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Evasione dal carcere di Pagliarelli : Ergastolano evade calandosi con un lenzuolo

172737812-f82e9224-c176-4f22-a6f4-b9cf9a97bdbcE’ stata una notte di ricerche senza successo tra Palermo e Altofonte per gli uomini della polizia a caccia di Valentin Frakkaj, l’ergastolano albanese evaso ieri pomeriggio dal carcere Pagliarelli di Palermo calandosi fuori dal muro di cinta con una fune fatta di lenzuola annodate tra di loro. L’uomo, che ha 36 anni e scontava una condanna a vita per omicidio, rapina ed estorsione, era stato trasferito nel penitenziario palermitano a marzo. Già nel febbraio del 2013 era evaso dal carcere di Parma ed era stato ripreso poco dopo. Continue reading


Monza – Spettacolo teatrale “Giovanni e Nori” 11 maggio 2014

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Carcere di Monza: detenuto evade dal carcere

cordatesaMonza, marocchino evade dal carcere e svanisce nel nulla. È accaduto martedì e da allora non si sa ancora nulla dell’uomo, 39enne di origine marocchina, detenuto nella casa circondariale di Monza per reati connessi agli stupefacenti. L’uomo, la cui pena finirà l’anno prossimo, dopo essere uscito dal carcere per recarsi sul posto di lavoro, è sparito. Quest’ultima evasione arriva a pochi giorni da altre evasioni, decisamente più preoccupanti avvenute nelle carceri italiane. Come quella avvenuta lo scorso 21 aprile con l’evasione di Filippo De Cristofaro, il cosiddetto “killer del catamarano”. Mentre di Continue reading


Carcere di Monza: detenuto tenta suicidio con i farmaci

cordatesaTentato suicidio questa mattina all’interna del carcere di Monza dove intorno alle 11 un detenuto di 38 anni ha cercato di togliersi la vita ingoiando diverse medicine.

Secondo quanto trapelato, l’uomo aveva da poco appreso la sentenza della magistratura nei suoi confronti: forse per disperazione o protesta ha finto un malore e si è fatto ricoverare all’interno dell’infermeria del carcere. Lì ha ingurgitato un certo numero di pasticche per tentare il Continue reading


Un’altra tragedia nel carcere di Poggioreale: detenuto si suicida

Antonio Spizuoco suicidio carcere di Poggioreale

cordatesaUn detenuto si è tolto la vita nel Padiglione Milano del carcere di Poggioreale. La vittima, Antonio Spizuoco di 51 anni, si è impiccato. L’uomo faceva l’autotrasportatore e, il 19 aprile scorso, era stato fermato alla guida di un tir con a bordo circa 78 chilogrammi di cocaina. Al momento della morte aveva accanto a sè il giornale che riportava la notizia del suo arresto.

Da inizio anno salgono a 50 i “morti di carcere”, 47 tra i detenuti (di cui 14 suicidi), Continue reading


Giarre, 32enne cardiopatico muore in carcere: “mancava l’ossigeno”

cordatesaIl 25 aprile scorso nel carcere di Giarre (Catania) un 32enne, D. N., è deceduto due giorni prima di tornare in libertà, dopo 8 anni passati a scontare la condanna.

La morte dell’uomo, cardiopatico e bisognoso di ossigenoterapia, sarebbe stata provocata da un infarto. Perché l’ossigeno era finito. La procura catanese ha aperto un’inchiesta, per ora senza indagati, e si attendono i risultati dell’autopsia.

Della notizia e del relativo fascicolo d’indagine si è avuta Continue reading


Caso Magherini: Morto dopo arresto,nove indagati per omicidio

 

morte-di-Riccardo-MagheriniFirenze, 30 apr. – (Adnkronos) – Sono indagati da ieri i quattro carabinieri intervenuti per arrestare l’ex calciatore viola Riccardo Magherini, morto nella notte del 3 marzo scorso a Firenze, in circostanze ancora tutte da chiarire, mentre veniva arrestato. I quattro militari dell’Arma, si è appreso da fonti investigative, sono stati iscritti dalla Procura di Firenze nel registro degli indagati e sarebbero accusati di omicidio preterintenzionale. Continue reading


Spoglia nudo un sospettato, poi lo colpisce con una scarica elettrica: poliziotto assolto

