Category Archives: Contro carcere, CIE e OPG

Temuco: Nuovo blog per i compagni del 28M

 

temuco.

http://libertad28m.blogspot.com.ar/

Questo è il nuovo blog aperto per informare a riguardo dex compagnx detenutx e arrestatx a Temuco, in Cile, durante la infima repressione del 28 marzo


Svizzera: Aggiornamenti su Marco Camenisch

diffondiamo da contrainfo

electricity-pylonCH – 4. Update noniberazione (società a rischio zero);

Premessa: è tuttora pendente il ricorso (5 marzo 2013) in 2. istanza contro la 2. negazione (5/2/2013) in 1. istanza (dipartimento amministrazione penitenziaria ZH) della mia liberazione condizionale. In questa seconda negazione il DAP ZH richiede a Lenzburg una presa di posizione sulla mia liberazione condizionale da inoltrare per dicembre 2013.

22. marzo 2013: confermando le sue previe dichiarazioni orali – e l’esistenza, perlomeno, di una certa contraddizione interna agli apparati repressivi -, la direzione Lenzburg ha inviato, anzitempo, al DAP ZH competente  un rapporto di conduzione con richiesta di trasferimento in quest’estate 2013 in un Continue reading


Torino: Polizia Penitenziaria scopre passaggio di telefono tra due detenuti

motorola-first_cell_phone“Nel carcere di Torino l’attenta vigilanza di un nostro poliziotto ha scoperto il tentativo di cessione da un detenuto all’altro di un telefono cellulare. Quanto avvenuto ci impone di tornare a chiedere al Dipartimento dell’’Amministrazione Penitenziaria interventi concreti.

Come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani. Non a caso, in più occasioni il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, ha richiamato l’attenzione delle Autorità dipartimentali in ordine ad alcune situazioni che con una certa frequenza interessano gli Istituti penitenziari ed in particolare sull’indebito uso di telefoni cellulari e Continue reading


Russia: Arrestate due persone accusate di 25 anni di sabotaggi ai gasdotti

aLa polizia russa ha arrestato due sospetti eco-guerriere a Krasnodar. Sono accusati di avere posizionato bombe sui gasdotti e di avere incendiato attrezzature da costruzione. Secondo la polizia la loro attività è cominciata nel 1988 (!!!). Sembra che gli sbirri vogliano provare ad accusarli di tutte le azioni di eco-sabotaggio avvenute nella zona dalla fine del XX° secolo.

I media di stato hanno rivelato che almeno uno dei due arrestati si considera un ecologista radicale e ha già scontato diverse condanne in passato per reati simili.

È incredibile che solo ora, dopo gli arresti, i media e la polizia scelgano di ammettere che le azioni di eco-sabotaggio come le 3 diverse esplosioni dirette contro i gasdotti sotto a Sochi siano mai successe (una nel 2007, 2 nel 2012, nessuno è rimasto ferito dalle esplosioni). O il fatto che qualcunx abbia sabotato con successo mezzi pesanti, attrezzature e impianti dell’olio per circa Continue reading


Aggressione in carcere: detenuto con problemi psichici ferisce un poliziotto

aUn agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto nel carcere di Bari: a denunciare l’episodio è il segretario generale della Uil penitenziari, Eugenio Sarno. Secondo quanto riferito dal sindacalista, il recluso, affetto da problemi psichici, avrebbe aggredito e picchiato il poliziotto durante il trasferimento da una sezione all’altra, provocando all’agente una sospetta frattura del femore e varie ferite.

“Quelle delle aggressioni in danno al personale in servizio negli istituti penitenziari – sottolinea il sindacalista – costituisce una delle problematiche più cogenti della difficile quotidianità penitenziaria. Il corpo di polizia penitenziaria paga un tributo salatissimo, tanto che nell’ultimo triennio sono più di 1800 le unità che hanno riportato ferite conseguenti ad aggressioni”.

“Per quanto riguarda la gestione dei detenuti e detenuti psicopatici – conclude – non possiamo non rivolgere ai vertici dell’amministrazione penitenziaria l’invito che nell’ambito della realizzazione dei circuiti penitenziari vengano individuate e predisposte aree detentive nelle quali oltre ad un percorso custodiale possa affiancarsi un adeguato sostegno e trattamento sanitario”.

