¡¡¡LIBERTAD INMEDIATA Y SIN CONDICIONES, LOS MONTAJES CAERAN Y
CAERAN!!!
¡¡¡ROXANA, YARITZA, ARIADNA, SILVANA Y JOTA PE A LA KALLE AHORA!!!
¡DESDE KUALKIER PARTE AULLAMOS POR LA LIBERTAD!


2 dei 5 compas di Temuco sono ai domiciliari

Person_in_Miniature_Wallpaper_ix91oSilvana e Jota Pe agli arresti domiciliari

Oggi 5 Aprile, alle 9:00 am presso il Tribunale di Temuco si è svolto l’appello della compagna
Silvana e del compagno Jota Pe, ricordiamo che entrambi si trovavano sequestrati nelle carceri di
Temuco, all’interno del montaggio del 28 Marzo.
Nell’appello si è deciso di concedere l’arresto domiciliare notturno a entrambi, mentre dura
l’inchiesta. Da una parte ci rallegra sapere che non si trovano più abitando le fredde celle dello stato
cileno, ma dall’altra parte dobbiamo continuare vigili in quanto ancora si trovano prigionieri e sotto
inchiesta. Inoltre ricordiamoci che Yaritza, Ariadna e Roxana si trovano ancora incarcerate.

Contro tutte le gabbie!

[NdA: ai 2 compas ai domiciliari avevano accollato un pò d’erba mentre ai 3 in gabbio gli hanno accollato i fantomatici ordigni esplosivi]

jota pe


Lettera di Silvana, prigioniera a Temuco

pinera-y-los-mapucheUn saluto pieno di energia per tutt* quell* che mi conoscono, apprezzano e sono preoccupat* per la situazione nella quale mi hanno coinvolto in questo momento. Per prima cosa voglio ringraziare l’affetto e l’appoggio incondizionato di mia madre, del mio caro figlio, sorelle, fratello, famiglia, e la molteplicità di compagn*, amiche e amici con le quali ci ritroviamo e ci riconosciamo nella quotidianetà della vita, condividendo i più bei pensieri, idee, sogni, e creando in ogni istante, in ogni luogo dove ci troviamo col fine di realizzare nel possibile e nell’impossibile di ogni realtà una vita degna, onesta e libera.

La privazione della mia libertà e del compagno prigioniero nel carcere di Temuko, chiaramente rientra nel contesto di un folle montaggio, questa volta portato avanti dal famigerato procuratore anti-mapuche a adesso persecutore di idee Miguel Angel Velazquez.

Il giorno 28 Marzo, verso le 5:00 am, Sono state perquisite due case di Temuko ad opera degli apparati repressivi dello Stato-GOPE, con mandato verbale per la presunta collocazione di ordigni esplosivi in entrambi i casi.
Il risultato della perquisizione della casa dove mi trovavo è stata la distruzione dell’immobile, sequestro di computer, cellulari, macchine fotografiche e soldi tra le altre cose. Al termine dell’operazione ci informano della nostra condizione di detenuti, ossia, per “traffico di droga”. Siamo stati condotti a verificare lesioni all’ospedale regionale della città, inseguito ci hanno condotto all’ottavo commisariato dove ci mantengono assieme agli altri 10 arrestati per più di 30 ore senza poter andare in bagno, dalle 5 del mattino alle 10 del mattino seguente. Negandoci di bere, e negando il bagno anche a una compagna detenuta al 5 mese di gravidanza. Nella lunga detenzione-sequestro ci è stato negato il diritto di comunicazione telefonica con avvocati, familiari e amici, nel nostro specifico caso fino al giorno di oggi non abbiamo potuto ottenere questo diritto come detenuti.

Devo segnalare che all’ottavo commisariato hanno violato la mia dignità al non rispettare la mia negazione al prelievo del sangue, per il quale sono stata violentata, ammanettata e obbligata da due donne e due uomini carabinieri delle Forze Speciali.

