Monza, 25 luglio 2018 – Evasione dal carcere di Monza. Un detenuto brasiliano di 30 anni, residente a Cinisello Balsamo, e con ancora un anno da scontare per furto, non si è ripresentato alla casa circondariale di via Sanquirico, dove doveva rientrare come ogni sera. Il sudamericano era infatti in regime di semilibertà: di giorno lavorava come manovale in una azienda e di notte doveva rientrare dietro le sbarre. Sul mancato rientro indagano gli agenti della Polizia penitenziaria e del Commissariato di Monza.
Si è tenutà giovedì 19 aprile l’udienza per Saverio, arrestato nella notte tra il 10 e l’11 Aprile durante delle cariche verso i manifestanti che ostacolavano gli autotrasporti che portavano jersey, necessari per ampliare il cantiere di TAP. Dopo l’ascolto di un dirigente della Digos di Lecce il gup ha sospeso l’udienza per l’impossibilità di procedere all’ascolto perché assenti, dei quattro agenti che si sono fatti refertare delle lesioni e citati dall’accusa come testi. Il processo è stato rinviato all’8 maggio. Saverio rimane ai domiciliari
Firenze – Giovanni in carcere e Nicola con le misure restrittive
Oggi 19 aprile è giunta la risposta della Cassazione, riguardo all’istanza della difesa contro l’appello vinto dalla procura di Firenze lo scorso settembre, riguardo alla carcerazione per Giovanni e Pasca, e le misure restrittive per Nicola. Pasca era stato giudicato poche settimane fa (perchè al momento dell’arresto si trovava a Lecce, e quindi in un’altra competenza territoriale), per Giovanni e Nicola la cosa si è dilungata qualche settimana in più per questioni tecniche, che non hanno però cambiato il risultato.
Come per Pasca, una decina di avvoltoi della digos si sono presentati subito a casa di Giova, sogghignanti e compiaciuti, cercando di provocare i compagni in casa con lui chiedendo i documenti.
Ad ormai un anno e 3 mesi dall’inizio ufficiale delle operazioni (data 31/01/2017), invece che sgonfiarsi questa sporca faccenda continua a gonfiarsi sempre più, e i cani da guardia dello stato non mollano l’osso (significativo il fatto che, per questo ricorso in cassazione, il procuratore generale della repubblica d’italia si sia scomodato di persona e ci abbia tenuto a rappresentare egli stesso lo stato contro gli anarchici ): certo, dopo aver impiegato centinaia di uomini, speso svariati milioni di euro, inquisito decine di persone (12 MILA pagine di atti d’indagine), devono giustificare tutto questo apparato!
Torino – Camille non si sottomette alle firme quotidiane
Osservare le strade e forgiare le scelte. Con il cuore palpitante d’amore e di complicità provata con tante di voi, vi mando un saluto profondo e sorridente. Non senza “ostacoli” affettivi e desideri di progettualità con molte, ho deciso di sottrarmi all’obbligo di firme quotidiane (che avevo dopo un periodo di carcere e domiciliari durato nove mesi).
Il senso di sentirsi compagne, oltre alla rabbia che brucia e si condivide con i nostri corpi, è per me la continuità e la costanza (nonostante la distanza scelta o subita). Allora vi dico… ci vedremo per altre (belle) avventure…
400 baci intensi e 24000 colpi precisi.
kam
Camille ci ha lasciato questo saluto dopo aver deciso di violare la misura delle firme quotidiane cui era sottoposta da qualche mese, e dopo aver già scontato per lo stesso procedimento 9 mesi tra detenzione carceraria e domiciliare. Ha deciso di andare via e saperla libera di andare dove vuole ci riempie il cuore di gioia.
fonte: macerie
Ha cercato di evadere dal carcere, scavalcando la parete del cortile della zona destinata all’ora d’aria e si è mescolato tra la folla di detenuti riuniti per assistere a una manifestazione sportiva nella casa circondariale.
Il tentativo di fuga, avvenuto domenica nella tarda mattinata, nel carcere di Monza, non è andato a buon fine grazie al pronto intervento della polizia penitenziaria.
