Category Archives: Italia in cella
MORTE DI CARCERE
2 – SALERNO – 44enne si suicida nella sezione femminile di Fuorni
2 – PARMA – 91enne muore in carcere, era il detenuto più anziano d’italia
4 – VELLETRI – 33enne si suicida nella sua cella, era in carcere da pochi giorni
4 – VELLETRI – 50enne muore per un malore in cella
5 – NAPOLI – 62enne stroncato da malore in carcere
PRIGIONIER* IN LOTTA
1 – BELIZZI IRPINO – Detenuto tenta il suicidio
2 – MILANO – Detenuto al carcere di Opera dà alle fiamme un materasso, intossicati tre agenti
3 – LECCE – Detenuto prende a pugni un agente, provocandogli ematomi al volto e disturbi dell’udito
4 – SALERNO – Infermiere preso a pugni da un detenuto
6 – PARMA – Detenuto sbatte violentemente la mazza della scopa sulla testa di un poliziotto
6 – FROSINONE – Aggredisce agente, si barrica coi concellini che scagliano oggetti contro guardie
8 – ASCOLI – Tre agenti picchiati in carcere da un detenuto
8 – SIENA – Detenuto dà fuoco al materasso in carcere: 3 agenti intossicati
8 – MILANO – Incendio nel carcere di Opera: detenuto dà fuoco al materasso
10 – VELLETRI – Aggredisce agente in carcere: contusioni su tutto il corpo
11 – GENOVA – Detenuto tenta due volte suicidio in carcere a Marassi
11 – FROSINONE – Cerca di allontanarsi dall’infermeria, aggredendo e spintonando due secondini
11 – TERNI – Direttore sanitario carcere picchiato da un detenuto
13 – ASTI – Protesta di 40 detenuti Alta sicurezza, non rientrano in cella per 4 ore
15 – VENEZIA – Detenuto lancia uno sgabello addosso ad agente, mandandolo all’ospedale
15 – BUSTO ARSIZIO – Dà fuoco al materasso e picchia gli agenti
15 – ASTI – Un agente preso a calci e pugni in testa da un detenuto Alta sicurezza
17 – VICENZA – Aggredito da un detenuto il direttore della sanità penitenziaria
18 – TRANI – Poliziotto insultato e colpito con schiaffi e pugni da un detenuto
19 – FUORNI – Scontri per il controllo dello spaccio: agente infettato con virus Hiv
19 – SALERNO – Detenuto aggredisce e manda in ospedale guardia penitenziaria
22 – SALUZZO – Detenuti in rivolta da giorni per il cibo: tensioni nel carcere
22 – NOVARA – Detenuto provoca un incendio in cella
23 – TORINO – Durante trasferimento detenuto prende a pugni agente
23 – ROVIGO – Rivolta in carcere. Agenti feriti, detenuti barricati
24 – SALERNO – Lite tra detenute nel carcere: poliziotta finisce in ospedale
24 – LECCE – Aggressione in carcere durante la convalida dell’arresto, giudice costretto a scappare
25 – FERRARA – Detenuto aggredisce un agente e sputa in faccia al direttore del carcere
28 – BENEVENTO – Si barrica in cella e distrugge tutto, 4 agenti feriti mentre cercano di fermarlo
29 – PARMA – Aggredito agente, detenuto lancia aerosol
30 – BELIZZI IRPINO – Aggressione nel carcere: ferito un agente
30 – TREVISO – Botte tra detenuti al carcere minorile, ferita una guardia
30 – AVELLINO – Aggressione nel carcere: poliziotto penitenziario in ospedale
30 – VASTO – Detenuto da pugno in faccia a guardia che perde i sensi
EVASIONI
28 – FIRENZE – Spaccano la finestra e cercano di evadere dal carcere di Sollicciano
NOTIZIE INFAMI
8 – ITALIA – Solo 1 carcere su 3 in Italia rispetta la capienza prevista per i detenuti
17 – MILANO – Violenze in carcere a San Vittore, il pm: “Processate 11 agenti”
20 – BOLOGNA – Riscaldamento ko, al freddo anche la sezione femminile del carcere
30 – ITALIA – Detenuto si suicida in cella a Vibo nel 2009, Ministero condannato civilmente
RESTO DEL MONDO
3 – TANZANIA – Gay potranno essere condannati a 30 anni di carcere o addirittura all’ergastolo
8 – TAGIKISTAN – Detenuto provoca una rivolta in carcere, 27 morti
