Category Archives: Comunicati, critiche e riflessioni
Manuel, un compagno anarchico bresciano, è stato condannato il 22 novembre a 3 anni e 2 mesi in primo grado. Le accuse a suo carico sono di procurata inosservanza della pena e favoreggiamento per essere stato solidale con Juan, un altro compagno anarchico, nel periodo in cui è fuggito alla repressione. Manuel è in carcere da 6 mesi, e dallo scorso giugno è recluso nel carcere di Monza. A Manuel sono stati rifiutati più volte gli arresti domiciliari con la motivazione della solidarietà ricevuta dalla sua famiglia e dai suoi affetti nel luogo in cui vive.
Non ci stupisce di certo la decisione dei giudici, ma sicuramente rafforza quello in cui crediamo. Se è vero che l’intento della repressione è punire e isolare i nemici dello stato, di tagliare i legami tra chi lotta e si organizza per combatterlo, il trattamento dedicato a Manuel ci conferma ancora una volta che la solidarietà è una delle armi che abbiamo. Nei prossimi giorni il giudice deciderà se fargli attendere il definitivo in carcere o ai domiciliari, e tra un mese avremo anche le motivazioni della sentenza.
Solidali con Manuel e tutti-e I-le compagni-e colpiti dalla repressione per un mondo senza galere
Cordatesa anticarceraria Monza
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Esprimiamo tutta la nostra rabbia nei confronti di una società subdola, di uno stato relitto, di una polizia infame che ci ha imprigionato diversi tra compagni e compagne; chi durante l’operazione “scintilla”, chi durante gli scontri della sera dello sgombero dell’Asilo e chi durante il caloroso corteo del sabato!
Lo stato ci fa schifo! Le galere peggio ancora! Solo fuoco e macerie!
Complici e solidali con le e i prigionieri
qui di seguito:
Tutte le notizie dai compagn* di Macerie
Per aiutare economicamente si chiede a tutti i solidali un benefit per sostenerli al conto intestato a Giulia Merlini e Pisano Marco IBAN IT61Y0347501605CC0011856712 ABI 03475 CAB 01605 BIC INGBITD1
Per scrivere alle compagne e ai compagni
Per scrivere ai compagni e alle compagne arrestati con l’accusa di associazione sovveriva nell’operazione Scintilla:
Rizzo Antonio
Salvato Lorenzo
Ruggieri Silvia
Volpacchio Giada
Blasi Niccolò
De Salvatore Giuseppe
Gli altri a cui è stato confermato l’arresto con l’accusa di devastazione e saccheggio sono:
Antonello Italiano
Irene Livolsi
Giulia Gatta
Giulia Travain
Fulvio Erasmo
Caterina Sessa
Martina Sacchetti
Carlo Mauro
Per ora si trovano tutti nel carcere torinese, C.C. Lorusso e Cutugno via Maria Adelaide Aglietta, 35, 10149 Torino TO.
Ulteriore aggiornamento: Gabriele Baima è uscito è stato rilasciato con un divieto di dimora a Torino, Francesco Ricco di cui non si aveva notizia da giovedì è in carcere, anche un ragazzo che era all’ospedale è stato notificato l’arresto, è Andrea Giuliano. L’udienza di convalida degli arresti sarà non prima di mercoledì.
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Diffondiamo da Sardegna Anarchica
(Il documento che segue è stato redatto e letto dal compagno anarchico Davide Delogu il 10 Ottobre 2018, durante un udienza del processo che lo vede accusato di tentata evasione dalla galera di “Buoncammino” nel 2013, nella città di Cagliari, in Sardegna)
Come si sa, inizialmente questo processo è stato bloccato per un anno dal D.A.P., tentando (fallendo) di imporlo in videoconferenza, abusando l’utilizzo di tale “misura di emergenza”, per incatenarmi nel ruolo di ostaggio inerme da una tecnologia insidiosa e prevaricatrice, per fiaccare la volontà del detenuto come strumento per depersonalizzarlo, per chi non resiste, prenderlo per sfinimento, isolarlo dal proprio contesto affettivo e solidale, per far tacere nella rassegnazione la tensione refrattaria , e in particolare la lotta contro il carcere, realtà invece che non ha mai cessato di esistere/resistere nonostante tutto. Sono le stesse “misure emergenziali” con cui vengo ingabbiato nelle cloache penitenziarie della Sicilia da anni (deportato come conseguenza repressiva alle lotte intraprese nel carcere di “Buoncammino”) con l’applicazione di reggimi differenzianti, tra i quali l’estremizzazione dell’isolamento 14-BIS, Continue reading
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LA REPRESSIONE NON ATTACCA, ATTACCHIAMOLA!