Oggi 30 di marzo mi trovo assieme alle due compagne imputate di “ordigni esplosivi” condividendo il modulo con altre 48 prigioniere del sistema capitalista. Dopo l’udienza di formalizzazione ci hanno accusato come “trafficanti di marihuana” (100 grammi che possono drogare a 400 persone) il che consegue a ben 3 mesi di investigazione reclusi in carcere. Queste pratiche sono vecchie, l’annullare, il disprezzare, così come sbatterci in prima pagina per la morbosità dei mezzi di comunicazione, in modo da svincolare la persecuzione politica e insediare il delitto comune.

Sono tranquilla, abbiamo avuto dalle altre prigioniere un’affettuosa accoglienza, da parte di donne solidarie, da una tazza di tè a oggetti per la pulizia, vestiti, conversazioni, molta allegria e al di fuori delle circostanze continuiamo sognando e loro anche dopo mesi, anni, da un’eternità che sono rinchiuse continuano belle, libere e matte!

Vi saluto fino alla prossima lettera. Rimango qua dall’altro lato del muro assieme alle altre, col mio spirito più forte che mai e le mie convinzioni ancora più decise; e da ogni occhio con dolcezza sogno.

Ci vediamo presto, affetto e un forte abbraccio a mio figlio, madre, sorelle, fratello, nonna, famiglia in generale, wenui, lamgien, compas e amici.

PEWKAYAL!

¡LA LIBERTAD ES EL CRIMEN QUE PERSIGUEN!

Saluti irascibili!

Silvana Lamilla


Presa política del 28 de marzo –temuko
Secuestrada en el CPF – Temuko warria.

Direcciòn: CALLEJON CARMINE Nº 0249, TEMUCO, Region de la Araucanìa, Chile


Cile – Temuco – Maxi Repressione per i compagni anarchici..aggiornamento

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Temuco. Ieri mattina, 28 marzo, la polizia ha effettuato una serie di perquisizioni tra cui due case occupate. Una in Plaza Dreve conosciuta come Espacio Pandemia e l’altra è la biblioteca Amanecer. Secondo la procura, la polizia e la stampa durante le perquisizioni sarebbero stati trovati estintori,   polvere nera, timer, gas butano e un manuale di bombe artigianali. Infine dicono di aver trvato un testo rivendicativo di un’azione.

 

Molti compagni sono stati arrestati anche solo per non aver dato i loro nominativi agli sbirri. I compagni arrestati, invece, per il possesso d’armi sono 2 o 3 e non si esclude che possono essere accusati per la legge contro il terrorismo.

 

Il 26 marzo, quindi due giorni prima, i compagni di Espacio Pandemia avevano scritto un comunicato in cui parlavano di un continuo controllo, da circa due mesi, da parte degli sbirri nei loro confronti e dello spazio. I bastardi in divisa hanno, più volte, chiesto agli abitanti della zona cosa i compagni facessero in quel posto, e cosa organizzassero senza mai ottenere nulla. Il magistrato che si occupa di tutta questa storia è Paredes Cristian. Seguiranno aggiornamenti…

 

SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI ARRESTATI A TEMUCO!

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La mattina del 28 marzo, in cui si commemorava la “giornata del giovane combattente”, la polizia ha fatto irruzione in due si ti compagni: L’occupazione di Dreves e la Biblioteca Amanecer.

 

Ivan Bezmalinovic, celebre generale di Pacos, ha praticamente affermato che questa è un’indagine coordinata tra Carabineros e magistratura, e che sono stati trovati, durante le perquisizioni, timer simili a quelli usati negli attacchi contro la Gendarmeria e gli stessi Carabineros.

 

A detta degli infami repressori, nell’occupazione di Dreves, sarebbero stati trovati 400gr di polvere nera, due estintori, fusibili, gas butano, orologi, batterie, cavi ed altro materiale secondo loro molto importante. Nella Biblioteca Amanecer, invece, sarebbe stato trovato un taccuino in cui ci sarebbe stata scritta una rivendicazione.

