Tag Archives: carcere

Aggredisce gli agenti in carcere

cordatesaFerrara –  Aveva aggredito due agenti di polizia penitenziaria in carcere provocando al distrazione a un polso di uno dei due (al pronto soccorso diagnosticheranno all’agente 15 giorni di prognosi). Beiremm Newman, nigeriano di 30 anni, è riuscito così ad essere arrestato pur essendo già in carcere.

Il provvedimento è stato emesso con le imputazioni di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e oltraggio.

Ieri si è tenuto il processo per direttissima, con il patteggiamento della pena di 4 mesi e 20 giorni.

Fonte


Carcere di Reggio, aggredito agente penitenziario

cordatesaReggio Calabria. Ieri pomeriggio, all’interno della Casa Circondariale di Reggio Calabria un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto ristretto nel circuito detentivo denominato “Alta Sicurezza 3”, ossia quella sezione che ospita i detenuti imputati o condannati per reati di mafia.

Nello specifico sembrerebbe che dopo un richiamo al rispetto delle regole, il detenuto si sia scagliato contro quell’operatore penitenziario colpendolo con un pugno al volto procurandogli delle ferite, con prognosi di gg. 2 s.c., ed a ferirne un terzo che si adoperava nel tentativo di bloccare Continue reading

Rissa tra detenuti a Rossano, 8 accoltellati, uno grave

cordatesa(AGI) – Rossano Calabro, 26 mag. – Rissa tra detenuti extracomunitari nel carcere di Rossano Calabro, con l’impiego anche di coltelli a serramanico: otto i feriti, uno dei quali e’ stato ricoverato in gravi condizioni. A renderlo noto e’ Eugenio Sarno, segretario generale della UILPA Penitenziari, con un comunicato dove si riferisce che la rissa e’ avvenuta oggi pomeriggio al momento del rientro dei detenuti dall’ora d’aria. Lo scontro e’ stato tra detenuti di etnia maghrebina e albanese si sono affrontati. I detenuti partecipanti alla rissa hanno anche divelto la scrivania della sezione detentiva in uso agli agenti penitenziari ricavandone sbarre e oggetti contundenti. Bilancio provvisorio: otto detenuti accoltellati trasportati d’urgenza al pronto soccorso del locale nosocomio, di cui uno Continue reading


Pussy riot in carcere duro: Maria Alekhina da 5 giorni in sciopero della fame

cordatesaMosca, 27 maggio 2013 – Continua il suo sciopero della fame Maria Alekhina, una delle due esponenti della band Pussy Riot in carcere con una condanna a due anni e in attesa di un verdetto per la richiesta di scarcerazione anticipata. “Stamattina lo sciopero della fame continuava”, ha comunicato Irina Khrunova, avvocato di Alekhina, all’agenzia Interfax.

Proprio il rifiuto di farla presenziare alle udienze del procedimento aperto il 22 maggio presso un tribunale della regione di Perm è alla base dello sciopero della fame. La giovane ha poi fatto sapere di essere pronta a interrompere l’azione, se nella colonia penale in cui si trova, nella regione degli Continue reading


Carceri duri

Postiamo uno scritto tratto da mentecritica.it

cordatesaSono cresciuta in carcere, figlia di una criminalità più o meno organizzata; in carcere ci sono nata, e oltre il cortile in cui mi rifugio nelle ore d’aria, non ho mai visto nulla riguardo il resto del mondo, se non fuggevolmente attraverso le grate. Qui in carcere abbiamo quasi tutti la chiave per uscire, e chi non ce l’ha porta sempre con sé una forcina da imparare a manovrare per l’occasione. Tutti i giorni c’è qualcuno che esce, che fugge. C’è anche chi arriva da fuori, da carceri peggiori, a cercare chissà cosa. Qualcuno torna a raccontarci qualche storia da fuori, alcune sono belle e altre brutte. Tutto sommato, dai racconti, fuori sembra tutto diverso ma poi il totale rimane quasi invariato.  Parlano di altri carceri, diversi ma sempre carceri. Alcuni più ordinati, altri più sanguinosi, altri Continue reading


Carceri, Italia ancora strigliata dall’Europa

anticarc_ACDetenuti stipati in celle troppo piccole, nelle quali lo spazio a disposizione è inferiore a tre metri quadrati. Un trattamento inumano e degradante, per il quale la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo conferma la condanna dell’Italia, rigettando la richiesta per il riesame del ricorso Torreggiani davanti alla Grande Camera.