Ciao a tutte e tutti,
finalmente mi sono deciso pure io a scrivere due righe sull’attuale teatrino repressivo nei confronti di noi anarchiche e noi anarchici, che sta relegando in galera me ed altri due compagni.
E’ da ormai circa 11 mesi che siamo imbrigliati nelle maglie della loro trappola: Ghespe undici mesi tutti in carcere, io sette di carcere e 4 con obbligo di dimora e rientro notturno, Giova 2 mesi e mezzo di carcere più altri otto tra obblighi, rientri e firme.
Ma la loro “famigerata” Operazione Panico, avviata a gennaio 2016 e che ha iniziato a colpire dal 31 gennaio 2017, ha inoltre “regalato” ad altre compagne ed altri compagni giorni di carcere, arresti domiciliari, obblighi di dimora, rientri notturni, firme, divieti di dimora da Firenze ed altri assurdi divieti di dimora dal Galluzzo, quartiere di Firenze dov’era sita l’occupazione della Riottosa, che è stata sgomberata insieme all’altra occupazione anarchica cittadina, Villa Panico. Continue reading
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Diffondiamo da photostream.noblogs.org
Il seguente articolo è stato pubblicato sul numero 21 anno 98 di Umanità Nova
In occasione del congresso costitutivo della CIT/IWC a Parma abbiamo avuto modo di intervistare due compagni, uno statunitense e uno tedesco, in merito alle lotte dei carcerati. L’IWOC, Imprisoned Workers Oraganizing Committee, è la branca dell’IWW che si occupa dei lavoratori incarcerati; il GG/BO, Gefangenen-Gewerkshaft/Bundesweite Organisation, è un’unione sindacale di detenuti nata in Germania nel 2014.
In entrambi questi paesi è diffuso il lavoro carcerario; nel caso statunitense, poi, siamo di fronte a un sistema carcerario fondato fin dai suoi albori, come vedremo, sul lavoro coatto. Riconoscendo che lavoratori-carcerati sono lavoratori a tutti gli effetti questi sindacati hanno coerentemente sviluppato strumenti di analisi e di lotta per intervenire in queste situazioni.
Nel corso degli ultimi decenni con i fenomeni legati alla così detta “guerra alla droga” e alle varie “emergenze” securitarie si è assistito a un ritorno in auge delle politiche di reclusione di massa come dispositivo di controllo sociale, basti pensare alla pluridecennale esplosione della popolazione carceraria negli Stati Uniti. Continue reading
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TAP – Saverio, rinviata all’8 maggio l’udienza
Si è tenutà giovedì 19 aprile l’udienza per Saverio, arrestato nella notte tra il 10 e l’11 Aprile durante delle cariche verso i manifestanti che ostacolavano gli autotrasporti che portavano jersey, necessari per ampliare il cantiere di TAP. Dopo l’ascolto di un dirigente della Digos di Lecce il gup ha sospeso l’udienza per l’impossibilità di procedere all’ascolto perché assenti, dei quattro agenti che si sono fatti refertare delle lesioni e citati dall’accusa come testi. Il processo è stato rinviato all’8 maggio. Saverio rimane ai domiciliari
fonte: RoundRobin
Firenze – Giovanni in carcere e Nicola con le misure restrittive
Oggi 19 aprile è giunta la risposta della Cassazione, riguardo all’istanza della difesa contro l’appello vinto dalla procura di Firenze lo scorso settembre, riguardo alla carcerazione per Giovanni e Pasca, e le misure restrittive per Nicola. Pasca era stato giudicato poche settimane fa (perchè al momento dell’arresto si trovava a Lecce, e quindi in un’altra competenza territoriale), per Giovanni e Nicola la cosa si è dilungata qualche settimana in più per questioni tecniche, che non hanno però cambiato il risultato.
Come per Pasca, una decina di avvoltoi della digos si sono presentati subito a casa di Giova, sogghignanti e compiaciuti, cercando di provocare i compagni in casa con lui chiedendo i documenti.