16 – INGHILTERRA – Nelle carceri le donne partoriscono in cella senza ostetrica
19 – CINA – Romanzo con racconti gay: scrittrice condannata a 10 anni di carcere
30 – INDONESIA – Evasione di massa dal carcere, più di cento i fuggitivi
AL DI FUORI
19 – CERIGNOLA – Tenta di fuggire al ‘carcere’ scappando sui tetti
25 – VELLETRI – Esce dal carcere, devasta auto della penitenziaria, aggredisce gli agenti, riarrestato
ALTRO
5 – TORINO – Topolino fa il nido nella macchinetta delle merendine dei secondini in carcere
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Aggiornamenti su Paska del 10\11\18
Paska ci ha fatto sapere che è stato spostato in isolamento e che ci rimarrà per 15 giorni,a regime chiuso, ha solo mezz’ora d’aria,il resto del tempo lo passa da solo in cella, per gli spostamenti ha sempre una scorta di 2-3 guardie e i colloqui li fa in separata sede, a porta aperta e con il piantone delle guardie sulla porta. Ha segni evidenti in faccia del pestaggio subito prima dell’udienza dell’8\11, cosa che ha provato a dichiarare in aula ma che gli è stato impedito di fare dal giudice che ha perentoriamente ordinato che venisse portato fuori dalle guardie. Ha provato a farsi refertare le botte (ha preso duri colpi sia in testa che sulla schiena) ma il medico non ha refertato proprio nulla, per questo intende chiedere il divieto di incontro con i medici e gli infermieri.
Nonostante ciò Paska tiene duro e porta avanti le sue lotte a testa alta.
Rilanciamo l’invito al presidio sotto il carcere di La Spezia il 18\11\18 alle 15:00.
PASKA LIBERO E SPORTIVO.
diffondiamo da RR
Un piccolo gesto in solidarietà con Paska, ripetutamente oggetto di vessazioni da parte dell’amministrazione penitenziaria del carcere di La Spezia e in sciopero della fame dal 5 novembre. Attualmente Paska si trova in regime di isolamento.
Facciamo sentire ai nostri nemici che i nostri compagni e le nostre compagne non sono soli.
Di seguito un file scaricabile che ognuno può inviare per fax al carcere di La Spezia e alla procura di Firenze.
Il nero è il colore che ci piace…
Solidarietà con tutti gli imputati e gli arrestati per l’operazione Panico.
fax carcere La Spezia 0187512340
fax procura di Firenze 055/4226900 Continue reading
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Diffondiamo da Sardegna Anarchica
(Il documento che segue è stato redatto e letto dal compagno anarchico Davide Delogu il 10 Ottobre 2018, durante un udienza del processo che lo vede accusato di tentata evasione dalla galera di “Buoncammino” nel 2013, nella città di Cagliari, in Sardegna)
Come si sa, inizialmente questo processo è stato bloccato per un anno dal D.A.P., tentando (fallendo) di imporlo in videoconferenza, abusando l’utilizzo di tale “misura di emergenza”, per incatenarmi nel ruolo di ostaggio inerme da una tecnologia insidiosa e prevaricatrice, per fiaccare la volontà del detenuto come strumento per depersonalizzarlo, per chi non resiste, prenderlo per sfinimento, isolarlo dal proprio contesto affettivo e solidale, per far tacere nella rassegnazione la tensione refrattaria , e in particolare la lotta contro il carcere, realtà invece che non ha mai cessato di esistere/resistere nonostante tutto. Sono le stesse “misure emergenziali” con cui vengo ingabbiato nelle cloache penitenziarie della Sicilia da anni (deportato come conseguenza repressiva alle lotte intraprese nel carcere di “Buoncammino”) con l’applicazione di reggimi differenzianti, tra i quali l’estremizzazione dell’isolamento 14-BIS, Continue reading
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Il 18 settembre scorso una madre detenuta uccide i suoi due piccolissimi figli, rinchiusi insieme a lei nel femminile di Rebibbia.