 

20140430_c4_schermata_2014-04-30_a_18.24.02LONDRA – Ennesimo caso di abuso di potere, questa volta dall’Inghilterra, dove un agente di Polizia, il 30enne PC Lee Birch, ha colpito con un taser un sospettato, dopo aver lo spogliato e colpito più volte con violenza.
Nel filmato possiamo vedere soltanto l’ultima parte della sequenza violenta. Il capo della polizia delWilshire aveva cercato in ogni modo di bloccare la diffusione del video, ma questo è stata reso pubblico dopo che l’agente PC Lee Birch è stato assolto dall’accusa di aggressione.

Il sospettato, Mr Colomba, è un 23enne arrestato perchè ubriaco fuori da un locale notturno. Una volta condotto nella caserma, però, gli agenti hanno deciso di umilarlo, facendolo spogliare completamente nudo.Il sospettato, Mr Colomba, è un 23enne arrestato perchè ubriaco fuori da un locale notturno. Una volta condotto nella caserma, però, gli agenti hanno deciso di umilarlo, facendolo spogliare completamente nudo.
Mr Colomba, però, in uno scatto d’ira, ha deciso di gettare le sue mutande addosso agli agenti, che hanno subito risposto alla provocazione colpendolo con una scarica elettrica da 50.000 volt.
Ci sono voluti soltanto 60 minuti di processo per assolvere l’agente PC Lee Birch dall’accusa di aggressione.

http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/ESTERI/sospettato-nudo-scarica-elettrica-polizia-assolti/notizie/660788.shtml

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Monza -iniziativa prigionieri palestinesi- 15 maggio 2014

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Monza iniziativa NO TAV proiezione “colpevoli di resistere” + cena benefit

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Giovedì 17 aprile presidio in Solidarietà al prigioniero politico palestinese Ahmad Sa’adat

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Il caso di Ahmad Sa’adat, leader nazionale palestinese, Segretario Generale del Fronte Popolare di Liberazione Nazionale della Palestina e membro eletto del Consiglio Legislativo Palestinese, è uno degli oltre 5000 casi di prigionieri politici palestinesi, ma è un caso di critica importanza e estremamente paradigmatico – il caso di un leader palestinese, preso di mira per “crimini” di carattere politico, per il suo impegno verso la resistenza palestinese e il rifiuto di compromessi riguardo ai chiari principi della liberazione palestinese e per il suo ruolo storico come leader del movimento dei prigionieri.

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Detenuto anoressico morto in cella a Regina Coeli.

20101026_11«L’atto in cui si parla di anoressia è una semplice relazione, non una diagnosi». Questo, in estrema sintesi, il senso delle dichiarazioni spontanee rilasciate da uno dei medici che avevano in cura Simone La Penna, trentaduenne morto nel carcere di Regina Coeli dove era rinchiuso, dopo avere perso 34 chili in una manciata di mesi (quasi la metà del peso corporeo della vittima al momento del suo arresto). Continue reading


Detenuto massacrato di botte in carcere, in fin di vita.

due-palazzi-1_1_originalPADOVA. Agli operatori dell’ambulanza ha riferito di essere rimasto vittima di una brutta caduta ma i medici del pronto soccorso si sono resi conto che le ferite erano compatibili con un violento pestaggio. Costantin Niculau, 60 anni, rumeno, detenuto al carcere Due Palazzi, è ora ricoverato in fin di vita in terapia intensiva. La diagnosi parla chiaro: “trauma cranico facciale da percosse con emorragia cerebrale”. Continue reading


Sabato 19 aprile, presidio davanti al carcere di Rebibbia

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Domenica 13 Aprile alcune decine di solidali/e si sono ritrovati/e davanti le mura della sezione maschile di Rebibbia per portare solidarietà a tutti i prigionieri in occasione della mobilitazione chiamata dal Coordinamento dei detenuti che terminerà il 20 Aprile.Il presidio è stato accolto dai detenuti del reparto G.12 con una battitura a cui i/le compagni/e si sono aggregati/e, intervallandola con comunicazioni sulle iniziative intraprese dentro e fuori le carceri, musica e saluti. Continue reading


Colpevoli di resistere.Manifestazione NO TAV 10 maggio a Torino

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Il 22 maggio a Torino si aprirà il processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò accusati di terrorismo per il sabotaggio di un compressore.