La sentenza emessa lo scorso 8 gennaio dai giudici di Strasburgo, diventa così definitiva e l’Italia ha un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime. Il procedimento giudiziario, infatti, nasce dalla denuncia di sette detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza, ai quali lo Stato dovrà pagare una somma totale di 100 mila euro per danni morali, Continue reading


Saluzzo, rientrato l’allarme bomba al carcere

anticarc_ACE’ scattato nel primo pomeriggio l’allarme bomba al carcere di Saluzzo. E’ infatti stato rilevato un pacco, destinato a un detenuto, che ai controlli ai raggi X appariva contenere chiodi e fili elettrici.

Gli uffici della casa circondariale sono stati evacuati, in attesa dell’intervento degli artificieri, provenienti da Torino, e dei carabinieri; sul posto in un primo momento anche i vigili del fuoco.

L’allarme bomba è rientrato quando gli artificieri hanno scoperto che il pacco conteneva in realtà una radiolina e delle lamette: tutto è bene ciò che finisce bene.

Fonte


Viaggio nel carcere di Uta, ecco le celle del 41bis

Clicca sull’immagine per vedere il video (fonte: Repubblica)anticarc_AC


Barcellona: Sui 5 detenuti a Sabadell

diffondiamo da contrainfo

anticarc_ACDa ieri mattina presto (15 maggio 2013) alcunx anarchici/che siamo attenti a capire chi siano i/le detenuti/e  giacche non conosciamo chi sono né di cosa sono accusati esattamente. Secondo la stampa sono “membri” del gruppo anarchico Bandiera Nera, del quale né anche abbiamo conoscenza della sua esistenza e di cui solo abbiamo trovato una pagina di Facebook.

Lo certo è che gli arresti non fanno altro che materializzare una situazione che già alcune di noi vedevamo arrivare. Nelle ultime settimane sono apparsi sporadicamente in articoli di stampa virtuali (Cadena Ser, Europa Press, etc.) sugli anarchici, facendo un’insalata su questioni che non riguardano una relazione reale, ma servono Continue reading


Svizzera – Arrestata la compagna Andy del Soccorso Rosso Internazionale

diffondiamo da informa-azione

cordatesaApprendiamo che Andi, compagna del Revolutionaerer Aufbau e del Soccorso Rosso Internazionale, è stata messa agli arresti da lunedì 13 maggio 2013 nel carcere di Winterthur, vicino a Zurigo. Oltre a esprimere la nostra solidarietà verso una compagna in prima linea contro il capitalismo e le sue galere, attenta e vicina a prigioniere e prigionieri rivoluzionari in giro per il mondo, invitiamo a scriverle e a farle sentire le nostre voci.

Per scrivere alla compagna:

Andrea Stauffacher
Palmstr. 2
CH – 8411 Winterthur
Svizzera



Comunicato di solidarietà da Compagni e Compagne per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia:

Svizzera: il nostro segretario internazionale entra in prigione
Ieri, Andrea “Andi” Stauffacher membro dell’organizzazione Revolutionaerer Aufbau, del Soccorso Rosso svizzero, e della segreteria internazionale del Soccorso Rosso Internazionale, è stata incarcerata nella prigione di Winterthur. Andi era stata condannata nel novembre 2011 a diciassette mesi di prigione dal tribunale penale di Bellinzona per “danni alla proprietà e impiego di esplosivi con intento delittuoso”. Si trattava dell’uso di fuochi d’artificio per attacchi che avrebbero causato danni al consolato spagnolo di Zurigo (azione compiuta in solidarietà con uno sciopero della fame dei prigionieri rivoluzionari in Spagna) e contro un immobile che ospita locali della polizia.

