Author Archives: cordatesa

PIZZATA ed estrazione Lotteria CORDATESA – 13 lugio 2017


Doddore Meloni muore come Bobby Sands: di fame

Diffondiamo da ilDubbio

L’indipendentista sardo,74 anni, era in carcere dallo scorso 28 aprile per obiezione fiscale, da due mesi aveva smesso di nutrirsi. Si dichiarava «detenuto politico»

È morto Doddore Meloni, dopo quasi due mesi di sciopero della fame intrapreso durante la sua detenzione. A fine giugno era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Le condizioni sempre più gravi, il diffuso stato soporoso e la lentezza generalizzata del paziente hanno spinto il coordinatore sanitario della Casa circondariale di Cagliari- Uta Antonio Piras a trasferire Meloni in ospedale.

Il suo legale aveva messo in guardia le istituzioni che Meloni rischiava di morire. Francesca Continue reading


Questo SABATO! Contro il carcere di San Vittore!

ROMPERE IL SILENZIO
giornata di musica e lotta sotto le mura del carcere di San Vittore

⇝ dal mattino volantinaggio al mercato di Papiniano accanto al carcere
⇝ h 12:00 concentramento per il presidio intorno al carcere
⇝ h 13:30 partenza del presidio itinerante con interventi e la Banda degli Ottoni a Scoppio
⇝ h.15:00 inizio concerti

♫ LINE-UP ♫
La line-up di “Rompere il silenzio” spazia tra i generi per intrattenere anche i detenuti del carcere di San Vittore a cui l’evento è dedicato.

⇝ Davide Vietto (cantautore torinese)

⇝ Banda degli Ottoni a Scoppio

⇝ Rap Pirata

⇝ Kido

⇝ Rap/caverna Posse

⇝ Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti)

⇝ Istituto Cumbia Milano + Davide Toffolo

⇝ Wrong Maess

⇝ Casper (OX) + RMS djset

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“Il carcere non è la soluzione ma parte del problema”

Sabato 17 giugno 2017, a partire dalle ore 12:00, si terrà davanti al carcere di S. Vittore una giornata di musica e lotta denominata “Rompere il silenzio”.
Torniamo ad 1 anno di distanza a riportare la nostra musica e le nostre argomentazioni sotto le mura di questo carcere ma con una gradita differenza: i nostri compagni, che al tempo erano qui rinchiusi con l’accusa di devastazione e saccheggio per essersi opposti tenacemente allo scempio di Expo2015 durante la giornata di lotta del 1 maggio, oggi sono liberi in seguito ad assoluzione in appello.

Torniamo davanti a questo luogo di ingiustizie contro le condizioni detentive disumane; contro la malasanità carceraria, per nulla interessata a curare ma solo a psichiatrizzare il detenuto attraverso la somministrazione di tonnellate di psicofarmaci; contro le sempre più frequenti morti DI carcere, come ad esempio quella di un uomo di 41 anni avvenuta il 21 aprile scorso al carcere di S.Vittore. Con questa giornata di mobilitazione vogliamo ricordare, senza vittimismo né rassegnazione, anche la morte di Alessandro, ucciso il 18 febbraio 2012 sempre nella stesso carcere.

Organizziamo questo concerto affinchè la nostra musica e i nostri interventi oltrepassino quelle mura per raggiungere tutti i detenuti, infondendo in loro la forza della solidarietà, perchè possano non abbassare mai la testa di fronte alla più crudele delle istituzioni totali: il carcere!

Il carcere è infatti l’ultima propaggine (seppur essenziale) della brutalità dell’apparato statale che attraverso le guerre, il saccheggio e la devastazione dei territori e delle risorse (condotti in primis dagli Stati NATO) costringe milioni di persone a fuggire dall’Africa e dal Medio Oriente verso i paesi dell’Europa, Italia compresa.