Ad ormai un anno e 3 mesi dall’inizio ufficiale delle operazioni (data 31/01/2017), invece che sgonfiarsi questa sporca faccenda continua a gonfiarsi sempre più, e i cani da guardia dello stato non mollano l’osso (significativo il fatto che, per questo ricorso in cassazione, il procuratore generale della repubblica d’italia si sia scomodato di persona e ci abbia tenuto a rappresentare egli stesso lo stato contro gli anarchici ): certo, dopo aver impiegato centinaia di uomini, speso svariati milioni di euro, inquisito decine di persone (12 MILA pagine di atti d’indagine), devono giustificare tutto questo apparato!
fonte: panicoanarchico
Torino – Camille non si sottomette alle firme quotidiane
Osservare le strade e forgiare le scelte. Con il cuore palpitante d’amore e di complicità provata con tante di voi, vi mando un saluto profondo e sorridente. Non senza “ostacoli” affettivi e desideri di progettualità con molte, ho deciso di sottrarmi all’obbligo di firme quotidiane (che avevo dopo un periodo di carcere e domiciliari durato nove mesi).
Il senso di sentirsi compagne, oltre alla rabbia che brucia e si condivide con i nostri corpi, è per me la continuità e la costanza (nonostante la distanza scelta o subita). Allora vi dico… ci vedremo per altre (belle) avventure…
400 baci intensi e 24000 colpi precisi.
kam
Camille ci ha lasciato questo saluto dopo aver deciso di violare la misura delle firme quotidiane cui era sottoposta da qualche mese, e dopo aver già scontato per lo stesso procedimento 9 mesi tra detenzione carceraria e domiciliare. Ha deciso di andare via e saperla libera di andare dove vuole ci riempie il cuore di gioia.
fonte: macerie
Commenti disabilitati su Aggiornamenti prigionier* anarchic* | tags: Camille, compagne anarchiche, compagni anarchici, firenze, fuga, giovanni, nicola, no tap, saverio, torino | posted in antifascismo, Comunicati, critiche e riflessioni, Corrispondenze galeotte, Fuggiaschi, repressione, Scarcerazioni e carcerazioni
Attacchiamo i padroni (prima gli italiani)
Guerra all’esterno e militarizzazione della società segnano sempre di
più il nostro presente. Per mantenere pacificate le “retrovie” mentre
governi e multinazionali si lanciano nel saccheggio dell’Africa come
prolungamento della loro concorrenza in Europa, i padroni soffiano sul
vento razzista della guerra fra poveri. Vento che alimenta la
proliferazione dei gruppi neofascisti, sempre più legittimati e
protetti.
Il governo italiano finanzia i campi di concentramento in Libia e le
milizie che li gestiscono, l’ENI e le altre imprese di bandiera
cercano di preservare e allargare i loro affari, ricorrendo a
qualunque signoria della guerra locale, jihadisti compresi. Intanto il
capitale locale, con l’individuazione di nuove sacche di gas, riapre
scenari con Paesi direttamente coinvolti nella guerra di Siria,
facendo presagire un ruolo ancor più incisivo della Turchia nel
contenimento dei profughi, nonché di Israele come cane da guardia del
Mediterraneo.
La manodopera di emigrati provenienti da terre depredate assicura un
esercito di lavoratori e lavoratrici sotto ricatto e terrore,
garantisce profitti a basso costo e rende possibile assoggettare anche
i proletari indigeni a condizioni di vita sempre più precarie.
Il razzismo di Stato afferma apertamente che per salvare la democrazia
bisogna rinchiudere i migranti a casa loro (eccezion fatta per quelli
da selezionare per il capitalismo nostrano).
Mentre la politica internazionale di rapina sversa anche qui i suoi
prodotti, dallo sfruttamento alle devastazioni ambientali (vedi TAP),
in Niger si allarga il conflitto sociale contro le missioni
occidentali.
È sempre più urgente confrontarci sul tempo che fa, rilanciare la
pratica della solidarietà internazionalista e schierarsi con le
ragioni di chi lotta contro il colonialismo italiano.
Per questo invitiamo tutte e tutti coloro che vogliono riaprire il
conflitto sociale fuori e contro ogni compatibilità istituzionale, a
due iniziative che si terranno a Milano.
21 aprile assemblea pubblica presso l’arci Corvetto, via oglio 21 ore 14
5 maggio corteo ore 15 davanti alla stazione centrale.
Commenti disabilitati su Due iniziative a Milano convegno(21/4) e corteo (5/5) | tags: antimilitarismo, convegno, corteo, milano, no alla guerra | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative
Diffondiamo da ReteEvasioni
Sabato 27 gennaio porteremo tutta la nostra solidarietà ai detenuti del carcere di Poggioreale,
provando a stare al fianco di chi, rinchiuso in quelle celle, resiste quotidianamente con dignità
all’abbrutimento e all’isolamento dello Stato.
