Un assistente capo della Polizia penitenziaria è stato aggredito lunedì pomeriggio, al rientro delle attività di socialità in comune, da un detenuto ergastolano del circuito ad alta sicurezza, di origine campana, ristretto nella casa di reclusione di Rossano, che l’ha colpito con testate, calci e pugni. L’intervento di altri operatori ha evitato il peggio. Il poliziotto è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale dov’è stato visitato e curato, riportando una prognosi di sette giorni. [..]
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Agenti aggrediti da un detenuto nel carcere di Pistoia
Alcuni agenti di Polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto nel carcere di Pistoia nel pomeriggio di venerdì 28 novembre. Un grave episodio che ha scatenato la reazione del sindacato Sappe. “Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio, quando due detenuti si sono picchiati nel cortile dell’ora d’aria – spiega il segretario generale del sindacato di polizia Donato Capece – Gli agenti sono immediatamente intervenuti per separare i due, uno dei quali noto per avere, pochi mesi fa, nel carcere di Lucca, scagliato un tombino contro i poliziotti penitenziari. Separato dall’altro, il detenuto straniero si è scagliato contro i nostri agenti, ferendoli”. [..]
Al Bassone c’è aria pesante, contestato il provveditore
La tensione all’interno della casa circondariale Bassone, non accenna a diminuire in questo periodo. L’ultimo episodio risale a ieri, quando i detenuti hanno ripetutamente battuto sulle sbarre, in segno di protesta, durante la visita del provveditore regionale all’amministrazione penitenziaria, Aldo Fabozzi. Agitazione che è rientrata solo quando il provveditore ha incontrato un gruppo di detenuti, i quali hanno spiegato i motivi del nervosismo. Continue reading
Un report-denuncia dei medici in servizio nel nuovo carcere di Uta
“L’apertura del carcere di Uta è stata solo una parata mediatica che aveva solo il fine di qualche premio di produzione per qualche dirigente del Dap. La realtà è tutta un’altra. Nel carcere costato 95 milioni è il caos totale.
A scendere sul piede di guerra ora sono i medici praticamente reclusi nelle celle. Con una situazione paradossale gli operatori sanitari si sono ritrovati nella condizione di detenuti. Per entrare e uscire devono chiedere l’ausilio di personale penitenziario che gli apra la porta. Reclusi nel posto di lavoro. Il report che hanno stilato è riservato ma nelle prossime ore potrebbe essere reso pubblico”. Continue reading
I suicidi nel carcere di Como
Nel carcere di Bassone, a Como, dal 12 ottobre al 19 novembre si sono suicidate tre persone detenute. I suicidi nelle carceri italiane sono un problema molto diffuso, causato dal sovraffollamento che comporta condizioni di vita molto difficili e uno scarso sostegno psicologico legato all’insufficienza di personale: tre suicidi avvenuti nello stesso carcere in poco più di un mese sono però un evento molto raro, che ha già portato a due interrogazioni parlamentari.
Roma, Spoleto
Tre giorni di presidi e iniziative contro gli omicidi di Stato e in solidarietà con Maurzio Alfieri
Il 25 giugno 2013, nel carcere di Terni un altro detenuto è morto di Stato, ucciso dal cinismo dei servi in divisa.
Le guardie lo hanno picchiato, lo hanno lasciato da solo rinchiudendo e minacciando i compagni che lo avevano salvato da un primo tentativo di suicidio, lo hanno incitato ad uccidersi e infine lasciato morire senza muovere un dito in suo soccorso. Continue reading
Da 2 mesi non hanno acqua calda Protesta dei detenuti dell’Ucciardone
Protestano i detenuti del carcere Ucciardone di Palermo perchè da due mesi sono obbligati a lavarsi con l’acqua fredda a causa di un guasto alla caldaia che non è ancora stata riparata. Manifestano la loro protesta sbattendo le gavette contro le sbarre delle celle.
Sarebbe già stato bandito un appalto per la riparazione del guasto, ma l’azienda si sarebbe tirata indietro. In stato di allerta gli agenti di polizia penitenziaria.
Un detenuto suicida e due agenti aggrediti: emergenza carcere in Toscana.