Questo si traduce, in sostanza, in un'”importazione” di manodopera a bassissimo costo, fondata
sui ricatti del permesso di soggiorno – legato al contratto di lavoro -, dei campi di internamento e
delle deportazioni, fino ad arrivare alla detenzione in un carcere vero e proprio. Tali condizioni
lavorative, nel giro di due decenni, si sono estese a tutti i lavoratori e le lavoratrici e si sono
consolidate attraverso delle leggi, come il “Jobs Act” che aggrediscono principalmente le giovani
generazioni.

Anche a Milano questi strumenti di guerra sono utilizzati da tempo e l’assedio e i rastrellamenti
compiuti da centinaia di poliziotti il pomeriggio del 2 maggio nella piazza della Stazione Centrale
dimostrano soprattutto il grado di legittimità che lo stato vuole assegnare a tali operazioni
repressive attraverso a decreti liberticidi come il nuovo Minniti-Orlando.
È questo contesto a determinare la morte, il 7 maggio, di un ragazzo di 31 anni del Mali, che si
impicca a un palo vicino alla stazione; vogliamo ricordare questo ragazzo insieme a tutti i morti nelle carceri.

In questa città ci sono delle reti di solidarietà che riescono a unire più persone nella lotta contro il
razzismo, contro condizioni di lavoro sempre più aggressive, per avere un’abitazione e condizioni di salute e di vita dignitose. La realtà ci dice che queste lotte, che rappresentano la quotidianità di tanti quartieri popolari, devono sempre più scontrarsi contro la violenza dello stato, i suoi eserciti, i suoi tribunali e le sue carceri, che mirano a intimidire, dividere e annientare chi non vuole rassegnarsi a subire.
Riteniamo che l’efficacia della lotta contro la repressione dia la misura di quanto possiamo riuscire a dare continuità e incisività alle lotte che vogliamo portare avanti.


Napoli – Presidio anticarcerario in solidarietà con Maurizio Alfieri

Napoli – 24 giugno – ore 14.00
Presidio anticarcerario sotto le mura di Poggioreale (lato piazzale Cenni di fronte al tribunale).

A fianco di chi lotta

Il  24 giugno saremo sotto le mura del carcere di Poggioreale per ribadire la nostra solidarietà a Maurizio Alfieri ed a tutti i carcerati che nelle gabbie di stato non chinano la testa e quotidianamente si battono per la propria dignità.

Maurizio è stato trasferito a Poggioreale dal carcere di Opera a Milano, è stato deportato per punizione  dopo aver lottato con gli altri carcerati. Hanno dato vita ad una protesta, raccogliendo tra l’altro centinaia di firme per ottenere migliori condizioni di vita per tutti senza cedere al ricatto della premialità. Nelle carceri anche solo una doccia calda può rappresentare una conquista da ottenere con dure lotte. Ecco perché chi continua a battersi in galera viene represso con trasferimenti a centinaia di chilometri di distanza da casa, con pestaggi e con l’applicazione del famigerato 14 bis, una misura di ulteriore isolamento all’interno del carcere che è ancora più restrittiva del 41 bis ma che colpisce indiscriminatamente tutta la popolazione carceraria. Il trasferimento a Poggioreale non è casuale, il carcere napoletano è uno dei peggiori d’Italia come ben sanno i carcerati e i loro familiari. Per l’arrivo di Maurizio è stato riaperto il sotterraneo del padiglione Avellino, celle destinate a chi deve scontare un regime di isolamento molto rigido.

A ll’interno delle antiche mura borboniche sono stipati circa 2000 prigionieri in condizioni di sovraffollamento insostenibile, i “suicidi” sono all’ordine del giorno e la psichiatrizzazione tramite un bombardamento massiccio di psicofarmaci abbrutisce centinaia di carcerati. Oltre a tutto ciò i prigionieri ogni giorno devono vedersela con l’arroganza e l’infamia dei secondini che non tollerano chi non si piega alla loro vigliaccheria. Un trattamento che chi è passato dalle patrie galere ben conosce e che ha colpito anche Maurizio. Come ci scrive in una sua recente lettera: “…la meschinità e la codardia delle guardie non hanno limiti. Quando passo non posso dare una sigaretta o un bicchiere d’acqua a nessuno. Chiudono blindi e spioncini. Di questo si servono per farmi passare per pentito. Nonostante questo ho trovato tantissimi solidali”.

