Author Archives: cordatesa

Follia e violenza dentro le carceri umbre: detenuto rompe il naso a un poliziotto, un altro dà fuoco alla cella

Non si placa l’onda di violenza all’interno delle carceri umbre, dove gli agenti della polizia penitenziaria si ritrovano a fronteggiare situazioni sempre più estreme. In ultimo, l’agressione ai danni di quattro agenti all’interno del carcere di Terni, dove un detenuto ha picchiato con calci e pugni quattro poliziotti fino a provocare a uno di loro la rottura del setto nasale. Un altro invece, ha dato fuoco alla propria cella. A denunciarlo è ancora una volta il segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Fabrizio Bonino.

“L’energumeno in questione, noto alle cronache per fatti analoghi ovunque è stato ristretto, ha aggredito quattro poliziotti, Una violenza assurda e ingiustificata, senza alcuna ragione, che ha determinato schiaffi, calci e pugni ai quattro poliziotti penitenziari, contusi e feriti. Continue reading


Svizzera, detenuti in sciopero: ecco cosa chiedono

Svizzera, detenuti in sciopero portano il loro documento di protesta al direttore del carcere: chiedono maggior intimità, pasti più abbondanti e paghe maggiori.

Svizzera, parte lo sciopero dei detenuti: più sesso, pasti di miglior qualità e una paga più alta. Le richieste sono chiare e vengono portate, in una relazione di tre pagine, al direttore del carcere di Thorber, nei pressi di Berna. I detenuti hanno deciso di scendere in campo, rinunciando anche alla loro paga mensile, per far valere i proprio diritti. Il documento consegnato al direttore Thomas Egger è chiaro: è lo stesso direttore a renderlo noto confermando le voci che, nei giorni scorsi, si erano rincorse sui quotidiani svizzeri. Dal documento, lungo tre pagine, emergono tre richieste chiare: una maggior possibilità di rapporti intimi, pasti di qualità maggiore e una paga lavorativa più alta. Continue reading


Cile – Hans Niemeyer libero!

Hans Niemeyer può finalmente uscire dal carcere. Dopo essere stato detenuto dal novembre 2011, quando anticipamene esplode un ordigno nella succursale della banca BCI, lasciandolo con il trauma acustica e in arresto.

Rapidamente, la procura costruisce un caso che lo coinvolge in altri attacchi, chiedendo quasi 19 anni di carcere in base alla legge antiterrorismo.

— In base al reato di “collocazione di artefatto esplosivo” (secondo la legge antiterrorismo) contro la banca BCI il 30 novembre 2011, azione rivendicata dal Gruppo di Combattimento Manuel Gutiérrez: 12 anni di carcere. Continue reading


Lugano – Serate di discussioni, proiezioni e musica contro il sistema carcerario

Venerdì 24 novembre:

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Milano – Presidio al consolato argentino per Santiago Maldonado e i Mapuche in lotta

#SANTIAGOVIVE #JUSTICIAPARASANTIAGO
Anche se è stato assassinato dei poteri dallo Stato argentino…
Santiago Maldonado, solidale della lotta del popolo Mapuche, scompare il 1 di agosto nella comunità Mapuche di Cushamen durante una violenta irruzione della gendarmeria argentina.
Santiago, si trovava in questo territorio Mapuche per sostenere il recupero delle terre occupate dalla multinazionale italiana BENETTON e per esigere la libertà di Facundo Huala, mapuche incarcerato de diversi mesi per difendere il proprio territorio. Continue reading


Roma – Sabato 25 novembre presidio al CPR di Ponte Galeria

Da molti anni la propaganda mediatica dei governi dei paesi occidentali proclama che “le nostre donne” sono libere perché hanno gli stessi diritti degli uomini. Continue reading