Una traccia parziale di DNA, rinvenuta sui luoghi, corrisponderebbe al suo profilo di DNA, come si era stabilito nel 2002, ma, secondo la legge, quest’ultimo profilo non avrebbe dovuto essere conservato così a lungo. Il tribunale federale su questo punto ha dato ragione agli avvocati: la prova era illegale. Ma il tribunale ha infine confermato la condanna, dichiarando che se la polizia avesse proceduto legalmente (facendo un nuovo prelievo di DNA) il risultato sarebbe stato lo stesso… E’ stato presentato un nuovo ricorso, ma, a differenza dal precedente, non è sospensivo e la nostra compagna è stata quindi incarcerata.


Se questo è un uomo. Ora provate a dire che il 41 bis non è tortura

cordatesaIl filmato che potete vedere dal blog INSORGENZE (da dove diffondiamo questo bell’articolo) mostra Bernardo Provenzano ripreso dalle telecamere di sorveglianza della sala colloqui 41 bis del carcere di Parma durante l’unica ora mensile di colloquio ammessa con i propri familiari. Le immagini venute in possesso della trasmissione televisiva Servizio Pubblico risalgono al 15 dicembre 2012.

Provenzano è stato arrestato nell’aprile del 2006. Sei anni di 41 bis lo hanno ridotto in questo stato. L’uomo ormai ottantenne appare poco presente a se stesso, incapace di intendere. I suoi movimenti sono rallentati, il suo stato è poco vigile, non riesce ad impugnare correttamente la cornetta Continue reading


A Savona detenuti per terra senza materassi

cordatesaSavona – “91 detenuti stipati in celle costruite per ospitare 36 persone, alcuni costretti a dormire per terra perché senza materasso ed altri a vivere 20 ore al giorno in camere di detenzione con una sola finestra nel corridoio, celle ricavate peraltro dall’aula scolastica e dalla sala yoga. Un clima incandescente, quello del carcere S. Agostino di Savona, dove mancano persino 25 Agenti di Polizia Penitenziaria rispetto all’organico previsto dal Ministero della Giustizia”.

Ed è proprio al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri che si Continue reading


Ivrea, in carcere diventano padre e figlio

cordatesaConoscersi dietro le sbarre. Condividere una cella e, nelle ore che non passano, scambiarsi pensieri. Parlare del passato, ma anche del futuro. Ecco, il futuro. Un futuro fuori dal carcere e (perché no?) da padre e figlio. Comincia infatti proprio dal carcere di Ivrea la prima storia, in Italia, di adozione tra detenuti. Il padre ha 53 anni, originario di La Spezia. Nel 2010, quando viene arrestato, la moglie, originaria di un paese dell’Europa dell’est, decide di lasciarlo e di tornare al suo paese. Lui, intanto, si ammala e finisce invalido, sulla sedia a rotelle. Il figlio ha 31 anni, ed è ghanese. Anche lui finisce in cella. La stessa cella. Solo che, quando si sono visti la prima volta, mai avrebbero pensato che sarebbero diventati padre e figlio.

Fonte


Aveva trascorso in carcere 40 anni della sua vita. E’ morto 2 giorni fa alla Molinette di Torino. Si chiamava Giuseppe Ciulla

Diffondiamo da Insorgenze

 

cordatesaL’avevo conosciuto al Mammagialla di Viterbo tra il 2003 e il 2004. Veniva dal Penale di Rebibbia da dove era stato allontanato perché considerato indesiderabile. Finire al Mammagialla voleva dire una cosa sola: trovarsi in punizione. La casa circondariale di VIterbo era (e da quanto ne so ancora non è cambiata) un “istituto eminentemente custodiale”, che tradotto vuol dire con un regime detentivo rigido: celle sempre chiuse, poche attività “trattamentali”, accesso a misure alternative e benefici pressoché nullo. Insomma un carcere punitivo dove si sta chiusi e basta.
Ma Giuseppe Ciulla, così si chiamava, per così poco non si scoraggiava affatto. Ne aveva viste di molto Continue reading


Daniel Libeskind in ricordo di Bobby Sands ma piovono critiche

cordatesaÈ tristemente famoso il carcere, ribattezzato il Maze, dove sono stati torturati e interrogati i militanti dell’Ira (Irisch republican army) e da dove Bobby Sands non è mai uscito vivo. Della struttura chiusa nel 2000 è rimasta in piedi solo l’infermieria, ovvero il teatro delle attività più violente. Si è pensato per rivalutare la zona di costruire un’architettura dedicata alla pace e al dialogo affidando la costruzione all’archistar Daniel Libeskind. L’idea sembrava buona ed è stato realizzato anche un rendering ma le critiche, soprattutto degli unionisti, non hanno tardato ad invadere i giornali inglesi vedono nella costruzione solo un santuario del terrorismo.