Noi crediamo che il carcere e la società che ne ha bisogno vadano distrutti, siamo convinti che ciò si può ottenere solo battendoci, dentro e fuori, continuando ad intrecciare rapporti e a seminare solidarietà, a compiere azioni dirette contro chi vuole ogni giorno renderci sottomessi ed incapaci di reagire

Napoli – 24 giugno – ore 14.00
Presidio anticarcerario sotto le mura di Poggioreale (lato piazzale Cenni di fronte al tribunale).

per contatti: olga2005@autistici.org – cordatesa@autistici.org

La Locandina è sacricabile, Stampa e diffondi

 


4 giorni anticarcerari a Pisa


NON CI STANCHERETE MAI! Comunicato del Brancaleone di Milano

diffondiamo il comunicato scritto da casa brancaleone dopo le ore concitate che hanno seguito lo sgombero e la nuova occupazione

a loro tutta la nostra complicità

NON CI STANCHERETE MAI!

Dopo lo sgombero di brancaleone da parte della Curia con l’aiuto della Digos e di tutto l’apparato sbirresco abbiamo rioccupato subito un nuovo posto perché ad uno sgombero segue naturalmente almeno un’ occupazione.
Ieri una piccola giornata di lotta dopo una resistenza sul tetto di 20 ore e una festante risposta dalle compagne fuori, oggi ancora sul tetto di un altro posto.
Questa la nostra linea, in una città assopita e in cui troppo spesso le risposte tardano a farsi sentire è nostro preciso dovere non perdere neanche un millimetro di terreno guadagnato con la lotta.
Questa mattina mentre alcune compagne uscivano dal nuovo posto occupato Branka 3.5 in via privata Repubblica di San Marino 8 sono state fermate da una zelante pattuglia di Rambo con ferro spianato, poi rilasciate dopo aver preso nota dei documenti. A loro come a tutti e tutte coloro che ci hanno portato solidarietà ieri e oggi va il nostro più sincero affetto per averci permesso di non perderci d’animo e continuare a lottare!seguiranno aggiornamenti…tenete le orecchie aperte gli sbirri per ora se ne sono andatiOgni sgombero una barricata
Ogni barricata una nuova casa occupata!


CordaTesa: Pranzo solidale Scripta Manent a Monza questa domenica!


Minniti, Orlando, Cirinnà – questo triangolo non ci va! Il sistema delle frontiere e la violenza sui corpi

Condividiamo e diffondiamo da SomMovimentonazioAnale

La recente approvazione e conversione in legge dei due decreti-legge su immigrazione (d.l. n. 13/2017, convertito nella legge n. 46/2017) e sicurezza urbana (d.l. n. 14/2017, convertito in legge non ancora pubblicata) impongono la necessità di una riflessione in chiave transfemminista queer sull’accelerazione securitaria e repressiva che l’attuale Governo, in linea di assoluta continuità con quelli precedenti, sta attuando sui corpi di tutti quei soggetti non normalizzabili e non riconducibili a un’etica di Stato.
Numerose sono state le analisi dei contenuti specifici dei due decreti: quello che manca è un’analisi a partire da un posizionamento femminista e transfemminista dell’oppressione specifica che il sistema delle frontiere e del decoro urbano esercitano sulle nostre vite. Ovviamente questa necessità di analisi non può essere soddisfatta esclusivamente da questo documento – che è comunque frutto di discussioni collettive – ma è un tema che vorremmo interessasse in maniera trasversale tutti i tavoli che compongono la mobilitazione di Continue reading