Fonte


Gestapo style: le detenzioni segrete della CIA

aDopo gli attacchi dell’11 Settembre contro gli Stati Uniti, la CIA ha tramato con decine di governi alla costruzione di un programma segreto di consegne straordinarie e di detenzione che ha abbracciato il mondo.
Le consegne straordinarie sono trasferimenti, senza un legale processo, di un prigioniero alla custodia di un governo straniero allo scopo di detenerlo e interrogarlo.

Il programma era concepito a protezione dell’America. Ma, come descritto nel nuovo report della Open Society Justice Initiative, spogliava le persone dei loro diritti più elementari, agevolava forme raccapriccianti di tortura, a volte catturava persone sbagliate, e sviliva la reputazione sui diritti umani (sic! ndt) degli Stati Uniti in tutto il mondo.

Ad oggi, gli Stati Uniti e la maggior parte degli altri governi coinvolti, più di 50 in tutto, si sono rifiutati di riconoscere la loro partecipazione, risarcire le vittime, o di considerare responsabili le persone incaricate maggiormente del programma e dei suoi abusi. Qui sono riportati 20 fatti ulteriori dal nuovo report che mettono in luce quanto brutale ed errato fosse il programma: Continue reading


Opg: un problema ancora aperto. In Sicilia 1.522 detenuti in più

a“Con la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) si acuirà il problema del sovraffollamento in carcere, già ora a livelli record con 150 detenuti per 100 posti, contro i 107 del resto d’Europa. Quando chiuderanno tra un anno, una parte dei loro detenuti tornerà in carcere, e se la situazione non cambierà potrebbe diventare esplosiva”. A lanciare l’allarme in questi giorni è Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip).
Ed effettivamente dall’ultimo “bilancio” che abbiamo stilato lo scorso mese di settembre sulla condizione del sovraffollamento in Italia, la situazione non sembra essere migliorata. Attingendo sempre dal sito del Ministero della Giustizia, i detenuti presenti nella nostra Nazione (riferimento al 31 marzo) sono in totale 65.831 per una capienza regolamentare pari a 47.045. In pratica sono 18.786 i carcerati in più rispetto alla capienza delle prigioni. (All’ultimo bilancio da noi effettuato si contavano 66. 271 detenuti, Continue reading

Intervista a CordaTesa su RadioBlackOut riguardo l’opuscolo autoprodotto

Un’intervista con un compagno che ha collaborato alla realizzazione di un opuscolo di inchiesta sul carcere di Monza e l’economia che vive e prospera su di esso.

girotondoUn breve estratto dall’introduzione:

“In questo opuscolo viene analizzata l’economia carceraria intesa come insieme di attività economiche legate a doppio filo al carcere, sia che siano basate sul lavoro dei detenuti sia che siano quelle legate al mantenimento quotidiano della struttura e delle persone recluse al suo interno. L’oggetto della nostra ricerca è il carcere di Monza, il carcere della città in cui viviamo. […] Scopriamo così che questo particolare ramo del business nasconde delle storie marce e intrise di tutte i vizi propri degli appalti e più in generale dell’amministrazione pubblica del nostro paese, particolari ben lontani dalla favola del buon samaritano che si dedica ai più deboli.

Sgravi fiscali, regimi di quasi monopolio, possibilità di uno sfruttamento massimo, speculazioni. E’ questo il rovescio della medaglia della propaganda dei fautori delle politiche sociali e delle attività alternative dietro le mura”.

Ascolta l’intervista con Simone, del csoa Boccaccio di Monza:

RadioBlackOut

Per richiedere copie dell’opuscolo scrivete a questo indirizzo:
cordatesa@autistici.org

 


Presidio al CIE di Torino

basta cie


Presidio contro il CIE di Roma

cieE’ sempre lì, alle porte di Roma, interrato per renderlo invisibile e vicino l’aeroporto di Fiumicino comodo per le deportazioni forzate.
E’ il CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione) di Ponte Galeria, il campo d’internamento per migranti in attesa d’espulsione dall’Europa.