Fonte


Modena, tenta il suicidio in carcere

cordatesa Il noto imprenditore Giacomo Bizzini ha tentato il suicidio in carcere impiccandosi con un lenzuolo. E’ stato salvato dal tempestivo intervento di un agente di polizia penitenziaria in servizio al Sant’Anna di Modena. Lo riferisce la Gazzetta.

Bizzini deve scontare la pena comminatagli dal tribunale (6 anni e 6 mesi in appello, meno 3 di indulto) per bancarotta fraudolenta. Il fallimento, 13 anni fa, della sua Nadini beffò otre 200 creditori. Per soddisfarne le richieste il tribunale ha venduto all’asta la sua villa per 2 milioni di euro.

Fonte


Cinque richiedenti l’asilo in carcere

 

cordatesaHanno causato danni alle infrastrutture del centro di Bellinzona infrangendo i vetri e gettando mobili dalle finestre.

I motivi che hanno scatenato i disordini ieri notte al centro per richiedenti l’asilo di via san Gottardo a Bellinzona sono ancora tutti da chiarire. Spetterà alla magistratura far luce sulla vicenda che ha portato in carcere cinque richiedenti l’asilo di un’età compresa tra i 18 e 28 anni.

Intanto però si contano i danni causati dai cinque all’interno dell’ex centro della Fondazione Madonna di Re. Danni che la polizia in una nota inviata oggi giudica ingenti.

Sono prontamente giunte sul posto 4 pattuglie della Polizia cantonale rafforzate dalla Polizia comunale di Bellinzona, che hanno Continue reading


Thailandia: via le catene a centinaia di detenuti

thailandiacateneEntro i prossimi tre mesi le autorità thailandesi toglieranno le catene a tutti i prigionieri costretti ora a portarle  alle caviglie per aver commesso un crimine grave.

Come riportano i media locali, la premier Yinluck  ha presieduto questa settimana la cerimonia durante la quale sono state tolte le catene a decine di detenuti del carcere di massima sicurezza di Bang Khwang a Nonthaburi, provincia adiacente a quella di .

Finora, un totale di 563 detenuti degli 800 del carcere sono stati liberati dalle catene.

Di coloro che hanno beneficiato della misura, 513 si trovano nel Continue reading


Nuoro: detenuto 45enne stroncato da infarto mentre gioca nel campo di calcio del carcere

cordatesaTragica fine di un detenuto ieri all’interno del carcere di Nuoro di Badu ‘e Carros. L’uomo, Giampaolo Casula, 45 anni, di Tortolì, si è accasciato al suolo durante una partita di calcio, probabilmente a causa di un arresto cardiaco.
Un fulmine a ciel sereno che ha messo sotto choc sia gli altri detenuti che il personale della polizia penitenziaria che lavora all’interno del carcere.
L’uomo è stato colpito con tutta probabilità da un malore, anche se ancora manca l’ufficialità. Nel momento in cui ha avuto l’infarto stava giocando in porta. A nulla è servito l’intervento del medico del carcere, che dopo aver cercato di fare il possibile non ha potuto far altro che constatare il decesso del detenuto.
Disperazione e sgomento tra i compagni che stavano giocando assieme a lui, Continue reading


Marassi, arrivano le celle per malati psichiatrici

cordatesaChiudono gli ospedali giudiziari: nuove celle a misura degli ospiti “problematici”. A Marassi saranno pronte a giugno. Alla Spezia un penitenziario ad hoc

Dalle finestre si fatica a guardare fuori, perché le grate, per scongiurare gesti autolesionisti, hanno maglie strettissime. Ci sono telecamere a infrarossi sopra i cinque letti e in bagno, “così il controllo dalla cabina di regia è 24 ore su 24”, spiegano. Sono le due celle di ultima generazione del carcere di Marassi, che, annuncia il direttore Salvatore Mazzeo, “apriranno a giugno e ospiteranno i detenuti con problemi psichiatrici, per i 30 giorni di osservazione psichiatrica”.

