Tag Archives: CordaTesa

Aggressione nel carcere di Bari: poliziotto preso a pugni

cordatesaUn altro agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto nel carcere di Bari. Dopo l’episodio avvenuto meno di un mese fa, un caso si sarebbe verificato ieri sera. A denunciare l’aggressione è il segretario nazionale del Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria), Federico Pilagatti: a prendere a pugni il poliziotto, poi portato in ospedale, sarebbe stato un detenuto che negli ultimi tempi si è giò reso responsabile di altre quattro aggressioni.

“E’ incredibile – afferma Pilagatti in una nota – l’inerzia dell’amministrazione penitenziaria che nonostante abbia tutte le opzioni per risolvere la questione a tutt’oggi ha lasciato libero il detenuto di fare quello che vuole e mettere tutto il carcere in subbuglio”. “Bastava applicare gli articoli Continue reading


Cina: all’interno dello Ziyang Legal avvocati aggrediti e arrestati dalla polizia penitenziaria

cordatesaSette legali che avevano provato a visitare dei detenuti all’interno dello Ziyang Legal, la prigione nella regione del Sichuan, sono stati aggrediti ed arrestati dalla polizia penitenziaria. Le associazioni non governative denunciano l’ennesima violazione dei diritti umani all’interno del carcere. In Cina continua a tenere banco il problema spinoso dei diritti umani.
Nonostante il gigante asiatico sia probabilmente la nazione in maggiore espansione economica e sociale del pianeta, restano ancora attualissime le violazioni dei diritti fondamentali dell’uomo, e gli atteggiamenti autoritari da parte del Governo che spesso sale alla ribalta delle cronache internazionali per fatti di grave repressione.
L’ultimo episodio si è verificato proprio in questi giorni, e riguarda la visita che sette avvocati avevano provato ad effettuare presso il Ziyang Legal Education Center, ovvero la prigione, tra le più dure e temute di tutta la Cina.
Gli avvocati avevano provato ad avventurarsi all’interno Continue reading


Siria – ribelli assaltano carcere, repressi con bombardamenti

 cordatesaANSA – Il web siriano è nuovamente offline in tutto il Paese dalle 10 locali, le 9 in Italia. Lo riferisce l’azienda Usa Renesys Corporation. L’accesso ad alcuni siti web governativi è bloccato: lo si può verificare utilizzando i tool online di monitoraggio dei siti web.

Stamani, intanto, una potente esplosione è stata avvertita nel cuore di Damasco, nei pressi di piazza degli Omayyadi. Lo riferiscono attivisti anti-regime. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di una autobomba esplosa davanti al teatro dell’Opera della capitale. Un corrispondente occidentale riferisce un primo bilancio di almeno due feriti gravi. L’ultimo attentato nel centro di Damasco risale all’8 maggio. Almeno due colpi di mortaio sono caduti sulle alture del Golan occupate da Israele, nei pressi del monte Hermon. Lo scrive il Continue reading


5 evasi da un carcere vodese, Losanna

cordatesaDal carcere vodese di Bois-Mermet, nei pressi di Losanna, cinque detenuti sono fuggiti grazie ad alcuni complici all’esterno.

La fuga è avvenuta questa mattina, verso le 10.40, durante l’ora d’aria nel campo da calcio del penitenziario. Lo ha reso noto il portavoce della polizia cantonale Jean-Cristoph Sauterel, secondo il quale nonostante le ricerche dei fuggiaschi ancora nessuna traccia.

