Category Archives: Presidi, cortei, saluti e iniziative
Il 12 aprile, dalle 18,50 alle 19,40 circa, una trentina di anarchici hanno assediato il perimetro del carcere Lorusso e Cutugno scagliando pietre, bombe carta ed altri oggetti contundenti contro il personale di Polizia Penitenziaria. A dichiararlo è Leo Beneduci, segretario del sindacale autonomo di Polizia Penitenziaria Osapp.
Per fortuna, continua Beneduci, in questa occasione non si sono registrati danni fisici agli agenti, ma solo a un’auto protetta inviata sul posto per mantenere l’ordine pubblico. “E’ evidente – afferma Beneduci – che simili aggressioni ai presidi di sicurezza della Repubblica, quali sono gli Istituti Penitenziari, si stanno registrando sempre più frequentemente ed in aree geografiche diversificate ed è per questo che è divenuta necessaria ed improcrastinabile che le massime Autorità Politiche affrontino in modo determinato e risolutivo l’ormai annosa questione penitenziaria”.
Fonte
Commenti disabilitati su Anarchici hanno assediato il carcere delle Vallette | tags: anarchici, anticarceraria, assedio al carcere, attacco anticarcerario, carcere, compagni anarchici, CordaTesa, le vallette, torino | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Tra 436 giorni i procedimenti contro i presunti colpevoli della morte di Giuseppe Uva rischiano di andare in prescrizione. Occorre mobilitarsi affinchè ciò non accada. nei prossimi giorni Lucia Uva ha convocato a Varese una manifestazione, è importante esserci. Contattate Lucia e fate di tutto per sostenere la sua lotta che è anche la nostra, per una giustizia giusta e una sicurezza sicura, e per il diritto alla verità.
Irene Testa
Associazione Detenuto Ignoto
se puoi comunicacelo, scrivendo a questo indirizzo mail: detenutoignotogmail.com
CASO UVA: PM DENUNCIATO = NON NOTIZIA
Nessuna tra le più importanti testate italiane oggi ha riportato questa notizia: una giovane donna, una comune cittadina ha sporto denuncia per favoreggiamento e abuso in atti d’ufficio contro un magistrato. Eppure nella giornata di ieri erano anche uscite un paio di agenzie. I protagonisti della storiaccia sono, loro malgrado la famiglia Uva e il pm Agostino Abate di Varese. La firmataria dell’esposto presentato ieri alla Procura di Brescia è Angela De Milato (figlia di Lucia Uva(nella foto), nipote di Giuseppe morto tra la notte del 14 giugno 2008). La ragazza è stata molto chiara: “Ho deciso di dire basta ai soprusi contro mia mamma e mio zio. Ho sporto denuncia contro il pm. Dovrà processare tutta la nostra famiglia per farci tacere”.
Sull’argomento, nei giorni scorsi Ilaria Cucchi aveva scritto una lettera riferendosi alle accuse mosse dal Csm a taluni magistrati che con le loro dichiarazioni avrebbero nuociuto all’immagine della Magistratura stessa. Ma Ilaria scrive anche: “Da cittadina mi chiedo come si possa non pensare che il primo pm del caso Aldrovandi non abbia nuociuto all’immagine della Magistratura querelando Patrizia Moretti per aver criticato le sue non indagini sulla morte del figlio. E che dire allora del dott. Agostino Abate, titolare personalizzato del caso della morte di Giuseppe Uva?. Quel pm non solo ha manifestato apertamente il suo odio personale nei confronti di Lucia allontanandola arbitrariamente dall’aula del suo processo un paio di volte insieme a noi, non solo l’ha infamata in modo subdolo facendo più volte esplicito riferimento al fatto che lei avrebbe “manipolato” il povero corpo di Giuseppe sul tavolo dell’obitorio in riferimento alle terribili 78 macchie di sangue che avevano i suoi pantaloni e che è stato dimostrato essere uscito dal suo povero ano, ma ora sta facendo di tutto per portare a prescrizione reati commessi in danno di suo fratello la notte in cui morì , sottraendoli alla cognizione di un cip quando lo stesso Giudice penale di Varese aveva ordinato che si procedesse nelle indagini per essi “.
Tornando alla questione Uva, evidentemente trattata come una “non-notizia” visto il silenzio tombale dei quotidiani la preoccupazione è grande. Perché Angela De Milato, semplice cittadina ha avuto un diverso trattamento da parte della stampa rispetto all’ultimo tweet di qualsiasi politicante di passaggio. O presunto tale.
Eppure questa donna nell’esposto presentato dal legale Fabio Amato ha dichiarato cose di importanza generale, considerando che quello che sta passando la famiglia potrebbe accadere ad ognuno di noi.
“Ritengo di dover denunciare le condotte e sottoporle all’autorità giudiziaria, chiedendo che vengano svolte indagini nei confronti del dott. Agostino Abate e di ogni altro che venisse ritenuto responsabile, per le ipotesi di reato che fossero ritenute sussistenti”.
I pm di Varese sono giunti peraltro a dare valutazioni sulle abitudini di vita di Giuseppe Uva definendolo anche un “senza fissa dimora”. Tralasciando poi il “dettaglio” che come era emerso nei giorni scorsi, la famiglia aveva già presentato richiesta di avocazione al procuratore generale della Corte d’Appello di Milano del procedimento penale (5509/09) della Procura di Varese. Un atto deciso alla luce delle stesse parole scritte dal pm: “La conclusione naturale di questa indagine doveva essere quindi la richiesta di archiviazione al competente Giudice, non emergendo ipotesi di reato di responsabilità…(prosegue)”. Smentendo poi se stesso poche righe più avanti: “Essendo quindi emerse ipotesi di reato a carico di persone indicate in rubrica non si procede alla richiesta di archiviazione e si formalizza il presente avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’articolo 415bis”.
Per chi non ricordasse la vicenda di Giuseppe Uva va detto che per quella morte non è ancora stato ascoltato nessun testimone (neppure l’amico Alberto Biggiogero condotto in caserma insieme a Giuseppe la stressa notte) e neppure messe agli atti delle conversazioni telefoniche registrate (disponibili in you tube) tra carabinieri e 118. In compenso però la sorella Lucia Uva è stata denunciata per gli insulti che aveva scritto contro quegli stessi carabinieri che al telefono ridacchiavano tra di loro parlando della notte precedente e facendo il nome di Giuseppe Uva. Traducendo: per il morto viene indagata la sorella per quello che ha scritto.
Ma torniamo all’atto di Angela: “I magistrati sono perfettamente consapevoli che tra 436 giorni si prescrivono tutti i reati configurati dagli avvocati miei e di mia mamma, ma anche dal Giudice penale di Varese, compreso quello ipotizzata bile in via riduttiva di omicidio colposo”.
“Che l’anomalo 425 bis sopra descritto dove si trasforma il 5509/09 in una diffamazione che vede imputata l’originale denunciante Lucia Uva, viene redatto e notificato, stranamente, proprio durante il procedimento istaurato presso la Procura Generale di Milano con richiesta di avocazione di quel fascicolo”. Termini che possono apparire incomprensibili ai non addetti ai lavori ma fondamentali per ogni singolo cittadino che potrebbe trovarsi nelle stesse condizioni della famiglia Uva. Tanto che riprendendo un passaggio della lettera di Ilaria Cucchi ci si chiede: “Forse per la giustizia le vite di Patrizia e Lucia non valgono un procedimento disciplinare verso che ha sbagliato e poi addirittura si accanisce contro di loro?”.