Una storia terribile che diventa subito caso mediatico: insulsi telegiornali e quotidiani urlano allo scandalo, alla radio e televisione si susseguono esperti e opinionisti pronti a sciacallare su questa tragedia, per non parlare della ridicola indignazione da social: tutti a un tratto si accorgono che in carcere si muore.
In questo caso sono addirittura le istituzioni statali a intervenire e direttrice, vice e capo delle guardie del carcere di Rebibbia vengono rimossi dal loro incarico.
Peccato che dall’inizio dell’anno, se mentre scriviamo non se ne uccidono altri, siamo a 98 prigionieri morti nelle patrie galere, più della metà suicida.
Appare subito evidente l’ipocrisia di chi piange lacrime per l’inaccettabile morte di due bambini e non ne spreca una goccia per le altre centinaia.
Chi lo sa? a chi interessa? a nessuno se non a pochi. Ma questa ultima morte è diversa, perché per la prima volta a morire sono stati 2 piccoli bimbi; un neonato di 4 mesi e il suo fratellino di neanche 2 anni. Ma non si capisce bene perché la morte di due bambini dovrebbe aver più valore della morte di una persona adulta. Inaccettabile l’una, inaccettabile l’altra.
Dal 2000 ad ora sono morte di carcere 2830 persone: quale che sia la causa della loro morte, sono sempre,in maniera diretta o indiretta, assassinii perpetuati da parte dello stato.
I detenuti che muoiono lo fanno senza distinzione di età, genere, nazionalità e religione e in ogni struttura di detenzione. Perché quelle strutture,quelle 4 mura, quelle odiose sbarre, quelle istituzioni altrettanto odiose, quegli addetti ai lavori, non sono la soluzione, ma parte del problema.
Il carcere è ingiusto, non è riabilitante, è lo specchio di una società errata, già ormai nel baratro. Le persone che sono detenute sono per la maggior parte le reiette, le indomabili e dentro sono trattate nel peggiore dei modi.
Tra loro ci sono alcuni che affrontano il loro stato combattendo, non abbassando la testa, evadendo, rivoltandosi, tentando il tutto per tutto pur di sopravvivere. Ma purtroppo c’è anche chi alla repressione non riesce a reagire e ne viene sopraffatto.
La soluzione per tanti, troppi, è quindi quella di cercare quella libertà tanto agognata anche se eterna.
Così succede che una mamma che al suo avvocato pochi giorni prima dichiara di essere depressa, che non ce la sta facendo, che quello non è il suo posto, che non è seguita a dovere, si trova ad affrontare i suoi mostri da sola e nell’estremo gesto di ridare almeno ai propri figli la libertà che gli spettava prende la decisione più sconvolgente ma probabilmente l’unica nella sua testa.
Un solo pensiero sovviene: Lei lì non doveva esserci! Loro lì non dovevano esserci! Nessuno lì deve esserci!
Per concludere diremmo basta con questa ridicola indignazione, lo si sapeva, lo si prevedeva, lo si poteva evitare! La gente che si indigna oggi è probabilmente la stessa che ha pianto lacrime di coccodrillo per Alan, il bambino naufrago riverso in spiaggia, ma che urla al blocco dei barconi e nella loro follia legalitaria urla al carcere come soluzione per qualsiasi cosa.
Il carcere non è la risposta a niente. Ingabbiare. Picchiare. Annientare l’individuo non è mai servito a niente, la società malata è già di per se la gabbia, distruggere nella testa di ognuno di noi quelle 4 mura e quelle sbarre è la soluzione!
CordaTesa
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LA REPRESSIONE NON ATTACCA, ATTACCHIAMOLA!
Ciao a tutte e tutti,
finalmente mi sono deciso pure io a scrivere due righe sull’attuale teatrino repressivo nei confronti di noi anarchiche e noi anarchici, che sta relegando in galera me ed altri due compagni.
E’ da ormai circa 11 mesi che siamo imbrigliati nelle maglie della loro trappola: Ghespe undici mesi tutti in carcere, io sette di carcere e 4 con obbligo di dimora e rientro notturno, Giova 2 mesi e mezzo di carcere più altri otto tra obblighi, rientri e firme.