 

In questa operazione sono stati arrestati 12 compagni: 7 per aver negato l’identificazione agli sbirri, 2 per detenzione di marihuana e 3 sulla legge sul controllo di armi.

 

Il procuratore di Temuco, Cristian Perez, ha tenuto a precisare, come procedura usuale di ogni fottuta democrazia, che nel mirino non c’è tutto il movimento ma solo tre persone che si sono macchiate di certi reati.

 

Agli arrestati è stato fatto il prelievo di DNA per compararlo con quello degli oggetti rinvenuti dopo gli attacchi. In Cile, come in tutto il mondo, è diventata una pratica molto diffusa quella di fare una banca genetica. In Cile, i prigionieri Mapuche, hanno anche subito percosse e torture per l’estrazione del DNA.

 

I compagni nella stessa serata del 28/03 sono stati trasferiti dal Commissariato al Tribunale.

 

Il giorno seguente il Tribunale di Temuco era circondato in tutto il perimetro da un grosso contingente di sbirri anti sommossa; questo è accaduto per la prima volta da quando è stato costruito.

 

Ci sono state udienze diverse, in base al reato imputato, contro i compagni arrestati.

 

Tre compagne, Ariadna Torres TorresRoxana Marin Laurie e Yaritza Grandòn sono state accusate di appartenere alla “Cèlula Nòmade Incendiaria”, quindi per fabbricazione e porto di materiale esplosivo nei due attacchi contro la Gendarmeria e le Forza Speciali, ma senza essere formalizzata sotto la legge Anti-terrorismo.

 

Le tre compagne durante l’udienza hanno rilasciato delle dichiarazioni in cui fanno capire(Ariadna e Roxana che è incinta di 5 mesi) che sia l’estintore che il taccuino, rispettivamente, non sono stati trovati durante la loro presenza ma sono apparsi all’improvviso. Yaritza, invece, ha affermato che i giorni 26 e 27 febbraio  lei era a fare un esame a Talcahuano, ed ha preso un autobus per tornare a Temuco il 3 marzo arrivando a casa alle 05:00 del mattino.

 

Il giudice ha concesso 5 mesi di indagine e gli arresti preventivi per tutte e tre le compagne.

 

In un’altra udienza è stato valutato il reato per possesso di droga(100gr di marihuana) nei confronti dei compagni arrestati nella casa di Amanecer. In questo caso il giudice ha decretato 3 mesi di indagini e l’arresto preventivo per i tre compagni.

 

Questa situazione, a detta dei compagni di quelle zone, ricorda molto l’arresto del compagno Esteban Huiniguir nel 2008. Fu arrestato in seguito ad una perquisizione a casa e dove furono trovate, a tre compagni che vivevano con lui, alcune moltov. Esteban per alcune piante di marihuana, che gli furono trovate a casa, fu accusato di “semina”  e “microtraffico” e condannato a 3 anni ed un giorno + 541 giorni per un’altra condanna per aver fatto parte del MJL(Movimento Juvenil Lautaro). Esteban è stato scarcerato nel 2012.

 

Per gli altri 7 compagni arrestati per non aver permesso la loro identificazione, la corte ha deciso di condannarli con una multa di 2 UTM, a cui i compagni hanno già dichiarato di appellarsi, e sono stati poi scarcerati.

 

Le difese dei compagni arrestati per entrambe i tipi di reati ricorreranno alla Corte d’Appello.

 

Bisogna ricordare che già in passato la polizia aveva fatto irruzione in alcune case dicendo di aver trovato polvere nera, esplosivi,estintori e fusibili. In due casi in particolare furono arrestati due compagni. Nel 2009 il compagno basco Luzarraga Asel che fu condannato a 220 giorni di carcere, senza che gli venisse formalizzata l’accusa per la legge Anti-Terrorismo. Nel 2010 Waikilaf Cadin Calfunao fu condannato a 3 anni e 541 giorni di reclusione.

 

SOLIDARIETÀ CON TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI A TEMUCO!

 

FUOCO ALLE GALERE DI TUTTO IL MONDO!

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