Attraverso l’accusa di terrorismo contro alcuni NO TAV si vogliono colpire tutte le lotte.

SABATO 10 MAGGIO Ore 14 (ritrovo in Piazza Adriano)

MANIFESTAZIONE POPOLARE A TORINO

PERCHÉ:

Chi attacca alcuni di noi, attacca tutte e tutti

PERCHÉ:

Le loro bugie, i loro manganelli, le loro inchieste non ci fermano

RESISTIAMO allo spreco delle risorse, alla  devastazione del territorio, alla rapina su i  salari, le  pensioni e la  sanità.

                                      CHIARA, CLAUDIO ,NICCOLÒ , MATTIA LIBERI SUBITO.

 Fonte


Civitavecchia. Altra morte in carcere

kej9zoSi è spento nel carcere nuovo di Civitavecchia un cittadino di 37 anni che, sebbene malato, tossicodipendente e in possesso di documentazione sanitaria che ne dimostrava l’incompatibilità col carcere, è morto per cause ancora da accertare nel penitenziario laziale. Dura la reazione del legale dell’uomo, che ha annunciato una battaglia senza quartiere affinché siano puniti gli errori dei magistrati che non hanno permesso il trasferimento del detenuto nella Comunità il Merro che, a sua volta, ha espresso il proprio shock per quanto accaduto. Parliamo del caso di Fabio Giannotta. Continue reading


Meno carcere, più domiciliari: ecco le novità della nuova legge.

FOTO REPERTORIO DI CARCERI PER VOTO SU INDULTORoma – Arresti domiciliari, depenalizzazione dell’immigrazione clandestina (e di molti altri reati), messa alla prova: sono questi i tre pilastri su cui si fonda la riforma del sistema sanzionatorio approvata oggi in via definitiva dalla Camera con il no della Lega, di M5S e di Fdi. Non tutte le norme, però, saranno immediatamente applicabili: all’attuazione della depenalizzazione e dei domiciliari dovrà infatti provvedere il governo attraverso appositi decreti legislativi. Continue reading


Terremoto in Cile, trecento detenute evadono dal carcere.

1044592_714135178631784_204657225_nCirca trecento detenute sono evase dal carcere femminile di Iquique nella confusione seguita  alla forte scossa di magnitudo 8.2 che ha colpito il Cile settentrionale. Il ministero degli Interni ha annunciato l’invio nella zona di un centinaio di uomini delle forze speciali. È stato deciso il dispiegamento in città anche di circa cento poliziotti e militari dell’esercito. Nelle ore successive al sisma sono state catturate 26 fuggitive. Nel resto del Paese, centinaia di detenuti sono stati evacuati dalle prigioni di San Antonio, Lebu, Coronel e Arauco, vicine alla costa. Durante il grave terremoto del 2010 in Cile, che provocò 500 morti, un centinaio di persone fuggirono dalle carceri.

Fonte


La Tragica storia di Giuseppe Casu.Medici implicati nel caso,tutti assolti.

contenzione_1Un uomo è morto dopo sette giorni di ricovero nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Cagliari. Ora i giudici d’appello hanno confermato l’assoluzione dei medici. Scrivendo però che si tratta di un “macroscopico caso di malasanità”. E la figlia chiede: “Diventi un esempio”. Perché non si ripetano vicende come questa.
Si chiamava Giuseppe Casu. Faceva l’ambulante. Ed è morto dopo essere rimasto per sette giorni legato a un letto d’ospedale. I medici che lo hanno tenuto in queste condizioni sono stati assolti, anche in secondo grado. Ora però i giudici della corte d’appello di Cagliari hanno chiarito le motivazioni della sentenza. Di una assoluzione che, dicono, ha molti “ma”. Perché si tratta, scrivono i magistrati, di un «macroscopico caso di malasanità». Di una vicenda «dall’evoluzione incredibile» che deve essere conosciuta. Anche perché non è poi così “anormale” come sembra. Continue reading


Sgombero Ardita Pizzeria Occupata.Milano si barrica,la Pizzeria Resiste.