Il detenuto, un uomo di origine nigeriana, ristretto per i reati di rissa e aggressione, ha utilizzato l’ora d’aria, per scalare la parete del cortile del locale passeggi di un reparto alle 13.30 circa, in concomitanza di una manifestazione sportiva che ha coinvolto numerosi detenuti. Grazie alle capacità fisiche prestanti, è riuscito a scalare il muro ma è stato bloccato poco dopo all’interno dell’intercinta dagli uomini della Polizia Penitenziaria della quinta unità operativa. Ora il giovane si trova in isolamento e risponderà del tentativo di evasione disciplinarmente e probabilmente penalmente.
La notizia è stata diffusa dal segretario regionale dell’O.S.A.P.P (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Giuseppe Bolena: “un atto di grandissima professionalità degli agenti della Polizia Penitenziaria che ha sventato un’evasione in pieno giorno”.
Genova. Due giorni fa il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, di Marassi aveva inoltrato al Provveditorato ed al Ministero una lettera dove si segnalavano alcune anomalie del sistema sicurezza di Marassi: oggi un detenuto ha tentato l’evasione.
“Incomprensibile – dicono dal sindacato – l’attuale politica gestionale dei detenuti a Marassi e della sicurezza, non capiamo più che ruolo abbia la Polizia Penitenziaria di Marassi, è un carcere gestito con il servizio dinamico cioè i detenuti non sono chiusi nella loro celle bensì sono liberi di girare per i reparti. Questo produce una serie di negatività e debolezze nel settore della sicurezza e, tra queste, la facilità con cui i detenuti possono oltrepassare i cancelli che sono aperti, e recarsi nei vari settori dell’istituto”. Continue reading
Il ragazzo di 23 anni stava scontando una pena per vari reati commessi quando era ancora minorenne. Sabato sera non è tornato nel carcere minorile “Ferrante Aporti”: trascorse 24 ore, è scattato nei suoi confronti il reato di evasione
Un detenuto di 23 anni non è rientrato nel carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino dopo un permesso premio. Il ragazzo, di origine rumena, stava scontando una pena per vari reati commessi quando era ancora minorenne. Il rientro era previsto per sabato sera: trascorse 24 ore, è scattato nei suoi confronti il reato di evasione. Continue reading
Mentre si sono perdute e tracce dei due detenuti evasi il giorno della visita del Papa, un terzo carcerato è fuggito dalla casa corcondariale di Castelfranco Emilia. Si tratta, spiega il Resto del Carlino, di un internato, un balcanico, che ha approfittato di un permesso per sfuggire al controllo di chi lo accompagnava e darsela a gambe.
FAVIGNANA (TRAPANI) – Un’evasione con sbarre segate e lenzuola usate come funi, nella migliore tradizione di film e fumetti. Intorno alle 3 di stanotte tre uomini sono evasi dal carcere “Giuseppe Barraco” dell’isola di Favignana. I tre hanno segato, con un piccolo seghetto, le sbarre della loro cella al secondo piano. Poi, secondo le prime ipotesi, sarebbero saliti sul tetto del reparto e con delle lenzuola a mò di fune, si sarebbero lanciati sul muro di cinta.
Poi, sempre con le stesse lenzuola, si sono calati, da un’altezza di cinque metri, dal muro che si affaccia su via Libertà. Continue reading
Dalla tarda mattinata di oggi, martedì, Giuseppe Taormina, 52enne milanese condannato all’ergastolo per omicidio, con fine pena mai, in regime di semilibertà e ristretto al reparto semiliberi della Casa Circondariale di Torino, si è reso irreperibile ed è quindi a tutti gli effetti evaso. L’uomo stava fruendo di una licenza premio che gli consentiva di pernottare all’associazione Evangelica di Volontariato.
A dare la notizia è l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del segretario generale Leo Beneduci.
