Tre agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano da “un detenuto di origine magrebina con problematiche di natura psichiatrica”. Lo denuncia in una nota il sindacato Sinappe. Per Giuseppe Merola, segretario regionale lombardo del Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria per la giustizia minorile, “siamo davanti a uno scempio” e a una “polveriera, sempre più pronta ad Continue reading
Category Archives: Italia in cella
Lecce – 7 agenti feriti in 8 giorni di polo psichiatrico
“È trascorsa meno di una settimana dall’inaugurazione del nuovo polo di osservazione psichiatrica nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce e già si registrano le prime criticità”. A darne notizia è l’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale, Leo Beneduci.
Sette gli agenti feriti stando al resoconto stilato dall’organizzazione sindacale: “Domenica [24 settembre] -si legge nella nota- verso le ore 13 due detenuti nel nuovo polo psichiatrico sono andati in escandescenza, uno dei due, un trentacinquenne di origini brindisine ha letteralmente distrutto una cella detentiva cercando di aggredire gli agenti di polizia Continue reading
Carcere Dozza, due tentati suicidi
Due agenti di sorveglianza per circa un centinaio di detenuti. E’ la denuncia del sindacato di Polizia penitenziaria Sinappe indirizzata al Direttore del carcere della Dozza Claudia Clementi, Al presidente del Tribunale di Sorveglianza Fiorillo e ai vertici degli organi di garanzia dei detenuti.
Il dato emerge nel contenuto della lettera inviata dal sindacato. Nel braccio ‘penale’ della casa circondariale venerdì scorso sarebbero stati sventati in extremis due tentativi di suicidio: in un caso, un detenuto avrebbe tentato di strangolarsi con un lenzuolo.
Gli agenti penitenziari quindi tornano a lanciare l’allarme per quanto riguarda l’organico, in cronica carenza nell’istituto penitenziario. I tentati suicidi Continue reading
Nel carcere di Pavia tre detenuti hanno tentato il suicidio in 24 ore
Nel carcere di Pavia tre tentativi di suicidio in un solo giorno. Tre giovani carcerati rinchiusi a Torre del Gallo, la casa circondariale alla periferia Est della città, hanno tentato di togliersi la vita. La prima richiesta di soccorso dal penitenziario alla centrale del 118 è partita venerdì intorno alle 11.30: un detenuto nordafricano di 24 anni era stramazzato a terra in cella, privo di sensi. Non sopportava più la vita dentro il carcere, così ha preso la bombola da cucina, fornita in dotazione per l’uso del fornelletto, e ha inalando gas metano per diversi minuti. Ad avere avuto la peggio, dei tre, è stato proprio lui. Il 24enne, ricoverato a seguito della forte intossicazione, versa in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del San Matteo.
Poco prima di mezzanotte, la Continue reading
Carcere di Monza: i rapporti con la ”ndrangheta li teneva un Agente penitenziario
L’ergastolano Giovanni Lamamora e l’agente della Polizia Penitenziaria Nicola Melina erano nello stesso carcere, quello di Monza. Melina era amico dell’affiliato alla ’ndrangheta Fortunato Calabrò. In realtà, era più di un’amicizia: il primo era stato il testimone di nozze del secondo.
Il 9 settembre 2015 Lamarmora aveva bisogno di comunicare con Calabrò. Come fare? Melina aveva telefonato a Calabrò ripetendo che doveva vederlo per «dargli un’ambasciata».
Melina: «Passa!».
Calabrò: «Che è successo?».
Melina: «Passa!».
Calabrò: «Vedo quando mi sbrigo».
Melina: «Ascolta… quando vuoi… pure ora puoi venire! Vieni qua!!!».
La frenesia dell’agente conferma il quadro emerso dalle indagini. Sudditanza, devozione senza scrupoli di coscienza e un minimo d’orgoglio.
Sono le trascrizioni delle intercettazioni che hanno portato all’arresto del Sindaco di Seregno.
