Category Archives: Dentro le mura

Carcere di Lecce, una detenuta appicca il fuoco nella sua cella

Shock nel corso della serata di ieri all’interno del carcere “Borgo San Nicola” di Lecce: una detenuta della sezione femminile, infatti, ha di colpo dato fuoco alla sua cella, ed è stato subito panico.

Immediato è scattato l’intervento da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria che, in condizioni precarie, hanno dovuto il fumo e le fiamme per scongiurare il peggio all’autrice dell’episodio e a tutte le detenute della struttura.

Una volta domate le fiamme, però, per quattro agenti intervenute si è reso necessario il ricovero in ospedale per intossicazione. Continue reading


Lucca – Aggredito in carcere agente

Nuova aggressione ai danni di un agente penitenziario ieri (18 ottobre) a Lucca. A denunciare l’episodio è il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe.
“Ieri un detenuto italiano – denuncia Pasquale Salemme, segretario per la Toscana del sindacato – subito dopo aver conferito con il comandante, nell’uscire dall’ufficio ha prima tentato di aggredire l’agente di servizio ai cancelli e poi ha aggredito un altro agente colpendolo con un pugno al volo. Questa si aggiunge alle altre aggressioni subite dai colleghi qualche settimana fa e la cosa grave è che nessun provvedimento viene preso contro questi delinquenti che usano violenza: i responsabili di altri episodi di aggressione ad agenti, per dire, anziché essere trasferiti sono ancora qui, e si fanno quasi vanto di non aver avuto alcuna punizione per quel che di grave hanno fatto. Queste tensioni sfiancano il personale di polizia penitenziaria che ha già prossi problemi operativi, a cominciare dal sopperire alle problematiche del nucleo traduzioni di Pisa Continue reading


Grosseto – Detenuto aggredisce agenti

Agenti aggrediti nel carcere di Grosseto. E’ accaduto nella giornata di venerdì, ma la notizia è trapelata solo oggi. L’aggressore è un detenuto di origini bielorusse che aveva litigato con un altro detenuto e per questo era stato disposto per lui il cambio cella. Ma venerdì, giorno dello spostamento nella nuova camera, l’uomo ha violentemente aggredito gli agenti di servizio, opponendosi con forza. «Una situazione sempre critica ed allarmante – spiega Pasquale Salemme, segretario nazionale per la Toscana del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria Sappe, che ha denunciato l’accaduto -. E’ una vergogna. Ogni giorno le donne e gli uomini del corpo di Polizia penitenziaria sono destinatari di violenze gratuite: esprimiamo solidarietà ai colleghi feriti e auguriamo loro una veloce guarigione e ritorno in servizio». Continue reading


Continuano le proteste di alcuni detenuti nel carcere di Bancali, a Sassari.

«Ordine e sicurezza nell’istituto di Sassari a repentaglio a causa di un detenuto alta sicurezza.» A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’O.S.A.P.P.,  Domenico Nicotra, che rende note le vicissitudini che si stanno registrando attualmente nel carcere di Sassari e che  sembra hanno avuto inizio nella giornata di ieri a causa di un’eclatante protesta posta in essere da un detenuto alta sicurezza 2.

«Pare – aggiunge Domenico Nicotra -, che tutto abbia avuto inizio con l’ingresso nel carcere di Bancali al quale non sarebbe stata concessa una telefonata. Da questo episodio una escalation di violenti quali distruzione di suppellettili, televisore, termosifone sino ad arrivare a barricare la porta di ingresso nella stanza detentiva. Ma la recente circolare del Capo del DAP Santi Consolo non consente la divulgazione di notizie dal carcere, quindi non siamo certi delle motivazioni e nemmeno della gravità degli eventi in atto dentro il super carcere di sassari bancali.  ora prosegue il sindacalista dell’O.S.A.P.P pare la situazione perduri con gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza.» Continue reading