Ma la loro “famigerata” Operazione Panico, avviata a gennaio 2016 e che ha iniziato a colpire dal 31 gennaio 2017, ha inoltre “regalato” ad altre compagne ed altri compagni giorni di carcere, arresti domiciliari, obblighi di dimora, rientri notturni, firme, divieti di dimora da Firenze ed altri assurdi divieti di dimora dal Galluzzo, quartiere di Firenze dov’era sita l’occupazione della Riottosa, che è stata sgomberata insieme all’altra occupazione anarchica cittadina, Villa Panico. Continue reading
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16 aprile 2018
Ha cercato di evadere dal carcere, scavalcando la parete del cortile della zona destinata all’ora d’aria e si è mescolato tra la folla di detenuti riuniti per assistere a una manifestazione sportiva nella casa circondariale.
Il tentativo di fuga, avvenuto domenica nella tarda mattinata, nel carcere di Monza, non è andato a buon fine grazie al pronto intervento della polizia penitenziaria.
Il detenuto, un uomo di origine nigeriana, ristretto per i reati di rissa e aggressione, ha utilizzato l’ora d’aria, per scalare la parete del cortile del locale passeggi di un reparto alle 13.30 circa, in concomitanza di una manifestazione sportiva che ha coinvolto numerosi detenuti. Grazie alle capacità fisiche prestanti, è riuscito a scalare il muro ma è stato bloccato poco dopo all’interno dell’intercinta dagli uomini della Polizia Penitenziaria della quinta unità operativa. Ora il giovane si trova in isolamento e risponderà del tentativo di evasione disciplinarmente e probabilmente penalmente.
La notizia è stata diffusa dal segretario regionale dell’O.S.A.P.P (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Giuseppe Bolena: “un atto di grandissima professionalità degli agenti della Polizia Penitenziaria che ha sventato un’evasione in pieno giorno”.
Fonte
Commenti disabilitati su Monza – Detenuto cerca di evadere dal carcere di Sanquirico | tags: carcere di monza, detenuto tenta evasione, sanquirico | posted in Fuggiaschi, Italia in cella, Monza, Tutti
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saluzzo – Tre agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti con prognosi da 5 a 10 giorni ieri pomeriggio (mercoledì 29 novembre) nel carcere «Morandi» di Saluzzo. Il direttore del carcere Giorgio Leggieri spiega: «Un poliziotto era intervenuto per calmare un detenuto che stava dando in escandescenze in una sezione di media sicurezza. Sentite le urla, sono accorsi altri due agenti. Hanno cercato di calmare il carcerato, ma sono rimasti coinvolti e hanno riportato alcune contusioni. Il detenuto è stato messo in isolamento cautelare, è stato chiesto il trasferimento ed è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni». L’episodio è stato segnalato anche dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe. Continue reading
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Diffondiamo da contropiano
Qui di seguito il documento che Nadia Lioce, prigioniera politica detenuta da anni a regime 41 bis ha presentato al Tribunale Penale de L’Aquila in occasione del processo che la vede imputata proprio per avere protestato in carcere contro il 41 bis.
La sottoscritta Nadia Lioce ha presentato opposizione al decreto penale di condanna n.29/2016 ritenendo di poter qualificare le azioni, addebitatele come di disturbo delle altre detenute, come tradizionali azioni di protesta verso l’amministrazione penitenziaria (battitura delle sbarre), e di poter argomentare come non potesse ritenere di aver arrecato un disturbo alle altre detenute, non avendo udito lamentele; né che tali azioni arrecassero un tale disturbo, essendo state storicamente accettate e/o condivise dalle detenute della sezione femminile 41 bis dell’istituto de L’Aquila, come in generale lo sono per tutti i detenuti. Continue reading
Commenti disabilitati su L’orrore del 41 bis descritto da chi lo subisce in carcere | tags: Nadia Desdemona Lioce, no 41 bis | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Corrispondenze galeotte, Italia in cella, repressione
Quando si parla di carcere gli animi non sono mai distesi. Il desiderio di sicurezza, tema centrale della prossima campagna elettorale, è stato uno dei principali motivi di azione dell’attuale governo, con gli interventi del ministro Orlando sul codice e il processo penale, e quelli del Viminale con il provvedimento sulla cosiddetta “sicurezza delle città”. Il quadro sarà completato dalla riforma dell’ordinamento penitenziario, anzi fa riflettere il silenzio che avvolge il provvedimento, lasciando intendere la precisione tattica con cui il ministero “maneggia” l’affare giustizia.