Poggioreale – Sciopero della fame di Maurizio Alfieri

diffondiamo da RoundRobin

Apprendiamo da una lettera di Maurizio che da lunedì 6 novembre ha intrapreso uno sciopero della fame per protesta contro il rinvio dell’udienza che doveva tenersi a Trieste,  e contro gli abusi sistematici che i detenuti subiscono a Poggioreale . Oltre alle solite denunce per oltraggio e minacce, ci informa che  le guardie si divertono a provocarlo lasciandolo da giorni senza il suo vestiario invernale.
Maurizio dopo 4 giorni ha perso 5 kg, non sappiamo per quanto tempo ancora  ha proseguito lo sciopero
Seguiranno aggiornamenti

Per scrivergli

MAURIZIO ALFIERI
VIA NUOVA POGGIOREALE, 177
POGGIOREALE
80147 NAPOLI


L’Aquila 24 nov. 2017 ore 9,00 presidio al tribunale in solidarietà a Nadia Lioce contro il 41bis

Sono passati 14 anni da quando la compagna Nadia è rinchiusa all’interno delle sezioni a regime di 41bis. Continue reading


Detenuto aggredisce agente in carcere a Mantova

Ennesimo caso di violenza in carcere. Stavolta, l’aggressione si è consumata da parte di un detenuto marocchino ai danni di personale di Polizia Penitenziaria di Mantova. La notizia è stata riferita in una nota da Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

“Questa mattina – ha spiegato – un detenuto marocchino di 18 anni circa, con posizione giuridica e fine pena nel 2019 per i reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale ed altro, ha aggredito per motivi incomprensibili l’Agente di Polizia Penitenziaria in servizio nella sezione detentivo, che è dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso cittadino. Solamente il tempestivo intervento degli altri poliziotti di servizio ha scongiurato più gravi conseguenze. Il detenuto è stato portato al nosocomio cittadino ove è stato sottoposto ad un TSO. È una aggressione annunciata questa, visto che solo qualche Continue reading


Cassa AntiRep Alpi Occidentali – Per il processo Scripta Manent

Ricordiamo che faremo una presenza in aula per l’inizio del processo: appuntamento alle 9,30 di giovedì 16 novembre davanti all’aula bunker delle Vallette, Torino.
Contro tutte le galere!

Senza se e senza ma

Inizia a Torino, il 16 novembre, il processo a carico di 29 compagn* accusat* di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e altri reati. Sette di questi compagn* sono in carcere preventivo dal settembre 2016, nelle sezioni di alta sicurezza AS2. Continue reading


Taranto – detenuta manda in ospedale 3 agenti e tenta il suicidio

Ad appena un mese dall’aggressione ai danni dell’assistente capo della casa circondariale di Foggia, si registra un nuovo caso di violenza ai danni del personale di polizia penitenziaria in Puglia. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi nella sezione femminile del carcere di Taranto, dove una detenuta ha prima aggredito tre agenti e un ispettore, poi ha tentato il suicidio. Sono stati proprio gli agenti malmenati ad evitare il peggio, assicurando poi la detenuta alle cure del caso. Per il personale aggredito, invece, i medici hanno riservato una prognosi dai 5 ai 10 giorni.  Continue reading


Che ci fa ancora in carcere il ragazzo italiano arrestato ad Amburgo?

Fabio Vettorel ha diciott’anni, ha lasciato la scuola e fa l’operaio in una fabbrica vicino a Feltre, in provincia di Belluno. Ma dal 7 luglio si trova nel carcere di Hahnöfersand, a trenta chilometri da Amburgo. È stato arrestato poco dopo la manifestazione che era stata organizzata contro il vertice del G20 e, poiché si temeva un pericolo di fuga, è stato sottoposto a un regime di custodia cautelare particolarmente restrittivo. Quest’estate non ha potuto ricevere visite per tre settimane e ora le uniche persone autorizzate a vederlo sono i suoi genitori. Può telefonare solo alla sua famiglia. Tutta la posta in uscita e in entrata è stata acquisita dalla procura e controllata. Continue reading


Carcere Foggia, 2 detenuti aggrediscono assistente capo Ps

Foggia. A poche ore dall’aggressione subita da un agente di polizia penitenziaria, avvenuta domenica scorsa nel carcere di Foggia, questa mattina è toccato ad un assistente capo il quale a causa delle lesioni riportate ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari degli Ospedali Riuniti.