Gabbie, recinzioni e muri sorvegliati da apparecchi tecnologici, Continue reading


Costola rotta in carcere, undici agenti indagati

images (6)REGGIO EMILIA – Undici agenti della polizia penitenziaria sono stati iscritti nel registro degli indagati per lesioni gravi. Sulla vicenda sta indagando, secondo quanto scrive la Gazzetta di Reggio, il sostituto procuratore Maria Rita Pantani che sta cercando di capire se corrisponde al vero la testimonianza del 19enne georgiano Guran Shatirishvili che, per ben due volte, ha sostenuto di essere stato picchiato in un corridoio, quindi fuori dalla cella, durante la sua permanenza alla Pulce.
Shatirishvili era finito in carcere il 10 luglio 2012 dopo un furto in alcune cantine in via Mantegna che era degenerato in un tentato omicidio. Una banda di georgiani, composta da quattro persone, aveva cercato di forzare le cantine della via ma un residente, che aveva sentito i rumori, aveva chiamato la polizia.
I poliziotti erano scesi nelle cantine ed erano stati aggrediti dai georgiani che li avevano colpiti a pugni e a sprangate in testa con il Continue reading


Presidio al cie di Modena

aSabato 20 aprile ore 15.00
presidio al C.i.e di via La Marmora a Modena (uscita tangenziale 10bis) in solidarietà ai reclusi.

Cie di Modena, 7 aprile 2013.
Nel pomeriggio i reclusi ci fanno sapere che dalla mattina è in corso una rivolta, scaturita dalle proteste per il trasferimento dal carcere al Cie di una persona diabetica in preoccupanti condizioni di salute.
I detenuti si chiudono dentro la sezione e cercano di resistere, da fuori i carabinieri cercano di sfondare per entrare, mostrando l’intenzione di sopprimere la protesta con le manganellate.
Tra le 16.30 e le 17.00 i carabinierieri arrivati in forze riescono a sfondare e ad entrare nella sezione e inizia il pestaggio.
Almeno uno dei reclusi rimane a terra ferito. Da fuori dal CIE si sentono urla e battiture.
Arrivano e ripartono due ambulanze (dentro dicono ai detenuti che i feriti sono stati portati in ospedale).
A sera ci fanno sapere che la protesta è ancora in corso, e alcuni solidali da fuori sentono urla e battiture.

Solidarietà a chi si ribella.
Basta CIE, basta galere, basta gabbie!


Gabriel Pombo da Silva: Solidarietà anarchica contro l’Europa delle polizie e contro tutte le autorità.

Diffondiamo da Radioazione

GabrielIl 13 Giugno 2012, dopo diverse operazioni contro altri compagni, lo Stato italiano ha lanciato un giro di vite contro decine di anarchici, denominata  ”Ardire”, portando avanti  40 perquisizioni, 24 rinvii a giudizio e 8 arresti. Questa volta, si avrebbe dato anche una dimensione supplementare, accusando inoltre a compagni già incarcerati in diversi paesi europei, tra cui Grecia, Svizzera e Germania. Come al solito, lo Stato tende a mostrare il suo volto autoritario  contro quello sorridente dei suoi nemici irriducibili, costruendo, ad esempio, dei ruoli di leader, esecutori e di coordinatori all’interno di un’ennesima “associazione sovversiva”, lì dove ci sono affinità, corrispondenza con i prigionieri, lotta e volontà di combattere. E così che Gabriel Pombo da Silva e Marco Camenisch, imprigionati per molti anni, si ritrovano in quest’indagine in Continue reading


Territori palestinesi: in tre mesi un migliaio di persone nelle carceri israeliane

images (5)Dall’inizio del 2013 le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 1.070 cittadini palestinesi, un aumento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Dipartimento palestinese dei prigionieri di guerra, riportato ieri dall’agenzia di notizie palestinese Ma’an, secondo il quale dal 1967 le autorità israeliane hanno effettuato più di 800.000 arresti di palestinesi, ovvero il 20% del numero totale di palestinesi oggi residenti nei .