L’impostazione repressiva delle ultime manovre legislative non si giustifica però con i dati. Le relazioni presentate dal ministero degli interni negli ultimi due anni testimoniano come l’Italia sia tra le nazioni più sicure d’Europa, perché diminuisce complessivamente il tasso Continue reading
Commenti disabilitati su Le rendite sicure su sorveglianza e punizione. Come nasce il maxi-carcere di Nola | tags: business carcerario, nola, nuovo carcere | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Italia in cella
Gli uomini del nucleo investigativo della polizia penitenziaria della Lombardia hanno arrestato uno degli agenti carcerari di San Vittore accusati dalla procura di Milano del pestaggio del 50enne tunisino Ismail Ltaief, detenuto a Milano per tentato omicidio, che sarebbe avvenuto per ‘punire’ l’uomo che nel 2011, quando era in cella a Velletri, aveva denunciato altri agenti per furti in mensa e percosse. Pestaggio che avrebbe avuto anche lo scopo di impedirgli di testimoniare in aula nel processo ‘bis’ in corso davanti al tribunale della cittadina laziale sulla vicenda delle ruberie.
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Commenti disabilitati su detenuto picchiato per non testimoniare: arrestato agente penitenziario del carcere di San Vittore | tags: carcere san vittore, milano | posted in Italia in cella
La notizia della morte dell’ex capo di Cosa Nostra, Salvatore Riina, mentre si trovava ancora al 41 bis, ha riacceso il dibattito sulle condizioni del sistema carcerario italiano. Pochi giorni prima, il 14 novembre, erano arrivate le censure mosse all’Italia da parte del comitato delle Nazioni Unite contro la tortura, formulate nel corso della 62esima sessione. Una serie di constatazioni da cui partire per una sorta di viaggio-inchiesta all’interno del nostro ordinamento penitenziario.
I rilievi mossi dalle Nazioni Unite riguardano la nuova legge sulla tortura di recente approvata dal Parlamento italiano, considerata insufficiente e non adeguata ai parametri della Continue reading
Commenti disabilitati su 41 bis, sovraffollamento, suicidi: viaggio nel carcere italiano | tags: 41 bis | posted in Italia in cella
Ancora agenti aggrediti in carcere.
Nell’istituto di Bancali, a Sassari, due agenti di polizia penitenziaria sono stati assaliti da un detenuto che si è scagliato contro di loro senza alcun motivo apparente, ferendoli. La notizia è stata data dal sindacato Sappe. “Quel che è avvenuto è un fatto gravissimo che poteva avere pericolose ripercussioni sia per l’incolumità di altri poliziotti, sia sul mantenimento dell’ordine e della sicurezza all’interno del carcere di Sassari – denuncia il delegato nazionale del Sappe, Antonio Cannas – La professionalità e l’abnegazione del personale di Polizia penitenziaria del reparto, cui va il mio apprezzamento, ha gestito al meglio un evento critico che avrebbe potuto avere drammatiche conseguenze”. Continue reading
Commenti disabilitati su Due agenti aggrediti in carcere Sassari | tags: carcere di bancali, carcere di sassari, detenuto aggredisce guardie | posted in Dentro le mura, Italia in cella
Shock nel corso della serata di ieri all’interno del carcere “Borgo San Nicola” di Lecce: una detenuta della sezione femminile, infatti, ha di colpo dato fuoco alla sua cella, ed è stato subito panico.
Immediato è scattato l’intervento da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria che, in condizioni precarie, hanno dovuto il fumo e le fiamme per scongiurare il peggio all’autrice dell’episodio e a tutte le detenute della struttura.
Una volta domate le fiamme, però, per quattro agenti intervenute si è reso necessario il ricovero in ospedale per intossicazione. Continue reading
Commenti disabilitati su Carcere di Lecce, una detenuta appicca il fuoco nella sua cella | tags: carcere di lecce, detenuta appicca rogo, sezione femminile | posted in Dentro le mura, Italia in cella
Nuova aggressione ai danni di un agente penitenziario ieri (18 ottobre) a Lucca. A denunciare l’episodio è il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe.