Il periodo, cioè, “che serve a valutare se la Continue reading


Eboli (Sa): telefonate hard dal carcere, condannato ex comandante di Polizia penitenziaria

cordatesaIn soli venti giorni aveva collezionato più di ottanta telefonate a linee erotiche, tutte fatte da una stanza del carcere di Eboli dove era comandante del reparto di polizia penitenziaria. Una condotta che, associata alla falsificazione di un registro, è valsa a F.V., ora in pensione, una condanna a 2 anni e 2 mesi emessa ieri dalla prima sezione penale del Tribunale di Salerno.
L’indagine è partita quando sulla scrivania della direzione penitenziaria è arrivata una bolletta telefonica anomala, con una cifra di molto superiore agli standard. L’inchiesta della magistratura, condotta dal sostituto procuratore Roberto Penna, ha dimostrato-che le telefonate partivano tutte da uno stesso ufficio, dove il telefono era stato tolto ma l’utenza era rimasta attiva e bastava inserire l’apparecchio per Continue reading


Opg. Persone non pericolose devono essere dimesse subito

cordatesaDimissione immediata dagli Opg delle persone delle quali l’autorità giudiziaria abbia escluso la pericolosità sociale” è quanto chiede un emendamento al decreto Balduzzi espresso dalla Commissione affari costituzionali e recepito dalla Commissione Affari sociali. Oggi il decreto in Aula alla Camera per la discussione generale. Lunedì il voto.

17 MAG – Le persone delle quali l’autorità giudiziaria abbia escluso la pericolosità sociale devono essere immediatamente dimesse dagli Ospedali psichiatrici giudiziari a prescindere dal fatto che il termine per il definitivo superamento degli Opg sia stato prorogato al 1o Continue reading


Benevento, detenuto aggredisce due agenti di Polizia Penitenziaria

cordatesaIeri pomeriggio (15 maggio) presso il Carcere di Benevento, in contrada Capodimonte, due agenti di Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto del circuito di alta sicurezza in carcere per reati di criminalità organizzata. Il fatto è accaduto al rientro dal campo sportivo: il recluso sarebbe andato in escandescenza, aggredendo il personale di sorveglianza, ma la prontezza dei poliziotti penitenziari ha evitato il peggio. “Nonostante si lavori in un continuo clima emergenziale, in una struttura sovraffollata, con una carenza di uomini ormai patologica – ha commentato la segreteria del Si.N.A.P.Pe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – possiamo affermare che la professionalità dei poliziotti penitenziari conquista giorno dopo giorno gesti eroici di cui quasi Continue reading


Aggressione nel carcere di Bari: poliziotto preso a pugni

cordatesaUn altro agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto nel carcere di Bari. Dopo l’episodio avvenuto meno di un mese fa, un caso si sarebbe verificato ieri sera. A denunciare l’aggressione è il segretario nazionale del Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria), Federico Pilagatti: a prendere a pugni il poliziotto, poi portato in ospedale, sarebbe stato un detenuto che negli ultimi tempi si è giò reso responsabile di altre quattro aggressioni.

“E’ incredibile – afferma Pilagatti in una nota – l’inerzia dell’amministrazione penitenziaria che nonostante abbia tutte le opzioni per risolvere la questione a tutt’oggi ha lasciato libero il detenuto di fare quello che vuole e mettere tutto il carcere in subbuglio”. “Bastava applicare gli articoli Continue reading


Carcere italia, due Detenuti su tre ha malattie infettive!

cordatesaE’ allarme malattie infettive tra i detenuti nelle carceri italiane, ad essere colpiti sono circa due persone su tre. Un dato frutto della somma delle percentuali di alcune patologie infettive di cui sono vittime i detenuti: la positivita’ al test dell’epatite Ce’, infatti, del 28%, per l’epatite B del 7%, ed il 3,5% per l’Hiv. Inoltre il 20% ha una tubercolosi latente, ed il 4% ha presentato risultati positivi per la sifilide.