Su 78.000 casi di detenzioni registrate dalla  (nota anche come rivolta di , scoppiata il 28 settembre del 2000), sono stati arrestati quasi 950 donne, circa 9.000 minori, più di Continue reading


Carcere – Lettera di Maurizio Alfieri

Diffondiamo da informa-azione

bandito-rapina-passamontagnaCarissimi/e compagni/e, famigliari, amici e solidali di nostro fratello Stefano,
inizio questa mia abbracciandovi tutti/e al mio cuore con eterno bene, sperando che tutti/e stiate bene di salute, lo stesso posso dirvi di me, sempre a testa alta, contro le prevaricazioni e le ritorsioni di qualche “benpensante aguzzino”, che mi danno la possibilità di vivere con molti agi e tutti i comfort, che mi danno l’opportunità di rigenerare l’anima e lo spirito, quello spirito ribelle che le mura non potranno mai rinchiudere, quelle “catene” che si sciolgono come neve al sole, “grazie di cuore”, gliene sono grato.

Voglio spiegarvi qualcosa sul mio povero papà, che io ho sempre amato e amo, anche se adesso non c’è più.
Mio papà lavorava 20 ore al giorno per permettere a tutti i suoi figli (sei, tre maschi e tre femmine) di poter mangiare, di trovare sempre un piatto caldo a tavola, di poterci comprare un cappotto o un paio di scarpe una volta all’anno, soprattutto per me, che ero il più piccolo e desiderava che io studiassi, solo che l’ho fatto fino alla 5° elementare, perché avevo capito la “schiavitù del lavoro”, che gli oppressi e i poveri rimanevano sempre Continue reading


Nelle segrete del carcere c’è una miniera di scrittori

SCRITTOREMastica e scrivi. A Regina Coeli fa freddo, dicono che l’umidità arrivi da sotto, di lato, dal fiume. Lo senti anche se è mattina e nella sala, a destra, dopo un paio di corridoi, appena al di là del terzo cancello, ci sono solo posti in piedi. Racconti dal carcere. Sono tre anni che nei penitenziari italiani c’è qualcuno che scrive con l’idea di entrare in un’antologia. Sono gli scrittori della cella accanto, che buttano giù i loro racconti in fretta, perché anche qui il tempo passa in fretta, bisogna solo imparare a contarlo. E scrivere aiuta. Ogni tasto, ogni lettera, è un battito e ogni battito batte il tempo. Se stai qui è per raccontare questo premio letterario, con l’ora d’aria. Chi lo ha voluto è una giornalista, Antonella Boielli Ferrara. Il premio porta il nome di Goliarda Sapienza, con quella scrittura da corde di violino, per troppo tempo dimenticata, donna violata dall’elettroschok, finita in carcere nel 1980 per aver rubato alcuni oggetti a casa di amiche e morta ormai da 17 anni.
La cosa, il concorso, funziona così. Ogni Continue reading


In Puglia 12 istituti penitenziari pronti ma mai utilizzati

carcere-galera-1Nell’elenco di opere monumentali, costate allo stato una fortuna, ma mai utilizzate, rientrano anche alcuni istituti penitenziari. Tra questi c’è quello di Volturara Appula, nel Sub Appennino. Il comune, di 510 abitanti, ospita un carcere costruito negli anni ’80, ma mai entrato in funzione. La cosa fa storcere ulteriormente il naso dato che il sovraffollamento dei penitenziari italiani risulta ancora una delle peggiori piaghe del Paese.

Altra struttura penitenziaria abbandonata è il carcere di massima sicurezza di Castelnuovo della Daunia, comune che conta 1.600 abitanti. Tra i carceri costruiti, arredati e poi lasciati alla mercè degli sciacalli dodici sono situati in Puglia. Nello specifico si ricordano le strutture di Accadia (Fg), sorto nel 1993; Altamura (Ba); Bovino (Fg), carcere con 120 posti mai inaugurato; a Galatina (Le); a Maglie (Le), struttura utilizzata in modo Continue reading


Carceri: in Sicilia quasi 20.000 traduzioni, costo 4,5 milioni di euro

naeve2-e1352047364308“Nel 2012 la polizia penitenziaria siciliana ha effettuato 18.230 servizi di traduzione per un totale di 45.064 detenuti tradotti per un costo complessivo che si puo’ prefigurare tra i 4 e i 4,5 milioni di euro”.