“Ieri un detenuto italiano – denuncia Pasquale Salemme, segretario per la Toscana del sindacato – subito dopo aver conferito con il comandante, nell’uscire dall’ufficio ha prima tentato di aggredire l’agente di servizio ai cancelli e poi ha aggredito un altro agente colpendolo con un pugno al volo. Questa si aggiunge alle altre aggressioni subite dai colleghi qualche settimana fa e la cosa grave è che nessun provvedimento viene preso contro questi delinquenti che usano violenza: i responsabili di altri episodi di aggressione ad agenti, per dire, anziché essere trasferiti sono ancora qui, e si fanno quasi vanto di non aver avuto alcuna punizione per quel che di grave hanno fatto. Queste tensioni sfiancano il personale di polizia penitenziaria che ha già prossi problemi operativi, a cominciare dal sopperire alle problematiche del nucleo traduzioni di Pisa Continue reading
Commenti disabilitati su Lucca – Aggredito in carcere agente | tags: carcere di lucca, detenuto aggredisce poliziotto | posted in Dentro le mura, Italia in cella
Agenti aggrediti nel carcere di Grosseto. E’ accaduto nella giornata di venerdì, ma la notizia è trapelata solo oggi. L’aggressore è un detenuto di origini bielorusse che aveva litigato con un altro detenuto e per questo era stato disposto per lui il cambio cella. Ma venerdì, giorno dello spostamento nella nuova camera, l’uomo ha violentemente aggredito gli agenti di servizio, opponendosi con forza. «Una situazione sempre critica ed allarmante – spiega Pasquale Salemme, segretario nazionale per la Toscana del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria Sappe, che ha denunciato l’accaduto -. E’ una vergogna. Ogni giorno le donne e gli uomini del corpo di Polizia penitenziaria sono destinatari di violenze gratuite: esprimiamo solidarietà ai colleghi feriti e auguriamo loro una veloce guarigione e ritorno in servizio». Continue reading
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«Ordine e sicurezza nell’istituto di Sassari a repentaglio a causa di un detenuto alta sicurezza.» A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’O.S.A.P.P., Domenico Nicotra, che rende note le vicissitudini che si stanno registrando attualmente nel carcere di Sassari e che sembra hanno avuto inizio nella giornata di ieri a causa di un’eclatante protesta posta in essere da un detenuto alta sicurezza 2.
«Pare – aggiunge Domenico Nicotra -, che tutto abbia avuto inizio con l’ingresso nel carcere di Bancali al quale non sarebbe stata concessa una telefonata. Da questo episodio una escalation di violenti quali distruzione di suppellettili, televisore, termosifone sino ad arrivare a barricare la porta di ingresso nella stanza detentiva. Ma la recente circolare del Capo del DAP Santi Consolo non consente la divulgazione di notizie dal carcere, quindi non siamo certi delle motivazioni e nemmeno della gravità degli eventi in atto dentro il super carcere di sassari bancali. ora prosegue il sindacalista dell’O.S.A.P.P pare la situazione perduri con gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza.» Continue reading
Commenti disabilitati su Continuano le proteste di alcuni detenuti nel carcere di Bancali, a Sassari. | tags: AS2, carcere di bancali, proteste dei detenuti, sassari | posted in Dentro le mura, Italia in cella
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Un detenuto del carcere Due Palazzi, africano, ha picchiato due agenti, arrivando addirittura a prenderli a morsi. A denunciare l’ennesima aggressione avvenuta all’interno della casa di detenzione la segreteria regionale del Si.n.a.p.pe sindacato nazionale autonomo della polizia penitenziari, come scrive tgpadova.it
I due poliziotti sono stati aggrediti dal carcerato mentre lo stavano accompagnando in infermeria per le visite mediche: l’africano, peraltro, si trovava in isolamento proprio per motivi disciplinari e aveva già aggredito i poliziotti che lo avevano arrestato dicendo di essere un sostenitore dell’Isis. Continue reading
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Permane alta la tensione nelle carceri del Lazio. “Una situazione sempre critica ed allarmante”, commenta Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, il primo e più rappresentativo della Categoria. “Giovedì scorso nel carcere di Frosinone, presso la Sezione detentiva A, è stato aggredito un poliziotto penitenziario mentre si accingeva a dividere due detenuti durante una colluttazione all’interno della sezione il regime detentivo aperto. Il collega ha subito un trauma cranico dovuto al lancio di un suppellettile da cucina, poi sequestrato. Il poliziotto penitenziario, ferito, ha perso conoscenza ed è stato accompagnato da alcuni altri detenuti prima nei pressi infermeria e poi è stato disposto il suo trasporto Continue reading
