Tag Archives: muore in carcere

Muore in carcere, si indaga per omicidio

images (24)Era andato in un’altra cella per prendere le stampelle ma è caduto dal letto a castello e ha sbattuto forte la testa. Forse. «Forse, è stato ucciso dai compagni di cella, non è stato un incidente, è l’ipotesi su cui lavora la Procura», spiega il legale di Fabio De Luca. C’è un uomo morto dopo un episodio poco chiaro avvenuto in carcere e ci sono un avvocato e una famiglia che vogliono sapere la verità. Continue reading


Siria: medico britannico volontario muore in carcere a Damasco

cordatesaUn medico britannico, Abbas Khan, che operava come volontario in uno degli ospedali da campo in Siria, ”e’ morto in carcere a Damasco” dopo un anno di detenzione. Lo ha reso noto l’agenzia ufficiale Sana. Abbas Khan, 32 anni, chirurgo ortopedico londinese, era stato arrestato nel novembre 2012 ad Aleppo, nel nord della Siria, dove si era recato per soccorrere alcuni civili rimasti feriti dallo scoppio di una bomba. Secondo quanto dichiarato alla Bbc dal fratello del medico, Afroze Khan, le autorita’ siriane ”avevano promesso di liberarlo questa Continue reading


Detenuto di Latina muore in carcere, la madre: “Era malato. Non lo curavano”

cordatesaÈ morto per “collasso cardiocircolatorio” in una cella del carcere di Poggioreale lo scorso 8 novembre, ma per la mamma non è stato fatto abbastanza per salvare il figlio a cui non sono state garantite le cure necessarie.

La storia è quella di Federico Perna, 34enne originario di Latina e detenuto nel carcere napoletano; ora la mamma, attraverso la redazione Ristretti Orizzonti, ha voluto Continue reading


Trento, l’appello della madre del detenuto morto in carcere

cordatesaQuesto comunicato lo ha scritto la mamma di un ragazzo morto nel carcere di Trento alcuni giorni fa.

Trento: voglio tutta la verità sulle cause della morte in carcere di mio figlio

TRENTO, 6 NOVEMBRE – Mio figlio è entrato nel carcere di Spini di Gardolo, a Trento, a fine luglio 2013, dovendo scontare una pena a 4 mesi di arresto per il reato di Continue reading

Bova Marina, muore in carcere

cordatesaBova Marina (Reggio Calabria) 18 ottobre 2013 Un’altra triste storia che riguarda il nostro sistema carcerario. Una storia che porta alla morte di una persona che oramai aveva espiato quasi completamente la sua condanna.

Un’indifferenza e un cinismo che fa male. Fa male a tutti. Una società che oramai davvero non riesce a mediare e ad avere un briciolo di buon senso. Quello che segue è un Continue reading


Bellizzi Irpino, Tragedia in carcere Muore un detenuto

cordatesaUn detenuto nel carcere avellinese di Bellizzi Irpino (Avellino) è morto nella tarda mattinata all’interno della sua cella, forse stroncato da un infarto. L’uomo, 43 anni, originario di Napoli, è stato colto da malore mentre riassettava la cella che occupava da solo.

Doveva scontare una condanna fino al 2030 ed era detenuto nel reparto di Alta Sicurezza. Si è seduto sulla brandina ed è deceduto subito dopo. Per Continue reading


Detenuto suicida a Pesaro Ha usato i lacci delle scarpe

cordatesaUn detenuto marocchino di 33 anni si è suicidato nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro impiccandosi con i lacci delle scarpe. Lo ha reso noto Aldo Di Giacomo, ex sindacalista del Sappe e ora segretario generale del Spp. Sembra che di recente il giovane fosse stato condannato a 7 anni di carcere. Per Di Giacomo, che ha annunciato di aver ripreso lo sciopero della fame, per scongiurare il ripetersi di casi come questo Continue reading