A stabilirlo e’ uno studio, realizzato su 20 istituti di pena, dedicato alle malattie infettive nei penitenziari promosso dalla Societa’ Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) e da Nps, presentata a Torino al V Congresso nazionale Icar(Italian Conference on Aids and Continue reading


Nel carcere di Avellino manca acqua

cordatesa(Adnkronos) – “L’apertura del nuovo padiglione detentivo all’interno del carcere di Avellino, che ha visto aumentare i detenuti da 450 a 650 unita’, ha mandato in tilt la fornitura dell’acqua e i poliziotti sono costretti a chiudere l’acqua in determinate fasce orarie della giornata per consentire all’impianto idrico di riacquistare pressione per la successiva erogazione con evidente malessere presso la popolazione reclusa, destinato a crescere nella imminente stagione estiva con ricadute sul piano della sicurezza e delle condizioni igienico-sanitarie”. Lo denunciano in una nota il segretario generale del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, e il segretario nazionale Emilio Fattorello, che questa mattina hanno incontrato a Roma la Vice Capo Dipartimento Amministrazione Continue reading


Grecia. Carcere ai professori che scioperano. L’ultima mossa del Governo Samaras

cordatesaATENE – Carcere ai professori che scioperano. E’ l’ultima minaccia emanata dal Governo conservatore guidato da Antonis Samaras per rimettere in moto l’apparato statale, dilaniato da tagli lineari alla spesa pubblica e dagli scioperi di protesta per le condizioni lavorative e di accesso ai servizi non lontani da quelli del terzo mondo.

Si tratta di una norma emessa ieri sera in un bollettino ufficiale dal governo, emanato in previsione dello sciopero del prossimo 17 maggio, giornata in cui è previsto l’inizio degli esami di selezione per il comparto universitario. Una giornata in cui è previsto un nuovo sciopero da parte dell’Olme, il sindacato di categoria.

Nel decreto, secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale, sono Continue reading


Agente sfregiato da un recluso nascondeva una lametta in bocca

cordatesaUn detenuto, recluso nel carcere di Torino, (avrebbe dovuto tornare in libertà nel 2014) ha sfregiato con la lama di un rasoio che aveva nascosto in bocca un sovrintendente capo della polizia penitenziaria. Il sovrintendente lo stava scortando in una camera di sicurezza, a fianco dell’Uffficio matricola del carcere.

Sul volto dell’agente c’è ora una profonda ferita, lunga oltre dieci centimetri. Commenta il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, affiancato dal segretario regionale Gerardo Romano: «E’ l’ennesimo episodio di violenza contro gli agenti, che dimostra i rischi che siamo costretti ogni giorno ad affrontare. aspettiamo un messaggio forte dal nuovo governo affinché nelle prigioni italiane si possa finalmente operare in piena sicurezza».

Fonte


Detenuto ferisce agente in carcere Turi

statua-testata-zidane-pompidou-video(ANSA) – Un poliziotto penitenziario e’ stato ferito con una testata al volto da un detenuto ricoverato nel centro clinico del carcere di Turi, nel barese, dove si trovano 18 uomini con patologie anche mentali. L’agente e’ ricoverato per accertamenti in ospedale. Ne da’ notizia il segretario generale del Cosp, il Coordinamento sindacale penitenziario, Domenico Mastrulli, secondo il quale nel carcere di Turi nei giorni scorsi si sono verificate altre aggressioni.


Carcere di Bellizzi Irpino, Ciisa: “Caso di Tbc”

cordatesaDa notizie in nostro possesso si è registrato un
ennesimo caso di TBC all’interno dei penitenziari..! Tale episodio simile a quello che successe dieci anni fa ha fatto rivivere il dramma della situazione. Oggi, mentre il caso si conosceva all’epoca dei fatti non si conoscevano le cause e le concause dell’evento. Si parla tanto di prevenzione ma poi alla fine non se ne fa nulla o quantomeno si dimentica con molta facilità il problema.” Lo scrive in una nota il Vice Segretario Nazionale della Ciisa penitenziari, Giuseppe Nazzaro.

“Se le Autorità Penitenziarie, Sanitarie e Politiche avessero avuto accortezza ed attenzione alle nostre pubbliche denunce – prosegue – , dove la scrivente O.S. Ciisa Penitenziari e non solo, avrebbe fatto intendere dell’incompatibilità igienico-sanitaria del carcere di Bellizzi Irpino e confermate anche Continue reading