Sulla morte di Uva lo stesso Giudice di Varese Muscato, aveva espressamente disposto e ordinato che la Procura procedesse proprio su questi fatti specifici e sulla notizia di reato. Le parole del Giudice erano state: “Sullo sfondo va rimarcato con chiarezza come costituisca un legittimo diritto dei congiunti di Giuseppe Uva – innanzitutto sul piano dei più elementari sentimenti propri della specie umana – conoscere, dopo quasi quattro anni, se gli accadimenti intervenuti antecedentemente all’ingresso del oro congiunto in Ospedale siano ravvisabili profili di reato; e ciò tenuto conto che permangono ad oggi ignote ragioni per le quali Giuseppe Uva – nei cui confronti risulta essere stato redatto un verbale di arresto o di fermo, mentre sarebbe stata operata una semplice denuncia per la contravvenzione di cui all’art. 659 cp –è stato prelevato e portato in caserma, così come tuttora conosciuti rimangono gli accadimenti intervenuti all’interno della stazione dei carabinieri di Varese (certamente concitati, se è vero che sul posto confluirono anche alcune volanti della Polizia) ed al cui esito Uva – che mai in precedenza aveva manifestato problemi di natura psichiatrica – verrà ritenuto necessitare di un intervento particolarmente invasivo quale il Tso, Trattamento sanitario obbligatorio”.
Ma tutto ciò e molto altro ancora per i giornali è “non-notizia”…
di Elisabetta Reguitti
Commenti disabilitati su Aggiornamenti sul caso Giuseppe Uva (presidio 16\4 e denuncia contro il PM) | tags: anticarceraria, CordaTesa, giuseppe uva, Lucia Uva, morti di stato, presidio | posted in Assassinii di stato, Comunicati, critiche e riflessioni, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Presidi contro le carceri minorili – Milano e Roma | tags: 14 aprile, beccaria, carcere minorile, Casal del Marmo, CordaTesa, milano, presidio anticarcerario, roma | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Presidio sotto al CIE di Torino | tags: 7 aprile 2013, anticarceraria, basta cie, centro di identificazione ed espulsione, CIE, CordaTesa, corso brunelleschi, immigrati in lotta, presidio, solidarietà, torino | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Un saluto pieno di energia per tutt* quell* che mi conoscono, apprezzano e sono preoccupat* per la situazione nella quale mi hanno coinvolto in questo momento. Per prima cosa voglio ringraziare l’affetto e l’appoggio incondizionato di mia madre, del mio caro figlio, sorelle, fratello, famiglia, e la molteplicità di compagn*, amiche e amici con le quali ci ritroviamo e ci riconosciamo nella quotidianetà della vita, condividendo i più bei pensieri, idee, sogni, e creando in ogni istante, in ogni luogo dove ci troviamo col fine di realizzare nel possibile e nell’impossibile di ogni realtà una vita degna, onesta e libera.
La privazione della mia libertà e del compagno prigioniero nel carcere di Temuko, chiaramente rientra nel contesto di un folle montaggio, questa volta portato avanti dal famigerato procuratore anti-mapuche a adesso persecutore di idee Miguel Angel Velazquez.
Il giorno 28 Marzo, verso le 5:00 am, Sono state perquisite due case di Temuko ad opera degli apparati repressivi dello Stato-GOPE, con mandato verbale per la presunta collocazione di ordigni esplosivi in entrambi i casi.
Il risultato della perquisizione della casa dove mi trovavo è stata la distruzione dell’immobile, sequestro di computer, cellulari, macchine fotografiche e soldi tra le altre cose. Al termine dell’operazione ci informano della nostra condizione di detenuti, ossia, per “traffico di droga”. Siamo stati condotti a verificare lesioni all’ospedale regionale della città, inseguito ci hanno condotto all’ottavo commisariato dove ci mantengono assieme agli altri 10 arrestati per più di 30 ore senza poter andare in bagno, dalle 5 del mattino alle 10 del mattino seguente. Negandoci di bere, e negando il bagno anche a una compagna detenuta al 5 mese di gravidanza. Nella lunga detenzione-sequestro ci è stato negato il diritto di comunicazione telefonica con avvocati, familiari e amici, nel nostro specifico caso fino al giorno di oggi non abbiamo potuto ottenere questo diritto come detenuti.
Devo segnalare che all’ottavo commisariato hanno violato la mia dignità al non rispettare la mia negazione al prelievo del sangue, per il quale sono stata violentata, ammanettata e obbligata da due donne e due uomini carabinieri delle Forze Speciali.
Oggi 30 di marzo mi trovo assieme alle due compagne imputate di “ordigni esplosivi” condividendo il modulo con altre 48 prigioniere del sistema capitalista. Dopo l’udienza di formalizzazione ci hanno accusato come “trafficanti di marihuana” (100 grammi che possono drogare a 400 persone) il che consegue a ben 3 mesi di investigazione reclusi in carcere. Queste pratiche sono vecchie, l’annullare, il disprezzare, così come sbatterci in prima pagina per la morbosità dei mezzi di comunicazione, in modo da svincolare la persecuzione politica e insediare il delitto comune.
Sono tranquilla, abbiamo avuto dalle altre prigioniere un’affettuosa accoglienza, da parte di donne solidarie, da una tazza di tè a oggetti per la pulizia, vestiti, conversazioni, molta allegria e al di fuori delle circostanze continuiamo sognando e loro anche dopo mesi, anni, da un’eternità che sono rinchiuse continuano belle, libere e matte!
Vi saluto fino alla prossima lettera. Rimango qua dall’altro lato del muro assieme alle altre, col mio spirito più forte che mai e le mie convinzioni ancora più decise; e da ogni occhio con dolcezza sogno.
Ci vediamo presto, affetto e un forte abbraccio a mio figlio, madre, sorelle, fratello, nonna, famiglia in generale, wenui, lamgien, compas e amici.
PEWKAYAL!
¡LA LIBERTAD ES EL CRIMEN QUE PERSIGUEN!
Saluti irascibili!
Silvana Lamilla
Presa política del 28 de marzo –temuko
Secuestrada en el CPF – Temuko warria.
Direcciòn: CALLEJON CARMINE Nº 0249, TEMUCO, Region de la Araucanìa, Chile
Commenti disabilitati su Lettera di Silvana, prigioniera a Temuco | tags: 28 marzo, cile, mapuche, Temuco | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Sabato 6 aprile (compleanno di Dayvid “Ciga”) serata benefit presso Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, viale Monza 255 (Milano)
Commenti disabilitati su Serata benefit per Dayvid, in carcere per Roma 15 ottobre e Milano NOTAV | tags: anticarceraria, benefit per arrestati, ciga libero, circolo anarchico ponte della ghisolfa, concerti, CordaTesa, dayvid, detenuto, milano NOTAV, sabato 6 aprile 2013, serata benefit | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Mobilitazioni in solidarietà agli arrestati di Roma 15 ottobre | tags: 15 ottobre, anticarceraria, arrestati roma, assemblea, carcere, chiamata di solidarietà, CordaTesa, mobilitazione, repressione | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Appuntamento – Assemblea Anticarceraria | tags: anticarceraria, assemblea anticarceraria, contro il carcere, CordaTesa, milano, organizzarsi | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
#OpCoisp – TANGO DOWN
Salve, servi dello Stato.
apprendiamo dell’ennesima dimostrazione di viltà alla quale avete dato adito.