Muore in carcere a 82 anni era recluso al Regina Coeli

CH92950Si è sentito male all’interno della sua cella. Subito soccorso e trasportato all’ospedale romano di Santo Spirito, è deceduto dopo due giorni di agonia. E’ morto così un detenuto di 82 anni, recluso nel carcere di Regina Coeli. Si tratta del quindicesimo decesso nelle carceri del Lazio dall’inizio del 2013. “Due settimane fa – ha detto il garante dei detenuti Angiolo Marroni, che ha diffuso la notizia – il tribunale di sorveglianza aveva rigettato la richiesta, presentata Continue reading


Detenuto suicida nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Napoli

cordatesaÈ italiano e poco più che ventenne l’ennesimo detenuto suicida in un carcere it. Si è tolto la vita, mediante impiccamento, nella sua cella dell’Opg di Napoli. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), che ha sottolineato come sia “sintomatico di come purtroppo ci sia ancora molto, moltissimo da fare per il sistema carcere”. Spiega Donato Capece, segretario generale Sappe:“Il Continue reading


Malore in cella, è morto Fulvio Ler

cordatesaPotrà sembrare assurdo ma è stata una bibita – gassata ed zuccherosissima – ad ucciderlo. Fulvio Ler, il 53enne che lo scorso marzo venne arrestato per pedofilia dai poliziotti della squadra mobile diretti dal vice questore aggiunto Claudio De Salvo in seguito a una denuncia di una delle sue tante vittime, è deceduto ieri l’altro nel carcere di Benevento – dov’era rinchiuso in attesa di essere sottoposto, il prossimo ottobre, a processo con rito abbreviato – a causa di un improvviso peggioramento delle sue Continue reading


Ragazzo di 22 anni muore nel carcere di Monza

Apprendiamo solo ora dalla stampa locale questo tristissimo avvenimento, avvenuto ormai parecchi giorni fa nel maledetto carcere di Monza, massima vicinanza alla famiglia di questo ennesimo morto di stato.

CON TUTTA LA RABBIA E LE LACRIME!! BASTA MORIRE DI CARCERE!

cordatesaQui di seguito gli articoli

Monza, morto in carcere a 22 anni: la madre chiede la verità MONZA – Morire in carcere a ventidue anni. Un giovane si è spento tra le mura della casa circondariale monzese: è accaduto nei giorni scorsi tra le mura di via Sanquirico. L’autopsia eseguita sul corpo del ragazzo ha escluso un decesso per cause violente o per intossicazione da farmaci o droghe. Il responso dei medici legali parla di una morte causata “da arresto cardiocircolatorio”. La famiglia di F.S.,queste le iniziali del giovane,  però non si rassegna. “Era stato arrestato il primo maggio scorso ed è spirato l’8 giugno – spiega una nota dell’Osservatorio permanente sulle morti in carcere. “Ma Continue reading


Muore detenuto nel Carcere di Taranto

carcereTaranto – E’ morto d’infarto, questa notte nel Carcere di Taranto un detenuto di cittadinanza italiana. Il coordinamento del sindacato penitenziario (COOSP),insorge da tempo evidenziando le condizioni di superaffollamento degli istituti penitenziari pugliesi: fanalino di coda nelle medie nazionali.

“La notizia – si legge nella nota stampa – è appena trapelata dagli ambienti tarantini. Il detenuto aveva appena 50 anni, e stava espiando una pena per reati contro il patrimonio. Nonostante l’intervento tempestivo e professionale dei Baschi azzurri – spiega il segretario generale COOSP, Domenico Mastrulli – gli agenti non hanno potuto far altro, che riscontrarne il decesso.”