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MILANO SI BARRICA – LA PIZZERIA RESISTE

Mercoledì 2 aprile alle 4:30 del mattino polizia e carabinieri in forze irrompono nella pizzeria occupata di via Cola di Rienzo per effettuare uno sgombero. Ma a due ore dal loro ingresso non sono ancora riusciti ad abbattere l’ultima delle tre barricate costruite dagli abitanti e i ragazzi resistono al terzo piano, mentre due di loro sono riusciti a raggiungere il tetto.

Solo alle 6:30, dopo una lunga resistenza, anche l’ ultima barricata viene aperta dalla polizia e i ragazzi al terzo piano vengono fatti scendere e portati in Questura in via Fatebenefratelli, dove si tiene un presidio di solidarietà. Tuttavia lo sgombero non si è ancora concluso, perché due ragazzi sul tetto continuano a resistere.

Da più di un anno, con l’occupazione della pizzeria, Continue reading


Sabato 29 marzo,Proiezione de “Il loro natale” di Gaetano di Vaio al Foa Boccaccio

Manifesto Il loro natale

Sabato 29 marzo 2014 al Foa Boccaccio di Monza verrà proiettato il film/documentario “Il loro Natale” di Gaetano di Vaio che attraverso i racconti dei parenti del carcere di Poggioreale di Napoli ,ci pone di fronte alle difficoltà estenuanti che essi quotidianamente devono affrontare.Dalla gestione della vita famigliare alle umiliazioni al quale si è condannati per comunicare con i cari,questa realtà è il più agghiacciante esempio di una vera e proprio “Doppia pena”.

La proiezione avrà luogo alle h. 15 al Foa Boccaccio di Monza in via Rosmini 11. Dalle h. 13 ci sarà un ricco buffet per pranzare insieme.

Lottare contro tutto questo è possibile
Incontriamoci per parlarne.


Tre sadici e una cella – A Poggioreale va in scena l’orrore.

violenza-familiare-00001_5Tre aguzzini sadici che di notte si divertono a inveire a suon di percosse sui detenuti nelle viscere di un carcere, lì dove l’occhio delle telecamere non arriva. Una storia agghiacciante che promette ulteriori sviluppi poco rassicuranti. Non si tratta di una pellicola dalla sceneggiatura drammatica, dove i “secondini” assumono tratti arroganti e spietati. Nessuna finzione. Il luogo degli orrori è reale e si trova a Napoli: il carcere di Poggioreale.  Continue reading


Carcere – Detenuti devastano la sezione di isolamento di Piacenza

carcerato_221 marzo 2014 – Apprendiamo dai media locali che i detenuti della sezione di isolamento del carcere delle Novate, hanno devastato e allagato il reparto dove sono imprigionati. Secondo la testimonianza di un sindacalista dei secondini “tutti i detenuti del reparto isolamento hanno sistematicamente divelto tutto quello che potevano rompere, lavabi, bagni, lavandini, bidet, hanno addirittura rotto tubi dell’acqua; il reparto stamattina si presentava allagato e con tutti i pezzi sparsi per il corridoio, sembrava che fosse caduta una bomba sul quel reparto“. Nonostante non vi siano testimonianze dirette, è ipotizzabile si sia trattato di una strategia per ottenere collettivamente il trasferimento nelle sezioni comuni o in altre strutture; sicuramente un modo per rendere inagibile un pezzo dell’apparato detentivo. Da segnalare che nei giorni scorsi, oltre ad una rissa tra fazioni di detenuti di nazionalità diversa, un prigioniero era stato trasferito in isolamento dopo una colluttazione con tre guardie,da loro riportata come “aggressione immotivata”.

Fonte


Modena – Giornata contro il carcere verso la mobilitazione dei detenuti

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23 MARZO a Modena CONTRO IL CARCERE
verso la mobilitazione anticarceraria nazionale – dal 5 al 20 aprile 2014

14.30
Assemblea regionale in vista della mobilitazione anticarceraria di aprile al LIGèRA

 

18.00
Presidio sotto il carcere di Modena con microfono aperto, musica e interventi via S. Anna 370

20.30
Concerto al LIGèRA con
ILL GERME – necrologio rap

Laboratorio libertario
LIGèRA
via Pomposa, 8 – Modena

Fonte

 


Domenica 30 marzo – 3 presidi No Tav davanti le carceri di Roma, Alessandria e Ferrara

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Con il carcere le autorità vogliono togliere di mezzo chi è di troppo, chi per necessità o per scelta vive al di fuori del recinto della legalità. Chi non ci sta, lotta e cerca di opporsi concretamente ai progetti di chi governa. Come ormai da più di vent’anni sta avvenendo in Val Susa contro il Tav.