Saremo al carcere di Poggioreale, che rappresenta, forse più degli altri, la cartina al tornasole di quanto possa essere agghiacciante l’infame violenza della detenzione.
Non è un caso che il maxi carcere campano sia tristemente famoso per essere uno dei peggiori
d’Italia. Poggioreale è sovraffollamento, sommersione farmacologica, pestaggi Continue reading
Commenti disabilitati su Presidio di solidarietà. Sabato 27 Gennaio. Carcere di Poggioreale – NAPOLI ore 11.00 | tags: carcere di napoli, presidio anticarcerario | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Presidi, cortei, saluti e iniziative
Domenica 17 dicembre si è tenuto a Monza il terzo appuntamento dell’assemblea nata per impostare la solidarietà alle compagne e ai compagni indagati per la manifestazione al Brennero. Prima di tutto si è fatto un breve resoconto delle iniziative svolte il 12 dicembre per collegare la memoria della strage di piazza Fontana alle stragi compiute oggi dallo Stato italiano contro chi cerca di fuggire dalla Libia. Anche se si è trattato per lo più di piccole iniziative, il dato positivo è che si siano svolte contemporaneamente in una decina di città, quanto meno per rompere l’assordante silenzio su ciò che il governo italiano e l’ENI stanno facendo in Africa (tra l’altro l’assemblea si è svolta proprio in una stazione di servizio dell’ENI dismessa e occupata pochi giorni prima). All’intervento in Libia si aggiunge ora quello in Niger, ancora una volta con il pretesto della “lotta ai trafficanti di uomini”. Un intervento militare – deciso in fretta e furia prima che finisse la legislatura, a riprova degli interessi in ballo – dal nome assai emblematico: “operazione saracinesca”. Riaffermato il ruolo del capitalismo italiano in Libia, ora si punta ai paesi confinanti a sud, facendo dell’ex colonia una prigione a cielo aperto.
Si è poi cominciato a confrontarsi sull’idea di fare un’iniziativa articolata in più momenti contro l’ENI a Milano. Siccome non capita spesso che così tanti compagni e compagne di varie città si trovino per organizzare qualcosa insieme, e visto l’interesse che si continua a dimostrare sui temi proposti, c’è bisogno di capire con calma e bene dove e come muoversi.
L’ultima parte dell’assemblea è stata dedicata a un aggiornamento e a un confronto sulla lotta contro il TAP (opera che non c’entra solo con la guerra in generale, ma anche con gli interessi dell’ENI in particolare), vista la presenza di diversi compagni leccesi. L’invito è quello di organizzare nelle diverse città, oltre alle varie iniziative del caso, anche degli incontri sulla lotta in corso in Salento.
Il prossimo appuntamento sarà sempre a Monza, al Boccaccio, domenica 28 gennaio alle ore 11,00.
Commenti disabilitati su Abbattere le frontiere. Comunicato assemblea e appuntamento a Monza | tags: abbattere le frontiere, assemblea nazionale, contro ENI, CordaTesa, FOA Boccaccio, libia, monza, niger | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Presidi, cortei, saluti e iniziative
L’ Europa blinda i suoi confini, interni ed esterni.
Trattati bilaterali permettono ai governi di controllare le partenze
dalle coste libiche ma soprattutto di fluidificare i meccanismi di
deportazione.
Italia e Grecia sono ormai i CPR D’ EUROPA, paesi cardine per i
meccanismi repressivi europei.
IN GRECIA OGGI LE GALERE PER MIGRANTI SENZA DOCUMENTI SONO 120
Anche in Italia le prigioni per senza documenti stanno aumentando in numero ed
efficienza grazie a infamità come il Decreto Minniti.
Le rivolte di chi lo Stato costringe dentro queste prigioni continano,
in Grecia come un Italia e in tutta Europa.
A Torino il mese scorso 9 stanze del Centro sono state distrutte dal fuoco.
Venerdì 15 Dicembre ORE 18,30 alle SERRANDE DI CORSO GIULIO CESARE 45
Discussione sulla lotta ai Centri di Detenzione greci con compagne e
compagni venuti da Atene che si organizzano contro il Centro di P.Ralli
(Atene) e in solidarietà a detenuti e detenute al suo interno.
Sabato 16 PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR TORINESE.