La vittima d’infarto era detenuta in una cella affollata, con temperature intorno Continue reading


Terni: muore suicida un detenuto di 32 anni

cordatesaUn detenuto romeno di 32 anni si è suicidato ieri sera intorno alle 19 nella sua cella del carcere di Terni. Ne dà notizia il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). “È l’ennesima triste notizia che ci troviamo a commentare – commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe.
“Il suicidio – osserva – costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze”.
La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi Continue reading


Roma: detenuto 35enne muore suicida a Rebibbia Nuovo Complesso

cordatesaSi è tolto la vita impiccandosi, con un lenzuolo, all’interno del bagno della sua cella della sezione G11 del carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. È morto in questo modo, ieri pomeriggio, un detenuto 35enne di origine bulgara, Vasile Vasil Venetov. Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
L’uomo – a quanto appreso dal Garante – era un detenuto lavorante e si trovava a Rebibbia N.C. dal 2010. Era stato estradato dall’Olanda per reati connessi al traffico di stupefacenti. Aveva un fine pena fissato a marzo 2014. Venetov è stato trovato agonizzante dai suoi compagni di cella ieri pomeriggio, intorno Continue reading


Diagnosi sbagliata, detenuto muore in carcere «I nomi dei medici cancellati dal diario clinico»

cordatesaUn tratto nero di un pennarello per far scomparire i nomi dei medici di Regina Coeli dalla cartella sanitaria di un detenuto vittima di un grave errore nelle cure. È successo nel luglio del 2011 dopo il ricovero di Solomon Solom all’ospedale Fatebenefratelli dove l’uomo, arrivato debilitato, perde l’uso di entrambi i reni per colpa di un virus sfuggito per mesi all’attenzione dei dottori del carcere. La vittima, poi assolto dall’accusa di sfruttamento della prostituzione nell’aprile del 2012, è morta il 19 maggio scorso al termine di un Continue reading


Agrigento, muore un detenuto cardiopatico: protesta dei familiari per la qualità dell’assistenza sanitaria

cordatesaUn detenuto del carcere di Petrusa, ad Agrigento, è morto in seguito a una crisi cardiaca. L’uomo era cardiopatico e aveva detto ai parenti di non trarre alcun beneficio dall’assistenza sanitaria del penitenziario.

La vittima è Salvatore Cigna, 51 anni. L’uomo è morto all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove era stato trasferito d’urgenza dall’infermeria del carcere in seguito all’attacco di cuore.

Il primo giugno, all’ultimo colloquio con i Continue reading


Roma: detenuto di 46 anni muore all’Ospedale “Pertini”

cordatesaGino Dolce, 46 anni, detenuto a Rebibbia Nuovo Complesso, Reparto G11, è deceduto all’ospedale “Pertini” giovedì scorso, 16 maggio 2013.
Aveva varie patologie, ha avuto una trombosi, una broncopolmonite, è stato in coma. Nel 2008 era stato ricoverato allo “Spallanzani” per 4 mesi e non si riprendeva da una meningite, aveva avuto febbre a 40 per settimane e aveva perso l’uso dell’occhio dx (2008). Lamentava che non gli dessero analgesici per il mal di testa e che le gocce da comprare con la domandina venissero autorizzate sempre tardi.  Per un incidente del 2006 gli avevano messo viti nelle ginocchia che avevano provocato una trombosi. Doveva avere anche un intervento alla colonna per separare le vertebre, per gli osteofiti sulle vertebre e un intervento per un lipoma.
Per il fegato seguiva una terapia perché Continue reading


India: pakistano muore in carcere per percosse

cordatesa(AGI) – Amritsar (India), 9 mag. – Un pachistano, Sanaullah Ranjay, detenuto nelle prigioni indiane, e’ morto in carcere per le percosse ricevute durante “un regolamento di conti”. Una tale barbarie avrebbe spinto Islamabad ad avviare un’inchiesta internazionale per raccogliere prove sull’orrendo crimine. I dottori che hanno prestato soccorso a Ranjay all’ospedale governativo hanno dichiarato che il 52enne sarebbe morto per un collasso degli organi interni, per colpa di una grave ferita alla testa seguita alle percosse subite nella prigione, a nord della citta’ di Jammu. Il primo ministro di Jammu e Kashmir, stato a maggioranza islamica, ha annunciato che avrebbe fatto delle indagini sull’attacco subito dal prigioniero pakistano, definendola “una questione di grande imbarazzo”. Ma fonti ufficiali pakistane hanno ribattuto che non si sarebbero accontentati di un’inchiesta interna sull’uccisione Continue reading