Padova: detenuto morde un agente

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Un detenuto del carcere Due Palazzi, africano, ha picchiato due agenti, arrivando addirittura a prenderli a morsi. A denunciare l’ennesima aggressione avvenuta all’interno della casa di detenzione la segreteria regionale del Si.n.a.p.pe sindacato nazionale autonomo della polizia penitenziari, come scrive tgpadova.it

I due poliziotti sono stati aggrediti dal carcerato mentre lo stavano accompagnando in infermeria per le visite mediche: l’africano, peraltro, si trovava in isolamento proprio per motivi disciplinari e aveva già aggredito i poliziotti che lo avevano arrestato dicendo di essere un sostenitore dell’Isis. Continue reading


Frosinone, agente di penitenziaria ferito mentre cerca di separare due detenuti

Permane alta la tensione nelle carceri del Lazio. “Una situazione sempre critica ed allarmante”, commenta Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, il primo e più rappresentativo della Categoria. “Giovedì scorso nel carcere di Frosinone, presso la Sezione detentiva A, è stato aggredito un poliziotto penitenziario mentre si accingeva a dividere due detenuti durante una colluttazione all’interno della sezione il regime detentivo aperto. Il collega ha subito un trauma cranico dovuto al lancio di un suppellettile da cucina, poi sequestrato. Il poliziotto penitenziario, ferito, ha perso conoscenza ed è stato accompagnato da alcuni altri detenuti prima nei pressi infermeria e poi è stato disposto il suo trasporto Continue reading


VITERBO/ Nuova aggressione nel carcere di Mammagialla

Ancora un’aggressione di un detenuto del carcere viterbese di Mammagialla ed ancora alla ribalta torna il problema della sicurezza nella casa circondariale e non solo. Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, nel repartino di Belcolle adibito all’assistenza dei detenuti di Mammagialla, un marocchino ha dato in escandescenza perchè non poteva fumare e con la branda del letto ha sfondato la parete divisoria con l’altra stanza dove vi era un altro detenuto. Sono intervenuti sia gli agenti di polizia penitenziaria di Belcolle che alcuni di Mammagialla, riaccompagando uno di questi detenuti al carcere e sedando l’altro sul posto. Soltanto pochi giorni fa le sigle sindacali si erano riunite davanti Mammagialla per protestare per la situazione che giornalmente sono costretti a vivere gli agenti di polizia peniteniaria, ridotti nel numero rispetto alla popolazione carceraria e, quindi, meno tutelati dal punto di vista della sicurezza. Una situazione che, purtroppo, non è limitata alla casa circondariale di Viterbo, ma che riguarda gran parte delle carceri italiane. Continue reading


Foggia, aggressione in carcere: detenuto colpisce agente di polizia con uno sgabello

Un agente di polizia penitenziaria è rimasto ferito nel carcere di Foggia dopo essere stato aggredito e colpito alla testa con uno sgabello da un detenuto. Lo rende noto il segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo. L’agente di polizia non corre pericolo di vita ma è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale di Foggia dove è stato sottoposto a cure mediche. L’uomo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale.  A quanto riferisce Di Giacomo, qualche giorno fa l’agente di polizia penitenziaria aveva fatto rapporto disciplinare nei confronti del detenuto, un 30enne, che oggi lo ha aggredito, colpendolo alla testa con uno sgabello. Continue reading


Non gradiscono la cena: detenuti del carcere minorile Beccaria incendiano le celle

Hanno incendiato le proprie celle per protestare contro la cena, a quanto pare poco apprezzata. La “rivolta” è andata in scena la scorsa notte all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano, teatro nel recente passato di altri episodi simili. A denunciare l’ultima violenta protesta, che poteva causare anche seri danni a persone e cose, è stato il segretario regionale lombardo del Sappe (il sindacato autonomo della polizia penitenziaria) Alfonso Greco: “Ormai i colleghi sono diventati così esperti a spegnere incendi da far concorrenza ai vigili del fuoco, ma questo non deve essere ‘normale amministrazione'”, ha detto Greco in tono sarcastico. Continue reading