Il vostro pseudo-sindacato manifesta solidarietà verso mani colpevoli e sporche di sangue innocente.
Insabbiate la verità, sprezzanti di una madre orfana di un figlio strappatole barbaramente da quattro assassini, rendendovi complici di una sanguinosa mattanza e di un dolore che non può essere sopito.
Infangate i diritti umani incarnando il ruolo di capri espiatori, mentre vi prodigate in azioni violente, repressive e deplorevoli.
L’ombra del sangue di Federico è più viva che mai.
Non dimentichiamo chi è caduto per mano di vili assassini asserviti al potere.
Non dimentichiamo lo strazio delle madri e dei padri che chiedono giustizia e rispetto. Le loro urla e le loro lacrime sono anche le nostre.
E a loro ci stringiamo, con la promessa di utilizzare tutte le armi in nostro possesso per indagare sulle morti impunite, per fare luce laddove lo Stato complice vuole imporre il silenzio.
Visto l’elevato numero di violenze e vittime, ne elencheremo solo alcune.
VITTIME DELLO STATO:
Federico Aldrovandi (2005)
Stefano Cucchi (2009)
Riccardo Rasman (2006)
Giuseppe Uva (2008)
Niki Aprile Gatti (2008)
Carlo Giuliani (2001)
Massimo Casalnuovo (2011)
Gregorio Durante (2011)
Aldo Bianzino (2007)
Gabriele Sandri (2007)
Simone La Penna (2009)
Manuel Eliantonio (2008)
Marcello Lonzi (2003)
Michele Ferrulli (2011)
Dino Budroni (2011)
Carmelo Castro (2009)
Daniele Franceschi (2010)
Giuseppe Casu (2006)
Piero Bruno (1975)
Giovanni Ardizzone (1962)
Rodolfo Boschi (1975)
SOPRAVVISSUTI
Luciano Isidro Diaz
Stefano Gugliotta
Luigi Morneghini
Paolo Scaroni
Il sangue sparso per mano di deplorevoli divise è il sangue di tutti.
Che giustizia sia fatta, dunque.
SIC SEMPER TYRANNIS
We are Anonymous
We are Legion
We do not forgive
We do not forget
Expect Us
#Anonymous #ACAB #Humanrights #Italy
Fonte: Anonymous
Commenti disabilitati su Anonymous oscura il sito del Coisp in solidarietà ad Aldrovandi | tags: aldrovandi, anonymous, coisp | posted in Assassinii di stato, Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Martedì 26 marzo 2013 – alle ore 20
presso il Boccaccio di Monza (via Rosmini 11)
cena vegan benefit per il nostro nuovo gruppo “La Lepre”, per la liberazione animale, umana e della terra.
Durante la serata ci sarà anche la presentazione del gruppo, con progetti, prossime iniziative e desideri…
Il costo della cena è di 5 euro (o quello che puoi) per raccogliere un pò di vile denaro necessario a portare avanti iniziative, o per stampare flyers, opuscoli ecc.
Ti aspettiamo!
La Lepre, per la liberazione animale, umana e della terra
Commenti disabilitati su Cena Benefit “la lepre” – Per la liberazione animale, umana e della terra | tags: alf, antiautorità, anticapitalismo, anticarceraria, cena benefit, CordaTesa, elf, FOA Boccaccio, la lepre, liberazione animale, vegan | posted in Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
diffondiamo da informa-azione
Il 4 aprile si terrà a Roma la prima udienza per 25 persone accusate di devastazione e saccheggio e resistenza per la giornata di rivolta del 15 ottobre a Roma. Altre 16 persone hanno già ricevuto in primo grado condanne dai 2 ai 9 anni.
In tutto 6 persone si trovano ai domiciliari, due in carcere e una decina sono sottoposti all’obbligo di firma.
Dopo la rivolta di Genova 2001 è fin troppo chiaro l’utilizzo del reato di devastazione e saccheggio come monito teso a scoraggiare il ripetersi di rivolte popolari ed a smorzare il desiderio di esternare in maniera efficace il proprio dissenso, com’è chiaro l’intento dello stato di tener divisi gli imputati, di processarli separatamente al fine di isolarli e “annientarli”, come è capitato per i primi ad essere giudicati e condannati.
Non ci può più essere l’illusione di poter chiedere, interagire, cambiare qualcosa stando seduti ai tavoli della democrazia o sperando nella giustizia.
E’ fondamentale non lasciare soli i condannati e gli accusati per il 15 ottobre 2011: che nessuno in galera o tra le mura di una casa trasformata in prigione si senta solo; che mai gli venga il dubbio che forse non ne valeva la pena. Affinchè la gioia di una città illuminata dalle fiamme della rivolta non si spenga mai; affinchè il coraggio di abbandonarsi alla passione dei propri desideri e della propria rabbia non diventi mai un rimorso.
E’ fondamentale ribadire che chiunque abbia partecipato alla rivolta del 15 ottobre a Roma ha fatto bene ad esserci.
Che da più città possibili si alzi un grido di rabbia in solidarietà ai prigionieri e agli inquisiti!
Ne va della libertà di tutti noi! Non lasciamoli soli!
Commenti disabilitati su Repressione 15 ottobre – Appello per giornata di mobilitazione in solidarietà con imputati e arrestati | tags: 4 aprile, anticarceraria, appello, carcere, CordaTesa, davide rosci, dayvid, giornata di mobilitazione, libertà x ciga, repressione, roma 15 ottobre, solidarietà | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Presidi anticarcerari | tags: anticarceraria, antirepressione, contro il carcere, CordaTesa, presidio, presidio anticarcerario, saluzzo, solidarietà, terni, tolmezzo | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
La mattina del 13 giugno 2012, i ros dei carabinieri portano a termine la cosiddetta “Operazione Ardire” che porta all’arresto di dieci compagni, accusati di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo”. Sono accusati di fare parte della Federazione Anarchica Informale e di essere gli autori di numerosi attentati per mezzo dell’invio di plichi esplosivi inviati ad altrettanti responsabili del dominio.
Il 14 settembre vengono arrestati altri due compagni accusati di essere gli esecutori della gambizzazione dell’a.d. di Ansaldo Nucleare Adinolfi.
Dopo parecchi mesi di reclusione nel lager di Alessandria, Stefano, Sergio, Alessandro, Peppe, Alfredo e Nicola vengono trasferiti, tra il 6 e il 9 marzo, nel carcere di Ferrara, fresco dell’apertura della nuova sezione di Alta Sicurezza, dove i compagni sono tuttora rinchiusi.
RIMANE PRIORITARIO DIMOSTRARE LA SOLIDARIETÀ A TUTTI COLORO CHE VENGONO SEQUESTRATI DALLO STATO E RILANCIARE LA COMPLICITÀ RIVOLUZIONARIA.
TERRORISTA È LO STATO
Sabato 23 marzo, ore 12
Presidio sotto il carcere di Ferrara,
Via Arginone 327
Come arrivare al carcere di Ferrara:
Per chi arriva in auto:
Uscire a Ferrara Sud, seguire le indicazioni per il Centro e entrare su Via Bologna.
Alla prima rotonda, svoltare a sinistra su Via Veneziani direzione fiera.