La fuga in breve

Stando alle autorità, Continue reading


Nel carcere di Avellino manca acqua

cordatesa(Adnkronos) – “L’apertura del nuovo padiglione detentivo all’interno del carcere di Avellino, che ha visto aumentare i detenuti da 450 a 650 unita’, ha mandato in tilt la fornitura dell’acqua e i poliziotti sono costretti a chiudere l’acqua in determinate fasce orarie della giornata per consentire all’impianto idrico di riacquistare pressione per la successiva erogazione con evidente malessere presso la popolazione reclusa, destinato a crescere nella imminente stagione estiva con ricadute sul piano della sicurezza e delle condizioni igienico-sanitarie”. Lo denunciano in una nota il segretario generale del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, e il segretario nazionale Emilio Fattorello, che questa mattina hanno incontrato a Roma la Vice Capo Dipartimento Amministrazione Continue reading


Grecia. Carcere ai professori che scioperano. L’ultima mossa del Governo Samaras

cordatesaATENE – Carcere ai professori che scioperano. E’ l’ultima minaccia emanata dal Governo conservatore guidato da Antonis Samaras per rimettere in moto l’apparato statale, dilaniato da tagli lineari alla spesa pubblica e dagli scioperi di protesta per le condizioni lavorative e di accesso ai servizi non lontani da quelli del terzo mondo.

Si tratta di una norma emessa ieri sera in un bollettino ufficiale dal governo, emanato in previsione dello sciopero del prossimo 17 maggio, giornata in cui è previsto l’inizio degli esami di selezione per il comparto universitario. Una giornata in cui è previsto un nuovo sciopero da parte dell’Olme, il sindacato di categoria.

Nel decreto, secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale, sono Continue reading


Aggressione a poliziotto in penitenziario Bari

cordatesa(Adnkronos) – ”Ancora tensione nel carcere di Bari. Ieri un detenuto ha aggredito un agente della polizia penitenziaria, facendolo urtare violentemente contro il cancello di ferro della cella, riportando varie contusioni con una prognosi di circa 15 giorni”. E’ la denuncia di Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, che in una nota spiega: ”Si tratta dello stesso detenuto che 15 giorni fa si era reso responsabille dell’aggressione a un altro agente, e come ‘premio’ dopo la prima aggressione, gli era stata autorizzata piu’ liberta’ d’azione”. Da mesi il Sappe, prosegue la nota, ”sta denunciando con una serie di comunicazioni alla direzione del carcere di Bari e al provveditore regionale, il grave stato di degrado in cui e’ caduto il penitenziario, che non consente piu’ ai poliziotti penitenziari di poter effettuare la propria attivita’ lavorativa in condizioni serene”. Ma ”le preoccupazioni del Sappe sono sempre state ignorate e respinte -sottolinea Pilagatti- nonostante i Continue reading


Modena – Detenuto prova a impiccarsi

cordatesaHa provato a togliersi la vita impiccandosi all’interno del reparto transiti. Il gesto è stato commesso sabato pomeriggio nel carcere di Sant’Anna da un detenuto di nazionalità straniera. Lo rende noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, precisando che l’uomo ha usato un rudimentale cappio legato alle sbarre della finestra ed è stato salvato dal pronto intervento degli agenti che così “hanno evitato l’ennesima tragedia all’interno di un penitenziario italiano”.“

“Si tratta di uno dei circa 1100 tentativi di suicidio all’anno che vengono sventati dalla polizia penitenziaria – scrive Durante – Ricordiamo che negli ultimi 20 anni sono stati circa 17000 i detenuti salvati dalla polizia penitenziaria nelle carceri italiane, nonostante le forti carenze di personale. Infatti,  Continue reading


Condizioni di vita inumane, peggio del carcere

cordatesaQuattordici visite agli undici Centri di permanenza italiani, un anno di testimonianze raccolte (da febbraio 2012 a febbraio 2013), un dossier di oltre 200 pagine. Alla fine del lavoro i Medici per i diritti umani hanno certificato “condizioni di vita inumane, peggiori di quelle delle carceri” offrendo svariati motivi in più al ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, per andare avanti nella sua opera: “I Cie e i Cara vanno superati”. I Cie ospitano immigrati in attesa di identificazione o di espulsione. I Cara gli immigrati che hanno chiesto asilo.