Appuntamento in C.so Brunelleschi angolo via Monginevro ORE 15,00
CONTINUIAMO A PORTARE SOLIDARIETÀ E SOSTENERE
CHI SI RIBELLA NEI CPR
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Diffondiamo da contropiano
Qui di seguito il documento che Nadia Lioce, prigioniera politica detenuta da anni a regime 41 bis ha presentato al Tribunale Penale de L’Aquila in occasione del processo che la vede imputata proprio per avere protestato in carcere contro il 41 bis.
La sottoscritta Nadia Lioce ha presentato opposizione al decreto penale di condanna n.29/2016 ritenendo di poter qualificare le azioni, addebitatele come di disturbo delle altre detenute, come tradizionali azioni di protesta verso l’amministrazione penitenziaria (battitura delle sbarre), e di poter argomentare come non potesse ritenere di aver arrecato un disturbo alle altre detenute, non avendo udito lamentele; né che tali azioni arrecassero un tale disturbo, essendo state storicamente accettate e/o condivise dalle detenute della sezione femminile 41 bis dell’istituto de L’Aquila, come in generale lo sono per tutti i detenuti. Continue reading
Commenti disabilitati su L’orrore del 41 bis descritto da chi lo subisce in carcere | tags: Nadia Desdemona Lioce, no 41 bis | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Corrispondenze galeotte, Italia in cella, repressione
Quando si parla di carcere gli animi non sono mai distesi. Il desiderio di sicurezza, tema centrale della prossima campagna elettorale, è stato uno dei principali motivi di azione dell’attuale governo, con gli interventi del ministro Orlando sul codice e il processo penale, e quelli del Viminale con il provvedimento sulla cosiddetta “sicurezza delle città”. Il quadro sarà completato dalla riforma dell’ordinamento penitenziario, anzi fa riflettere il silenzio che avvolge il provvedimento, lasciando intendere la precisione tattica con cui il ministero “maneggia” l’affare giustizia.
L’impostazione repressiva delle ultime manovre legislative non si giustifica però con i dati. Le relazioni presentate dal ministero degli interni negli ultimi due anni testimoniano come l’Italia sia tra le nazioni più sicure d’Europa, perché diminuisce complessivamente il tasso Continue reading
Commenti disabilitati su Le rendite sicure su sorveglianza e punizione. Come nasce il maxi-carcere di Nola | tags: business carcerario, nola, nuovo carcere | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Italia in cella
Riceviamo e diffondiamo
Scritto da Maddalena Rolle, detenuta presso il carcere di Lorusso Cotogno, ha 28 anni, residente a Rivara ma vissuta piu a Torino, Porta Palazzo sopratutto.
La mia realtà
Tristemente annoiati
Imprimiamo i nostri sentimenti sulla carta
Raggiriamo il tempo con qualche menzogna
Senza stimoli ci sentiamo travolti dall’amarezza,
vittime di noi stessi contempliamo il momento del nostro ritorno,
ogni secondo , di ogni giorno, in ogni singolo momento,
Annoiati dalla tranquillità, dal silenzio, dallo stesso panorama notte e giorno,
routines, abitudini scandite da orari precisi sconvolgono la vita di noi tutti.
Non penso ad altro che arrivi la sera per la quasi serenità interiore,
per nascondermi nel torpore della notte e addolcire il dolore,
per addormentarmi chiudendo gli occhi e riaprirli nella solita storia del “domani”,
sperando che prima o poi qualcosa cambi, vivendo nel tempo altri attimi, attimi migliori,
sorvolando la monotomia di queste prigioni,
costruendo la mia favola che si evolve dentro al mondo reale ,
sognando ad occhi aperti per non impazzire ,
vivendo il mio film entusiasmante con diversi attori,
ed ogni giorno la pellicola che scorre, lasciando spazio ad altri ruoli,
cortometraggi con scene che condizionano le mie azioni,
perche e’ il nostro cervello a poter viaggiare in posti lontani, a noi sconosciuti e delle volte remoti,
anche se soli, chiusi, in posti bui e si dipende dagli stessi panorami,
dove la dignità si affievolisce e piano piano senti che svanisce,
il tuo cervello comanda e viaggiando la ripristina dalla radice,
non combattendo una guerra di sangue, ma soltanto con la tua mente,
perche’, non esistono padroni ma solo noi stessi cercati d’esser burattinati dalle istituzioni.
ROLLE Maddalena.
Commenti disabilitati su Poesia di Madda, detenuta alle Vallette | tags: carcere di torino, detenuta, maddalena rolle, poesia | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Corrispondenze galeotte
Diffondiamo da contromaelstrom
Con una circolare il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria impone nuove regole alle persone detenute in regime di 41 bis.