Alla rotonda, in corrispondenza dell’entrata in Fiera, in fondo a Via Veneziani, svoltare a destra su Via Aldo Ferraresi.
Proseguire dritto alla prima rotonda e a sinistra alla seconda, entrando in Via Arginone e seguire le indicazioni per la casa circondariale.
Per chi arriva in treno:
Usciti dalla stazione, seguire sulla destra Via San Giacomo. Alla prima fermata sulla destra (100 metri), prendere il bus n. 7 (h. 11:45; 12:20) fino alla fermata carcere.
Commenti disabilitati su Presidio davanti al carcere di Ferrara | tags: 23 marzo, anticarceraria, CordaTesa, ferrara, operazione ardire, presidio anticarcerario, solidarietà ai compagni | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Primo presidio contro il carcere di Monza | tags: anticarceraria, carcere, CordaTesa, domenica 10 marzo, liberi tutti, monza, presidio, sanquirico, solidarietà | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Commenti disabilitati su Iniziative benefit condannati per L’Aquila | tags: anticarceraria, CordaTesa, iniziativa di solidarietà, l'aquila, no al 41 bis, no all'isolamento, processo, serata benefit arrestati, solidarietà | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Sabato 23 febbraio. Nel primo pomeriggio un gruppo di antirazzisti ha fatto visita alla casa del colonnello e medico Antonio Baldacci, responsabile per la Croce Rossa militare del CIE di Torino. Davanti alla villetta di via Zandonai 8 a Chieri è stato steso uno striscione con la scritta. “Baldacci ti ricordi di Fatih? Croce Rossa assassina!”.
La foto che correda il testo è stata scattata da un reporter di passaggio.
Fatih era un immigrato tunisino senza documenti rinchiuso nel CIE (allora CPT) di Torino. Nella notte del 23 maggio 2008 stava male. Per tutta la notte i suoi compagni di detenzione chiesero inutilmente aiuto.
Dichiareranno ad un giornalista “gridavamo come cani al canile, senza che nessuno ci ascoltasse”.
La mattina dopo Fatih era morto.
Non venne eseguita nessuna autopsia.
Non sappiamo di cosa sia morto Fatih. Sappiamo però che in una struttura detentiva gestita dalla Croce Rossa nessuno lo ha assistito, nessuno gli ha garantito alcuna cura.
Due giorni dopo il colonnello e medico Antonio Baldacci dichiarerà “gli immigrati mentono sempre, mentono su ogni cosa”.
Parole che non meritano commento, perché ricordano sin troppo bene quelle degli aguzzini di ogni dove.
Il 2 giugno 2008 un gruppo di antirazzisti si recò alla casa di Baldacci per un “cacerolazo”. Si batterono le pentole davanti alla sua casa, si distribuirono volantini, si appesero striscioni.
Una normale protesta di persone indignate per una morte senza senso.
Oggi quella protesta di fronte alla casa del colonnello e medico Antonio Baldacci è entrata nel fascicolo del processo contro 67 antirazzisti, che lottarono e lottano contro le deportazioni, la schiavitù del lavoro migrante, la militarizzazione delle strade.
Nel CIE di Torino le lotte, le fughe, la gente che si taglia per sfuggire all’espulsione sono pane quotidiano, come quotidiana è la resistenza di chi crede che, nell’Italia dei CIE, delle deportazioni, dei morti in mare, ribellarsi sia un’urgenza che ci riguarda tutti.
Per questa ragione non accetteremo che le lotte di quegli anni vengano rinchiuse in un aula di tribunale: porteremo le nostre ragioni nelle strade di questa città, porteremo il CIE nel salotto di Torino.
La prima tranche del processo va in scena mercoledì 27 febbraio ore 9 in aula 46 del tribunale di Torino.
Sabato 2 marzo “Il CIE nel salotto della città” presidio itinerante per il centro cittadino. Appuntamento alle 15 in piazza Castello
Antirazzisti contro la repressione
Ti ricordi di Fatih?
Commenti disabilitati su Torino. Striscione a casa Baldacci | tags: anticarceraria, antirazzismo, baldacci, Baldacci ti ricordi di Fatih?, CIE, contro i CIE, CordaTesa, croce rossa, striscione, torino | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
comunicato
PRECISAZIONI E SOLIDARIETA’
Mercoledì 27 febbraio si terrà a Trento il processo contro gli anarchici trentini accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
Nessuna prova sui fatti specifici contestati, ma generiche accuse di aver compiuto azioni illegali e di aver organizzato e animato le lotte sociali contro il progetto TAV e la base di Mattarello.
Ingenti risorse economiche investite e anni di indagine con pedinamenti e intercettazioni, coordinati dalla procura di Trento, per un inchiesta che da subito si è rivelata debole.
Tra le accuse più assurde che vengono mosse agli attivisti trentini vi è quella di aver organizzato e diretto gli scontri avvenuti il 3 luglio 2011 in val di Susa tra migliaia di attivisti NO TAV e le forze di polizia durante l’assedio al cantiere della Maddalena di Chiomonte.
In merito, il Movimento NO TAV al fine di consegnare alla storia quella che è stata la realtà dei fatti ci tiene a precisare quanto segue:
-la giornata del 3 luglio è stata un espressione della rabbia e indignazione popolare valsusina per la pesante aggressione subita dal territorio della valle e dalla sua gente con lo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e l’installazione del cantiere TAV
-le migliaia di persone protagoniste dell’assedio hanno risposto alle violenze della polizia che quel giorno ha lanciato più di quattromila proiettili di gas lacrimogeno CS, anche ad altezza uomo
-numerosi gli attivisti accorsi da ogni parte d’Italia quel giorno per sostenere le istanze, ormai ventennali, del movimento valsusino e per solidarizzare con la popolazione sotto attacco
-il Movimento NO TAV non ha capi né gregari, ma si avvale della disponibilità e della volontà di tutti coloro che hanno deciso da che parte stare e che lottano per impedire la distruzione dei territori in nome del profitto
-le azioni di disturbo al cantiere di Chiomonte sono proseguite nei mesi dopo il 3 luglio e continuano tutt’oggi e, a sottolineare l’illegalità e l’illegittimità di quei lavori, ci sono anche gli innumerevoli esposti prodotti dai legali del movimento
-per i fatti del 3 luglio è in corso a Torino un processo che riguarda 52 persone, e che si configura come un vero e proprio attacco politico al movimento che da anni si batte contro la costruzione dell’inutile nuova ferrovia Torino-Lione.
Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono colpiti da inchieste della magistratura per aver lottato insieme a noi contro il devastante progetto TAV.
L’assemblea dei comitati NO TAV
Valle di Susa, 24 febbraio 2013
Commenti disabilitati su Presidio x gli arrestati + comunicato | tags: anarchici, mercoledì 27 febbraio, no tav, operazione ixodidae, presidio, solidarietà ai compagni, trento e rovereto, tribunale di trento | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative
Commenti disabilitati su Presidio al CIE di Torino | tags: anticarceraria, basta cie, CIE, CordaTesa, corso brunelleschi, immigrati in lotta, lager, presidio, sabato 22 febbraio, solidarietà, torino | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative
CONTRO CARCERE, ISOLAMENTO E DIFFERENZIAZIONE,
Sempre di più all’interno delle carceri, quali strumenti di coercizione per eccellenza, i prigionieri vengono sottoposti a misure punitive, trattamenti differenziati e carcere duro, che la legge di lorsignori prevede tramite articoli quali il 14 bis e il 41 bis dell’op, volti sia a isolare e sottomettere la volontà di chi alza la testa e si ribella a questo marcio sistema sia ad attaccare l’identità politica del detenuto. Contro tutto ciò è possibile resistere e lottare, come molti prigionieri ci dimostrano ogni giorno continuando a fare sentire la loro voce, a difendere la loro identità e i diversi percorsi di lotta a cui appartengono. Dall’esterno dobbiamo sostenere le lotte dei detenuti e amplificare la loro voce, perché la solidarietà è quel filo rosso che rompe l’isolamento e lega chi lotta dentro a chi lotta fuori le galere. Nessuno dei loro stratagemmi piegherà la determinazione di chi alza la testa.