«A fronte dell’ennesima evasione, anche se attuata in forma indiretta e non immediatamente dal carcere, confermiamo le critiche verso l’attuale politica delle carceri, dove il particolare privilegio di cui godono in questo momento i detenuti e non chi opera a tutela dello Continue reading
Ha tentato di evadere dalla Casa Circondariale di via dei Tigli a Biella, ma la Polizia Penitenziaria ha evitato sul nascere l’episodio. A darne la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, racconta: “Oggi (ieri, 20 ottobre, ndr) al nuovo padiglione detentivo del carcere, un detenuto ha scavalcato i passeggi e stava fuggendo. Se non ce ne fossimo accorti in tempo di sarebbe trattato di una clamorosa evasione”.
Da tempo, alcuni cancelli risultano aperti perché fuori uso. Al momento dell’accaduto, erano soltanto due i poliziotti presenti a vigilare, uno per tutto il nuovo padiglione ed uno per l’apertura dei cancelli. “I poliziotti penitenziari in servizio – continua Capece – si sono contraddistinti ed è grazie all’attenzione e alla professionalità dei Baschi Azzurri se la fuga è stata sventata in tempo”. Continue reading
Bologna, 11 ottobre 2017 – La grande emozione per il pranzo assieme a Papa Francesco in San Petroniodev’essere passata in fretta. Già, perché due dei venti detenuti ammessi ai tavoli allestiti nella basilica durante la visita del Santo Padre del 1° ottobre alla fine del pasto hanno pensato che fosse meglio tagliare la corda piuttosto che rivolgere una preghierina di ringraziamento al superiore gerarchico del Pontefice. E così, approfittando di un momento di distrazione dei loro accompagnatori, sono usciti e si sono dileguati dopo l’Angelusin piazza Maggiore e il pranzo. Attualmente sono quindi ricercati dalla polizia, che ieri si è presentata in Curia, in via Altabella, per chiedere informazioni agli organizzatori. Continue reading
Giovedì era uscito come ogni mattina dal carcere per andare a lavorare come operaio comunale (per lavori di rifacimento sulle strade). Ma invece di rientrare in carcere è scappato e non è più rientrato.
Così un uomo albanese di 39 anni (Celo Bledar) è evaso dal carcere di Montorio. Gli agenti lo stanno ricercando da quasi una settimana ma l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce.
Il 39enne albanese era stato condannato per spaccio di droga: nella sua casa, e nella sua auto, erano stati trovati 16 chili di cocaina. Continue reading
Una detenuta è evasa dal carcere romano di Rebibbia, nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 6 ottobre. La donna è scappata dal settore femminile della casa circondariale di via Tiburtina, nascondendosi tra i parenti dei carcerati e sottraendosi ai controlli. Dalle prime ricostruzioni, sembra si tratti di una cittadina bulgara di 32 anni arrestata su mandato europeo ed estradata dalla Germania per scontare una condanna di quattro anni per rapina e furto. Polizia e carabinieri sono alla ricerca della donna. Continue reading
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Detenuto modello, laureato in filosofia. Il serbo, durante una delle pause che gli permettevano di lasciare la struttura, è salito su un’auto che lo aspettava all’esterno e si è allontanato. Rasnik, che nel corso della sua lunga attività malavitosa aveva utilizzato numerosi alias, stava scontando una condanna di 26 anni, 10 mesi e 20 giorni per condanne riguardanti l’omicidio di un connazionale, avvenuto nel 1996 a Torino, e altri reati contro il patrimonio. La pesante condanna alle spalle per omicidio, non gli aveva impedito da conquistare il 16 giugno scorso una laurea in Filosofia all’università di Padova con il massimo dei voti discutendo una tesi sulla filosofa e scrittrice francese Simone Weil, dopo aver conseguito la maturità all’Itc Einaudi. Boris Rasnik era stato definito “un esempio altamente positivo in tutta Italia di come possa e debba essere organizzato il reinserimento del detenuto nella società civile attraverso l’offerta di studi”, come evidenzia Il Mattino di Padova. “Rilevato che non vengono segnalate irregolarità comportamentali in ambito intramurario…” si legge nel decreto del tribunale di Sorveglianza, “preso atto della corretta fruizione dei precedenti permessi Continue reading
Un detenuto rumeno di 18 anni è evaso oggi dal carcere di Salerno. A darne notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe che parla di “evasione annunciata”.