Un detenuto suicida e due agenti aggrediti: emergenza carceri in Toscana
Un fine settimana da dimenticare o forse da tenere presente per rendersi conto di cosa accede dentro gli istituti penitenziari in Toscana (e non solo). Sabato 22 novembre un detenuto del carcere di Sollicciano, nei pressi di Firenze, si è tolto la vita impiccandosi al letto a castello. Continue reading
Ogni due giorni nelle carceri umbre un detenuto si autolesiona
Ogni due giorni nelle carceri umbre un detenuto si autolesiona ingerendo chiodi, pile, lamette, o procurandosi tagli sul corpo. E, ogni tre settimane, un ristretto dell’Umbria tenta il suicidio, salvato in tempo dal tempestivo intervento delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. E’ la denuncia di Donato Capece, segretario del SAPPE, Continue reading
Falso allarme bomba giunto carcere
Tensione alle stelle: allarme bomba nel parcheggio dell’aula bunker, sul posto gli artificieri
„Una telefonata anonima giunta alla penitenziaria del carcere di Borgo San Nicola. Segnalata la presenza di un ordigno. Sul posto si sono diretti i carabinieri del comando provinciale, con il reparto artificieri per bonificare l’area, e le volanti di polizia in supporto. Controlli nel parcheggio e all’interno dei locali“ Continue reading
Detenuto tenta suicidio a Trapani
L’intervento di un agente della polizia penitenziaria ha salvato la vita di un detenuto di 32 anni che la notte scorsa ha tentato il suicidio impiccandosi nel carcere di San Giuliano a Trapani. Lo rende noto Gioacchino Veneziano, segretario generale Uilpa Trapani e coordinatore regionale Uilpa Penitenziari. Il detenuto si trovava nella sezione Isolamento. Dopo essere stato soccorso e’ stato ricoverato nell’infermeria del carcere per valutare le sue condizioni fisiche. “Il mio plauso va all’agente che dimostrando grande professionalita’ ha impedito che accadesse il peggio”, afferma Veneziano.
Muore in carcere, si indaga per omicidio
Era andato in un’altra cella per prendere le stampelle ma è caduto dal letto a castello e ha sbattuto forte la testa. Forse. «Forse, è stato ucciso dai compagni di cella, non è stato un incidente, è l’ipotesi su cui lavora la Procura», spiega il legale di Fabio De Luca. C’è un uomo morto dopo un episodio poco chiaro avvenuto in carcere e ci sono un avvocato e una famiglia che vogliono sapere la verità. Continue reading
“Il carcere dei ‘Casetti’ è sovraffollato”, Giulia Sarti (M5S) interroga il Ministro „
Una situazione sempre più preoccupante quella del sovraffollamento nel carcere riminese dei “Casetti” e, a denunciare per l’ennesima volta quanto avviene nella casa circondariale, è la parlamentare riminese del Movimento 5 Stelle, Giulia Sarti. Reduce da una seconda visita nella struttura penitenziaria, l’onorevole ha annunciato un’interrogazione al Ministro della Giustizia in quanto, a fronte del sovraffollamento in alcuni bracci, altre zone del carcere restano inutilizzate. La Sarti, inoltre, chiede attenzione per i turni del personale della polizia Penitenziaria costretto a turni massacranti.
L‘interrogazione di Giulia Sarti. Continue reading
Incendi e Tentativi di suicidio; detenuto si dà fuoco nel carcere minorile Beccaria
Un giovane detenuto del carcere minorile Beccaria, tre giorni fa, si è dato fuoco, riportando gravi ustioni. Le sue condizioni sono molto serie. Domenica, poi, un tentativo di ‘rivolta’ ha portato alcuni detenuti a incendiare magliette e altri oggetti, innescando un rogo nei corridoi del carcere; incendio domato, ma agli agenti “mancavano estintori e maschere protettive”.
Detenuto suicida nel penitenziario di Como
– Ancora un suicidio in carcere di un detenuto, il secondo nello spazio di due giorni, dopo quello di ieri a Fossombrone. “E’ accaduto questa mattina a Como e protagonista è stato un detenuto italiano di 60 anni, ristretto per omicidio, che si è impiccato con un laccio artigianale alla finestra del bagno della sua cella presso l?infermeria del carcere”, riferisce Donato Capece, segretario generale del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria. Continue reading
Sanremo: detenuto distrugge cella del carcere di Valle Armea
Nel carcere di Valle Armea a Sanremo, un detenuto albanese (M.V.) ha completamente distrutto ieri la camera detentiva e non senza difficoltà, è stato ripristinato l’ordine.