I lavoro dei Medici per i diritti umani fa comprendere, innanzitutto, una questione prettamente economica: i Cie non sono in grado di garantire condizioni dignitose ai “trattenuti” perché lo Stato italiano ha fortemente disinvestito su queste strutture. Alcuni esempi. La prima gestione del Continue reading


Barcellona: “Reclamiamo il diritto di torturare liberamente”

Diffondiamo da contrainfo

cordatesaDomenica 28 aprile, ci fu una marcia al carcere di Quatre Camins, come preludio al processo da eseguire su un gruppo di 9 carcerieri accusati di aver torturato alcuni prigionieri dopo la rivolta in Quatre Camins del 2004.
Dopo la marcia, una delle organizzazioni sindacali che difendono le guardie accusate di torture, piuttosto che esprimersi contro la tortura, chiede al Dipartimento Generale maggiore repressione e forza contro coloro che denunciano le torture.

In una lettera pubblicata sul loro sito web, UGTPrigioni (Unione Generale dei Lavoratori, reparto di Prigione)  si allarmano per le proteste e non per il maltrattamento e la tortura. Detto sindacato, incapace di vedere le torture che avvengono sotto il loro naso nelle carceri, e ostentando impressionanti capacità divinatorie, non hanno nessun dubbio nel dire che le intenzioni di coloro che hanno convocato la protesta davanti al centro di detenzione,  era quella di “causare gravi incidenti.”

Ancora una volta questo sindacato di “classe”, dimostra la Continue reading


Francia: Quattro anni fa è morta Zoé

Diffondiamo da contrainfo

cordatesaQuattro anni. Difficile sapere se quattro anni già o se solo appena quattro anni. Quattro anni e un lungo duello che non ha potuto iniziare fino a diversi anni dopo la sua morte, dopo che quellx a chi la giustizia stimò che dovevano essere punitx direttamente per l’incidente che ha ucciso Zoé finissero le pene di carcere che gli/le sono state assegnate, dopo che quellx che sono statx lasciatx fuori della prigioni hanno finito di essere ascoltatx, raccolte le impronte, fotografatx, registratx, intimiditx. In ogni caso, questa storia è finita. Dopo di chi pensa che vedere morire ad un’amica non è sufficiente, siano stati soddisfatti con il nostro dolore, siano stati saziati con la nostra tristezza e siano rimasti con la pancia piena e la testa alta, orgogliosi di aver riportato l’ordine e la giustizia. Questo ordine e questa giustizia che hanno tenuto ai/alle nostrx amici/che e i nostri amori, e che cerca di distruggerli, perchè sono tra le altre cose, di dove nascono i nostri desideri e le nostre possibilità di Continue reading


Kenya: in 40 fuggono dal manicomio, caccia all’uomo a Nairobi

cordatesa(AGI) – Nairobi, 13 mag. – E’ caccia all’uomo in Kenya dove una quarantina di pazienti di un ospedale psichiatrico di Nairobi sono riusciti a fuggire. I pazienti hanno sopraffatto le guardie e forzato la porta del loro reparto, dandosi alla macchia. La polizia ha assicurato di avere nomi, foto e dettagliate descrizioni di tutti i malati di mente evasi e che saranno riacciuffati. La fuga era stata pianificata da 75 pazienti, ma 35 di loro non sono riusciti ad abbandonare la struttura di Mathari.


Agente di Polizia Penitenziaria aggredito da detenuto nel carcere di Saluzzo

cordatesaAgente di Polizia Penitenziaria aggredito da detenuto nel carcere di Saluzzo per futili motivi.

“Un collega della Polizia Penitenziaria e’ stato aggredito questa mattina nel carcere di Saluzzo da un detenuto classificato ‘ad alta sicurezza’, mentre erano in corso le operazioni di cambio delle lenzuola”. Lo denuncia il Sappe, spiegando che “il poliziotto e’ stato aggredito, prima verbalmente e poi fisicamente con calci e pugni, tanto da rendersi necessarie le cure all’ospedale. Nonostante tutto – rende noto il sindacato – i colleghi della Polizia Penitenziaria sono riusciti ad evitare piu” gravi conseguenze”.