«Con tutti ’sti ignoranti è il tuo pane». Ancor prima delle «ammissioni» in diretta (incontri e telefonate sotto intercettazione) del 64enne imprenditore Antonino Continue reading
Carcere di Ferrara, ancora una aggressione agli agenti
Un altro gravissimo episodio di violenza oggi nel carcere ferrarese dell’Arginone. “Due ispettori ed un agente – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – sono stati aggrediti da un giovane detenuto italiano, mentre lo stavano accompagnando in infermeria”.
I tre agenti della Polizia Penitenziaria che hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere: uno ha riportato la frattura di un dito, con prognosi di 25 giorni e gli altri Continue reading
Operazione Scripta Manent – Aggiornamenti
Diffondiamo da informa-azione
Daniele è stato scarcerato
In attesa di maggiori informazioni apprendiamo da Croce Nera Anarchica che il compagno Daniele Cortelli, arrestato nel corso delle perquisizioni per l’inchiesta Scripta Manent, è stato scarcerato
Una settimana di isolamento per Marco dopo distruzione di vetrate del carcere
Testi tratti da Croce Nera Anarchica:
Apprendiamo, tramite una lettera datata 26 gennaio, che al compagno anarchico prigioniero in AS2 nel carcere Alessandria è stata fatta scontare una settimana di Continue reading
Prigionieri | Trieste – Kabu trasferito dai domiciliari al carcere
Diffondiamo da Informa-azione
Un compagno anarchico udinese da 8 mesi ai domiciliari a Trieste con le accuse di oltraggio e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, il 3 febbraio 2017, circa due settimane prima della sua liberazione viene prelevato dalle carogne in divisa nella sua abitazione e portato nel carcere di Trieste, le motivazioni sono l’accusa di rapina e violazione del foglio di via da Udine. Per queste accuse viene condannato a un anno e nove mesi, ma per decidere con che modalità deve scontare la pena, bisogna aspettare che una commissione si riunisca e prenda la sua decisione, nell’attesa che trovino il tempo di riunirsi, vale a dire tra uno, due, tre, quattro o chissà quanti mesi, nel frattempo il magistrato prende la decisione di detenere il compagno in carcere.
Alla luce di tutto ciò, sabato 11.02.2017, saremo sotto il carcere di Trieste (via Coroneo) per portare la nostra solidarietà al compagno costretto agli arresti.
Per scrivergli:
Alberto Casonato
Via Coroneo 26, Trieste
Seguiranno aggiornamenti.
A proposito dell’articolo di Repubblica sulle 5 brigatiste irriducibili .
Diffondiamo da osservatorio repressione
Come faccio ormai da qualche anno a fine dicembre spedisco delle lettere di augurio per un anno migliore a compagne e compagni che si trovano in carcere. Quest’anno ho spedito otto lettere, sei a compagne recluse nel carcere di Latina, una a un compagno recluso a Teramo e l’ultima ad una compagna reclusa con il 41 bis nel carcere di L’Aquila .
Quindi per uno come me sensibile a queste tematiche mi ha molto infastidito l’articolo apparso su Repubblica
Troppo facile giocare col sarcasmo sprezzante, troppo comodo schernire chi non può rispondere, né dire la propria. È il solito gioco sporco di quei giornalisti che deridono vite umane perché non si sono adeguate agli schemi meschini su cui i tanti imbrattacarte hanno ritagliato la propria misera esistenza servile alle volontà del potere.
Sul numero di Repubblica del 31 gennaio, due giornalisti, vogliosi di avviarsi in una carriera di arrampicatori, Massimo Lugli e Clemente Pistilli ci raccontano di 5 donne, brigatiste irriducibili, le definiscono, rinchiuse in una sezione di alta sicurezza nel carcere di Latina da oltre 30 anni. Inoltre nominano senza nessun motivo valido anche altre due detenute Anna Beniamino e Valentina Speziale, provenienti dalle file del terrorismo anarchico che sono nella stessa sezione di alta sicurezza
Ci sarebbero tante riflessioni da fare, sul perché della prigione, sulla logica punitiva che guida le azioni, per lo più vendicative, dello Stato di questo paese. Ci sarebbe da riflettere che lo fa in nome di tutti noi, infliggendo punizioni di una violenza inaudita come la sottrazione della libertà, nonostante la carta costitutiva della attuale repubblica imponga un obbligo: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità” (art. 27 della Costituzione). E nel trattamento di queste donne si potrebbe discutere molto quanto sia disumano il modo in cui vengono trattate.