Incendi, botte e disordini nel carcere di Lucca

Nelle ultime settimane la C.C. di Lucca e gli Agenti di Polizia Penitenziaria sono stati, loro malgrado, coinvolti in molteplici episodi che compromettono la sicurezza del penitenziario. E il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE chiede l’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando. “La situazione è sempre più grave ed è grave che non vengano adottati, da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria adeguati provvedimenti”, tuona Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che chiede l’intervento del Ministro Guardasigilli. “Il carcere di Lucca è stato oggetto di gravi episodi. Già qualche settimana fa un detenuto di origine algerine ha tentato di appiccare, alle 4 del mattino ossia quando meno personale c’è in servizio, un incendio all’interno della propria cella. Il tempestivo intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria del reparto ha limitato i danni: infatti solo lo stesso detenuto e il compagno di cella sono Continue reading


Terni, situazione esplosiva alla Casa circondariale

Situazione esplosiva presso la Casa circondariale di Terni. La denuncia è di Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato di polizia penitenziaria Sappe. Si susseguono risse tra detenuti e minacce agli agenti con pentolini con olio bollente, insulti, sputi e non solo. Ieri infatti c’è stata un’aggressione da parte di un detenuto albanese della media sicurezza che ha dato in escandescenza per una richiesta non esaudita, in quanto non ne aveva diritto.

“Al diniego dei due poliziotti presenti – racconta Bonino – li aggrediva con calci e pugni. I poliziotti refertati dalla locale infermeria sono poi stati accompagnati al locale pronto soccorso per accertamenti diagnostici. Non è più possibile lavorare in queste condizioni, la Polizia Penitenziaria abbandonata a se stessa, senza alcuna tutela!!! Siamo stanchi di ripeterlo vogliamo l’intervento immediato di chi ne ha autorità, perchè non si può venire a lavorare e pregare che vada tutto bene!!! E’ ormai quotidiano il “bollettino di guerra” Continue reading


Carinola – Aggressione in carcere ai danni di un agente: cella devastata

Una nuova aggressione si è consumata in carcere, questa volta nella struttura penitenziaria di Carinola, come denunciato da Ciro Auricchio, segretario regionale del sindacato Uspp (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria).

 “Il detenuto, un italiano, da mesi viene seguito per episodi violenti contro operatori e più volte pare abbia distrutto la camera dove pernotta e altri beni dell’amministrazione. Questa volta ha aggredito gli agenti mandandoli in ospedale; poi fortunatamente sono stati dimessi” ha chiarito Auricchio, denunciando l’accaduto. Ancora una volta emerge la complessità per gli organi penitenziari e l’esigenza di far fronte al sovraffollamento delle carceri.

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Vercelli – Aggredita da una detenuta

Aggredita e spintonata contro un cancello, un’agente della polizia penitenziaria in servizio nel reparto femminile del carcere di Billiemme è finita in ospedale, oggi, rimedianto otto giorni di prognosi.

L’aggressione è avvenuta domenica nella sezione femminile, a opera di una dentenuta italiana 21enne che chiedeva l’immediata presenza nella sua cella del medico.

Portata al pronto soccorso del Sant’Andrea, la poliziotta è stata visitata e poi dimessa con diagnosi una distrazione rachide-cervicale.

“Siamo all’ennesima aggressione in danno del personale di polizia penitenziaria, trascinata in una spirale senza fine da una amministrazione ormai assente – commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp che ha segnalato l’episodio Continue reading


Velletri – Protesta dei detenuti, molti i danni provocati all’interno del carcere

Un episodio molto particolare è stato registrato nelle scorse ore all’interno del carcere di Velletri. Stando a quanto riferito dai sindacalisti dell’Ugl Polizia penitenziaria Carmine Olanda e Ciro Borrelli, alcuni detenuti italiani, all’interno della loro sezione, hanno dato vita a una forte protesta che ha portato i reclusi a rompere tavoli, sgabelli, vetri di alcune finestre e telecamere di sorveglianza, oltre che all’utilizzo dell’idrante per allagare la sezione detentiva. «Abbiamo avuto dei momenti molto difficili – ha commentato Borrelli – Gestire una protesta dei detenuti non è assolutamente facile: in quel momento erano fuori controllo e disposti a qualunque altro gesto lesivo Continue reading