Roma – Sabato 13 maggio presidio al CPR di Ponte Galeria

riceviamo e pubblichiamo

Il 12 maggio 1977 Giorgiana Masi muore assassinata per mano dello Stato. Quarant’anni dopo lo stesso Stato continua ad agire la sua violenza e militarizzare i territori strumentalizzando anche la violenza sulle donne, sulle quali poi riversa invece tutta la sua brutalità; con i rastrellamenti continui per le strade, chi non ha i documenti ogni giorno viene rinchiusa nel CPR (ex CIE) di Ponte Galeria dove, privata della libertà, è costante oggetto di soprusi e minacce. Da Ponte Galeria partono numerosi voli di deportazione verso i Paesi d’origine, che riconsegnano queste donne alla violenza da cui erano scappate.
A Ponte Galeria, l’unico CPR in Italia con una sezione femminile, alcune donne, persino minori, sono recluse anche per aver avuto il coraggio di denunciare il compagno violento o un patrigno che le opprimeva. Per lo Stato la loro condizione di irregolarità o l’impossibilità di dimostrare la minore età ha più valore della loro richiesta di aiuto e necessitá di autodeterminarsi. La sinistra democratica al Governo emana norme di segregazione e discriminazione razziale e concede spazi sempre più ampi alle dimostrazioni di forza dell’estrema destra xenofoba.
A questo Stato democraticamente fascista, razzista e machista e a tutti i lager di Stato noi continuiamo a opporci ogni giorno. Siamo e saremo sempre al fianco delle detenute sostenendo la loro lotta per riconquistare la libertà.
Contro ogni confine, galera e oppressione.

nemiche e nemici delle frontiere


Repressione a Cosenza, raffica di perquisizioni all’interno del carcere

Ieri, la Casa Circondariale di Cosenza, è stata interessata da una perquisizione generale per motivi di ordine e sicurezza disposta dall’amministrazione penitenziaria. “L’operazione, – come reso noto da Emilio Quintieri dei Radicali Italiani – che ha avuto esito negativo in quanto nulla di illegale è stato rinvenuto, è stata eseguita da cento agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, diversi da quelli in servizio al Reparto di Cosenza, attualmente guidato dall’Ispettore Capo Pasquale Picarelli. Tutto si è svolto regolarmente, non è stata rinvenuta sostanza stupefacente, telefoni cellulari, coltelli artigianali o altri oggetti o generi non consentiti. Contrariamente a quanto trapelato, il personale che ha proceduto alla perquisizione generale, appartiene Continue reading


Carcere di Rebibbia – paziente psichiatrica aggredisce due agenti

Ennesima aggressione avvenuta a danno del personale di polizia penitenziaria ieri nel quartiere Rebibbia: un assistente uomo ed un agente scelto donna sono stati aggrediti mentre era in corso la distribuzione di terapia ad una paziente psichiatrica.

La detenuta si è avventata sul personale aggredendoli senza motivo alcuno, la stessa era in attesa da mesi di posto letto presso le rems. I due colleghi finiti al pronto soccorso guaribili rispettivamente con 8 e 5 giorni di prognosi.

Per la fns Cisl tale aggressione poteva essere evitata se le attuali Rems potessero accogliere maggiori detenuti. Il sovraffollamento è attualmente +65 rispetto ai previsti 266 previsti presenti 331.

Fonte


Tenta evasione dal carcere di Velletri

Ha tentato una evasione da film usando delle lenzuole per scavalcare il muro di cinta del carcere di Velletri. A fermarlo gli agenti della Polizia Penitenziaria della casa circondariale dei Castelli Romani che hanno scongiurato sul nascere il grave evento critico. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE ed il l Segretario Generale Aggiunto CISL FNS Massimo Costantino. 

L’EVASIONE – Racconta Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE: “Questa mattina, un detenuto ristretto nel Reparto detentivo Isolamento ha tentato la fuga dal cortile passeggi. L’uomo ha approfittato delle ore di aria ed improvvisamente si è arrampicato su un muro con una rudimentale corda, realizzata con alcuni pezzi di lenzuola, per poi riuscire a scavalcare il muro perimetrale e raggiungere l’area del carcere dedicata alle attività agricole. Tutto il personale in servizio si è contraddistinto nella delicata vicenda ed è grazie all’attenzione e alla professionalità dei Baschi Azzurri, dunque, se una clamorosa evasione è stata sventata in tempo“. Il detenuto è stato poi associato nella Sezione detentiva Nuovi Giunti. Continue reading