“A lui – dice Donato Capece, segretario del Sappe – va naturalmente tutta la nostra vicinanza e solidarieta’, ma ci domandiamo quante aggressioni ancora dovra’ subire il nostro personale di Polizia Penitenziaria perche’ si decida di intervenire concretamente sulle criticita’ del carcere di Saluzzo e, piu’ in generale, di un sistema sempre piu’ vicino all’implosione”.

Fonte


Temuco, Cile: Corte d’Appello conferma la custodia cautelare per la compagna Yaritza

Diffondiamo da contrainfo

cordatesaIn seguito al rifiuto della Corte di garanzia di cambiare la custodia cautelare per la compagna Yaritza Grandon il 26 aprile, la difesa ha deciso di presentare ricorso alla Corte d’Appello per cercare di tirare fuori alla compagna della prigione.

Il 2 maggio 2013, la Corte d’Appello conferma la custodia cautelare per la compagna Yaritza, ottenendo un solo voto (ministro Julio Cesar Grandon) di tre per cambiare e concedere l’uscita in strada.

Ricordiamo che Yaritza è stata arrestata insieme ad Roxana y Ariadna accusate di vari attentati dinamitardi a Temuco, formalizzate sotto la legge sul controllo delle armi. Yaritza, in particolare, ha una serie di problemi di psicomotricità fine, che l’ha portata a un trattamento nel Teleton e attualmente la impedisce di essere in grado di manipolare oggetti. La fiscalia, nel suo ridicolo, l’accusa di fare e piazzare bombe.

Solidarietà con le compagne Yaritza e Arianna!
Fino a frantumare le fantasie dello stato!


Seda è libera. Videointervista

Diffondiamo da infoaut

cordatesaDopo 8 giorni di detenzione in regime di isolamento Seda Atkepe è stata rilasciata ieri, 8 maggio, dal carcere Don Bosco di Pisa. Era stata arrestata a Castiglioncello (Li) sulla base di un mandato di cattura internazionale spiccato dal governo turco che l’accusa di militare per l’MLKP (Partito Marxista Leninista Turco), un’organizzazione dissidente dichiarata fuori legge dalle autorità turche. Nello specifico a Seda viene contestato di aver manifestato il 7 dicembre 2004 contro una legge sull’inasprimento del regime carcerario turco, violando i diritti umani e civili dei detenuti. In quella circostanza venne arrestata con altre 45 persone.

In Turchia aveva già scontato 8 mesi di carcere preventivo prima di giungere al giudizio. Nel 2009 insieme ad Continue reading


Mamme in cella

cordatesa12 maggio Festa della Mamma. Non solo mamme super impegnate, mamme stressate che cercano di
conciliare lavoro e famiglia, ma anche mamme che vivono situazioni ben più pesanti. Esistono detenute
che crescono i propri figli dietro le sbarre, in una realtà, quella italiana, in cui la situazione carceraria è
“maschiocentrica”, e il 95% della popolazioni delle carceri è costituita da uomini, e alle donne viene
dedicata meno attenzione.
Il 90% delle donne detenute però è madre di uno o più figli Continue reading


Ancora un morto nel carcere di Grasse

cordatesaUn giovane di Ventimiglia è morto in circostanze misteriose nello stesso carcere di Grasse, in Costa Azzurra, dove tre anni fa morì, in circostanze drammatiche, un altro italiano, vicenda per la quale sono stati incriminati tre sanitari della struttura.

Ora un nuovo episodio. Il giovane morto si chiama Claudio Faraldi, aveva 29 anni e viveva a Ventimiglia. Aveva precedenti per furti ed era un tossicodipendente. Il suo legale, l’avvocato Lorenzo Rovere di Sanremo, nel 2010 era riuscito a farlo entrare nella comunità di San Patrignano per la terapia di disintossicazione ma Claudio era scappato dopo alcuni mesi. Frequentava spesso al Costa Azzurra anche perché la madre è francese.