“Appaiono sconosciuti – evidenzia il segretario della Uil Penitenziari, Fabio Pagani – i motivi che hanno condotto il detenuto a commettere questo grave episodio”[..] Continue reading
Italia in cella
Lager, penitenziario, prigione, casa circondariale..danno, pericolo, rischio, morte volontaria, suicidio
Anni | Suicidi | Totale morti |
2000 | 61 | 165 |
2001 | 69 | 177 |
2002 | 52 | 160 |
2003 | 56 | 157 |
2004 | 52 | 156 |
2005 | 57 | 172 |
2006 | 50 | 134 |
2007 | 45 | 123 |
2008 | 46 | 142 |
2009 | 72 | 177 |
2010 | 66 | 184 |
2011 | 66 | 186 |
2012 | 60 | 154 |
2013 | 49 | 153 |
2014* | 38 | 122 |
Totale | 839 | 2.360 |
* Aggiornamento al 16 novembre 2014
OGGI:
Sassari: Bancali, tenta il suicidio in carcere
Il suo intento suicida, sventato da un agente di Polizia penitenziaria che stava compiendo un ordinario giro di ricognizione e ha notato il detenuto che, dopo aver intessuto una corda con le lenzuola, aveva già stretto il cappio intorno al collo. La guardia carceraria ha immediatamente avvisato un collega e insieme sono entrati nella cella e hanno evitato il peggio.
Emilia Romagna: un tentato suicidio a settimana
Ogni giorno nelle carceri tre detenuti si lesionano il corpo ingerendo chiodi, pile, lamette, o procurandosi tagli sul corpo ed altri danno vita a colluttazioni. Ogni settimana, invece, un ristretto tenta il suicidio in cella. E’ quanto spiega il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, sugli eventi critici accaduti nelle carceri della regione nei primi sei mesi dell’anno. “Non so come si possa parlare di emergenza superata – ha detto Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria – visto che in Emilia-Romagna si sono contati, dal 1 gennaio al 30 giugno 2014, il suicidio di un detenuto, quattro decessi per cause naturali, 478 atti di autolesionismo, 52 tentati suicidi, 209 colluttazioni e 74 ferimenti. Bologna, Piacenza e Modena sono le tre prigioni con il maggior numero di episodi di autolesionismo: 159, 126 e 89. E’ a Bologna invece che ci sono stati più tentati suicidi sventati dai poliziotti, 13. 74 le colluttazioni a Modena, 57 a Bologna, 24 a Rimini e 16 Reggio Emilia”. Per il sindacato “la situazione nelle carceri resta dunque sempre allarmante, nonostante in un anno il numero dei detenuti sia calato, in Emilia-Romagna, di oltre ottocento unità: dai 3.767 del 31 ottobre 2013 si è infatti passati agli attuali 2.937. Per fortuna delle istituzioni – ha concluso Capece – gli uomini della Polizia penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio nelle carceri dell’Emilia-Romagna e dell’intero Paese con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici”
Sassari, detenuto tenta suicidio
“Nella tarda serata di ieri, alle 23:30 circa, un detenuto italiano di Alghero ristretto nell’Istituto Penitenziario di Sassari ha tentato il suicidio con un cappio rudimentale ricavato dalla tenda della doccia della cella dove si trovava ristretto.”
Il pronto intervento degli agenti di Polizia penitenziaria è stato provvidenziale e l’uomo è stato salvato.
Le Vallette, duplice tentativo di suicidio
Hanno tentato di suicidarsi insieme, forse avevano anche preparato il loro piano per settimane. Quelle lenzuola su cui dormivano nella cella che condividevano al carcere di Torino Le Vallette sono diventate in cappio con cui in mattinata hanno tentato di impiccarsi alle inferiate delle finestre.
Protagonisti del drammatico gesto, sventato dalle guardie penitenziarie, due nigeriani detenuti appunto nella stessa cella.