Alessandria – Nuova aggressione in carcere, detenuto ferisce agente con una lametta

Un detenuto straniero del carcere San Michele di Alessandria ha aggredito e ferito ieri, lunedì, un poliziotto penitenziario servizio. La notizia è diffusa dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che stigmatizza il grave fatto e che chiede al Prefetto di convocare il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
“Non è possibile continuare a registrare violenze e aggressioni ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri di Alessandria senza vedere alcun provvedimento conseguente” –  denuncia il segretario Regionale per il Piemonte del Sappe Vicente Santilli. “Ieri pomeriggio, verso le 14.30, un Continue reading


Davide Delogu – 6 mesi di isolamento per tentata fuga

Diffondiamo da CNA

APPRENDIAMO DALLA TELEFONATA SETTIMANALE CHE HA DAVIDE CON LA SUA FAMIGLIA, CHE GLI SONO STATI DATI SEI MESI PER AVER TENTATO UN’EVASIONE DAL CARCERE DI AUGUSTA (SIRACUSA), IL PRIMO MAGGIO, DOVE SI TROVA RINCHIUSO A SCONTARE 18 ANNI.

LA NOTIZIA È DI IERI TRE MAGGIO, DUNQUE NON SIAMO ANCORA RIUSCITI AD ENTRARE IN CONTATTO CON DAVIDE.

DAI QUOTIDIANI LOCALI LEGGIAMO CHE Continue reading


Nuovo suicidio nel carcere di Parma: un 76 si toglie la vita

Nuovo suicidio nel penitenziario di Parma. Necessità di soluzioni è ora priorità.

Si è appreso oggi che un uomo di 76 anni, C.N. di nazionalità italiana, si è tolto la vita lo scorso primo maggio nelle ore pomeridiane.

La morte è avvenuta per asfissia causata dall’uso volontario di una bomboletta di gas. Questo nuovo drammatico episodio di disperazione riporta il suicidio tra le sezioni del peniteziario parmigiano dopo quello avvenuto nel dicembre del 2015 (A.R. 49 anni italiano).

Lo scorso aprile invece un uomo di 62 anni, Continue reading


Detenuto di 33 anni si uccide in carcere a Saluzzo

Si è suicidato impiccandosi con un lenzuolo in una cella di isolamento del carcere di Saluzzo dove doveva scontare gli ultimi otto mesi di reclusione per furto. Il detenuto aveva 33 anni, era italiano, ed era entrato in carcere il 25 gennaio. La condanna era per furto ma il 24 novembre avrebbe saldato il suo debito con la giustizia e sarebbe stato scarcerato.
Nessuno all’interno del carcere ha saputo spiegare il suicidio. Il detenuto non ha lasciato messaggi e nei giorni precedenti non ha parlato con nessuno delle sue intenzioni. “Non c’è stato alcun segnale che potesse metterci in allarme. Il medico in servizio Continue reading


Inchiesta sulle violenze in carcere a Ivrea, sette agenti indagati

IVREA Sette agenti della polizia penitenziaria in servizio all’interno del carcere di Ivrea sono stati indagati dalla Procura di Ivrea per presunti maltrattamenti ai danni di detenuti. La procura eporediese aveva aperto un fascicolo per lesioni relativi ai fatti avvenuti nel corso del 2015.Altri fascicoli, invece, riguardano la sommossa del 25 ottobre 2016 e le relative violenze denunciate da alcuni detenuti: per il momento, sui fatti più recenti, l’inchiesta è ancora a carico di ignoti. Cinque detenuti, invece, risultano indagati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Fonte


Agente aggredito da un detenuto nel carcere Don Soria di Alessandria

Nel carcere don Soria di Alessandria un detenuto si è scagliato contro uno degli agenti in servizio con calci e pugni, ferendolo. «Senza ragione», spiega Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria. I colleghi hanno bloccato l’aggressore. «Ci attendiamo provvedimenti disciplinari e solidarietà al poliziotto ferito», prosegue.
Il Sappe, attraverso il segretario generale Donato Capece, sottolinea poi che queste aggressioni sono inaccettabili e vanno Continue reading