Udine, detenuto aggredisce Polizia penitenziaria

TRIESTE, 8 OTT – Un detenuto ventiduenne italiano del carcere di Udine ha aggredito un agente di Polizia penitenziaria. L’episodio, avvenuto nella serata del 6 ottobre, è stato reso noto oggi dal segretario regionale del sindacato Sappe, Giovanni Altomare.
Venerdì sera, dopo aver danneggiato nuovamente due celle, è andato in escandescenze minacciando e aggredendo fisicamente sei Agenti di Polizia Penitenziaria, uno dei quali è stato afferrato al collo e colpito al volto, riportando una contrattura para vertebrale, labbro gonfio ed escoriazioni al collo, con prognosi di sette giorni. E’ stata emanata una disposizione interna che vieta la custodia da parte del detenuto dell’accendino, che per fumare una sigaretta, deve farsela a Continue reading


Carceri sarde: detenuto danneggia celle a Uta

Un detenuto ha danneggiato due celle del Reparto isolamento all’interno del carcere di Uta e un secondo, ricoverato in un ospedale cittadino, ha cercato di schizzare sangue sugli agenti dopo essersi staccato una cannula dal braccio. Lo denunciano i sindacati della Polizia penitenziaria Uil-Pa e Sappe.
“Sono stati ultimi giorni di alta tensione quelli vissuti nel carcere cagliaritano di Uta. Prima, un detenuto straniero ha completamente distrutto due celle del Reparto isolamento – sottolinea Continue reading


Busto Arsizio – Detenuto si ferisce in carcere, poi aggredisce agenti che volevano fermarlo

Il vicecomandante e un agente della Polizia Penitenziaria del carcere di Busto Arsizio (Varese) sono rimasti feriti in un’aggressione da parte di un detenuto di 22 anni, nel tardo pomeriggio di mercoledì. L’agente, intervenuto per fermare il giovane che stava mettendo in atto gesti lesionistici, è stato colpito a calci e pugni e ha riportato la frattura del dito di una mano. Mentre il vicecomandate, che era andato successivamente in infermeria per calmarlo, è stato colpito con una testata e ha dovuti ricorrere ad alcuni punti di sutura. La notizia, resa nota dai sindacati di Polizia Continue reading


Milano, agenti penitenziari aggrediti nel carcere minorile Beccaria

Tre agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano da “un detenuto di origine magrebina con problematiche di natura psichiatrica”. Lo denuncia in una nota il sindacato Sinappe. Per Giuseppe Merola, segretario regionale lombardo del Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria per la giustizia minorile, “siamo davanti a uno scempio” e a una “polveriera, sempre più pronta ad Continue reading


Lecce – 7 agenti feriti in 8 giorni di polo psichiatrico

“È trascorsa meno di una settimana dall’inaugurazione del nuovo polo di osservazione psichiatrica nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce e già si registrano le prime criticità”. A darne notizia è l’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale, Leo Beneduci.

Sette gli agenti feriti stando al resoconto stilato dall’organizzazione sindacale: “Domenica [24 settembre] -si legge nella nota- verso le ore 13 due detenuti nel nuovo polo psichiatrico sono andati in escandescenza, uno dei due, un trentacinquenne di origini brindisine ha letteralmente distrutto una cella detentiva cercando di aggredire gli agenti di polizia Continue reading


Nel carcere di Pavia tre detenuti hanno tentato il suicidio in 24 ore

Nel carcere di Pavia tre tentativi di suicidio in un solo giorno. Tre giovani carcerati rinchiusi a Torre del Gallo, la casa circondariale alla periferia Est della città, hanno tentato di togliersi la vita. La prima richiesta di soccorso dal penitenziario alla centrale del 118 è partita venerdì intorno alle 11.30: un detenuto nordafricano di 24 anni era stramazzato a terra in cella, privo di sensi. Non sopportava più la vita dentro il carcere, così ha preso la bombola da cucina, fornita in dotazione per l’uso del fornelletto, e ha inalando gas metano per diversi minuti. Ad avere avuto la peggio, dei tre, è stato proprio lui. Il 24enne, ricoverato a seguito della forte intossicazione, versa in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del San Matteo.