Giustizia: morire di “morte incerta” nelle mani dello Stato
Un terzo per suicidio, un terzo per cause naturali e un terzo per ragioni da accertare. Sono 2.358 i prigionieri deceduti in Italia dal 2000 a oggi. Non solo in carcere, ma anche per strada, in caserma o in ospedale. Come insegnano i casi Aldrovandi e Cucchi. Morire di carcere (ma non solo). Sebbene l’Italia nel giugno scorso sia stata parzialmente graziata dal comitato dei ministri del Consiglio d’Europa sul trattamento inumano e degradante nelle carceri, nel segreto della cattività si continua a morire. E non solo per suicidio. Continue reading
Vallanzasca: 10 mesi di carcere per furto
Renato Vallanzasca, noto protagonista della mala milanese, è stato condannato a 10 mesi dal tribunale di Milano con l’accusa di tentata rapina impropria per aver rubato due paia di mutande e altri oggetti di scarso valore in un supermercato lo scorso giugno. Con questa condanna rischia di non ottenere più benefici durante la detenzione. Il giudice ha inflitto a Vallanzasca una pena più alta di quella chiesta dal pm di Milano Angelo Renna, che aveva chiesto otto mesi di reclusione. Vallanzasca è stato condannato anche a 300 euro di multa. Continue reading
Morto in carcere a Trani condannato dirigente medico
Una sola condanna, quattro mesi di reclusione per il direttore sanitario del carcere di Trani, Francesco Monterisi. Assolti gli altri 4 medici (Michele De Pinto, Gioacchino Soldano, Francesco Russo e Giuseppe Storelli, difesi dall’avvocato Carmine Di Paola), imputati nel processo con il rito abbreviato per la morte di Gregorio Durante, il detenuto trovato cadavere in una cella del penitenziario la mattina del 31 dicembre del 2011.
In udienza il pm Michele Ruggiero aveva chiesto tre anni per due medici ipotizzando che non si fosse trattato solo di un caso di omicidio colposo ma anche di abbandono di incapace, Continue reading
Black out di tre ore in carcere Detenuto chiuso in ascensore
Il maltempo non risparmia nemmeno il carcere. L’altro giorno, a seguito delle forti precipitazioni, si sono allagati i sotterranei dell’istituto di pena di via Dei tigli. Più grave però il black out elettrico totale. Ci sono volute più di tre ore perché venisse ripristinata la corrente. L’interruzione è avvenuta alle 8, solo dopo le 11 la situazione è tornata alla normalità. Continue reading
Ex assessore in carcere per violenza sessuale
PESCARA. Si è costituito spontaneamente e ha raggiunto il carcere di Pescara, Guglielmo Di Febo, ex assessore comunale di Montesilvano (Pescara) ai tempi della giunta Cantagallo, condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione per l’accusa di violenza sessuale su minore dalla Cassazione, che ha confermato la condanna della Corte d’Appello di Firenze. Continue reading
Giustizia: i “domiciliari” come regola, il carcere come eccezione, lunedì la riforma in aula
Sì della commissione giustizia di Montecitorio al provvedimento a firma Pd che rivoluziona la logica della custodia cautelare. Mentre la Corte Ue riconosce i passi avanti dell’Italia sul fronte carceri e respinge tutti i ricorsi.
Passo dopo passo, le politiche carcerarie vanno avanti. Certo, “c’è ancora molto da fare”, avverte il ministro Orlando che pure non nasconde la sua soddisfazione per la pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha respinto tutti i ricorsi presentati da 3564 detenuti italiani contro il sovraffollamento degli istituti penitenziari. E questo grazie all’ultimo decreto leggi carceri e allo “svuota carceri” approvato lo scorso dicembre. Continue reading
Detenuto morto al carcere Due palazzi di Padova, medici indagati per omicidio colposo.
Cinque medici lo avevano visitato, in meno di 48 ore. Tutti gli avrebbero prescritto solo qualche antidolorifico. Invece, quella peritonite stercoracea sarebbe costata la vita ad un detenuto di 45 anni, rinchiuso al carcere al Due Palazzi di Padova. Sotto inchiesta i cinque camici bianchi, come riportano i quotidiani locali, tutti indagati per concorso in omicidio colposo. Continue reading
Massama, agente penitenziario aggredito da ergastolano
Un agente di Polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nel nuovo carcere di Oristano, a Massama. Ne dà notizia il parlamentare di Unidos, Mauro Pili, riferendo che il presunto responsabile dell’aggressione è un ergastolano appartenente alla Sacra Corona Unita.