Contro la logica punitiva: no a 14 bis, no al 41 bis!
Solidarietà a tutti i detenuti in lotta!
Madda libera!
Dalle ore 20.30 buffet solidale
a seguire concerto con GANTEMACI – neovelvet blues
Piazzetta Toselli, via Varese 10
Capolinea autobus 9
—
Compagni/e per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia
Commenti disabilitati su Serata Benefit Contro carcere, isolamento e differenziazione | tags: 14 bis, 41 bis, anticarceraria, benefit, carcere, contro carcere, Contro carcere isolamento e differenziazione, CordaTesa, detenuti in lotta, serata benefit, solidarietà, venerdì 22 febbraio | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
diffondiamo da informa-azione la notizia del trasferimento del prigioniero in lotta Maurizio Alfieri. Ricordiamo che Maurizio era stato recentemente trasferito a Saluzzo dal carcere di Tolmezzo, dove aveva contribuito all’auto-organizzazione dei prigionieri per segnalare e contrastare le brutalità di quella galera. Anche a Saluzzo, si è subito diffusa tra i prigionieri la volontà di rompere l’ordinarietà del carcere e Maurizio ha contribuito alla diffusione di un comunicato collettivo firmato da 245 prigionieri. Se credono che il suo trasferimento possa mettere a tacere le lotte dei prigionieri, sta a tutti e tutte noi contribuire a sventare i loro piani. Iniziamo col confermare il presidio anticarcerario che si terrà oggi pomeriggio a Saluzzo, in solidarietà con tutti i prigionieri.
Oggi 16 febbraio ci è arrivata la notizia che Maurizio Alfieri è stato trasferito al carcere di Terni.
Maurizio ci scrive che era da quattro giorni che non riceveva posta e questo l’aveva messo in allarme.
Poi il giorno del trasferimento (la lettera da Terni ha il timbro 102) è stato svegliato alle 4 del mattino da dieci agenti, i quali gli han detto di portarsi dietro solo due borse.
Dopo il viaggio in aereo in carcere a Terni si è accorto che gli mancava il pigiama, ciabatte e altre cose utili.
Nella sua cella non c’è il riscaldamento, gli mancano le coperte e al passaggio è costretto a camminare in uno spazio di 4 metri per 2 con la rete
metallica sopra la testa. La risposta di Maurizio è che tutto questo lo rende ancora più incazzato.
Sulla faccenda della “sventata” fuga dal carcere di Tolmezzo sono emerse delle novità dal Messaggero Veneto del 15 febbraio.
Il 12 febbraio il Tribunale del Riesame di Trieste ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 2 gennaio dal Gip di Tolmezzo nei confronti di Maurizio Alfieri e ha disposto la liberazione di Cosimo Damiano Alario, accusato di aver fatto arrivare droga e coltelli nella cella di Alfieri. L’annullamento delle custodie cautelari è motivato dal fatto che gli indizi fino ad ora emersi vanno approfonditi per capire se Maurizio è veramente o no coinvolto in questa storia.
La Procura di Tolmezzo, che per mesi ha coordinato l’indagine, ha già annunciato un ricorso in Cassazione.
Fino a due giorni prima sul Messaggero Veneto uscivano articoli sul tentativo di fuga da Tolmezzo tramite la partecipazione di
boss palermitani, mettendo ancora in luce la faccenda a favore dei ROS, scrivendo che dopo lunghe indagini gli “autori” della fuga erano
stati incastrati dall’agente sotto copertura dei Carabinieri.
La storia di Tolmezzo sta diventando una “fuffa”. Tutte le domande che ci eravamo posti fino ad’ora su questa storia stanno avendo risposta:
la montatura non regge. Le prove della “sventata” fuga sono diventate fumo.
Chi pensava di spezzare la solidarietà tra detenuti, tra dentro il carcere e fuori si è ritrovato con un pugno di aria, prova ne è la lettera
uscita qualche giorno fa dai detenuti di Saluzzo.
Solidarietà ai detenuti di Saluzzo
Libertà per Maurizio Alfieri
Liberi tutti Libere tutte!
Per scrivere a Maurizio Alfieri l’indirizzo è:
Maurizio Alfieri
Casa Circondariale Di Terni
Strada Delle Campore, 32 – 05100 Terni (TR)
Commenti disabilitati su Carcere – Maurizio Alfieri trasferito a Terni, presidio a Saluzzo confermato | tags: anticarceraria, carcere, CordaTesa, detenuto trasferito, infamia da parte dello stato, maurizio alfieri, presidio, saluzzo, solidarietà, tolmezzo, trasferito a terni | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Dentro le mura, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
diffondiamo da informa-azione
Giovedì 14 febbraio intorno alle 16, una ventina di compagni hanno improvvisato un saluto sotto il carcere di Alessandria per esprimere la nostra solidarietà a due nostri compagni, Sergio ed Alfredo, in sciopero della fame da diversi giorni per l’impossibilità di avere i colloqui con le loro compagne. In diversi interventi è stato poi ricordato come nel carcere di Alessandria esista una sezione di AS2 in cui sono rinchiusi solo compagni anarchici, una separazione evidentemente voluta dalle autorità per indebolire preventivamente la nascita e lo sviluppo di conflitti, in un momento in cui l’insofferenza per le condizioni di prigionia sempre più dure rischia di far esplodere la rabbia un po’ ovunque. Sono poi stati salutati alcuni prigionieri comuni da poco trasferiti lì per motivi punitivi e si è infine ricordato del comunicato fatto uscire dai prigionieri di Saluzzo in cui oltre ad avvertire del possibile inizio di una protesta si esprimeva solidarietà ai prigionieri rinchusi nell’AS2 di Alessandria.
Solidarietà a tutti i prigionieri in lotta
Solidarietà a Sergio ed Alfredo in sciopero della fame
Commenti disabilitati su Prigionieri – Saluto sotto il carcere di Alessandria | tags: alessandria, anticarceraria, AS2, contro il carcere, CordaTesa, prigionieri, saluto sotto il carcere, sciopero della fame, Sergio ed Alfredo, solidarietà | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Sabato 23 febbraio
Ore 12: si pranza!
Dalle 14 inizio tatuaggi
Alle 18 facciamo due chiacchiere:
molteplicità delle pratiche di lotta, evoluzione delle tecniche repressive, solidarietà e paura…iniziamo a parlarne!
A seguire cena, musica e gozzoviglie
Domenica 24 febbraio
Dalle 10 tatuaggi
Ore 12 pranzo
A seguire si continuerà a tatuare
17.30 facciamo due chiacchiere
La solidarietà attiva ai compagni non può non inserirsi in una lotta contro il carcere e le sue logiche. Come e perché, quindi, combattere le galere quotidianamente?