L’uomo è stato aggredito da due detenuti di origine brindisina ai quali nel corso di una perquisizione disposta nelle rispettive celle di reclusione erano stati sequestrati oggetti non consentiti dal regolamento di sicurezza interna. Il Co.s.p. nel denunciare l’ennesimo episodio di violenza ai danni di agenti di polizia penitenziaria ne sottolinea la gravità in concomitanza con l’incontro in programma domani con il Prefetto del capoluogo dauno e con i rappresentanti del Provveditorato regionale penitenziario. Continue reading


Anomalie nei sistemi di sicurezza, tentata evasione al carcere di Marassi

Genova. Due giorni fa il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, di Marassi aveva inoltrato al Provveditorato ed al Ministero una lettera dove si segnalavano alcune anomalie del sistema sicurezza di Marassi: oggi un detenuto ha tentato l’evasione.

“Incomprensibile – dicono dal sindacato – l’attuale politica gestionale dei detenuti a Marassi e della sicurezza, non capiamo più che ruolo abbia la Polizia Penitenziaria di Marassi, è un carcere gestito con il servizio dinamico cioè i detenuti non sono chiusi nella loro celle bensì sono liberi di girare per i reparti. Questo produce una serie di negatività e debolezze nel settore della sicurezza e, tra queste, la facilità con cui i detenuti possono oltrepassare i cancelli che sono aperti, e recarsi nei vari settori dell’istituto”. Continue reading


Ancora un’aggressione al carcere minorile di Torino

Al Ferrante Aporti di Torino ormai è un massacro, secondo la Segreteria Regionale della FNS CISL Piemonte – che continua – ogni fine settimana all’interno del carcere sembra un campo di battaglia con feriti e contusi.

Qualche settimana fa abbiamo denunciato l’aggressione di un collega con un oggetto contundente è una prognosi di 20 giorni, nella giornata di ieri, domenica 12 novembre, invece, un altro ha preso una gomitata in pieno volto e dovrà assentarsi anche lui dal lavoro per almeno 20 giorni, sempre a seguito di un’aggressione e sempre da parte di un detenuto maggiorenne di nazionalità egiziana, che come al solito pretendeva di non rientrare più in cella dopo aver effettuato le attività. Continue reading


Vibo Valentia – Cede anta finestra carcere,ferita agente

L’anta metallica di una grande e pesante finestra blindata ha ceduto investendo una donna della Polizia penitenziaria, in servizio nella casa circondariale di Vibo Valentia, che è rimasta ferita in modo non grave. E’ quanto rende noto Angelo Urso, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria. “L’agente, prontamente soccorsa – prosegue Urso – è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso. Solo per un caso fortuito e per la sua prontezza di riflessi si è evitata la tragedia. La situazione di degrado e di pericolo per l’incolumità degli operatori che si registra negli istituti penitenziari del Paese – sostiene il sindacalista – è davvero inaccettabile e giunta a un punto di non ritorno se non si avvia immediatamente un piano di manutenzione straordinaria delle strutture. Continue reading


Gricignano d’Aversa – La violenza del sistema di accoglienza

Diffondiamo da Hurriya 

Il 10 novembre nel centro di accoglienza di Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta, durante l’ennesima protesta delle persone che vivono nella struttura, uno dei gestori, Carmine Della Gatta, ha sparato due colpi di pistola al volto del diciannovenne Alagiee Bobb, ferendolo gravemente. Da oltre un anno le 150 persone che vivono segregate nel centro portano avanti delle proteste per denunciare le condizioni di accoglienza: sovraffollamento, pessimo cibo, mancanza di assistenza sanitaria e degli altri servizi etc. [1] [2]  Nel marzo 2016 erano scesi nelle strade bloccando l’adiacente via Cardini, ma nulla era cambiato: le autorità sono al corrente delle situazioni nei centri di accoglienza ma, tranne in casi di macroscopici scandali, ritengono che vada bene così. Non è un caso che con tanta semplicità il sindaco di Gricignano dichiari di aver sottoposto a TSO (trattamento sanitario obbligatorio), solo una settimana fa, una persona che protestava. Continue reading


Sassari. Agente aggredito nel carcere di Bancali

Non si conoscono le motivazioni che hanno spinto un detenuto marocchino di aggredire l’agente di sezione, aiutato dal pronto intervento di altri due colleghi che si trovano sul posto.