“L’uomo, ristretto per rapina, è evaso dal cortile dei passeggi della Casa Circondariale di Salerno”, spiega Emilio Fattorello, segretario nazionale Sappe per la Campania. “E’ una evasione annunciata, frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sulle condizioni di sicurezza e l’inadeguatezza dei vertici che gestiscono l’istituto. Proprio oggi il Sappe aveva depositato il ricorso per condotta antisindacale contro la cattiva gestione del Direttore e il Comandante di reparto. La cattiva gestione Continue reading
Ha tentato di evadere dall’Ospedale San Paolo di Civitavecchia dove era ricoverato dopo avere avuto un infarto ma è stato acciuffato dai poliziotti penitenziari dopo un inseguimento. E’ accaduto questa mattina, protagonista un detenuto di nazionalità italiana, ristretto per il reato di rapina aggravata. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Racconta Maurizio SOMMA, segretario nazionale per il Lazio:“L’uomo era stato portato in Ospedale dopo un infarto ed era ricoverato in attesa di essere portato in altro Nosocomio attrezzato. Civitavecchia non ha infatti il Reparto detentivo in Ospedale.L’uomo improvvisamente, si è gettato dal secondo piano del Reparto per tentata la fuga. Ha dunque tentato una rocambolesca fuga ma è stato fermato dagli Agenti di Polizia Penitenziaria subito allertati e posti al suo inseguimento. Bravo il personale che è riuscito a sventare un tentativo di fuga, dimostrando capacità e competenze lavorative. Il detenuto è ora ristretto nuovamente in carcere”.Continue reading
BERNA – Evasione martedì scorso dal carcere femminile di Hindelbank, nel canton Berna. Una cittadina croata detenuta per furto e altri reati patrimoniali si è data alla macchia dopo aver scalato la recinzione di sicurezza.
Al momento della fuga la donna, di un’età compresa tra 30 e 40 anni, ha fatto scattare un allarme. Malgrado le ricerche intraprese “appena un minuto dopo l’evasione”, la donna non è ancora stata ritrovata, ha affermato all’ats la direttrice del carcere Annette Keller confermando quanto rivelato oggi dall’emittente TeleBärn.
La popolazione non è stata informata dell’evasione perché la donna non è pericolosa, ha precisato Keller. In questi casi, ha aggiunto, le autorità informano solo su richiesta, non spontaneamente.
Tre detenuti minorenni sono evasi questa sera dal Ferrante Aporti di Torino. E’ accaduto intorno alle 17.45. I tre ragazzi, un tunisino, un polacco e un nomade, sono scappati scavalcando il muro del campo sportivo in cui si trovavano per l’ora d’aria. Si sono arrampicati velocissimi, a mani nude, senza usare corde o le classiche lenzuola. Continue reading
Il 2 Ottobre dalla Casa Circondariale “F.Uccella” di Santa Maria Capua Vetere un prigioniero è evaso.
Approfittando del lavoro interno al carcere come muratore, ottenuto grazie ad una buona condotta e un fine pena imminente, il prigioniero non ha però aspettato il permesso dello stato e ripresosi la libertà ha fatto perdere le sue tracce. Buona fuga!
Più di 200 persone sono fuggite dal penitenziario di Jardinopolis, a 300 chilometri da San Paolo, in Brasile. I detenuti hanno prima dato fuoco ai materassi nelle celle e poi si sono dati alla fuga, che però non è durata molto. La polizia è infatti riuscita a raggiungere gran parte dei fuggitivi in un campo di canna da zucchero nelle vicinanze del carcere. Altri detenuti si sono invece arresi. Le forze dell’ordine brasiliane hanno comunicato di aver ripreso il controllo della situazione.