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Ancora un’aggressione di un detenuto del carcere viterbese di Mammagialla ed ancora alla ribalta torna il problema della sicurezza nella casa circondariale e non solo. Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, nel repartino di Belcolle adibito all’assistenza dei detenuti di Mammagialla, un marocchino ha dato in escandescenza perchè non poteva fumare e con la branda del letto ha sfondato la parete divisoria con l’altra stanza dove vi era un altro detenuto. Sono intervenuti sia gli agenti di polizia penitenziaria di Belcolle che alcuni di Mammagialla, riaccompagando uno di questi detenuti al carcere e sedando l’altro sul posto. Soltanto pochi giorni fa le sigle sindacali si erano riunite davanti Mammagialla per protestare per la situazione che giornalmente sono costretti a vivere gli agenti di polizia peniteniaria, ridotti nel numero rispetto alla popolazione carceraria e, quindi, meno tutelati dal punto di vista della sicurezza. Una situazione che, purtroppo, non è limitata alla casa circondariale di Viterbo, ma che riguarda gran parte delle carceri italiane. Continue reading
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Un agente di polizia penitenziaria è rimasto ferito nel carcere di Foggia dopo essere stato aggredito e colpito alla testa con uno sgabello da un detenuto. Lo rende noto il segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo. L’agente di polizia non corre pericolo di vita ma è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale di Foggia dove è stato sottoposto a cure mediche. L’uomo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale. A quanto riferisce Di Giacomo, qualche giorno fa l’agente di polizia penitenziaria aveva fatto rapporto disciplinare nei confronti del detenuto, un 30enne, che oggi lo ha aggredito, colpendolo alla testa con uno sgabello. Continue reading
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Hanno incendiato le proprie celle per protestare contro la cena, a quanto pare poco apprezzata. La “rivolta” è andata in scena la scorsa notte all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano, teatro nel recente passato di altri episodi simili. A denunciare l’ultima violenta protesta, che poteva causare anche seri danni a persone e cose, è stato il segretario regionale lombardo del Sappe (il sindacato autonomo della polizia penitenziaria) Alfonso Greco: “Ormai i colleghi sono diventati così esperti a spegnere incendi da far concorrenza ai vigili del fuoco, ma questo non deve essere ‘normale amministrazione'”, ha detto Greco in tono sarcastico. Continue reading
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Nelle ultime settimane la C.C. di Lucca e gli Agenti di Polizia Penitenziaria sono stati, loro malgrado, coinvolti in molteplici episodi che compromettono la sicurezza del penitenziario. E il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE chiede l’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando. “La situazione è sempre più grave ed è grave che non vengano adottati, da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria adeguati provvedimenti”, tuona Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che chiede l’intervento del Ministro Guardasigilli. “Il carcere di Lucca è stato oggetto di gravi episodi. Già qualche settimana fa un detenuto di origine algerine ha tentato di appiccare, alle 4 del mattino ossia quando meno personale c’è in servizio, un incendio all’interno della propria cella. Il tempestivo intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria del reparto ha limitato i danni: infatti solo lo stesso detenuto e il compagno di cella sono Continue reading
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Situazione esplosiva presso la Casa circondariale di Terni. La denuncia è di Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato di polizia penitenziaria Sappe. Si susseguono risse tra detenuti e minacce agli agenti con pentolini con olio bollente, insulti, sputi e non solo. Ieri infatti c’è stata un’aggressione da parte di un detenuto albanese della media sicurezza che ha dato in escandescenza per una richiesta non esaudita, in quanto non ne aveva diritto.
“Al diniego dei due poliziotti presenti – racconta Bonino – li aggrediva con calci e pugni. I poliziotti refertati dalla locale infermeria sono poi stati accompagnati al locale pronto soccorso per accertamenti diagnostici. Non è più possibile lavorare in queste condizioni, la Polizia Penitenziaria abbandonata a se stessa, senza alcuna tutela!!! Siamo stanchi di ripeterlo vogliamo l’intervento immediato di chi ne ha autorità, perchè non si può venire a lavorare e pregare che vada tutto bene!!! E’ ormai quotidiano il “bollettino di guerra” Continue reading
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Una nuova aggressione si è consumata in carcere, questa volta nella struttura penitenziaria di Carinola, come denunciato da Ciro Auricchio, segretario regionale del sindacato Uspp (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria).