Poco prima di mezzanotte, la Continue reading


Carcere di Ferrara, ancora una aggressione agli agenti

Un altro gravissimo episodio di violenza oggi nel carcere ferrarese dell’Arginone. “Due ispettori ed un agente – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – sono stati aggrediti da un giovane detenuto italiano, mentre lo stavano accompagnando in infermeria”.

I tre agenti della Polizia Penitenziaria che hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere: uno ha riportato la frattura di un dito,  con prognosi di 25 giorni e gli altri Continue reading


Operazione Scripta Manent – Aggiornamenti

Diffondiamo da informa-azione

Daniele è stato scarcerato

In attesa di maggiori informazioni apprendiamo da Croce Nera Anarchica che il compagno Daniele Cortelli, arrestato nel corso delle perquisizioni per l’inchiesta Scripta Manent, è stato scarcerato

Una settimana di isolamento per Marco dopo distruzione di vetrate del carcere

Testi tratti da Croce Nera Anarchica:

Apprendiamo, tramite una lettera datata 26 gennaio, che al compagno anarchico prigioniero in AS2 nel carcere Alessandria è stata fatta scontare una settimana di Continue reading


Prigionieri | Trieste – Kabu trasferito dai domiciliari al carcere

Diffondiamo da Informa-azione

da Anarchici Udinesi

Un compagno anarchico udinese da 8 mesi ai domiciliari a Trieste con le accuse di oltraggio e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, il 3 febbraio 2017, circa due settimane prima della sua liberazione viene prelevato dalle carogne in divisa nella sua abitazione e portato nel carcere di Trieste, le motivazioni sono l’accusa di rapina e violazione del foglio di via da Udine. Per queste accuse viene condannato a un anno e nove mesi, ma per decidere con che modalità deve scontare la pena, bisogna aspettare che una commissione si riunisca e prenda la sua decisione, nell’attesa che trovino il tempo di riunirsi, vale a dire tra uno, due, tre, quattro o chissà quanti mesi, nel frattempo il magistrato prende la decisione di detenere il compagno in carcere.
Alla luce di tutto ciò, sabato 11.02.2017, saremo sotto il carcere di Trieste (via Coroneo) per portare la nostra solidarietà al compagno costretto agli arresti.

Per scrivergli:

Alberto Casonato
Via Coroneo 26, Trieste

Seguiranno aggiornamenti.


A proposito dell’articolo di Repubblica sulle 5 brigatiste irriducibili .

Diffondiamo da osservatorio repressione

Come faccio ormai da qualche anno a fine dicembre spedisco delle lettere di augurio per un anno migliore a compagne e compagni che si trovano in carcere. Quest’anno ho spedito otto lettere, sei a compagne recluse nel carcere di Latina, una a un compagno recluso a Teramo e l’ultima ad una compagna reclusa con il 41 bis nel carcere di L’Aquila .

Quindi per uno come me sensibile a queste tematiche mi ha molto infastidito l’articolo apparso su Repubblica

Troppo facile giocare col sarcasmo sprezzante, troppo comodo schernire chi non può rispondere, né dire la propria. È il solito gioco sporco di quei giornalisti che deridono vite umane perché non si sono adeguate agli schemi meschini su cui i tanti imbrattacarte hanno ritagliato la propria misera esistenza servile alle volontà del potere.