Sei mesi fa era stato arrestato e condannato a 5 anni di reclusione per una rapina commessa in Francia. Era finito in carcere a Grasse. Mercoledì i suoi famigliari hanno ricevuto nella casa di Ventimiglia la drammatica notizia. Due giorni dopo la morte del ragazzo, solo una laconica comunicazione: vostro figlio è morto per “arresto cardiaco”. Nulla più e Continue reading


Agente sfregiato da un recluso nascondeva una lametta in bocca

cordatesaUn detenuto, recluso nel carcere di Torino, (avrebbe dovuto tornare in libertà nel 2014) ha sfregiato con la lama di un rasoio che aveva nascosto in bocca un sovrintendente capo della polizia penitenziaria. Il sovrintendente lo stava scortando in una camera di sicurezza, a fianco dell’Uffficio matricola del carcere.

Sul volto dell’agente c’è ora una profonda ferita, lunga oltre dieci centimetri. Commenta il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, affiancato dal segretario regionale Gerardo Romano: «E’ l’ennesimo episodio di violenza contro gli agenti, che dimostra i rischi che siamo costretti ogni giorno ad affrontare. aspettiamo un messaggio forte dal nuovo governo affinché nelle prigioni italiane si possa finalmente operare in piena sicurezza».

Fonte


Detenuto ferisce agente in carcere Turi

statua-testata-zidane-pompidou-video(ANSA) – Un poliziotto penitenziario e’ stato ferito con una testata al volto da un detenuto ricoverato nel centro clinico del carcere di Turi, nel barese, dove si trovano 18 uomini con patologie anche mentali. L’agente e’ ricoverato per accertamenti in ospedale. Ne da’ notizia il segretario generale del Cosp, il Coordinamento sindacale penitenziario, Domenico Mastrulli, secondo il quale nel carcere di Turi nei giorni scorsi si sono verificate altre aggressioni.


Detenuto provoca incendio a Bologna, evitata tragedia

cordatesa(Adnkronos) – “Oggi pomeriggio, nel carcere bolognese della Dozza e’ stata evitata la tragedia”: un detenuto, ricoverato nel reparto infermeria, ”ha dato fuoco al materasso, provocando un incendio, da cui e’ scaturita una folta coltre di fumo che ha intossicato l’ambiente, costringendo il personale di polizia penitenziaria ad evacuare tutta la sezione”. Lo scrive in una nota il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovanni Battista Durante. L’operazione, sottolinea Durante, non e’ stata facile “considerato che nel reparto c’erano anche detenuti infermi. Il detenuto ed il personale di polizia penitenziaria sono stati portati in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso. Al personale vanno i nostri complimenti per il lavoro svolto e chiediamo all’amministrazione -conclude la nota- di avviare le procedure per la ricompensa prevista dal regolamento”.


Contro il Cie di Modena, scritte in prefettura e presidio

cordatesaOggi alle 15, davanti alla struttura di viale della Marmora, la protesta degli anarchici: “Chiudete i lager della democrazia”

Scritte contro il Cie (Centro per l’identificazione e l’espulsione) sono comparse stamattina sulle mura della prefettura di Modena. Il gesto, con un messaggio per la chiusura del centro e contro la polizia subito cancellato, precede il presidio di viale della Marmora a Modena. L’appuntamento è per oggi alle 15. Gli anarchici manifestano in segno di solidarietà con i reclusi e chiedono la chiusura dei “lager della democrazia”.
“Qui – si legge in un volantino diffuso dai manifestanti – dal 1999 vengono rinchiusi gli immigrati senza documenti e in attesa di espulsione, fino ad un massimo di 18 mesi. I detenuti sono costretti da Continue reading


Carcere di Bellizzi Irpino, Ciisa: “Caso di Tbc”

cordatesaDa notizie in nostro possesso si è registrato un
ennesimo caso di TBC all’interno dei penitenziari..! Tale episodio simile a quello che successe dieci anni fa ha fatto rivivere il dramma della situazione. Oggi, mentre il caso si conosceva all’epoca dei fatti non si conoscevano le cause e le concause dell’evento. Si parla tanto di prevenzione ma poi alla fine non se ne fa nulla o quantomeno si dimentica con molta facilità il problema.” Lo scrive in una nota il Vice Segretario Nazionale della Ciisa penitenziari, Giuseppe Nazzaro.