Non solo vengono derise queste donne, senza cercare di conoscere né capire il loro portato ideale, ma l’insulto va oltre: «nonostante la stragrande maggioranza dei loro ex compagni, quelli che avevano imbracciato le armi come tanti altri di una generazione perduta, siano ormai liberi, tra pentiti, dissociati, graziati, collaboratori di giustizia». Potrebbero informarsi, i signori giornalisti, leggere qualche libro, per sapere le attività, gli obiettivi e gli ideali di quella che definiscono “generazione perduta” che da tempo ha raccontato e analizzato i propri percorsi per far conoscere cosa voleva raggiungere e per cosa si batteva.
È vero, la gran parte dei quelle e quelli che attraversarono quei miseri luoghi senza vita né tempo che sono le galere, oggi sono liberi. Ma non perché siano pentiti o dissociati, o graziati o collaboratori di giustizia, questo è un falso. La gran parte ne è uscita con la schiena dritta e a testa alta, senza rinnegare il proprio percorso collettivo, senza dar nulla in cambio, da compagne e compagni, utilizzando le leggi esistenti. Certo, sono usciti dopo 30 anni, o giù di lì, trascorsi in quei luoghi disumani e hanno ripreso il loro posto nella conflittualità sociale che caratterizza la realtà attuale. Queste cinque compagne ritengono di non avvalersi di quelle leggi, hanno le loro ragioni. Se da giornalisti volete affrontare questi argomenti, bene, chiedete che sia data parola a queste prigioniere, a Susanna Berardi, a Maria Cappello, a Barbara Fabrizi, a Rossella Lupo e a Vincenza Vaccaro. I dirigenti delle carceri vi diranno che non è possibile che la parola è a loro negata, bene, allora dovete battervi per ottenere che sia data a queste cinque compagne la parola perché siano loro a raccontare le loro scelte, non voi per loro. Se non siete capaci di far questo, continuate a crogiolarvi nella vostra ignoranza, ma fatelo in silenzio.
Le compagne oramai sono in carcere da oltre 30 anni e devo dire con molto rammarico che anche il nostro silenzio è stato assordante. Ci sono compagne e compagne che in questi anni si stanno di nuovo mobilitando, hanno raccolto contributi per le compagne e i compagni in carcere (prigionieri politici) che hanno mandato a Latina, Terni (dove tra l’altro i compagni hanno comprato una stampante), a Nadia Lioce a L’Aquila (il vaglia è rimasto bloccato oltre un anno dal giudice di sorveglianza ma finalmente è arrivato),a Siano (ora i compagni di Siano sono tutti a Alessandria).
Ricordiamo anche che dei prigionieri tre sono in regime speciale di 41 bis. Nadia Lioce, Marco Mezzasalma e Roberto Morandi, con limitazioni, divieti… e ci sono alcune campagne a cui invito a partecipare come Pagine contro la tortura.
Alle compagne e ai compagni ricordo le cinque compagne citate dall’articolo di Repubblica :
Susanna Berardi in carcere dal 1982;
Maria Cappello in carcere dal 1988;
Barbara Fabrizi in carcere dal 1983;
Rossella Lupo in carcere dal 1988 ;
Vincenza Vaccaro in carcere dal 1988 .
Potete scrivere alle compagne al seguente indirizzo: Casa Circondariale via Aspromonte 100 – 04100 Latina (LT)
07/02/2017 Antonello Tiddia
Uta, carcere nel caos: furiosa lite fra detenuti e un tentato suicidio
Sono state ore concitate che hanno messo a dura prova la Polizia Penitenziaria del carcere di UTA, una violenta colluttazione tra due detenuti interrotta a fatica dagli Agenti, poco dopo un altro detenuto è stato miracolosamente salvato dal suicidio dagli Agenti, che poi hanno portato alla calma un altro detenuto con problemi psichiatrici che aveva letteralmente distrutto la propria cella, i protagonisti delle vicende sono stati ricoverati in luogo esterno di cura.