Sardegna – Aggressione in carcere detenuto ferisce un agente

NUORO. Un agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto dell’Alta sicurezza. È successo nel carcere di Badu ’e Carros, «un grave fatto che si aggiunge a molti altri verificatisi in altri Istituti penitenziari del distretto Sardegna» è l’immediata denuncia di Nino Manca, segretario generale della Cisl-Fns. La stessa notizia e lo stesso allarme sono diffusi anche da un altro sindacato, il Sappe, che prende parola per voce del segretario regionale Luca Fais.

«Stavolta – dice – a farne le spese è stato un assistente capo della Casa di reclusione di Nuoro che durante il turno pomeridiano è stato aggredito, con una testata in pieno Continue reading


Torino – Cercano di evadere dal carcere: fallito il tentativo dei 4 giovani

Quattro giovani stranieri nella notte tra sabato 29 e domenica 30 aprile hanno cercato di evadere dal carcere minorile torinese  “Ferrante Aporti”.

La polizia penitenziaria ha però interrotto la fuga. Infatti, dopo aver udito dei rumori sospetti, le guardie si sono messe subito ad effettuare i controlli e si son accorti che i quattro stavano cercando di bucare la parete della stanza. Sono così stati fermati e messi in altre celle.

Fonte


Trieste – Muore in carcere a 36 anni, soffriva di attacchi di panico

Morto in carcere a 36 anni dopo aver sofferto a lungo di ansia e attacchi di panico. Andrea Cesar, triestino nato nel 1981, è stato trovato senza vita dal compagno di cella nella giornata di mercoledì. Le cause del decesso sono ancora ignote ma l’ipotesi più ventilata è quella di un’overdose di psicofarmaci, di cui Andrea abusava ormai da troppo tempo per far fronte ai gravi disturbi.

Era stato arrestato lo scorso dicembre mentre tentava di sfondare un portone dopo aver rubato le chiavi di una moto e danneggiato a pugni e calci alcuni veicoli nelle vicinanze. Nel Continue reading


Caos in carcere a Nuoro, detenuto aggredisce guardia con una testata

Episodio di violenza ai danni della polizia penitenziaria. E’ accaduto nella Casa reclusione di Nuoro dove un detenuto ha sferrato un violenta testata a un agente che è stato poi trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale cittadino tramite il 118.

“Purtroppo il piano del Dipartimento sembra ormai chiaro – dichiara il segretario generale della Uil Sardegna Michele Cireddu –  ovvero inviare in Sardegna i detenuti particolarmente riottosi e problematici, l’aggressore infatti è noto per avere Continue reading


Catanzaro – Tentato suicidio detenuto al Carcere minorile

Un ragazzo di nazionalità marocchina ristretto nel carcere minorile di Catanzaro ha tentato di suicidarsi mercoledì 26 aprile intorno alle 13,30. Secondo quanto si apprende dal segretario regionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Walter Campagna, il giovane, dopo aver legato le lenzuola alle inferriate del bagno della sua cella, ha tentato di impiccarsi lasciandosi cadere dalla sedia su cui era salito. È stato l’intervento del personale di servizio a evitare il peggio. Il detenuto è Continue reading


Ancora un’evasione dal carcere modello di Bollate: è l’ottava da inizio anno

Salgono a otto le evasioni dal carcere modello di Bollate, alle porte di Milano, avvenute dall’inizio dell’anno. L’ultimo ad approfittare dei permessi e delle particolari condizioni previste dall’istituto penitenziario è stato un detenuto albanese, condannato per droga. L’uomo, secondo quanto riferisce il quotidiano “Il Giorno” su segnalazione dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria), non è più rientrato dal permesso di lavoro all’esterno del carcere accordatogli. Era atteso per le 18 di ieri, ma il personale carcerario lo ha aspettato Continue reading


Roma, detenuto di 80 anni muore dopo una caduta in carcere

Era conosciuto come il ladro di biciclette: migliaia le due ruote sottratte, negli anni, tra le strade e i vicoli della Capitale. Eppure, le rubava non per necessità ma perché affetto da cleptomania, l’80enne romano, F.C., detenuto nel carcere di Regina Coeli che è morto questa mattina all’ospedale San Camillo. L’uomo, nonostante l’età avanzata si trovava in prigione proprio per quei furti che l’avevano fatto conoscere in diversi quartieri della città tra cui Prati.