Con il regime di Alta Sorveglianza, un carcere dentro al carcere, le autorità vogliono separare i compagni da tutti gli altri detenuti, per ostacolare lo sviluppo di possibile lotte.

Il 30 marzo presidi sotto il carcere di Roma , Alessandria e Ferrara.

In solidarietà con Chiara, Claudio, Niccolò, Mattia.

In solidarietà con tutti i compagni rinchiusi in Alta Sorveglianza.

In solidarietà con tutti i detenuti che lottano e che parteciperanno alla mobilitazione di aprile.

Roma: ore 16, al pratone davanti alla sezione femminile di Rebibbia in via Bartolo Longo

Ferrara: ore 16, di fronte al carcere in via Arginone

Alessandria: ore 17, di fronte al carcere in via Casale San Michele

Fonte

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Sakineh è libera!

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Sakineh è un caso umano che ha mobilitato il mondo e in Italia soprattutto, ove per mesi la sua immagine è stata accanto ai portali di amministrazioni Regionali, Comunali e anche di Province e municipalità.

La donna iraniana, nata a Theran nel 1967, fu condannata a morte dal tribunale per adulterio e partecipazione all’omicidio di suo marito. Il suo caso fu adottato da tute le più importanti associazioni umanitarie, e ha fatto breccia nel cuore di molti organi di stampa occidentali. Continue reading


Aprile, mese di protesta nelle carceri

APPELLO DEL COORDINAMENTO DEI DETENUTI – PRIMAVERA CARCERARIA

carcereDal giorno 5 al giorno 20 aprile del 2014 come “Coordinamento dei detenuti” abbiamo indetto una nuova mobilitazione all’interno di tutte le carceri italiane.

L’obbiettivo che ci siamo posti è quello di dare coscienza a tutti i reclusi che solo attraverso la lotta possiamo ottenere quelle migliori condizioni di vita che noi tutti chiediamo e che ogni rivendicazione deve necessariamente essere accompagnata da una azione collettiva di noi tutti. Continue reading


Caso Ocalan: Strasburgo condanna la Turchia per trattamento inumano

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La Turchia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo per trattamento inumano nei confronti di Abdullah Ocalan, il leader del Pkk– Partito dei Lavoratori del Kurdistan – catturato nel 1999 e condannato all’ergastolo senza possibilità di sconti o di liberazione con la condizionale. Continue reading


Sanita’: medici penitenziari, 60-80% detenuti e’ malato

0tabella-salute-carcereUna piccola città malata, con il 60-80% della popolazione colpita da una patologia. E’ questa la fotografia della salute dei detenuti italiani (64 mila in totale), scattata dalla Società italiana di medicina e sanità penitenziaria (Simspe) e presentata oggi a Roma. Un detenuto su due soffre di una malattia infettiva, quasi uno su tre di un disturbo psichiatrico, circa il 25% è tossicodipendente. “Purtroppo è una popolazione giovane, ma con problemi di salute anche molto gravi – spiega all’Adnkronos Salute Sergio Babudieri, presidente di Simspe onlus – Lo dimostra anche lo studio recente condotto dalla Simspe in 35 istituti, con 15 mila detenuti coinvolti (circa il 25% del totale), dal quale è emerso che solo 1 detenuto su 4 ha fatto il test per l’Hiv. Continue reading


Londra nega l’estradizione di un latitante di mafia: “Carceri italiane inadeguate”

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La Westminster Magistrates’ Court di Londra ha deciso oggi di non procedere all’estradizione in Italia di Domenico Rancadore, accusato di mafia e arrestato lo scorso agosto nella capitale britannica dalla polizia inglese su indicazione di quella italiana dopo 20 anni di latitanza. Domenico Rancadore non sarà estradato in Italia perché il sistema carcerario in Italia non offre le adeguate garanzie per il trattamento dei detenuti.

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