Sul numero di Repubblica del 31 gennaio, due giornalisti, vogliosi di avviarsi in una carriera di arrampicatori, Massimo Lugli e Clemente Pistilli ci raccontano di 5 donne, brigatiste irriducibili, le definiscono, rinchiuse in una sezione di alta sicurezza nel carcere di Latina da oltre 30 anni. Inoltre nominano senza nessun motivo valido anche altre due detenute Anna Beniamino e Valentina Speziale, provenienti dalle file del terrorismo anarchico che sono nella stessa sezione di alta sicurezza

Ci sarebbero tante riflessioni da fare, sul perché della prigione, sulla logica punitiva che guida le azioni, per lo più vendicative, dello Stato di questo paese. Ci sarebbe da riflettere che lo fa in nome di tutti noi, infliggendo punizioni di una violenza inaudita come la sottrazione della libertà, nonostante la carta costitutiva della attuale repubblica imponga un obbligo: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità” (art. 27 della Costituzione). E nel trattamento di queste donne si potrebbe discutere molto quanto sia disumano il modo in cui vengono trattate.

Non solo vengono derise queste donne, senza cercare di conoscere né capire il loro portato ideale, ma l’insulto va oltre: «nonostante la stragrande maggioranza dei loro ex compagni, quelli che avevano imbracciato le armi come tanti altri di una generazione perduta, siano ormai liberi, tra pentiti, dissociati, graziati, collaboratori di giustizia».  Potrebbero informarsi, i signori giornalisti, leggere qualche libro, per sapere le attività, gli obiettivi e gli ideali di quella che definiscono “generazione perduta” che da tempo ha raccontato e analizzato i propri percorsi per far conoscere cosa voleva raggiungere e per cosa si batteva.

È vero, la gran parte dei quelle e quelli che attraversarono quei miseri luoghi senza vita né tempo che sono le galere, oggi sono liberi. Ma non perché siano pentiti o dissociati, o graziati o collaboratori di giustizia, questo è un falso. La gran parte ne è uscita con la schiena dritta e a testa alta, senza rinnegare il proprio percorso collettivo, senza dar nulla in cambio, da compagne e compagni, utilizzando le leggi esistenti. Certo, sono usciti dopo 30 anni, o giù di lì, trascorsi in quei luoghi disumani e hanno ripreso il loro posto nella conflittualità sociale che caratterizza la realtà attuale. Queste cinque compagne ritengono di non avvalersi di quelle leggi, hanno le loro ragioni. Se da giornalisti volete affrontare questi argomenti, bene, chiedete che sia data parola a queste prigioniere, a Susanna Berardi, a Maria Cappello, a Barbara Fabrizi, a Rossella Lupo e a Vincenza Vaccaro. I dirigenti delle carceri vi diranno che non è possibile che la parola è a loro negata, bene, allora dovete battervi per ottenere che sia data a queste cinque compagne la parola perché siano loro a raccontare le loro scelte, non voi per loro. Se non siete capaci di far questo, continuate a crogiolarvi nella vostra ignoranza, ma fatelo in silenzio.

Le compagne oramai sono in carcere da oltre 30 anni e devo dire con molto rammarico che anche il nostro silenzio è stato assordante. Ci sono compagne e compagne che in questi anni si stanno di nuovo mobilitando, hanno raccolto contributi per le compagne e i compagni in carcere (prigionieri politici) che hanno mandato a Latina, Terni (dove tra l’altro i compagni hanno comprato una stampante), a Nadia Lioce a L’Aquila (il vaglia è rimasto bloccato oltre un anno dal giudice di sorveglianza ma finalmente è arrivato),a Siano (ora i compagni di Siano sono tutti a Alessandria).

Ricordiamo anche che dei prigionieri tre sono in regime speciale di 41 bis. Nadia Lioce, Marco Mezzasalma e Roberto Morandi, con limitazioni, divieti… e ci sono alcune campagne a cui invito a partecipare come Pagine contro la tortura.