In realtà il regime 41 bis non è altro che un aggiornamento del regime che qualche anno prima era definito “Art. 90”, ossia l’azzeramento dei diritti per la persona detenuta e delle possibilità di relazioni interne al carcere e con l’esterno.
Quando il regime 41 bis venne introdotto venticinque anni fa, raccogliendo la forte tensione prodotta dalla strage di Capaci del 23 maggio 1992 (furono uccisi Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta), i responsabili della giustizia dissero che questo regime, chiamato “carcere duro”, era riservato ai boss mafiosi per impedire loro la possibilità di continuare a intessere relazioni di comando con gli accoliti all’esterno, a quel tempo il 41 bis era a tempo limitato, tre mesi rinnovabile. Dopo è diventato permanente. Continue reading
Commenti disabilitati su Nuove regole per il 41 bis, non cambiano in nulla le condizioni invivibili di quel regime carcerario | tags: 41 bis | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG
Diffondiamo da Hurriya
Solidarietà con le persone LGBT d’Egitto!
Questo è un appello alla protesta!
Nelle due settimane passate, l’Egitto è stato testimone di un violento attacco contro le persone in base al loro orientamento sessuale e di genere. 57 persone sono state arrestate secondo quanto riportato da EIRP (Iniziativa egiziana per i diritti umani). 9 di loro sono state condannate al carcere, 35 saranno processate, 2 sono sotto indagine (Sarah Hijazi e Ahmed Alaa) e 11 sono detenute in posti ancora sconosciuti.
Quello a cui stiamo assistendo in Egitto è uno scenario continuo di violazioni di diritti umani da parte delle autorità militari fin dalla fine del 2013. È un’autorità che non rispetta la legge, la costituzione e ogni tipo di trattato internazionale. L’unica sua preoccupazione è di reprimere, opprimere e chiudere ogni spazio di libertà personale.
I governi stranieri di fronte a quanto sta accadendo si comportano Continue reading
Commenti disabilitati su Egitto – Duri attacchi del regime contro la comunità LGBTQ..appello | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, repressione
Diffondiamo il comunicato riguardante l’infame azione subita dalle nostre e i nostri compagn* abruzzesi..a seguire la chiamata per un assemblea..Massima solidarietà e vicinanza
La notte tra il 20 e il 21 settembre lo stabile del CampettOccupato è stato dato alle fiamme, riducendo in cenere diverse attrezzature e centinaia tra libri e opuscoli. Fortunatamente non sono rimasti coinvolti nè persone nè animali, nonostante il grande rischio che il fuoco si propagasse nelle zone limitrofe.
Il messaggio è chiaro, qualcuno vuole che il Campetto non esista più. Di attacchi vili ne abbiamo ricevuti tanti in passato ma mai di questà entità. Il tutto si va a sommare ad un clima di sgombero imminente come riportato dalle cronache locali nei giorni precedenti.
Del resto si sa, che un posto, non inteso come quattro mura, che si è sempre dato da fare per creare una socialità orizzontale, un posto contro ogni forma di soppressione della libertà, un posto non convenzionale e non commerciale, il CampettOccupato, un posto libero da ogni concezione autoritaria… E’ E SARA’ SEMPRE UNA SPINA NEL FIANCO!!! Continue reading
Commenti disabilitati su Le fiamme si estinguono, le idee no…incendio al CampettoOccupato | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Presidi, cortei, saluti e iniziative
Diffondiamo da informa-azione
Daniele è stato scarcerato
In attesa di maggiori informazioni apprendiamo da Croce Nera Anarchica che il compagno Daniele Cortelli, arrestato nel corso delle perquisizioni per l’inchiesta Scripta Manent, è stato scarcerato
Una settimana di isolamento per Marco dopo distruzione di vetrate del carcere
Testi tratti da Croce Nera Anarchica:
Apprendiamo, tramite una lettera datata 26 gennaio, che al compagno anarchico prigioniero in AS2 nel carcere Alessandria è stata fatta scontare una settimana di Continue reading
Commenti disabilitati su Operazione Scripta Manent – Aggiornamenti | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Corrispondenze galeotte, Dentro le mura, Italia in cella, repressione, Scarcerazioni e carcerazioni, Tutti
Apprendiamo che i prigionieri Alfredo Cospito e Anna Beniamino sono in sciopero della fame contro l’isolamento detentivo a cui sono costretti tutti gli arrestati nel corso dell’Op. Scripta Manent. Seguono comunicati da Crocenera:
Il compagno anarchico Alfredo Cospito è entrato in sciopero della fame il giorno 3 ottobre scorso.