Velletri, detenuto muore in carcere

cordatesaUn detenuto di 53 anni è morto per un malore nel carcere di Velletri, dove era recluso dallo scorso mese di marzo. Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. Il decesso è avvenuto la notte fra il 30 aprile ed il primo maggio. È il quarto decesso registrato nelle carceri del Lazio dall’inizio del 2013; il secondo in poco meno di un mese a Velletri dopo quello del 27 marzo di un marocchino di 27 anni, Mohamed Saadaoui, le cui cause sono ancora in fase di accertamento. Secondo quanto appreso dai collaboratori del Garante l’uomo, originario di Nettuno, ha accusato un malore nel pomeriggio di martedì scorso. Accompagnato da altri compagni detenuti nell’infermeria del carcere, vi è rimasto fino alle 22 rifiutando, a quanto pare, il ricovero in ospedale come suggerito dai sanitari del carcere. Intorno alle 23 ha avuto un nuovo malore e, nonostante l’intervento dei medici dell’Istituto e di quelli del 118, è deceduto alle 00.15 del primo maggio. La salma è stata trasferita al Policlinico “Tor Vergata”, dove Continue reading


Muore un detenuto del carcere Stampa

green-funerals-green-resting-placeLUGANO – Un uomo di 40 anni, detenuto al carcere della Stampa, è morto nella tarda serata di mercoledì all’ospedale Civico di Lugano. Lo comunica il Dipartimento delle istituzioni cantonale, precisando che l’uomo è stato ricoverato ieri mattina nel reparto di terapia intensiva in seguito a un malore improvviso. Per chiarire le cause esatte della sua morte è stata ordinata un’autopsia.
L’uomo è stato incarcerato nel 2007 per rapina, furto, lesioni semplici e contravvenzioni alla Legge sulla circolazione stradale, reati che gli erano valsi una condanna a tre anni con trattamento ambulatoriale. In seguito fu pure condannato per reati commessi durante l’espiazione della pena: lesioni semplici, incendio intenzionale, violenza e minaccia contro le autorità e i funzionari.

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Sassari: detenuto 66enne ucciso da cancro al pancreas

tristeSassari, 31 marzo 2013. Jacques De Deker, cittadino belga, muore nel Centro clinico del carcere di San Sebastiano. Era malato di cancro al pancreas e aveva 66 anni. Era in carcere all’agosto 2006 e doveva scontare complessivamente 12 anni e 4 mesi, pena derivante da due diverse condanne per traffico di droga.
Il tumore gli era stato diagnosticato nel 2008 e da allora si era battuto per ottenere prima la possibilità di curarsi fuori dal carcere e in seguito – sfumata ormai ogni possibilità di cura – almeno di poter morire “accanto ai miei due bambini e a mia moglie, in Belgio”, come lui stesso scrive in una lettera-appello del marzo 2009. Invece, quattro anni più tardi, morirà in una cella del carcere di Sassari. Di seguito la cronaca della sua vicenda, attraverso le pagine del quotidiano “La Nuova Sardegna”.

Ha un tumore ma resta in carcere
21 aprile 2010
Nell’ottobre del 2008 gli è stato Continue reading


Muore in carcere, era dentro per una rapina da 20 euro

bastaROMA – Aveva tentato di rubare venti euro a un tabaccaio. Per questo motivo, un 57enne era detenuto da un mese e mezzo nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. L’uomo è morto la notte tra lunedì e martedì, probabilmente a causa di un infarto. A darne notizie è il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, precisando che si tratta del terzo detenuto che muore nelle carceri del Lazio da inizio anno.