A darne notizia è il Segretario Generale Aggiunto dell’Osapp, Domenico Nicotra, che denuncia le gravi difficoltà operative che si stanno registrando con ciclicità disarmante nelle carceri sarde ed in questo caso specifico all’interno della Casa Circondariale di Sassari. Continue reading


Di nuovo e finalmente, fuoco al Cpr

Diffondiamo da Macerie

Due notti fa i reclusi del Cpr torinese hanno dato fuoco all’area blu e a quella verde rendendo inagibili diverse stanze. La celere è arrivata immediatamente dispensando lacrimogeni e botte, insieme ai pompieri che hanno pensato bene di raffreddare gli animi lavando letteralmente i reclusi con le pompe dell’acqua. I celerini ci sono andati particolarmente pesanti con i manganelli e gli schiaffi soprattutto nell’area blu dove da dentro ci arrivano notizie di diversi feriti. Spenti gli incendi è stata effettuata una perquisizione alla ricerca dei temutissimi quanto efficaci accendini mentre fuori dalle mura dei fuochi di artificio hanno salutato i reclusi e portato solidarietà alla rivolta.

La maggior parte delle persone che erano rinchiuse nell’area blu e in quella verde hanno passato la notte tutte insieme nella mensa al freddo, senza coperte né materassi mentre dodici Continue reading


Su Nadia Lioce e il 41bis

Nadia Lioce a processo perché protestava per i libri e i quaderni sottratti

Il 41 bis contro il diritto di leggere e scrivere, per protesta la prigioniera politica batte sul blindo con una bottiglietta di plastica. Denunciata dal Reparto operativo mobile della penitenziaria per disturbo della quiete interna al carcere. Ora c’è da augurarsi che questo processo faccia rumore davvero!

Può sembrar strano ma anche da una cella d’isolamento del 41 bis è possibile fare molto rumore. È quanto sostengono i responsabili del Reparto operativo mobile della sezione 41 bis del carcere di l’Aquila in una denuncia presentata contro Nadia Lioce e da cui sono scaturite le accuse di «disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone e oltraggio a pubblico ufficiale». Il processo davanti tribunale capoluogo abruzzese entrerà nel vivo il prossimo 24 novembre. Rinchiusa in regime di 41 bis ormai dal lontano 2005, dopo la condanna all’ergastolo ostativo per gli attentati mortali del 1999 e del 2002 contro i consulenti governativi Massimo D’Antona e Marco Biagi, rivendicati da un piccolo gruppo che aveva ripreso una vecchia sigla brigatista, le Brpcc, Nadia Lioce ha assistito nel tempo ad una progressiva restrizione del regime detentivo a cui è sottoposta, in particolare per quanto attiene alla possibilità di aver con sé fogli, quaderni, libri e riviste. Continue reading


Perquisito e indagato il detenuto in lotta Maurizio Alfieri

Maurizio, detenuto nel carcere di Poggioreale, ci comunica che il giorno 21 ottobre i carabinieri del ROS di Milano hanno perquisito la sua cella, sequestrando lettere, indirizzi e ricevute di vaglia postali, all’interno di un’indagine sui suoi rapporti con la “galassia anarco-insurrezionalista”. Nel verbale gli si contesta di aver istigato, tramite comunicati in internet, ad agire contro il carcere e contro la Direzione dell’Amministrazione Penitenziaria. Durante la perquisizione, è stato bloccato l’intero padiglione dove si trova Maurizio.

Quest’operazione conferma quanto diano fastidio le lotte in carcere e la pubblicazione di notizie relative a pestaggi e vessazioni varie. Continue reading


“Invasione” di topi al carcere minorile Beccaria“

Emergenza topi al carcere minorile Beccaria di Milano. I detenuti sono costretti a non potere più utilizzare alcune delle aule dedicate alla didattica. Insieme al generale decadimento delle carceri italiane, qui il problema sta anche in un intervento di manutenzione posticipato visto che, a breve, sarà disponibile una nuova ala. Ma, nel frattempo, detenuti e personale sono costretti ad untilizzare strutture fatiscenti e malsane dal punto di vista sanitario.