A seguire cena
Tutti i soldi raccolti andranno a sostenere concretamente Alfredo e Nicola, due compagni detenuti nel carcere di Alessandria, accusati di aver compiuto l’attacco armato nei confronti di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.
A loro va la nostra piena solidarietà
La due giorni si svolgerà al centro di documentazione anarchico l’arrotino, in via primo maggio 24c a Lecco (rione malavedo).
Per info, prenotazione tatuaggi e info: larrotino@inventati.org 3384878547
Commenti disabilitati su Due giorni tattoo a Lecco | tags: 23 febbraio, 24 febbraio, alfredo e nicola, anticarceraria, carcere, centro di documentazione anarchico l’arrotino, contro il carcere, CordaTesa, dibattito, due giorni, lecco, raccolta fondi, solidarietà, tattoo | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Sabato 16 febbraio 2013 presidio al carcere Bassone di Como
Dalle 9 alle 12 musica, interventi e microfono aperto per portare solidarietà a tutti i detenuti, a tutte le detenute ed alle loro lotte di libertà
Commenti disabilitati su Presidio anticarcerario al carcere Bassone di Como | tags: 16 febbraio, anticarceraria, bassone, carcere, como, contro il carcere, CordaTesa, detenuti, interventi e microfono aperto, libertà, presidio, solidarietà | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Kelvin, 23 anni, detenuto, ucciso dallo Stato
Era la mattina del 24 gennaio 2013. Era un ragazzo come noi, uno dei tanti che vengono “pescati nel mucchio” e rinchiusi dietro le sbarre per dei reati che il Sistema stesso ci impone di compiere per sopravvivere. Una delle tante vittime che questo Stato si porta appresso. Pochi giorni prima, aveva saputo di essere stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, nonostante fosse incensurato. I suoi compagni di prigionia hanno dato subito l’allarme, ma le guardie accorse non hanno voluto aprire le sbarre immediatamente, come quasi sempre accade. Quando lo hanno fatto, ormai era troppo tardi.
Gridiamo vendetta, bastardi assassini, di un altro ragazzo ci avete privato!
OGNI MORTE IN CARCERE È UN OMICIDIO VOLUTO DAL SISTEMA!
Nel carcere di Bergamo questo è l’ottavo suicidio che si conta in dieci anni. Il sesto nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno in corso. Nel 2012 i morti per carcere (suicidi e morti mai accertate/mai volute accertare, morti per malattie, ecc.) sono stati in totale 154.
Il suicidio è l’atto estremo di ribellione di un essere umano costretto a vivere segregato, è un atto di dignità che non può passare ignorato e restare impunito. Le Istituzioni responsabili e la stampa asservita, per loro convenienza, fanno ogni volta di tutto per nascondere il fatto e le sue vere ragioni.
Di carcere si muore, o immediatamente o a poco a poco, in maniera costante. L’annientamento fisico e psicologico inflitto è brutale. Si va dall’insostenibile sovraffollamento delle celle alla scarsa qualità del cibo somministrato; dall’enorme difficoltà di usare la corrispondenza come mezzo di contatto con l’esterno alla negazione del diritto a ricevere cure mediche specifiche appropriate (a Bergamo un detenuto nel 2011 per questo motivo è morto). D’altro canto è prassi la criminale somministrazione di psicofarmaci e sedativi d’ogni genere, con lo scopo, unico e rimarcato, di annientare la resistenza della persona che combatte contro l’oblio, per renderla innocua, vulnerabile e sottomessa all’ordine carcerario, proprio come vorrebbero vederci sottomessi noi tutti. Nel 2009, sempre nel carcere di via Gleno, un ragazzo è morto di overdose di NOZINAN 100, un potentissimo neurolettico la cui somministrazione deve essere parsimoniosa e controllata medicalmente.
Chi pensa e promuove campagne elettorali promettendo un improbabile indulto o un’improponibile amnistia non fa altro che prendersi gioco dei detenuti stessi, con l’intento di ridicolizzare, sminuire e isolare le fondamentali lotte rivendicative che nascono da dentro. La riduzione dell’elevato numero dei detenuti può dipendere solamente dall’abrogazione delle leggi repressive di cui lo Stato si fa forte. La distruzione del carcere, nodo cardanico di questo Sistema autoritario chiamato capitalismo, democrazia, società del benessere, e la distruzione dello Stato stesso, necessario passo da compiere per una società libera e giusta, si potrà compiere solo ed esclusivamente attraverso la presa di coscienza e l’autorganizzazione di tutti gli sfruttati, siano essi rinchiusi tra le sbarre, alienati nei posti di lavoro, schiacciati nelle piazze.
Scendi in strada ed aggregati a noi, ricordando Kelvin, per dire che
NESSUNA MORTE PASSA SOTTO SILENZIO!
SABATO 16 FEBBRAIO DALLE ORE 11.00 VIA GLENO
PRESIDIO CONTRO IL CARCERE
promuovono: Gruppo Antiautoritario Contro Carcere e Repressione e Compagn* solidali
Da informa-azione
Commenti disabilitati su BG – Kelvin ucciso dallo Stato – Presidio sotto il carcere | tags: anticarceraria, assassinii di stato, bergamo, carcere, CordaTesa, Gruppo Antiautoritario Contro Carcere e Repressione, kelvin, morte, presidio, sabato 16 febbraio 2013 | posted in Assassinii di stato, Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Dentro le mura, Presidi, cortei, saluti e iniziative
IN SOLIDARIETA’
CON MAURZIO ALFIERI E TUTTI I PRIGIONIERI
DEL CARCERE DI SALUZZO
Esiste una galera dentro la galera: sono le sezioni di isolamento, che i ragionieri dei supplizi utilizzano per cercare di sottomettere e annichilire chi non si piega alla disciplina imposta dal regime carcerario. L’isolamento nel carcere di Saluzzo è una tortura che impiega strumenti che vanno dalla privazione di contatto umano, al “passeggio” in piccoli cortili di cemento, uno per cella, senza relazioni, senza orizzonti e senza luce. I prigionieri raccontano che molti di loro non hanno ricevuto nessun tipo di sanzione disciplinare, e che la direzione motiva la loro presenza in questa condizione afflittiva con la scusa del sovraffollamento. Dal 18 dicembre, nella sezione di isolamento del carcere di Saluzzo è rinchiuso Maurizio Alfieri, un prigioniero che da anni ha il coraggio di segnalare all’esterno le brutalità delle galere e la violenza dei secondini, battendosi in prima persona o organizzandosi con i suoi compagni di prigionia, diffondendo negli ultimi mesi, dal carcere di Tolmezzo, storie di teste spaccate e detenuti legati, colpiti con getti d’idrante e pestati a sangue.
Ma il carcere non tollera che la coltre di censura che nasconde la sua vera natura venga infranta e Maurizio, per la sua lotta, ha dovuto subire diverse rappresaglie. L’ultima è un’accusa nei suoi confronti di stare pianificando una fuga in elicottero. Non si potrebbe certo biasimare chi cerchi di evadere dall’apparato carcerario italiano, che ogni anno ammazza più di 160 persone tra abbandono sanitario, abusi di psicofarmaci, pestaggi e suicidi; ma Maurizio ci segnala una manovra pianificata per incastrarlo. Nei suoi confronti, la direttrice del carcere di Tolmezzo e i ROS, hanno organizzato una montatura tesa a motivarne il trasferimento, a fargli scontare più galera, orchestrata per cercare di mettere in secondo piano le atrocità da lui segnalate e intaccare la solidarietà che dall’esterno si è venuta a creare in suo supporto. Sta ai nemici di ogni gabbia e di ogni galera impedirglielo.