“Se le Autorità Penitenziarie, Sanitarie e Politiche avessero avuto accortezza ed attenzione alle nostre pubbliche denunce – prosegue – , dove la scrivente O.S. Ciisa Penitenziari e non solo, avrebbe fatto intendere dell’incompatibilità igienico-sanitaria del carcere di Bellizzi Irpino e confermate anche Continue reading


Iran: sei detenuti giustiziati ed un giovane di 24 anni fustigato in pubblico

cordatesaMassiccia repressione e arresti di giovani e donne con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali-farsa. Il disumano regime dei mullah ha mandato all’impiccagione pubblica tre detenuti a Kermanshah il 6 Maggio (agenzia di stampa di Stato Fars). Anche il 7 Maggio altri tre detenuti della prigione centrale di Isfahan sono stati impiccati (Unità Centrale per le News del regime). Nello stesso giorno, un giovane di 24 anni ha subito 110 frustate in pubblico. Gli aguzzini dei mullah lo avevano fatto sfilare nelle strade della città di Abyek in maniera umiliante prima di fustigarlo pubblicamente.
Il brigadiere Ahmad Reza Radan, vice-comandante delle Forze di Sicurezza dello Stato (FSS) ha annunciato che i piani di “pubblica sicurezza” verranno implementati da metà Maggio a Tehran e in 17 altre maggiori città come Isfahan, Shiraz, Kerman e Hamadan nonché nelle provincie di Alborz, Khorassan, Mazandaran, Gilan e Golestan. Basandosi su questo piano repressivo, un gran numero di giovani vengono arrestati con Continue reading


Testimonianza dal Malawi: disumana la condizione delle carceri

cordatesaNel poverissimo Malawi è molto facile finire in carcere: e dietro le sbarre i detenuti vivono in condizioni insostenibili.

Dormono per terra, su una coperta ripiegata: duecento persone passano la notte stipate nei quattro dormitori del penitenziario di Mangochi, città turistica tra i laghi Malombe e Malawi. Quello di Mangochi è considerato un carcere meno duro rispetto ad altre prigioni del Paese. Eppure, i duecento detenuti hanno diritto a una sola saponetta al mese, mangiano una volta al giorno – soprattutto polenta di mais – e possono usare solo cinque servizi igienici, uno ogni quaranta persone. Condizioni inumane, che molti malawiani rischiano di sperimentare. Nel Paese, infatti, si può finire in prigione anche per un incidente stradale senza vittime: come è successo a uno dei detenuti, condannato a due anni e mezzo per non essere riuscito a pagare il Continue reading


«Il Cie trasformato in carcere»

cordatesaIl Siulp deve intervenire, nuovamente e per l’ennesima volta al fine di stigmatizzare fortemente quanto accaduto al Cie la scorsa settimana, ove 3 stranieri, clandestini e delinquenti, con un atto di rivolta violenta contro le Istituzioni, la Legge e chi sul territorio rappresenta lo Stato, quindi gli appartenenti alle forze di polizia, hanno devastato il Cie e ferito 2 poliziotti i quali, con umiltà e sacrificio, non facevano altro che cercare di ripristinare la legalità violata.