Lo scrive in una nota Gioacchino Veneziano, coordinatore regionale della Uilpa Penitenziari Sicilia, che illustra nel dettaglio l’enorme movimentazione di carcerati. “Detenuti tradotti per motivi sanitari 7.566, per permessi con scorta 4.595. Le traduzioni con autoveicoli 17.374, quelle per via aerea 606, per via mare 171, pedonali 87. I detenuti tradotti classificati comuni o a media sicurezza – prosegue Veneziano – sono stati 30.398, quelli classificati ad Alta Sicurezza 13.739, i detenuti tradotti e sottoposti al 41-bis sono stati 17, i collaboratori di giustizia o loro familiari 117, gli Continue reading


Oggi niente polizia

Diffondiamo da Macerie

aUn’ottantina di persone, tra compagni e solidali, ha dato vita questa mattina ad un vivace corteo per le strade di Aurora e di Porta Palazzo. Non solo al grido di «Greg, Paolo e Marta liberi!», ma anche e soprattutto di «Basta polizia!»: già, perché se oggi come oggi un corteo non riusce certo a liberare tre persone dalla prigione, può riuscire invece a tenere lontana la polizia dal mercato più affollato – e militarizzato – della città. E così, alcuni agenti della Digos, inseguiti, se la sono dovuta dare a gambe; e pure qualche auto di pattuglia è stata costretta a ingranare la retromarcia precipitosamente, tra le risate dei passanti. Del solito pattuglione misto – alpini, vigili urbani e polizia – che setaccia tutti i giorni il mercato non si è vista neppure l’ombra dall’apparire in piazza del corteo in poi. E per finire pure la celere, arrivata in forze quando il corteo era oramai a metà del suo percorso, se ne è rimasta in disparte in via Milano – temendo probabilmente che la situazione divenisse ancora più incontrollabile. Fra tutti, la sorte peggiore è toccata ad un’auto del Continue reading


Cie, ecco il piano del Viminale più centri, e celle di isolamento

large-1Locali di contenimento separati per le persone più problematiche, gabbie nelle gabbie, eufemisticamente chiamate “moduli idonei a ospitare persone dall’indole non pacifica”. Poteri speciali ai prefetti, ai questori o a commissioni miste di disciplina, in una sorta di Guantanamo all’italiana. L’introduzione di una aggravante specifica per i reati commessi all’interno delle strutture, quelle che qualcuno chiama “lager” e “porcili”.

Altro che chiusura definitiva dei Cie, i centri di identificazione ed espulsione per stranieri irregolari contestati da associazioni di base, parlamentari, giuristi, osservatori. Macché Continue reading


Anarchici hanno assediato il carcere delle Vallette

bahnvelIl 12 aprile, dalle 18,50 alle 19,40 circa, una trentina di anarchici hanno assediato il perimetro del carcere Lorusso e Cutugno scagliando pietre, bombe carta ed altri oggetti contundenti contro il personale di Polizia Penitenziaria. A dichiararlo è Leo Beneduci, segretario del sindacale autonomo di Polizia Penitenziaria Osapp.

Per fortuna, continua Beneduci, in questa occasione non si sono registrati danni fisici agli agenti, ma solo a un’auto protetta inviata sul posto per mantenere l’ordine pubblico. “E’ evidente – afferma Beneduci – che simili aggressioni ai presidi di sicurezza della Repubblica, quali sono gli Istituti Penitenziari, si stanno registrando sempre più frequentemente ed in aree geografiche diversificate ed è per questo che è divenuta necessaria ed improcrastinabile che le massime Autorità Politiche affrontino in modo determinato e risolutivo l’ormai annosa questione penitenziaria”.