Continue reading
Commenti disabilitati su Prigionieri/e dell’Op. Scripta Manent – Anna e Alfredo in sciopero della fame contro l’isolamento | tags: alfredo cospito, anarchici arrestati, anna beniamino, arrestati della fai, Nicola Gai, sciopero della fame | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Corrispondenze galeotte, Dentro le mura, Italia in cella, repressione, Tutti
E’ morto il 7 Ottobre nel carcere Cerialdo di Cuneo, Luciano Botta, 47 anni, di origine sinti. L’uomo era stato arrestato alcuni giorni fa dai carabinieri con l’accusa di aver rubato un compressore esposto davanti alla vetrina di un negozio di ferramenta. La traduzione in carcere era stata decisa poiché l’uomo aveva commesso il reato mentre era già sottoposto all’obbligo di dimora a Busca, città di residenza, in seguito a un precedente furto.
Alla notizia della morte un centinaio di sinti si sono radunati davanti al penitenziario cuneese per chiedere spiegazioni sulla vicenda.
Fonte
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Il 4 ottobre è partito l’appello del processo contro le giornate di resistenza del 27 giugno e del 3 luglio 2013. Sebbene non più all’aula bunker del carcere le Vallette, fuori c’era il solito enorme spiegamento di agenti. Le difese hanno subito evidenziato l‘irregolarità di svariate notifiche, argomentando che si può ovviare in poche settimane fornendo le notifiche ai difensori; stride parlare di economia processuale quando invece si verrà a spendere molto di più e che le linee difensive andranno riargomentate ad altro collegio. Continue reading
Commenti disabilitati su Martedì 11 Ott – Prime udienze appello processone e presidio | tags: 11 ottobre, no tav, processone no tav | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, notav, Presidi, cortei, saluti e iniziative, repressione, Tutti
Riceviamo e invitiamo alla diffusione:
Carcere di Opera, Agosto 2016
Buongiorno cari compagni/e,
sono (…), detenuto da ben 7 anni in questo istituto indegno e ne ho viste veramente di tutti i colori. Sono entrato che avevo 18 anni, ero ristretto al 2° Pad (regime custodia attenuata), reparto di premio-ricatto; dopo più di 3 anni che ero stato al 1° Pad, 4° piano, Sez. B., mi hanno proposto di andare a fare questo percorso al 2° Pad., anche se comunque io già al 1° Pad frequentavo corsi e scuola di ragioneria per mie ricerche personali. Continue reading
Commenti disabilitati su Opera – Segnalazione di pestaggi e abusi nel carcere | tags: abusi in carere, carcere di opera | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Corrispondenze galeotte, Dentro le mura, Italia in cella, Tutti
Più di 200 persone sono fuggite dal penitenziario di Jardinopolis, a 300 chilometri da San Paolo, in Brasile. I detenuti hanno prima dato fuoco ai materassi nelle celle e poi si sono dati alla fuga, che però non è durata molto. La polizia è infatti riuscita a raggiungere gran parte dei fuggitivi in un campo di canna da zucchero nelle vicinanze del carcere. Altri detenuti si sono invece arresi. Le forze dell’ordine brasiliane hanno comunicato di aver ripreso il controllo della situazione.
Fonte
Commenti disabilitati su Brasile – rivolta di massa in carcere: 200 detenuti in fuga. | tags: carcere in brasile, evasione in massa, Jardinopolis | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Dentro le mura, Fuggiaschi, Mondo in cella, Tutti
Riportiamo qui di seguito quanto scritto dai detenuti al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e al presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano.
« – Il direttore dell’istituto ha vietato più volte l’ingresso del garante dei detenuti fino a metterlo in condizione di rinunciare all’incarico.
– Il direttore dell’istituto ha vietato l’ingresso delle volontarie “le dame di San Vincenzo” che da anni aiutavano i detenuti con supporti morali e materiali di prime necessità. Continue reading
Commenti disabilitati su Sondrio – Sciopero della fame in carcere contro la direttrice | tags: sciopero della fame, sondrio | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Contro carcere, CIE e OPG, Corrispondenze galeotte, Dentro le mura, Italia in cella
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Il testo che segue è una proposta di discussione, rivolto a tutti e a tutte gli interessati, per l’incontro che si terrà a Venezia il prossimo 16 settembre, in merito alle iniziative contro la richiesta di Sorveglianza Speciale ai danni di un compagno:
La richiesta di Sorveglianza Speciale formulata dalla Questura di Venezia ai danni di un compagno chiude idealmente quel cerchio di misure preventive iniziato un anno fa nella città lagunare, con l’emissione di una quarantina di fogli di via e di tre avvisi orali. Continue reading
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Giovedì 31 Giugno a Firenze si è concluso il processo d’Appello contro cinque compagne e compagni accusati di un attacco dinamitardo contro un traliccio dell’alta tensione della famigerata linea La Spezia Acciaiolo in Toscana, azione contro i nuovi progetti di ripresa dell’energia nucleare in Italia.