CONTRO IL CARCERE E L’ISOLAMENTO!
IN SOLIDARIETA’ CON TUTTI I PRIGIONIERI DEL CARCERE DI SALUZZO!
IN SOLIDARIETA’ CON MAURIZIO ALFIERI!
PRESIDIO SABATO 16 FEBBRAIO 2013
ORE 16 DAVANTI AL CARCERE DI SALUZZO
Commenti disabilitati su [Saluzzo] Presidio anitcarcerario in solidarietà con Maurizio Alfieri e tutti i prigionieri | tags: contro il carcere, maurizio alfieri, presidio anticarcerario, sabato 16 febbraio 2013, saluzzo, solidarietà, tutti i prigionieri | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
LIBERI! LIBERATI STASERA (11-02-13)
Un centinaio di persone ha effettuato tagli alle recinzioni nell’area del cantiere e appicato incendi nei boschi. Uno dei fermati aveva un sacchetto con oltre 130 pietre
Un centinaio di attivisti del movimento No Tav ha preso d’assalto nella notte il cantiere della Torino-Lione a Chiomonte Un quadro elettrico esterno alle recinzioni è stato incendiato interrompendo l’illuminazione nell’area: in quel momento sono iniziati gli attacchi lungo il perimentro e in alcuni punti gli attivisti hanno tagliato le recinzioni e sono entrate all’interno dell’area al di sopra dell’imbocco del tunnel geognostico.
Hanno tolto uno dei cartelloni delle ditte appaltatrici mentre altri gruppi distraevano l’attenzione delle forze dell’ordine a presidio dell’area appiccando piccoli incendi nel bosco vicino.
Lanciati anche pietre e petardi. Danneggiato un mezzo usato nel cantiere e abbattuta una torre faro.Durante una perlustrazione nei boschi sono stati trovati bulloni, biglie, materiale esplodente e diversi involucri di petardi espolsi.
Le forze dell’ordine hanno arrestato due valligiani: Cristian Rivetti, 33 anni ed Emanuele Davi, 41 anni. Le accuse sono di danneggiamento aggravato e continuato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, e possesso di oggetti atti a offendere. La polizia li ha trovati in possesso di caschetti protettivi, guanti da lavoro, mascherina da saldatore in plastica, occhiali da piscina, torce elettriche, maschere antigas, passamontagna, fionda, un sacchetto in tessuto di jeans contenente 133 pietre (applicato alla cintura di uno dei due), cesoie e una matassa di cavo elettrico.
“Si é trattata di un’inqualificabile azione squadrista – commenta il consigliere provinciale del Pd Antonio Ferrentino –
probabilmente il gruppo dei No Tav era galvanizzato dalle ultime notizie relative alle recinzioni, e i problemi avuti con il Comune di Chiomonte”. Pochi giorni fa, infatti, era stato reso noto il contenzioso – con successivo ricorso al Tar – tra il Comune che ospita il cantiere della Maddalena, e la societá Ltf, in merito alle reti delle recinzioni, che sarebbero abusive.Aggiunge il deputato del Pd Stefano Esposito “Le azioni di questi teppisti sono coordinate dai sindaci e amministratori che danno le dritte politiche”.
Fonte
Dom. 10 febbraio, fiaccolata per Emanuele e Cristian
Dopo il fermo di Emanuele e Cristian nella serata di venerdì 8 febbraio 2013, il movimento NoTav vuole dare un segnale forte di vicinanza e solidarietà ai due. La risposta davanti all’ennesima intimidazione non è tardata ad arrivare, indicendo una fiaccolata per le vie di Mattie. Riportiamo qui sotto l’invito del Movimento NoTav e del comitato NoTav di Mattie a partecipare all’iniziativa.
Il comitato NoTav di Mattie e il movimento NoTav invitano tutti coloro che vogliono portare solidarietà a Cristian e Lele alla fiaccolata che si snoderà per le vie del paese passando vicino alle case dei compagni che stanno subendo l’ennesima prova intimidatoria.
Ritrovo DOMENICA 10 FEBBRAIO ore 20.30 presso la piazza del Comune di Mattie
Comitato MATTIE NOTAV
IL MOVIMENTO NON SI ARRESTA!
Il movimento non si arresta e, si assume la responsabilità dell’azione avvenuta nella serata di venerdì 8 febbraio scorso presso il cantiere Clarea. Un’azione che non è la prima e non sarà di certo l’ultima; una resistenza che continuerà finché rimarranno in piedi muri, reti e cantieri.
Per imporre una grande mala opera sempre più insostenibile,loro si preparano ad accrescere tecnologie di guerra e repressione ai danni della popolazione, delle finanze pubbliche e dei diritti reali.
Noi non ci faremo certo intimidire e, con la forza e la lucidità che ci vengono dalla consapevolezza di essere nel giusto, continueremo la lotta per la liberazione del territorio, delle nostre vite e del futuro di tutti.
Cristian ed Emanuele, nostri compagni valsusini, sono tutti noi. Denunciamo il loro fermo come l’ennesima vile intimidazione nei confronti della valle e del movimento NoTav, e ne pretendiamo l’immediata liberazione.
LIBERI TUTTI! LIBERI SUBITO! ORA E SEMPRE NOTAV!
Comitato di lotta popolare Bussoleno
La rassegnazione non è di casa da queste parti…
Commentiamo l’ennesima notte di resistenza notav al cantiere della Maddalena. Quel cantiere che installato con la forza, fortificato abusivamente, e difeso da centinaia di uomini e mezzi delle forze dell’ordine e dell’esercito continua a subire incursioni e avversità varie.
Da tempo le notti non sono tranquille per l’apparato di sicurezza ed è stato così anche questa notte come si evince dal video che ci è stato recapitato, dove si vedono centinaia di notav intenti a danneggiare le reti, il cantiere e la strumentazione interna, visto che almeno metà fortino è rimasto al buio.
Le bandiere notav sventolano all’interno della fortificazione e si confrontano anche con un mezzo dell’esercito, il famigerato Lince, che preferisce la fuga di fronte alla determinazione.
Sono Cronache di Resistenza, non hanno altro nome.
I giornali locali titolano paroloni e nascondono la contraddizione di un cantiere illegittimo e illegale che continua a far spendere soldi pubblici ad una collettività che necessita d’altro, rispetto all’ennesimo furto ai danni dei servizi sociali e alle vere prorità di questo paese.
Dalle cronache si apprende di due valsusini fermati e arrestati in circostanze che non sono chiare, e non sicuramente durante l’assalto al cantiere. Ci dispiace per i vari Numa, Esposito e Ferrentino ma i due notav sono di Mattie, Val Susa, la Valle che Resiste e non fanno parte dei soliti mostri da sbandierare: centri sociali antagonisti o il bau bau dell’anarco insurrezionalista.
A Cristian ed Emanuele va tutta la nostra solidarietà e non mancheremo nel più breve tempo possibile di dimostarla mobilitandoci.