Sono ormai ordinari gli eventi critici nell’Istituto, dove la Continue reading
Vercelli, rissa in carcere
Si sono picchiati con violenza estrema, italiani contro nordafricani, per motivi che non hanno voluto raccontare nemmeno alle forze dell’ordine. Per questo ieri pomeriggio tre detenuti del carcere “Billiemme” di Vercelli sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea con lesioni su ogni parte del corpo. Durante la rissa non è stato ferito alcun agente della polizia penitenziaria, ora potenziata con rinforzi da Biella e Novara. Una situazione, tuttavia, di estremo pericolo secondo il sindacato di polizia penitenziaria Sappe.
“L’intervento è stato davvero Continue reading
Gb: morto in carcere italiano che uccise poliziotto
LONDRA – Una storia che evocava Breaking Bad non poteva che finire male per tutti: anche per l’assassino. È morto in una tetra prigione londinese, forse suicida, Stefano Brizzi, l’italiano 50enne condannato all’ergastolo nel dicembre scorso per l’omicidio di Gordon Semple, un poliziotto inglese di 59 anni, attirato nel suo appartamento della capitale britannica attraverso un sito per appuntamenti gay e poi ucciso dopo giochi sessuali sadomasochistici, al termine dei quali il killer maniaco ha cercato di fare scomparire il cadavere della vittima, dissolvendolo con l’acido nella vasca da Continue reading
Tentato suicidio nel carcere di Rebibbia
Tragedia sfiorata questa notte nel carcere di Rebibbia. Un detenuto, verso le 3.30 circa ha tentato di impiccarsi e solo grazie all’intervento del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio.
Lo rende noto il segretario Generale Aggiunto CISL FNS Massimo Costantino che racconta i fatti: “E’ accaduto nel reparto G12. Attualmente il carcere di Rebibbia soffre di un sovraffollato pari a circa 800 detenuti. Allarme di cui se ne parlato anche all’inaugurazione anno giudiziario 2017 di Continue reading
Civitavecchia. Detenuto tenta evasione
Ha tentato di evadere dall’Ospedale San Paolo di Civitavecchia dove era ricoverato dopo avere avuto un infarto ma è stato acciuffato dai poliziotti penitenziari dopo un inseguimento. E’ accaduto questa mattina, protagonista un detenuto di nazionalità italiana, ristretto per il reato di rapina aggravata. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Racconta Maurizio SOMMA, segretario nazionale per il Lazio: “L’uomo era stato portato in Ospedale dopo un infarto ed era ricoverato in attesa di essere portato in altro Nosocomio attrezzato. Civitavecchia non ha infatti il Reparto detentivo in Ospedale. L’uomo improvvisamente, si è gettato dal secondo piano del Reparto per tentata la fuga. Ha dunque tentato una rocambolesca fuga ma è stato fermato dagli Agenti di Polizia Penitenziaria subito allertati e posti al suo inseguimento. Bravo il personale che è riuscito a sventare un tentativo di fuga, dimostrando capacità e competenze lavorative. Il detenuto è ora ristretto nuovamente in carcere”. Continue reading
Monza – Si toglie la vita l’ennesimo morto di carcere
Un detenuto del carcere di Monza si è tolto la vita impiccandosi con le lenzuola nella sua cella. Vito Angelo Caruso, 43 anni, è morto ieri pomeriggio e con la sua morte salgono a 32 i detenuti che si sono tolti la vita da inizio anno. Nella Casa circondariale di Via Sanquirico il precedente suicidio risale al 3 gennaio 2015, quando si impiccò un detenuto 28enne, e negli ultimi 5 anni vi sono morti complessivamente 8 detenuti.