La soluzione sembra essere quella di accelerare il trasferimento, cercando di rendere disponibili il più presto possibile le nuove aule. Ma la “questione Beccaria” non si risolve fronteggiando questa emergenza topi: sindacati di polizia penitenziaria e il resto del personale, così Continue reading


Ogni tanto, buone nuove

Diffondiamo da Macerie

La frenesia che ha caratterizzato questi giorni ci ha impedito di dare tempestivamente una buona notizia che riguarda i compagni arrestati lo scorso maggio e che da allora, dopo un periodo di detenzione in carcere, hanno atteso chiusi dietro una porta di casa, silenziati e isolati dalle restrizioni.

Due giorni fa il giudice ha modificato per tutti e sei la misura cautelare degli arresti domiciliari tramutandola in firme giornaliere. Antonio, Giada, Fabiola e Greg sono quindi potuti uscire dalle abitazioni in cui erano ristretti mentre Cam, Antonio e Fran sono ancora agli arresti domiciliari senza restrizioni, perché sulla loro testa grava un ulteriore procedimento. Continue reading


Egitto – Scioperi della fame e morti nelle carceri egiziane

Diffondiamo da Hurriya

Sono centinaia i prigionieri delle diverse carceri egiziane che nel mese di ottobre hanno deciso di cominciare lo sciopero della fame a oltranza per denunciare la lunghezza dei tempi della detenzione preventiva e i diversi maltrattamenti di cui sono vittime. Tra questi anche 210 tifosi dello Zamalek (in seguito al rinnovo di un altro mese della loro detenzione) che, dopo aver cominciato la protesta, sono stati picchiati dalle guardie, rasati e minacciati di non essere trasferiti nella sezione non politica del carcere. 

L’arresto preventivo è, di fatto, uno dei tanti mezzi illegali usati dal regime per tenere in carcere a tempo indeterminato e senza fornire prove i/le detenute politiche. C’è chi, come il giornalista Shawkan, è da 4 anni dentro senza processo.  Continue reading


Torino – Tentata evasione e aggiornamenti dal CPR di Corso Brunelleschi

Diffondiamo da macerie

Il cibo è una merda. Il più delle volte pranzo e cena vengono serviti marci al Cpr di c.so Brunelleschi. In molti decidono di non mangiarlo e di condividere quello dei pacchi di vettovaglie che arrivano da parenti e amici, in pochi si possono permettere di comprare qualche prodotto alimentare scegliendo dall’esosa lista che viene proposta.

Se non mangi la sbobba che ti servono, se non ti puoi permettere di acquistare altro – beh – tutti fattacci tuoi.

Qualche ragazzo arrivato dal Centro di Brindisi, trasferito nel capoluogo sabaudo a causa di lavori di ristrutturazione nel Cpr pugliese, dice che qui non si può permettere neanche di comprare il latte e che tutto dentro alle mura di c.so Brunelleschi ricorda la vita in catena di montaggio. Continue reading


Roma – Allagato il CPR di Ponte Galeria

Diffondiamo da Hurriya

Apprendiamo dalle donne recluse nel CPR di Ponte Galeria che, in seguito alla forte pioggia che ieri 5 novembre è caduta sulla città di Roma e al malfunzionamento delle fognature, la struttura che imprigiona donne senza documenti si è allagata. Intorno alle 13 l’acqua ha iniziato a entrare nelle stanze e, con il passare delle ore, il livello si è alzato talmente tanto da costringere le recluse a salire sui tavoli. Ovviamente tutti gli effetti personali, come i materassi e il resto, si sono bagnati.
Alle allarmate richieste delle ragazze di intervenire rapidamente e di poter utilizzare secchi e scope per togliere l’acqua dalle stanze, gli operatori hanno risposto soltanto di aspettare, e di convergere tutte nella sala mensa nel caso il livello dell’acqua si fosse alzato ulteriormente.
Dopo qualche ora, con la fine della pioggia e la disostruzione del sistema fognario, l’acqua ha lentamente riniziato a fuoriuscire. Continue reading


Trento – Gli anarchici contro Ramponi «Copre i pestaggi in carcere»

Gli anarchici tornano ad attaccare il medico del carcere di Spini e primario del pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara Claudio Ramponi.