“Il detenuto, un italiano, da mesi viene seguito per episodi violenti contro operatori e più volte pare abbia distrutto la camera dove pernotta e altri beni dell’amministrazione. Questa volta ha aggredito gli agenti mandandoli in ospedale; poi fortunatamente sono stati dimessi” ha chiarito Auricchio, denunciando l’accaduto. Ancora una volta emerge la complessità per gli organi penitenziari e l’esigenza di far fronte al sovraffollamento delle carceri.
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Aggredita e spintonata contro un cancello, un’agente della polizia penitenziaria in servizio nel reparto femminile del carcere di Billiemme è finita in ospedale, oggi, rimedianto otto giorni di prognosi.
L’aggressione è avvenuta domenica nella sezione femminile, a opera di una dentenuta italiana 21enne che chiedeva l’immediata presenza nella sua cella del medico.
Portata al pronto soccorso del Sant’Andrea, la poliziotta è stata visitata e poi dimessa con diagnosi una distrazione rachide-cervicale.
“Siamo all’ennesima aggressione in danno del personale di polizia penitenziaria, trascinata in una spirale senza fine da una amministrazione ormai assente – commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp che ha segnalato l’episodio Continue reading
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Un episodio molto particolare è stato registrato nelle scorse ore all’interno del carcere di Velletri. Stando a quanto riferito dai sindacalisti dell’Ugl Polizia penitenziaria Carmine Olanda e Ciro Borrelli, alcuni detenuti italiani, all’interno della loro sezione, hanno dato vita a una forte protesta che ha portato i reclusi a rompere tavoli, sgabelli, vetri di alcune finestre e telecamere di sorveglianza, oltre che all’utilizzo dell’idrante per allagare la sezione detentiva. «Abbiamo avuto dei momenti molto difficili – ha commentato Borrelli – Gestire una protesta dei detenuti non è assolutamente facile: in quel momento erano fuori controllo e disposti a qualunque altro gesto lesivo Continue reading
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TRIESTE, 8 OTT – Un detenuto ventiduenne italiano del carcere di Udine ha aggredito un agente di Polizia penitenziaria. L’episodio, avvenuto nella serata del 6 ottobre, è stato reso noto oggi dal segretario regionale del sindacato Sappe, Giovanni Altomare.
Venerdì sera, dopo aver danneggiato nuovamente due celle, è andato in escandescenze minacciando e aggredendo fisicamente sei Agenti di Polizia Penitenziaria, uno dei quali è stato afferrato al collo e colpito al volto, riportando una contrattura para vertebrale, labbro gonfio ed escoriazioni al collo, con prognosi di sette giorni. E’ stata emanata una disposizione interna che vieta la custodia da parte del detenuto dell’accendino, che per fumare una sigaretta, deve farsela a Continue reading
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Un detenuto ha danneggiato due celle del Reparto isolamento all’interno del carcere di Uta e un secondo, ricoverato in un ospedale cittadino, ha cercato di schizzare sangue sugli agenti dopo essersi staccato una cannula dal braccio. Lo denunciano i sindacati della Polizia penitenziaria Uil-Pa e Sappe.
“Sono stati ultimi giorni di alta tensione quelli vissuti nel carcere cagliaritano di Uta. Prima, un detenuto straniero ha completamente distrutto due celle del Reparto isolamento – sottolinea Continue reading
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Il vicecomandante e un agente della Polizia Penitenziaria del carcere di Busto Arsizio (Varese) sono rimasti feriti in un’aggressione da parte di un detenuto di 22 anni, nel tardo pomeriggio di mercoledì. L’agente, intervenuto per fermare il giovane che stava mettendo in atto gesti lesionistici, è stato colpito a calci e pugni e ha riportato la frattura del dito di una mano. Mentre il vicecomandate, che era andato successivamente in infermeria per calmarlo, è stato colpito con una testata e ha dovuti ricorrere ad alcuni punti di sutura. La notizia, resa nota dai sindacati di Polizia Continue reading
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