Giu
14
2013
Un detenuto del carcere di Petrusa, ad Agrigento, è morto in seguito a una crisi cardiaca. L’uomo era cardiopatico e aveva detto ai parenti di non trarre alcun beneficio dall’assistenza sanitaria del penitenziario.
La vittima è Salvatore Cigna, 51 anni. L’uomo è morto all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove era stato trasferito d’urgenza dall’infermeria del carcere in seguito all’attacco di cuore.
Il primo giugno, all’ultimo colloquio con i Continue reading
no comments | tags: carcere di agrigento, detenuto malato gravemente, detenuto morto, muore in carcere | posted in Assassinii di stato, Contro carcere, CIE e OPG, Dentro le mura, Italia in cella, Tutti
Apr
27
2013
GINEVRA – Il più anziano detenuto della Svizzera rimarrà in carcere: la camera penale dei ricorsi di Ginevra ha revocato la scarcerazione di un uomo di 89 anni condannato nel 2010 a dieci anni di reclusione per aver stuprato la figlia adottiva. Il pensionato è all’ultimo stadio di un cancro e soffre di demenza.
L’89enne è attualmente ricoverato nell’unità carceraria dell’Ospedale cantonale, “dove beneficia di ottime cure palliative”, rileva la Corte nella sua decisione. Secondo i medici, gli restano da 10 a 18 mesi da vivere. La sua legale non esclude di ricorrere al Tribunale federale dopo aver chiesto un nuovo bilancio medico.
La scarcerazione dell’anziano era Continue reading
no comments | tags: anticarceraria, carcere, CordaTesa, detenuto, detenuto malato gravemente, ginevra, il più anziano detenuto, svizzera, ticino | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Dentro le mura, Tutti
Mar
20
2013
«Le sue condizioni di salute sono talmente gravi, la sua sofferenza fisica e psichica talmente atroce, che propongo al giudice di incarcerare me al posto di questo mio cliente ammalato. Sì, avete capito bene: la sconto io la pena al posto suo, nella sua cella, per il tempo necessario a visitarlo, operarlo e consentirgli di riprendersi».
LA PROVOCAZIONE dell’avvocato Paolo Mele senior, da sempre attento ai problemi dei carcerati, è tale fino ad un certo punto: la gravissima forma di tumore che ha colpito un suo cliente non ha ancora smosso la pietà dei giudici del tribunale di sorveglianza. Dopo l’ultima, accorata richiesta del 6 marzo scorso, alla quale non ha avuto risposta, l’avvocato Mele ieri ne ha presentato una nuova, in cui baratta la sua libertà a favore dell’assistito. «Come uomo, come legale, come cittadino di uno Stato civile e come cristiano chiedo di dare la possibilità a quel detenuto di curarsi».
LA MALATTIA di cui soffre Carmine Multari, 48 anni, residente a Lonigo, ha subito un progressivo peggioramento. Il malato sta scontando una condanna definitiva a 2 anni e mezzo di reclusione per truffa, appropriazione indebita e ricettazione commesse in passato fra il Veneto e la Toscana. «L’ho visto lunedì pomeriggio – ha detto il legale – e la situazione è sempre ed estremamente grave». Lo sfortunato detenuto è stato infatti colpito da una seria forma di neoplasia alla lingua. Nell’ultimo mese è dimagrito di 12 chili, ed ha riferito al suo avvocato che «da una settimana non riesce a mangiare, nè a deglutire». Avverte dolori lancinanti che «si irradiano all’orecchio, alla testa e al collo». Fatica moltissimo a parlare, ed è costretto a restare con la bocca aperta in maniera innaturale. «Che la situazione sia gravissima viene confermato anche dalla documentazione sanitaria».
Fonte
no comments | tags: anticarceraria, carcere, CordaTesa, detenuto, detenuto malato gravemente, provocazione del legale | posted in Dentro le mura, Tutti