Questo processo, che si trascinava da oltre dieci anni, partiva dalle inchieste “gruppi d’affinità” e “anticorpi” del 2006, Continue reading
Commenti disabilitati su Sabotaggio antinucleare: si chiude il processo d’appello | tags: lotta al nucleare, sabotaggio | posted in Comunicati, critiche e riflessioni, Italia in cella, Presidi, cortei, saluti e iniziative, repressione, Scarcerazioni e carcerazioni, Tutti
Leggi contro il boicottaggio del regime sionista
Un nuovo passo del diritto di guerra
È da quindici anni in qua, a partire dalla proclamazione della cosiddetta “guerra al terrorismo”, che si sta verificando un aggravamento di anno in anno della normativa e della prassi repressiva e di controllo applicata negli Usa e nei paesi dell’Unione Europea. Ciò è avvenuto parallelamente ai processi di aggressione militare imperialista che queste stesse potenze portano avanti verso i popoli dell’area arabo – islamica, investendo un’area sempre più estesa, che oggi va dalla Libia all’Afghanistan, con conseguenza via via più atroci.
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Martedi 21 giugno l’ennesima operazione repressiva si abbatte sul movimento NoTav per la manifestazione del 28 giugno 2015. 23 militanti coinvolti: 3 arresti in carcere (tra cui Fulvio, valligiano degli Npa di 64 anni che ha rifiutato di stare ai domiciliari); 9 domiciliari con tutte le restrizioni e 11 obblighi di firma giornalieri (tra cui 2 signore di 60 anni).
Con massimo rispetto, ammirazione e solidarietà guardiamo a quei compagni che hanno deciso di prendere la repressione per le corna rifiutando le misure cautelari così come è avvenuto a Torino settimana scorsa rispetto ai 12 divieti di dimora volti a colpire la lotta contro i CIE.
Speriamo che questa pratica porti a nuove prospettive da cui le lotte possano trarre forza. Per ora la risposta dei “magistrati con l’elmetto” è sempre la stessa: il carcere.
Giuliano e Luca, due dei compagni che hanno rifiutato le misure cautelari, si trovano in questo momento alle Vallette di Torino.
Solidarietà e complicità ai compagni e alle compagne colpiti dalla repressione!!!
Liberi tutti!!! A sarà düra!!!
CordaTesa
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Riceviamo una corrispondenza dal prigioniero ecologista anarchico Marco Camensich rispetto al suo trattamento intra-extra-carcerario:
Fine giugno 2016: Aggiornamento “discesa”
Dopo il trasferimento di novembre 2015 da Bostadel a Saxerriet (Salez) nella sezione “chiusa di transito”, il 10 dicembre 2015 ci fu “riunione di trasferimento” con la direzione del carcere, i responsabili del DAP Zurigo ed il mio legale, ove furono deliberati poi ordinati i seguenti “passi”, ora già realizzati:
Gennaio 2016 trasferimento interno del “transito” in una “sezione aperta”
Febbraio 2016 2 uscite di 5h accompagnate da personale dell’istituto
Marzo 2016 2 uscite ognuna di 5h accompagnate da “figura di riferimento di propria scelta che
si assume la responsabilità” Continue reading
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Report da una città sempre più desertificata e da un carcere sempre più affollato.
Il corteo che ci è stato prescritto in città non ci convince: il luogo del concentramento (Viale Gran Sasso, altezza stadio) avrebbe solo lambito un’estremità periferica del centro storico, ulteriormente desertificata dall’ingente militarizzazione della zona. Da lì in poi avremmo incontrato solo strade vuote, interdette al traffico in occasione di una presunta manifestazione di “pagine contro la storia”, come travisavano i cartelli apposti dalla polizia municipale per giustificare una città blindata e l’enorme disagio che ne sarebbe derivato per la circolazione stradale e i cittadini, già alle prese con una ricostruzione difficile e di facciata. Continue reading
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