Fonte


Agente aggredito da detenuto al Ferrante Aporti: prognosi di 15 giorni


images (4)Un giovane detenuto di nazionalità tunisina ha aggredito un poliziotto all’ Istituto Minorile Ferrante Aporti di Torino. E’ accaduto sabato scorso. A denunciarlo Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp).

 L’agente – riferisce l’ Osapp – è stato accompagnato al Pronto soccorso delle Molinette dopo le prime cure è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. Lo stesso detenuto, che ha già aggredito in passato altri agenti, ha poi tentato di ferirsi con frammenti di un neon.

“Se a questo si aggiunge che tra la notte del 13 e il 14 Aprile un improvviso black out ha reso sicuramente più difficoltoso del solito il turno di servizio per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, è naturale affermare – dichiara Beneduci – che per l’Istituto Minorile Ferrante Aporti sono stati sicuramente due giorni di fuoco”.

Fonte


Lettera di Roxana dal carcere femminile di Temuco (Cile)

libertadcuchilloDal gruppo di appoggio libertadpresxs28m@gmail.com riceviamo, traduciamo e pubblichiamo una lettera di Roxana, compagna antiautoritaria imprigionata per mezzo di una infame montatura. Nonostante il suo stato di gravidanza gli apparati repressivi cileni hanno scelto lei per accollarle dei fantomatici ordigni esplosivi trovati proprio prima della giornata del combattente (28\3), ricorrenza molto sentita il Cile come giorno di lotta.

Giovedì, 11 Aprile 2013.

Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine in qualche maniera. Grazie per l’appoggio e per le dimostrazioni di affetto, in questi momenti dove ci hanno tolto l’unica cosa che ci appartiene, la libertà.

A mio figlio Leon e a me sono riusciti a rinchiuderci fisicamente in queste quattro mura, però non
sono riusciti a rinchiuderci mentalmente ed emotivamente in questo assurdo e ridicolo montaggio
creato da parte della procura, della polizia, dai giornalisti e dallo stato.

La forza, il coraggio e la determinazione sono rimasti intatti per resistere a tutto quello che mi
aspetta, a me, a mio figlio Leon e al mio compagno.
Questo essere che si trova dentro di me, sta Continue reading


Tunisino in attesa di espulsione evade da carcere

salto-in-alto-1_21136865FRAUENFELD – Un tunisino è evaso stamani dal carcere cantonale di Frauenfeld, in cui si trovava da inizio anno in attesa di espulsione a causa di un furto in un negozio. La polizia non l’ha ancora ritrovato.

Dal cortile il 24enne si è arrampicato sul tetto e poi si è calato all’esterno del penitenziario, spiega la polizia turgoviese. Quindi è fuggito in direzione sconosciuta.

Fonte


USA – E’ innocente e si fa 38 anni di carcere

david-bryant238 lunghi, lunghissimi anni dietro le sbarre prima che un giudice si rendesse conto che David Bryant non era il mostro che aveva picchiato, violentato e infine ucciso una bimba di soli 8 anni. Giovedì scorso per l’uomo si sono aperte le porte del carcere ed è stato catapultato in un mondo tutto nuovo, aveva solo 18 anni quando fu arrestato. Oggi ne ha 56 e tante cose sono cambiate fuori. Nel frattempo è anche rimasto da solo, tutti i suoi parenti sono morti e il suo rammarico principale è che i suoi genitori non abbiano potuto assistere alla sua liberazione: “Sono morti senza mai conoscere la verità. E’ difficile da accettare. Nelle loro teste c’era sempre il dubbio. Vorrei che potessero essere qui per festeggiare con me questo momento“.

All’epoca dell’arresto e del processo, l’avvocato della sua difesa non fece praticamente nulla per dimostrare la sua innocenza. Anche il DNA trovato sul corpo della piccola Karen Smith, non gli apparteneva. Un giudice ha stabilito che il suo avvocato d’ufficio non mise Continue reading


A Sollicciano venerdì di passione: una rissa tra detenuti e un tentativo di impiccagione

estintore-logo-vettoriale_34-51861Giornata rovente ed impegnativa ieri a Sollicciano (Firenze) con una rissa tra detenuti e un tentativo di impiccagione.

Grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio e si è salvata un’ulteriore vita umana che avrebbe aumentato il numero dei morti nelle carceri.

Tutto ciò, accade a 48 ore dal consiglio comunale indetto per il 15 Aprile nel Salone De’ Dugento, alla presenza del Garante dei detenuti On. Franco Corleone, che esporrà la relazione annuale 2012 in Palazzo Vecchio Piazza Signoria a Firenze ove la UIL PA Penitenziari sarà presente.

Le carceri Toscane sono al collasso e nessuno lo denuncia! Organici del Continue reading


Quei treni per detenuti fermi sul binario morto

treni_amianto.jpg_370468210Qualcuno suggerisce di rottamarli, a costo di spenderci altri soldi. Ai patiti di modelli particolari non dispiacerebbe vederli esposti in un museo storico ferroviario. Altri chiedono di spostarli alla scuola della polizia penitenziaria di Roma, dove già c’è l’auto del corpo rimasta coinvolta nella strage di Capaci. Il risultato non cambierebbe. Sarebbero tutti palliativi, tentativi inutili di scrostare via la ruggine e il danno. Un’altra storia all’italiana. L’ennesimo spreco.

Da otto anni al Deposito locomotive in via del Lazzaretto sono fermi, e vanno in malora, cinque treni speciali acquistati nel 1996 dal Continue reading


Amanda shock “Molestata in carcere dalle guardie”

892Rivelazioni choc quelle di Amanda Knox, la giovane per cui è stata annulata l’assoluzione per l’omicidio di Meredith Kercher, che parla nel suo libro verità “Waiting to be Heard” nuovi particolari sui giorni in carcere.
La Knox denuncia molestie sessuali da parte delle guardie del carcere: «Il secondino mi chiedeva con chi avevo fatto sesso, voleva sapere quanti ragazzi avevo e se volevo andare a letto con lui». Parla anche di richieste di rapporti lesbo da parte di alcuni secondini. La parte più importante delle sue rivelazioni riguarda però Raffaele Argiro, guardia carceraria, già accusato di aver molestato un’altra detenuta e ora in pensione. «Ero così sorpresa e scandalizzata dalle sue provocazioni che qualche volta mi chiedevo se non stessi capendo male quello che mi stava dicendo», continua Amanda, «Quando mi accorgevo che voleva parlare di sesso provavo a cambiare argomento».
Il poliziotto ha però smentito tutto e denunciato la Knox per diffamazione: «Le ho chiesto quanti fidanzati avesse avuto, ma era sempre lei a iniziare a parlare di sesso».

Fonte


Girotondo. Piccola inchiesta su alcuni sciacalli della moneta prigioniera

Rendiamo disponibile per il download la nostra ultima produzione in versione stampabile al seguente link:

Girotondo.CordaTesa

copertina JPG

In questo opuscolo viene analizzata l’economia carceraria intesa come insieme di attività economiche legate a doppio filo al carcere, sia che siano basate sul lavoro dei detenuti sia che siano quelle legate al mantenimento quotidiano della struttura e delle persone recluse al suo interno. L’oggetto della nostra ricerca è il carcere di Monza, il carcere della città in cui viviamo. […] Scopriamo così che questo particolare ramo del business nasconde delle storie marce e intrise di tutte i vizi propri degli appalti e più in generale dell’amministrazione pubblica del nostro paese, particolari ben lontani dalla favola del buon samaritano che si dedica ai più deboli.
Sgravi fiscali, regimi di quasi monopolio, possibilità di uno sfruttamento massimo, speculazioni. E’ questo il rovescio della medaglia della propaganda dei fautori delle politiche sociali e delle attività alternative dietro le mura.

(estratto dell’Introduzione)

Per richiedere copie dell’opuscolo scrivete a questo indirizzo:
cordatesa@autistici.org

 


Testimonianza dal carcere di Monza

scrittura_ferri_mestiere-filteredSono convivente di un detenuto del carcere di Monza, vorrei raccontarvi la sua per fortuna breve
esperienza.