ALCOLISTA – La vittima, detenuto da un mese e mezzo nella sezione G11 del carcere romano, doveva scontare una condanna per una tentata rapina ai danni di un tabaccaio. L’uomo, a quanto appreso dai collaboratori del Garante, era affetto da dipendenza dall’alcool e per questo, dal momento del suo ingresso in carcere, era stato preso in carico dal Sert ed aveva colloquio periodici con gli psicologi.

USO DEL CARCERE PER REATI MINORI– Martedì mattina l’uomo è stato trovato senza vita nel suo letto, morto probabilmente stroncato da un infarto. «Al di là dei motivi che hanno portato alla morte di quest’uomo – ha detto Marroni – fa riflettere la circostanza che un uomo con tali problematiche sia condannato a scontare in carcere una pena per una tentata rapina di 20 euro. La colpa è di una legislazione che prevede un uso abnorme del carcere, anche per i reati minori».

SOVRAFFOLLAMENTO – «Nelle carceri del Lazio registriamo un tasso di sovraffollamento di quasi il 50% – aggiunge Marroni – Occorrerebbe rivedere l’ordinamento nel senso di prevedere il carcere solo come extrema ratio. Ma, nonostante gli appelli del Presidente della Repubblica e di quelli dei due rami del Parlamento, la politica sembra essersi di nuovo dimenticata del dramma che si sta vivendo nelle carceri italiane».

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Detenuto di 40 anni muore in cella alla vigilia del permesso premio

crepaMassa Carrara – Sarà l’autopsia a chiarire le cause dell’improvviso decesso di un quarantenne, avvenuto venerdì pomeriggio nella struttura penitenziaria della città. L’uomo, massese, è stato ritrovato privo di sensi dai compagni di cella al risveglio dal riposo pomeridiano e niente sarebbero valsi i tentativi di rianimarlo. Pare che negli ultimi tempi l’uomo non godesse di buona salute ma nulla di così serio da far presagire un decesso fulmineo, giunto a pochi giorni dal primo permesso premio di cui avrebbe goduto per un comportamento ineccepibile.

Fonte: La Nazione


Palestinese muore in carcere, scoppia la rivolta

Gravi incidenti sono in corso a Hebron e nei villaggi vicini in seguito alla morte ieri in una prigione israeliana di Arafat Jaradat, un palestinese originario di quella zona

intifadaE’ una giornata di grave tensione quella di questa domenica a Hebron, in Cisgiordania, e nei villaggi vicini, dove sono in corso gravi incidenti in seguito alla morte, avvenuta ieri in una prigione israeliana, di Arafat Jaradat, un palestinese originario della zona. L’esercito israeliano ha dapprima lanciato gas lacrimogeni, quindi ha sparato proiettili rivestiti di gomma. Intanto, nelle carceri israeliane, sono saliti a 4500 i detenuti palestinesi in sciopero della fame per protesta.

Jaradat, 30 anni e padre di due figli, è morto nella prigione di Megiddo. Il suo decesso sarebbe avvenuto dopo un ‘malessere’, secondo l’intelligence israeliana, mentre il ministero palestinese per gli Affari dei prigionieri accusa le autorità israeliane di essere direttamente responsabili della sua morte. Jaradat era stato arrestato ad inizio settimana dopo incidenti nei pressi della colonia ebraica di Kiryat Arba, vicino Hebron.

La polizia israeliana ha aperto un’inchiesta sulle circostanze della morte, che secondo le autorità di Israele sembra essere stata dovuta ad una crisi cardiaca, versione contestata dal ministro palestinese Issa Qaraqe, secondo cui “il giovane è stato ucciso durante un interrogatorio” e che chiede “la creazione di una commissione internazionale per indagare sulle circostanze della sua morte”. Stupore e dolore sono anche stati espressi dal primo ministro palestinese Salam Fayyad.

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Pittore monzese muore a Giava dopo quattro mesi di carcere

sanita-generica-stetosMonza – E’ morto all’ospedale lunedì pomeriggio dopo quattro mesi di carcere. La vittima è un monzese e l’ospedale è nell’isola di Giava. Lui è Andrea Sorteni, artista apprezzato, 49 anni, figlio del noto avvocato Paolo. Ne dà notizia oggi il quotidiano Il Corriere della Sera.