Purtroppo, questi tre delinquenti violenti, subito dopo sono stati rimessi in libertà. Decisione che il Siulp rispetta pienamente, poiché Continue reading


Pranzo di solidarietà con gli arrestati e proiezione NO AL 41BIS a Monza

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PRANZO E VIDEO

 

Domenica 12 maggio siete tutti invitati al FOA BOCCACCIO a Monza

 

Via Rosmini,11

 

ORE 13.00 PRANZO DI SOLIDARIETA’ per l’Associazione parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio 2007

 

per i compagni in carcere

 

Come al solito ottimo menù

 

A seguire, ore 16.00

 

PROIEZIONE DEL VIDEO “NO AL 41 bis! Non c’è lotta al capitalismo senza lotta contro il carcere; non c’è lotta contro il carcere senza lotta contro il 41 bis”

 

Video autoprodotto dall’Assemblea di lotta “Uniti contro la repressione”

 

In preparazione della partecipazione al CORTEO NAZIONALE che si terrà a Parma il 25 maggio ore 14.00 Piazzale Vittorio Emanule

 

contro carcere, differenziazione, 41bis e isolamento per la solidarietà di classe a sostegno delle lotta di tutti i prigionieri

 

il tutto con la collaborazione del collettivo Cordatesa

 


Iniziative per gli arrestati

iniziative-genova-2013Nel luglio 2001 le rivolte di Genova sconquassarono la pace sociale tanto propugnata dallo stato e dai suoi apparati.
Per questi fatti, dieci compagni sono stati condannati a cento anni di carcere con l’accusa di devastazione e saccheggio e compartecipazione psichica.
Il 15 ottobre 2011 Roma fu messa a ferro e fuoco da schiere di ribelli pronte ad affermare praticamente la necessità di distruggere il presente per costruire da zero un futuro diverso.
Come sempre, lo stato ha Continue reading


Presidio al CIE di Modena: 11 maggio 2013

cordatesaProssimo appuntamento solidale sotto le mura del CIE di viale LaMarmora (MO)

SABATO 11 MAGGIO ORE 15.00

http://nociemodena.noblogs.org/


9 Maggio, Ulrike Meinhof. Commissione internazionale d’inchiesta sulla sua morte

diffondiamo da Baruda, Polvere da sparo, in ricordo della morte di Ulrike Meinhof avvenuta in carcere il 9 Maggio 1976

cordatesaIl 9 maggio ricorre (oltre all’anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato) l’anniversario dell’assassinio di Ulrike Meinhof, nel carcere di Stammheim. Già in passato questo blog si è occupato di questa figura degli anni ’70 tedeschi, con alcuni stralci presi dalle sue lettere e dai suoi scritti.
E’ il caso, invece, da questo momento in poi (la “serie” sarà un po’ lunga) di mettere in rete un po’ di materiale che dimostra l’assassinio che c’è dietro la sua morte e quella successiva e simultanea di altri 3 prigionieri della stessa formazione , la R.A.F. anche conosciuta come Banda Baader-Meinhof., a partire dal Rapporto della Commissione internazionale d’inchiesta sulla morte di Ulrike Meinhof. Fu ritrovata impiccata, con ancora un piede poggiato sulla sedia, morta da ore…ma come vedremo successivamente, l’autopsia dimostra più che chiaramente come non si sia trattato di Continue reading


Pisa: Seda è stata scarcerata

cordatesaIeri mattina il tribunale di Firenze ha ordinato la scarcerazione della dissidente politica turca che nonostante l’asilo politico ottenuto in Svizzera era rinchiusa dal 30 aprile nel carcere di Pisa. Ora Seda è libera ma la battaglia contro l’estradizione continua.

Seda Aktepe ha varcato i cancelli del carcere Don Bosco di Pisa ieri nel tardo pomeriggio, ed è stata accolta dall’abbraccio del suo fidanzato svizzero, Robin Niederhauser. Ora Seda è in libertà, dopo aver trascorso 8 giorni in completo isolamento senza avere la possibilità di parlare con nessuno, neanche con il compagno che era con lei al momento dell’arresto, nell’ostello di Castiglioncello, lo Continue reading