Una serie di scritte ingiuriose sono comparse nella notte nel quartiere della Clarina: l’accusa rivolta al dottor Ramponi è di non denunciare le presunte violenze perpetrate all’interno della struttura carceraria di Spini.

Sul posto sono stati trovati volantini di rivendicazione.

Fonte


Cagliari, arrestato anarchico per rapina

Diffondiamo da nobordersard

Martedì 31 ottobre il nostro compagno Paolo è stato arrestato, insieme ai suoi due complici, immediatamente dopo aver rapinato un ufficio postale in un quartiere periferico di Cagliari. Dopo l’uscita dalle poste i tre hanno tentato la fuga, ma l’infamata di un passante ha dato delle indicazioni troppo precise agli sbirri che hanno così potuto organizzare un accerchiamento e sono riusciti a intercettarli mentre si allontanavano.

Non è stata opposta alcuna resistenza, nell’auto sono stati ritrovati gli indumenti e le armi con cui era stata fatta la rapina.

A loro va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Non sappiamo i motivi che li hanno spinti a fare questa scelta, e non ci interessano. Sappiamo che chi si organizza per prendere allo Stato e ai padroni quel che gli serve, fa bene, sempre.

Ci fanno invece schifo quelle persone che per “senso civico” (così l’ha chiamato il questore di Cagliari) infamano chi si organizza e agisce per avere quel che gli serve, sottraendo a chi per sua natura è il peggior sfruttatore esistente al mondo, lo Stato. Continue reading


NoG20 Hamburg: Iniziato il processo a Fabio Vettorel. La dichiarazione resa in Tribunale da Fabio

Diffondiamo da osservatoriorepressione

Iniziato, al Tribunale di Altona ad Amburgo,  il processo a Fabio Vettorel, l’attivista italiano da 4 mesi in carcere. Nell’udienza di oggi Fabio ha rilasciato una dichiarazione che riportiamo. Nuova udienza il 14 novembre

Signora giudice, signori giudici popolari, signora procuratrice, signor assistente del tribunale per i minori,

Voi oggi siete chiamati a giudicare un uomo. Lo avete chiamato “aggressivo criminale” e “irrispettoso della dignità umana”. Personalmente non mi curo degli appellativi che mi attribuite. Io sono solo un ragazzo di buona volontà.

Prima di tutto vorrei dire che probabilmente i signori politicanti, Continue reading


«Io picchiato nel carcere di San Vittore a Milano»: dieci agenti penitenziari indagati

L’accusa di un detenuto. «Pestato per non farmi deporre al processo di Velletri contro le guardie che avevo denunciato»

«Non arrivi a Bologna, figurati se arrivi a Velletri…». Il pestaggio di un detenuto a San Vittore sarebbe grave già in sé, figurarsi poi se davvero motivato da rappresaglia in un malinteso spirito di corpo e di colleganza: e cioè finalizzato a punire il recluso che nel 2011 nel carcere di Velletri aveva accusato alcuni agenti di fare la cresta sulle forniture alimentari, e addirittura a impedirgli lo scorso 25 maggio di andare in Tribunale a Velletri a testimoniare proprio in quel processo-bis. Eppure è questo il quadro che ieri a Milano hanno cercato di verificare la gip Chiara Valori e il pm Leonardo Lesti nell’«incidente probatorio» convocato per cristallizzare le accuse del 50enne tunisino Ismail Ltaief (in custodia cautelare a San Vittore per tentato omicidio di un egiziano in un boschetto della droga) a 10 agenti di polizia penitenziaria del carcere, ora indagati per le due ipotesi di «intralcio alla giustizia» e «lesioni».

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