Si trovana nel reparto di medicina del carcere quando Continue reading


Velletri – Ennesimo tentativo di suicidio all’interno del carcere

Ennesimo tentativo di suicidio all’interno del carcere di Velletri. Questa mattina un detenuto di 55anni, arrestato cinque giorni fa per stalking, è stato trovato impiccato all’interno del bagno della propria cella ed è ora ricoverato in stato di coma. Il sindacalista Carmine Olanda dell’Ugl Polizia Penitenziaria, pochi giorni fa, aveva denunciato la crescita degli eventi critici in tutti gli istituti penitenziari. La scorsa settimana un detenuto Italiano tra 45-50 anni, a Velletri, si era abbandonato a gesti di autolesionismo, tagliandosi le vene delle Continue reading


Viterbo – Detenuto tenta la fuga e aggredisce tre agenti

Tenta di fuggire durante il trasferimento dal carcere di Campobasso a quello di Viterbo.

Avrebbe poi aggredito e ferito tre agenti della polizia penitenziaria che avevano cercato di fermarlo.

“Tutti i giorni nelle carceri italiane – dice all’Ansa Aldo Di Giacomo, segretario generale di Spp – si evitano suicidi, evasioni e altri fatti gravi, solo grazie all’impegno della Polizia penitenziaria.
L’attuale sistema carcerario con la vigilanza ‘dinamica’ Continue reading


Sanremo, tenta il suicidio in carcere e aggredisce gli agenti che lo salvano

Due agenti della polizia penitenziaria di Sanremo sono stati aggrediti ieri sera da un detenuto italiano di circa 40 anni, con problemi psichici, che aveva tentato di impiccarsi nella sua cella. E’ quanto denuncia il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Si tratta della quarta aggressione compiuta dal detenuto nelle ultime settimane, precisa il segretario Michele Lorenzo: le prime due nelle carceri di La Spezia e Genova, mentre la terza – una decina di giorni fa – nell’istituto di Sanremo.

I due agenti, un assistente capo e un sostituto commissario della polizia penitenziaria, sono riusciti a fermare l’uomo mentre questi era già Continue reading


Milano – Detenuto si suicida nel carcere di San Vittore

Ennesimo suicidio nelle carceri italiane: il quindicesimo da inizio anno. Il dramma ha toccato in questa circostanza il carcere di San Vittore, nel centro di Milano, una delle mete del recente viaggio pastorale di Papa Francesco nel capoluogo lombardo. A togliersi la vita un uomo di 41 anni, detenuto nel quinto raggio dell’istituto penitenziario. A riportare la notizia della tragedia non è stato un comunicato ufficiale del ministero della Giustizia, ma il direttore di Radio Carcere, Riccardo Arena: “Da quanto siamo riusciti a sapere – ha affermato Arena – pare che abbia prima aspettato che gli altri due compagni di cella si addormentassero e poi Continue reading


Foggia – nuova aggressione nel carcere del capoluogo dauno, ferito un agente

Una nuova violenta aggressione ai danni degli agenti della polizia penitenziaria è avvenuta nelle ultime ore nel carcere di Foggia. Per motivi ancora da stabilire, un assistente capo sarebbe stato aggredito ieri mattina da un detenuto di 48 anni, con problemi psichici ed esperto di arti marziali. L’uomo si era già reso protagonista pochi giorni fà di un’ altra grave aggressione, avvenuta nella sua cella, e che aveva coinvolto cinque agenti della polizia penitenziaria: anche in quell’occasione, per motivi poco chiari, l’individuo si sarebbe violentemente accanito contro i Continue reading