Riccardo Arena, direttore di Radio Carcere, dichiara al riguardo: “Vito, che si è impiccato ieri intorno alle ore 15 utilizzando delle lenzuola, era incensurato e detenuto in attesa di giudizio da oltre un mese. E proprio perchè detenuto in attesa di giudizio, era ristretto in una sezione dove le celle restano chiuse per quasi tutto il giorno”.
Prigionieri/e dell’Op. Scripta Manent – Anna e Alfredo in sciopero della fame contro l’isolamento
Apprendiamo che i prigionieri Alfredo Cospito e Anna Beniamino sono in sciopero della fame contro l’isolamento detentivo a cui sono costretti tutti gli arrestati nel corso dell’Op. Scripta Manent. Seguono comunicati da Crocenera:
Il compagno anarchico Alfredo Cospito è entrato in sciopero della fame il giorno 3 ottobre scorso.
Cuneo – Arrestato per furto, perde la vita in carcere
E’ morto il 7 Ottobre nel carcere Cerialdo di Cuneo, Luciano Botta, 47 anni, di origine sinti. L’uomo era stato arrestato alcuni giorni fa dai carabinieri con l’accusa di aver rubato un compressore esposto davanti alla vetrina di un negozio di ferramenta. La traduzione in carcere era stata decisa poiché l’uomo aveva commesso il reato mentre era già sottoposto all’obbligo di dimora a Busca, città di residenza, in seguito a un precedente furto.
Alla notizia della morte un centinaio di sinti si sono radunati davanti al penitenziario cuneese per chiedere spiegazioni sulla vicenda.
Torino – tre ragazzi evadono dal carcere minorile Ferrante Aporti
Tre detenuti minorenni sono evasi questa sera dal Ferrante Aporti di Torino. E’ accaduto intorno alle 17.45. I tre ragazzi, un tunisino, un polacco e un nomade, sono scappati scavalcando il muro del campo sportivo in cui si trovavano per l’ora d’aria. Si sono arrampicati velocissimi, a mani nude, senza usare corde o le classiche lenzuola. Continue reading
Cremona – agente aggredito in carcere. In 6 mesi sono 417 colluttazioni in Lombardia.
MILANO, 3 OTT – Sabato sera, un detenuto italiano di circa 25 anni, in carcere per aver commesso reati contro il patrimonio “ha aggredito senza alcuna ragione un agente di Polizia penitenziaria che è poi dovuto ricorrere alle cure dell’Ospedale civile a Cremona”. Lo denuncia il sindacato Sappe. Continue reading
S.M. Capua Vetere – Evasione dalla casa circondariale
Il 2 Ottobre dalla Casa Circondariale “F.Uccella” di Santa Maria Capua Vetere un prigioniero è evaso.
Approfittando del lavoro interno al carcere come muratore, ottenuto grazie ad una buona condotta e un fine pena imminente, il prigioniero non ha però aspettato il permesso dello stato e ripresosi la libertà ha fatto perdere le sue tracce. Buona fuga!
Lecce – Un detenuto 39enne trovato senza vita
LECCE – Un sacchetto saturo di gas accanto al suo corpo ormai inerte. Tragica scoperta, nella notte, in una cella del carcere di Lecce. E’ stato un agente della polizia penitenziaria a rinvenire il cadavere di un detenuto 39enne, originario di Campi Salentina, che stava espiando una pena per dei reati legati all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Continue reading
Opera – Segnalazione di pestaggi e abusi nel carcere
Riceviamo e invitiamo alla diffusione:
Carcere di Opera, Agosto 2016
Buongiorno cari compagni/e,
sono (…), detenuto da ben 7 anni in questo istituto indegno e ne ho viste veramente di tutti i colori. Sono entrato che avevo 18 anni, ero ristretto al 2° Pad (regime custodia attenuata), reparto di premio-ricatto; dopo più di 3 anni che ero stato al 1° Pad, 4° piano, Sez. B., mi hanno proposto di andare a fare questo percorso al 2° Pad., anche se comunque io già al 1° Pad frequentavo corsi e scuola di ragioneria per mie ricerche personali. Continue reading
Sondrio – Sciopero della fame in carcere contro la direttrice
Riportiamo qui di seguito quanto scritto dai detenuti al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e al presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano.
