Repressione 15 ottobre – Appello per giornata di mobilitazione in solidarietà con imputati e arrestati
diffondiamo da informa-azione
Il 4 aprile si terrà a Roma la prima udienza per 25 persone accusate di devastazione e saccheggio e resistenza per la giornata di rivolta del 15 ottobre a Roma. Altre 16 persone hanno già ricevuto in primo grado condanne dai 2 ai 9 anni.
In tutto 6 persone si trovano ai domiciliari, due in carcere e una decina sono sottoposti all’obbligo di firma.
Dopo la rivolta di Genova 2001 è fin troppo chiaro l’utilizzo del reato di devastazione e saccheggio come monito teso a scoraggiare il ripetersi di rivolte popolari ed a smorzare il desiderio di esternare in maniera efficace il proprio dissenso, com’è chiaro l’intento dello stato di tener divisi gli imputati, di processarli separatamente al fine di isolarli e “annientarli”, come è capitato per i primi ad essere giudicati e condannati.
Non ci può più essere l’illusione di poter chiedere, interagire, cambiare qualcosa stando seduti ai tavoli della democrazia o sperando nella giustizia.
E’ fondamentale non lasciare soli i condannati e gli accusati per il 15 ottobre 2011: che nessuno in galera o tra le mura di una casa trasformata in prigione si senta solo; che mai gli venga il dubbio che forse non ne valeva la pena. Affinchè la gioia di una città illuminata dalle fiamme della rivolta non si spenga mai; affinchè il coraggio di abbandonarsi alla passione dei propri desideri e della propria rabbia non diventi mai un rimorso.
E’ fondamentale ribadire che chiunque abbia partecipato alla rivolta del 15 ottobre a Roma ha fatto bene ad esserci.
Che da più città possibili si alzi un grido di rabbia in solidarietà ai prigionieri e agli inquisiti!
Ne va della libertà di tutti noi! Non lasciamoli soli!
La libertà non cade dal cielo
diffondiamo da Rete evasioni
Il 15 Ottobre 2011, come a Genova nel 2001, eravamo 300.000 a gridare per le strade di Roma la nostra rabbia contro le politiche di austerità, un grido che voleva risvegliare le coscienze di una Italia ancora assopita di fronte alla crisi economica provocata dalle grandi lobby del capitalismo globale e fatta pagare in maniera pesantissima,per intero, alle classi subalterne. Questo mentre in tutta Europa e nei Paesi arabi si sviluppavano mobilitazioni e rivoluzioni.
Una manifestazione che non poteva essere incastonata nelle logiche del corteo – parata più affini alla rappresentanza politica sindacale. Le tante iniziative prodotte sin dalla partenza del corteo, infatti, hanno voluto segnalare simboli e responsabili della crisi, indicando nella riappropriazione diretta l’unica possibilità di porre le nostre vite “contro e fuori” dalle politiche di saccheggio ed austerità che stiamo subendo.
Vogliamo Dayvid “CIGA” Libero Subito!
Ci sono compagni che per le loro idee rischiano di proprio,sacrificando in primis la loro liberta’,
unica cosa realmente loro e realmente importante.
Dayvid non mette bombe.
Dayvid non stava organizzando nessun atto ecclatante, magari a spese altrui.
Dayvid e’ solo una persona che critica il sistema apertamente e attivamente, magari a volte
con troppa foga, ma sempre con coscienza e sempre forte della convinzione che un altro mondo
sia possibile.
Dayvid non ha santi in paradiso e tantomeno in parlamento.
Dayvid e’ un cane sciolto.
Dayvid e’ anarchico.
Per tutti questi motivi Dayvid e’ in carcere.
Il 28 ottobre 2012, senza palesarsi, degli agenti della digos lo traggono in arresto a casa sua,
dicendogli che devono notificargli qualcosa. Viene invece incarcerato immediatamente a S.Vittore.
Le circostanze che hanno condotto al suo arresto non sono del tutto chiare, e vengono
chiarite solo in parte qualche settimana dopo.La sua VERA colpa e’ essere un attivista NO TAV
e anarchico. Insomma, uno scomodo.
Seguendo schemi che ben conosciamo, un mese dopo dal suo arresto Dayvid viene trasferito
al carcere di Alba- Cuneo, pratica che vorrebbe farlo sentire ulteriormente solo e abbandonato.
Cosi’ invece non sara’, piu’ lo porterete lontano e piu’ i suoi amici urleranno forte.
Non dimentichiamoci di Dayvid e di tutti quelli nelle sue stesse condizioni.
Non lasciamoli soli,
Dayvid potresti essere tu!
CIGA LIBERO!!!