Nonostante i trionfalismi della lobby si tav, il dato di fatto è che la resistenza popolare a questa nefandezza non si arrende e non si rassegna, e la lotta continua…
NO TAV
Commenti disabilitati su Aggiornamento! – Attivisti NoTav “assaltano” Chiomonte Due valsusini arrestati dalla polizia + comunicati | tags: arresti, assalto al cantiere, attivisti, carcere, chiomonte, comunicati, cristian rivetti, emanuele davi, fiaccolata, la valle non si arresta, lotta, mattie, no tav, solidarietà, valsusa | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
Il 10 gennaio un tribunale francese ordinava infine il rilascio (legato a un’espulsione) di Georges Abdallah, dopo oltre 28 anni trascorsi detenuto in Francia.
Malgrado tale detenzione eccezionalmente lunga, Georges Abdallah ha mantenuto il suo impegno al servizio dei popoli arabi libanese e palestinese contro il sionismo, l’imperialismo e la reazione araba.
Georges era divenuto contemporaneamente un esempio dell’accanimento della repressione imperialista, e un esempio di resistenza e di determinazione rivoluzionarie.
Dunque, noi abbiamo creduto al rilascio di Georges, ma le autorità francesi, non emettendo l’ordinanza di espulsione, hanno reso inoperante la decisione del tribunale. Sotto pressione diretta e chiara degli USA (dichiarazione del Dipartimento di Stato, petizioni di membri del Congresso…), il governo francese perpetua così il blocco di una decisione del tribunale.
La social-democrazia francese, che è sempre stata strettamente legata all’imperialismo americano e al sionismo, lo dimostra ancora una volta.
Il Soccorso Rosso Internazionale è fiero di aver iniziato più di 10 anni fa la campagna per il rilascio di Georges Abdallah. Dall’inizio di questa campagna, sono decine le manifestazioni in una mezza dozzina di paesi che hanno portato all’iniziativa delle differenti organizzazioni partecipanti alla costruzione del Soccorso Rosso Internazionale e, nel corso degli anni, abbiamo visto estendersi la solidarietà verso Georges, con l’aggregazione progressiva di forze nuove, e trasformarsi finalmente in un movimento grande che denuncia il mantenimento in carcere di Georges Abdallah.
Una giornata internazionale di mobilitazione per il rilascio di Georges Abdallah è organizzata il 27 febbraio, ossia la vigilia della sua prossima comparizione davanti al tribunale per l’applicazione delle pene. Noi chiediamo a tutte le forze partecipanti al processo di costruzione del Soccorso Rosso Internazionale, a tutte le forze con cui intratteniamo rapporti di lavoro, a tutte le forze progressiste e rivoluzionarie, di rispondere a questo appello e impegnarsi risolutamente per strappare definitivamente il rilascio di Georges.
La Commissione per un Soccorso Rosso Internazionale
(Bruxelles-Zurigo)
4 febbraio 2013
Commenti disabilitati su Giornata internazionale di mobilitazione per Georges Abdallah ! | tags: 27 febbraio, anticarceraria, arabo, carcere, CordaTesa, detenuto, francia, Georges Abdallah, giornata internazionale di mobilitazione, soccorso rosso, solidarietà | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti
riceviamo da mail anonima:
Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio vergate scritte in solidarietà con Marco Camenisch, No Tav, ZAD, Villa Amalias, contro il voto, per Bresci e contro la guerra.
Dopo una notte di passeggiate contro i punti del potere, tratti in arresto due compagni.
Perquisizioni nelle abitazioni di vari compagni e deportati nel carcere di Cremona due ribelli.
Seguiranno aggiornamenti.
Aro e Colo Liberi.
Libere/i Tutte/i
foto delle scritte su:
http://www.cremonaoggi.it/2013/02/06/tornano-i-vandali-in-piazza-s-agostino-sui-muri-scritte-contro-gli-alpini-che-avevano-ripulito-la-zona
AGGIORNATO 9-2-2013
Riceviamo e diffondiamo alcuni comunicati inerenti l’arresto di Aro e Colo
Nel frattempo apprendiamo che i due compagni sono stati scarcerati nel pomeriggio di giovedì!
PRIGIONIERI ESISTENZIALI
Qualche riflessione, un mondo altro.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ad Aro e Colo, compagni di cui condividiamo pensieri e la gioia di quella notte.
Oltre alla solidarietà, affermiamo la nostra complicità nella rottura con questo mondo.
A chi ha usato le parole “prigionieri politici”, PRRRRRRRRRRRR.
Noi ci sentiamo prigionieri esistenziali, dove l’evasione da questo mondo fatto di sfruttamento e oppressione, questo ergastolo sociale, è quello per cui ci battiamo, sentiero che vogliamo esplorare in ogni momento e ovunque.
Riabbracciare i nostri compagni è stata un’emozione indescrivibile, atto pratico della scritta apparsa mercoledì sera, subito dopo l’arresto: I CUORI DI ARO E COLO SARANNO LIBERATI. LIBERI/E TUTTI/E.
C’è chi dice, c’è chi fa. C’è chi tiene la teoria al di fuori della pratica.
Tutto questo ci è avverso, come sbirri, padroni, banchieri, preti, politici e pennivendoli di regime.
Tutto questo ci ha fatto capire, ancora di più, che sono le relazioni rivoltose la sola cosa che salveremmo in questo sistema fatto di merda, di merce e di autoritarismo.
Con profonda collera verso l’esistente, ringraziamo tutte/i della solidarietà mostrata.
anarchiche e anarchici di Cremona
CIP Via Aro e Colo Liberi, 77
Segue comunicato di Aro e Colo:
TERRORISTA È LO STATO
Nella notte di martedì 5 febbraio, mentre ci adoperavamo nell’atto derisorio ai danni del potere bancario, il nostro saper fare è stato interrotto ora dallo spettro di una pallottola in testa ora dal rumore della mano poliziesca. Una volta presi in ostaggio, siamo stati rinchiusi nella sala fermi della caserma dei carabinieri; senza essere informati dei reati commessi, siamo stati lasciati al nulla della stanza fino alla dichiarazione di arresto avvenuta alle 18 del giorno seguente.
Il ricorso alla galera è scattato in quanto nelle nostre abitazioni (perquisite in mattinata), sono stati trovati “pericolosi” scritti anarchici, utilizzati dall’apparato repressivo per costruire la solita menzogna del mostro insurrezionalista. Le accuse con le quali varchiamo l’ingresso di Ca’ del ferro (carcere di Cremona) sono pesantissime e
spropositate ai fatti: due reati associativi, uno per danneggiamento, un’altro per trasporto di esplosivi e, il tanto in voga 280 bis – terrorismo.
Il progetto politico non può che essere mediatico: le cazzate uscite dai giornali e la nostra liberazione avvenuta già Giovedì ne sono la conferma. Prigionieri politici!? Siamo anarchici: il privilegio della politica non solo ci disgusta, ma lo combattiamo come ogni forma di autorità.
Tutti liberi – tutti viventi!
Un caldo abbraccio agli amici/compagni/solidali
che fin dalle prime ore di mercoledì hanno scaldato i nostri cuori.
Per la libertà,
Aro e Colo.
Commenti disabilitati su Cremona – Scritte solidali con Marco Camenisch, due arresti – aggiornato – | tags: anticarceraria, Aro e Colo Liberi, CordaTesa, cremona, due arresti, liberi tutti, marco camenisch, no tav, scritte sui muri, solidarietà | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative, Tutti