Voleva a tutti i costi fare un’altra visita ambulatoriale perchè la prima, a suo dire, non era stata sufficiente. E non voleva sentire ragioni. Per questo motivo mercoledì a Monza detenuto di 50 anni, italiano, recluso nella casa circondariale di via Sanquirico mentre era in ospedale per una visita scortato dalla Polizia Penitenziaria, dopo il rifiuto del medico, ha aggredito gli agenti che lo avevano accompagnato. Dopo l’aggressione poi l’uomo ha tentato la fuga, rendendosi così responsabile anche di una tentata evasione che solo grazie al pronto intervento degli agenti non è andata a Continue reading
Tanta fatica (e tanto spettacolo) per niente. Messa in scena una spettacolare fuga, due deteunuti del carcere canadese di St. Jerôme, in Québec, sono riusciti a evadere grazie all’aiuto di due complici, che li attendevano in elicottero sul tetto del penitenziario. Poche ore più tardi, i due sono però stati intercettati dalla polizia e nuovamente arrestati. Continue reading
Detenuto marocchino non rientra in carcere dopo permesso. Avrebbe dovuto fare rientro domenica nella casa di reclusione di Terni dopo tre giorni di libertà concessi dal magistrato di sorveglianza di Spoleto, ma del trentaquattrenne si è persa ogni traccia e le ricerche subito scattate per il momento hanno dato esito negativo.
Marocchino 34enne non rientra in carcere A dare notizia dell’evasione è il Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria), ma la notizia viene confermata dal carcere di Sabbione Continue reading
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Un detenuto che era stato portato all’ospedale Cardarelli di Napoli per gravi motivi di salute è riuscito ad eludere la sorveglianza e ad fuggire dalla struttura sanitaria; Continue reading
Si chiamano Catalin Ciobanu e Mihai Florin Diaconescu i due detenuti romeni evasi oggi dal carcere romano di Rebibbia. I due hanno segato le sbarre e si sono calati giù con delle lenzuola legate tra loro, riuscendo poi a fuggire a piedi. La più classica – e clamorosa – delle evasioni per due compagni di cella, uno dei quali condannato per omicidio e sequestro di persona, l’altro per rapina, ora ricercati dalle forze dell’ordine. Continue reading
Alla vigilia della visita di Papa Francesco, una rivolta in carcere sconvolge il Messico. Un gruppo di detenuti ha appiccato un incendio per distrarre le guardie e favorire un tentativo di fuga e nella prigione di Topo Chico, a Monterrey, nello stato di Nuevo León, è stata carneficina. Il quotidiano Reforma on-line parla di “50 morti e 70 feriti”, Continue reading
Una notizia che ha dello sconvolgente quella che giunge dal Brasile, dove 26 detenuti sono evasi dal carcere di Nova Mutum, a 269 km di Cuiabà. Ad organizzare tutto sono state le mogli di tre carcerati, che hanno organizzato un festino all’interno della struttura drogando le guardi, in modo da favorire la fuga dei detenuti.
A scappare indisturbati sono stati 26 reclusi, che la polizia militare sta ora cercando di ricatturare. Il direttore della casa di pena è intanto stato arrestato in flagranza di reato. Con abiti succinti, le giovani hanno quindi servito drink contenenti droghe agli agenti, che nel giro di poche ore sono sprofondati nel sonno. A quel punto le ragazze hanno preso le chiavi delle celle e liberato una trentina di galeotti.
Varese – Soldi. Rapporti sessuali con prostitute. E anche l’organizzazione di un pestaggio, di una missione punitiva contro il comandante e il vicecomandante della polizia penitenziaria ai Miogni, troppo rispettosi delle regole.
Sarebbe questo il “prezzo della corruzione”, quello che avrebbero ottenuto o avrebbero voluto ottenere cinque agenti della penitenziaria che all’inizio dello scorso anno avrebbero favorito in vario modo l’evasione di tre detenuti romeni dalla casa circondariale di Varese. Gli evasi furono catturati tutti nel giro di pochi giorni, mentre le manette ai polsi dei cinque poliziotti sono scattate nelle prime ore della giornata di martedì 9 dicembre nell’ambito di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Annalisa Palomba e condotta dalla stessa polizia penitenziaria e dai carabinieri della Compagnia di Luino. Continue reading
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