Alle compagne e ai compagni ricordo le cinque compagne citate dall’articolo di Repubblica :

Susanna Berardi in carcere dal  1982;

Maria Cappello  in carcere dal 1988;

Barbara Fabrizi  in carcere dal 1983;

Rossella Lupo  in carcere dal 1988 ;

Vincenza Vaccaro in carcere dal 1988 .

Potete scrivere alle compagne al seguente indirizzo: Casa Circondariale via Aspromonte 100 – 04100 Latina (LT)

07/02/2017      Antonello Tiddia


Uta, carcere nel caos: furiosa lite fra detenuti e un tentato suicidio

Sono state ore concitate che hanno messo a dura prova la Polizia Penitenziaria del carcere di UTA, una violenta colluttazione tra due detenuti interrotta a fatica dagli Agenti, poco dopo un altro detenuto è stato miracolosamente salvato dal suicidio dagli Agenti, che poi hanno portato alla calma un altro detenuto con problemi psichiatrici che aveva letteralmente distrutto la propria cella, i protagonisti delle vicende sono stati ricoverati in luogo esterno di cura.

Sono ormai ordinari gli eventi critici nell’Istituto, dove la Continue reading


Vercelli, rissa in carcere

Si sono picchiati con violenza estrema, italiani contro nordafricani, per motivi che non hanno voluto raccontare nemmeno alle forze dell’ordine. Per questo ieri pomeriggio tre detenuti del carcere “Billiemme” di Vercelli sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea con lesioni su ogni parte del corpo. Durante la rissa non è stato ferito alcun agente della polizia penitenziaria, ora potenziata con rinforzi da Biella e Novara. Una situazione, tuttavia, di estremo pericolo secondo il sindacato di polizia penitenziaria Sappe.

“L’intervento è stato davvero Continue reading


Tentato suicidio nel carcere di Rebibbia

Tragedia sfiorata questa notte nel carcere di Rebibbia. Un detenuto, verso le 3.30 circa ha tentato di impiccarsi e solo grazie all’intervento del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio.

Lo rende noto il segretario Generale Aggiunto CISL FNS Massimo  Costantino che racconta i fatti: “E’ accaduto nel reparto G12. Attualmente il carcere di Rebibbia soffre di un  sovraffollato pari a circa 800 detenuti. Allarme di cui se ne parlato anche all’inaugurazione anno giudiziario 2017 di Continue reading


Prigionieri/e dell’Op. Scripta Manent – Anna e Alfredo in sciopero della fame contro l’isolamento

dApprendiamo che i prigionieri Alfredo Cospito e Anna Beniamino sono in sciopero della fame contro l’isolamento detentivo a cui sono costretti tutti gli arrestati nel corso dell’Op. Scripta Manent. Seguono comunicati da Crocenera:

Il compagno anarchico Alfredo Cospito è entrato in sciopero della fame il giorno 3 ottobre scorso.

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Cuneo – Arrestato per furto, perde la vita in carcere

cordatesaE’ morto il 7 Ottobre nel carcere Cerialdo di Cuneo, Luciano Botta, 47 anni, di origine sinti. L’uomo era stato arrestato alcuni giorni fa dai carabinieri con l’accusa di aver rubato un compressore esposto davanti alla vetrina di un negozio di ferramenta. La traduzione in carcere era stata decisa poiché l’uomo aveva commesso il reato mentre era già sottoposto all’obbligo di dimora a Busca, città di residenza, in seguito a un precedente furto.

Alla notizia della morte un centinaio di sinti si sono radunati davanti al penitenziario cuneese per chiedere spiegazioni sulla vicenda.

Fonte


Torino – tre ragazzi evadono dal carcere minorile Ferrante Aporti

aTre detenuti minorenni sono evasi questa sera dal Ferrante Aporti di Torino. E’ accaduto intorno alle 17.45. I tre ragazzi, un tunisino, un polacco e un nomade, sono scappati scavalcando il muro del campo sportivo in cui si trovavano per l’ora d’aria. Si sono arrampicati velocissimi, a mani nude, senza usare corde o le classiche lenzuola. Continue reading