“Il gravissimo fatto – ha denunciato Pili – è accaduto nel turno tra le 13 e le 19 di oggi in uno dei tre bracci di massima sicurezza. Il responsabile dell’aggressione, Valerio Palladini, responsabile di due efferati omicidi, uomo di spicco della Sacra Corona Unita. La notizia doveva restare segreta – ha aggiunto il deputato di Unidos – proprio per le denunce che da settimane vado facendo sulla gravissima situazione che si registra nel carcere di Massama per le gravissime responsabilità del Dap Sardegna che sta gestendo le carceri sarde in modo scandaloso. Continue reading
Giustizia: siamo il Paese europeo che spende di più per la repressione
L’80 per cento dei soldi destinati al migranti serve per punire e controllare, solo il 20 per cento per l’accoglienza. Il battere sulla grancassa del “né di destra né di sinistra”, oggi tanto di moda, e molto caro a Grillo, è iniziato con le politiche sulla “sicurezza”. Da quasi un decennio, ormai, che ce lo sentiamo ripetere con martellante insistenza da leader politici e opinionisti. Oggi, l’idea di sicurezza è divenuta capace di generare consenso vasto e acritico per il solo fatto di essere nominata, E allora, la favola della “sicurezza né di destra né di sinistra” diventa soprattutto per il Pd, ma anche per altre sedicenti forze politiche di “sinistra”, la giustificazione per l’adozione di una politica compiutamente di destra.
È vietato parlare della concretezza, ma bisogna creare e agire sulla percezione della realtà. Si ingigantiscono i fatti, i dati, gli strilli, e la percezione della realtà si modifica. Un bisogno quotidiano di creare “allarme”. E accanto al tema “sicurezza” compaiono i “nemici pubblici” che Continue reading
Giustizia: caso Lonzi “Mio figlio morto per cause naturali? Lo Stato mente”
Manifestazione davanti alla camera per ricordare il caso di Marcello Lonzi, il ragazzo livornese morto nel 2003 a trent’anni nel carcere “Le Sughere”: come Stefano Cucchi. “Quando un figlio sano viene affidato allo Stato e ti viene restituito con otto costole rotte, due buchi in testa, un polso fratturato e ti dicono che è morto per cause naturali, non è possibile accettare e farsene una ragione”. Queste le parole di Maria Ciuffi, madre di Marcello Lonzi, il ragazzo livornese morto nel 2003 a trent’anni nel carcere “Le Sughere” di Livorno. Un sit-in a piazza di Montecitorio organizzato dalla madre di Lonzi e Continue reading
Sappe: “un male oscuro assedia il personale”
La decima guardia dall’inizio dell’anno.
Era assistente capo di Polizia Penitenziaria – ROMA, 8 nov 2014 – Ha scelto di togliersi la vita con un sacchetto di plastica, che stretto alla testa gli ha impedito di respirare. Cosi’ e’ morto oggi ad Ariano Irpino un Assistente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei cinque Corpi di Polizia dello Stato italiano, in servizio nel carcere cittadino. Lo rende noto Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia.
Penitenziaria SAPPE. “E’ una tragedia costante, quella dei suicidi nelle file della Polizia Penitenziaria dall’inizio dell’anno Continue reading
Va a trovare il marito in carcere per il colloquio, fermata con la droga
E’ stata denunciata a piede libero, dalla polizia penitenziaria, una donna italiana pizzicata tra le mura dei “Casetti” con alcuni grammi di hashish. La donna, sposata con un recluso del carcere riminese, aveva ottenuto un colloquio con il marito ma è finita nei guai. Una volta entrata nel carcere, infatti, come da prassi è stata perquisita da un’agente e, dalle sue tasche, sono spuntati alcuni grammi di hashish che, con tutta probabilità, doveva passare al marito. Il colloquio, ovviamente, è saltato e la donna, accompagnata negli uffici della Penitenziaria, è stata denunciata a piede libero per detenzione ai fini di spaccio.
22 anni in carcere da innocente: “Voglio 56 milioni”
Sembra un film, una storia inventata. Non è così. Per 22 anni ha vissuto da ergastolano. Bollato come il mostro di Alcamo Marina. Giuseppe Gulotta è libero, ha raccontato le sue angosce in un libro e in tv. E adesso i suoi legali hanno chiesto 56 milioni di euro di risarcimento alla Corte d’appello di Reggio Calabria, formalizzando la richiesta che era stata annunciata dopo la scarcerazione, avvenuta nel 2012.
Gulotta, adesso manovale, ha scontato ventidue anni di galera da innocente, perché per la “giustizia” era lui il responsabile della Strage di Alcamo. Tutto sbagliato. Continue reading