Si tratta di uno straniero extracomunitario senza permesso di soggiorno, particolare che probabilmente
porta a ricevere un trattamento peggiore rispetto ad un italiano o ad uno straniero in regola con i
documenti.

A causa del sovraffollamento non ha visto una cella regolamentare per le prime 5 settimane:

3 settimane è stato in una cella di transito, non riscaldata (in pieno inverno), minuscola, senza
tavolo per mangiare e con l’intero spazio del pavimento occupato da 2 materassi per gli ultimi
arrivati.(4 persone in una cella da 2). Il freddo a gennaio era tale che la sera non riuscivano ad
addormentarsi. La ‘salvezza’per loro è stata l’arrivo in cella di un ragazzo grande e grosso che
con il suo corpo e il suo fiato alzava la temperatura notturna della cella appena si addormentava!
Ovviamente la mancanza di riscaldamento non era compensata da un maggior numero di coperte,
e loro dormivano con gli asciugamani sopra la coperta!

Le ultime 2 settimane, sempre per mancanza di spazio, lui e un altro clandestino sono stati
spostati IN CELLA DI ISOLAMENTO: poco riscaldata, senza possibilità di cucinare nemmeno il tè,
ovviamente estremamente penosa essendo ‘il carcere dentro il carcere’. Inizialmente gli parlarono
di “situazione momentanea, solo 3 o 4 giorni, un’emergenza”, ma si protrasse per ben 2 settimane!

L’aspetto più incredibile e grottesco è stato che, pur essendo in isolamento non per punizione
ma per mancanza di spazio, non gli sono state fatte concessioni rispetto al regolamento (tranne
la possibilità di fare il colloquio): quindi non ha più potuto -ad esempio- avere giornali o riviste e
ha dovuto restituire il libro preso alla biblioteca, perché il regolamento dice che in isolamento è
vietato avere libri o riviste!

Dopo alcuni giorni in isolamento, le sue condizioni di salute sono molto peggiorate: ha avuto una
forte crisi emorroidaria e problemi ai denti, ma nessuna richiesta di visita medica è stata ascoltata.

E’ riuscito a farsi finalmente spostare in una cella regolamentare solo dopo aver minacciato di
compiere atti di autolesionismo. Guarito ‘in proprio’ dalle emorroidi, ha però perso 2 denti.

Ho dovuto provvedere io all’acquisto di una coperta, perché quelle in dotazione sono molto molto
sporche e piene di polvere.

La figura dell’educatore, fondamentale in carcere, è una figura fantasma a Monza: mai visto uno
all’orizzonte. Probabilmente è inesistente anche il medico, o comunque poco presente.

Nonostante il regolamento preveda la possibilità di ricevere una piccola radiolina per posta,a lui e
agli altri stranieri non vengono consegnate.

Il cibo è veramente veramente scadente.

Pare che i detenuti vengano picchiati con regolarità, anche se a lui non ho notizia che sia successo.

Sulle finestre, forse non tutte, ma su quelle di un intero blocco, sono state posizionate, davanti alle
grate, delle ulteriori reti metalliche di colore bianco, con il risultato di mandare bagliori accecanti
all’interno delle celle quando c’è il sole! (ma chi li pensa questi colpi di genio?).

Probabilmente a causa di tutti i malfunzionamenti, il personale è sempre di pessimo umore,
sgarbato e aggressivo.

Nonostante la situazione di palese violazione della costituzione italiana e europea e
delle convenzioni internazionali sui diritti umani dovuta principalmente -ma non solo- al
sovraffollamento, le richieste di domiciliari vengono rigettate molto spesso senza motivazioni
fondate, come ho potuto sperimentare di persona nel nostro caso specifico e come ho potuto
osservare nel tempo parlando con i familiari di altri detenuti.

Vorrei che qualche giudice si facesse ogni tanto – anche una sola volta- un giro nella sala d’attesa
dei colloqui, a osservare la sofferenza dei bambini, spesso con una madre sola nervosa e stanca –
sfinita- . Io dico che la mancanza di sostegno e protezione di queste famiglie con bambini piccoli è
esso stesso un reato attribuibile a noi tutti – lo Stato Italiano.