Ex studente del liceo Zucchi a vent’anni Sorteni si trasferisce a Parigi dove frequenta l’Ecole nationale supérieure ses Beaux-Arts. Torna in Italia, abita con i genitori nel centro di Monza, in un appartamento a poca distanza dalla Villa Reale, poi nel ’97 si trasferisce a Milano, o meglio, a Brera. Andrea «Arde» Sorteni a fine del anni Novanta inizia un viaggio intorno al mondo e si stabilisce a Bali.

Nel 2002 viene coinvolto nelle indagini su un attentato di Al Queda che aveva provocato 202 morti. In quel periodo Sorteni gestisce una discoteca, arrestato per un visto scaduto dice di conoscere un uomo che nelle prime fasi dell’indagine viene ritenuto tra gli autori della strage. Il padre Paolo e il fratello Luca, ingegnere, gridano allo scandalo: «Mio figlio coinvolto con il terrorismo internazionale? E’ assurdo» dice l’avvocato. «Tutta la vicenda è solo un grande equivoco».

Trascorsa qualche settimana viene rimandato in Italia come clandestino poi torna a Bali dove con Maya, un’indonesiana bellissima, la sua futura sposa, inizia una nuova vita. Per lei apre una gelateria mentre lui continua a dipingere.

Tutto va a gonfie vele finché un episodio assurdo fa precipitare tutto: il 14 ottobre del 2012 Sorteni e la moglie, che fa la modella, si devono imbarcare su un aereo. C’è un disguido sul biglietto di Maya che non può partire. Lui si arrabbia, briga per sistemare tutto. Inutilmente. Poi, secondo la versione della polizia, Sorteni avrebbe fatto una telefonata alla compagnia aerea del volo annunciando la (falsa) presenza di una bomba sul velivolo. Trascorrono tre giorni e il monzese viene arrestato. Uscito dal carcere è ammalato e disidratato. Lunedì muore.

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Muore in carcere per infarto

infarto copia_bdE’ morto stamattina all’ospedale di Asti, dove era piantonato da alcuni giorni per problemi cardiaci, il boss della ‘ndrangheta torinese Giovanni Iaria, 65 anni. Era in carcere, ad Asti, dallo scorso ottobre, dopo la condanna con rito abbreviato a 7 anni e 4 mesi per associazione per delinquere e voto di scambio nell’ambito del processo Minotauro. Di origini calabresi, Iaria era stato mandato al confino a Cuorgnè, dove negli anni 80 era stato consigliere comunale e assessore.

Iari, secondo gli inquirenti, era affiliato alla ‘ndrangheta almeno dal 1997, partecipe della ‘società maggiore’ con la dote di ‘padrino’. Il suo nome compare nelle carte del maxi processo sulla presenza della ‘ndrangheta in provincia di Torino, che ha portato all’arresto complessivo di 145 persone.

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Catania, Muore in carcere per infarto

Morto un boss di peso della violenta mafia della provincia di Caltanissetta. Si tratta di Rosario Lombardo, considerato personaggio di spicco di Cosa nostra di Niscemi, deceduto per infarto nel carcere di Catania, a Bicocca, all’età di 52 anni.

infarto-2-380x270Era finito in cella con l’accusa di associazione mafiosa e per avere progettato di uccidere i figli, due dei quali ancora minorenni, di due collaboratori di giustizia niscemesi, pronti a fare luce sull’organizzazione criminale e sulle strategie economie del clan.

Lombardo era chiamato “Saru cavaddu” ed era ritenuto un boss influente nella determinazione degli equilibri mafiosi. Oggi i funerali del boss nella sua Niscemi: durante le esequie un ladro ha tentato di rubare nell’abitazione di uno dei partecipanti al rito, ma, sorpreso dal proprietario e da conoscenti, è stato linciato.

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