« – Il direttore dell’istituto ha vietato più volte l’ingresso del garante dei detenuti fino a metterlo in condizione di rinunciare all’incarico.
– Il direttore dell’istituto ha vietato l’ingresso delle volontarie “le dame di San Vincenzo” che da anni aiutavano i detenuti con supporti morali e materiali di prime necessità. Continue reading
Un altro detenuto si impicca in carcere
Un altro detenuto morto tra le mura di una cella del carcere San Giorgio di Lucca, un altro giovane che si è tolto la vita tra le sbarre dopo una condanna a due anni. E’ il secondo caso nel giro di due anni. La vittima stavolta è un 28enne di origini tunisine: per lui non c’è stato niente da fare. Lo hanno trovato gli agenti della polizia penitenziaria ormai privo di vita dopo che si era impiccato con un cappio realizzato con federe e brandelli di lenzuola. Il dramma si è consumato poco prima delle 22 di questa sera (22 settembre), in circostanze che comunque devono ancora essere chiarite. L’intervento del 118 non è purtroppo servito a niente.
Rissa al carcere di Santa Maria, ferite due guardie
Una cella del carcere di Santa Maria Capua Vetere distrutta, due agenti della polizia penitenziaria picchiati e spediti in medicheria. È il bilancio dell’ultima aggressione tra le sbarre commessa da un detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove il numero degli agenti è sempre più esiguo e quello dei detenuti considerati pericolosi, invece, è altissimo. Continue reading
Vercelli e Saluzzo – Cella incendiata e un agente aggredito
“Sangue e violenza: è quel che caratterizza sempre più frequentemente le carceri del Piemonte, oggi affollate da oltre 3.670 detenuti e costantemente al centro delle cronache per il continuo verificarsi di eventi critici”. Continue reading
Venezia – Iniziative contro la sorveglianza speciale
Il testo che segue è una proposta di discussione, rivolto a tutti e a tutte gli interessati, per l’incontro che si terrà a Venezia il prossimo 16 settembre, in merito alle iniziative contro la richiesta di Sorveglianza Speciale ai danni di un compagno:
La richiesta di Sorveglianza Speciale formulata dalla Questura di Venezia ai danni di un compagno chiude idealmente quel cerchio di misure preventive iniziato un anno fa nella città lagunare, con l’emissione di una quarantina di fogli di via e di tre avvisi orali. Continue reading
Benevento – rivolta nel carcere minorile
Lo stesso Sappe chiede “interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere ad Airola tutelando gli agenti di polizia penitenziaria che vi prestano servizio”.
Una volta saputo che non sarebbero arrivate, hanno iniziato a gridare “Vogliamo le sigarette” e a rompere tutto quello che trovavano a portata di mano usando dei manici di scopa e i piedi di legno di alcuni tavoli. Continue reading
Monza – Detenuto da in ecandescenza: tre guardie ferite
Monza, 29 agosto 2016 – Un detenuto del carcere di Monza, collaboratore di giustizia, ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria. Qualche giorno fa aveva tentato di ferire il medico di turno della casa circondariale brianzola.
“Sono stati attimi di vero terrore, causati da una irresponsabile, violenta e ingiustificata alterazione del detenuto che ha ferito ieri tre appartenenti alla polizia penitenziaria con dei pezzi di lamiera procurata dalla plafoniera della cella”, spiega in una nota Nico Tozzi, vice segretario regionale del Sappe Lombardia, il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
Sabotaggio antinucleare: si chiude il processo d’appello
Giovedì 31 Giugno a Firenze si è concluso il processo d’Appello contro cinque compagne e compagni accusati di un attacco dinamitardo contro un traliccio dell’alta tensione della famigerata linea La Spezia Acciaiolo in Toscana, azione contro i nuovi progetti di ripresa dell’energia nucleare in Italia.
Questo processo, che si trascinava da oltre dieci anni, partiva dalle inchieste “gruppi d’affinità” e “anticorpi” del 2006, Continue reading