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Black out di tre ore in carcere Detenuto chiuso in ascensore

images (11)Il maltempo non risparmia nemmeno il carcere. L’altro giorno, a seguito delle forti precipitazioni, si sono allagati i sotterranei dell’istituto di pena di via Dei tigli. Più grave però il black out elettrico totale. Ci sono volute più di tre ore perché venisse ripristinata la corrente. L’interruzione è avvenuta alle 8, solo dopo le 11 la situazione è tornata alla normalità. Continue reading


Cuneo, topi in carcere.

010_large“E’ gravissimo quanto sta accadendo nel carcere di Cuneo. Anche oggi sono stati avvistati grossi topi aggirarsi in carcere, nell’area degli Uffici servizi e Comando e questi avvistamenti preoccupano del tutto legittimamente il Personale. Ora è assolutamente urgente una completa derattizzazione di tutta la Casa circondariale ma credo sia comunque il caso che l’Amministrazione penitenziaria regionale, attraverso il competente Ufficio di vigilanza sull’igiene e sicurezza dell’amministrazione della Giustizia (Visag), disponga immediatamente accurati controlli a Cuneo ed in tutti gli altri penitenziari piemontesi. A cominciare certamente dagli Uffici ma anche in tutti i posti di servizio in cui sono impiegati in servizio le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria””.

E’ quanto dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri.

“E’ ovvio che anche episodi come questo possono turbare la tranquillità e la serenità delle sezioni detentive, in cui – non dimentichiamolo – lavorano 24 ore su 24 e con molte difficoltà operative gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, gravemente sotto organico. Mi sembra che, a Cuneo come in tutte le carceri italiane, la Polizia Penitenziaria è l’unica rappresentante dello Stato che sta fronteggiando l’emergenza sovraffollamento: oltre al danno c’è però la beffa di essere gli unici esposti a malattie come l’HIV, la tubercolosi, la meningite, la scabbia e altre malattie che si ritenevano debellate in Italia. Per queste ragioni il SAPPE sollecita visite ispettive dell’Ufficio di vigilanza sull’igiene e sicurezza dell’amministrazione della Giustizia (Visag) a Cuneo, in tutte le carceri piemontesi ed in ogni posto di servizio in cui sono impiegati poliziotti penitenziari per verificarne la salubrità.”

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Escrementi di topo nella mensa del carcere di Lucca

Escrementi di topo sono stati trovati nel forno della cucina del carcere di Lucca dove vengono preparati i pasti per i detenuti.

topoLo denuncia in una nota il sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe, che chiede all’ amministrazione penitenziaria regionale controlli in tutti i penitenziari della Toscana, per verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro. Il segretario generale del sindacato Donato Capece chiede verifiche, in particolare, ”nelle cucine interne al carcere che preparano i pasti per i soli detenuti ma anche nelle cucine delle mense del personale di polizia”.

”A Lucca come in tutte le carceri italiane, – aggiunge – la Polizia Penitenziaria e’ l’unica rappresentante dello Stato che sta fronteggiando l’emergenza sovraffollamento: oltre al danno c’e’ pero’ la beffa di essere gli unici esposti a malattie come l’hiv, la tubercolosi, la meningite, la scabbia e altre malattie che si ritenevano debellate in Italia. Per queste ragioni il Sappe sollecita visite ispettive dell’Ufficio di vigilanza sull’igiene e sicurezza dell’amministrazione della Giustizia (Visag) a Lucca ed in tutte le carceri toscane ed in ogni posto di servizio in cui sono impiegati poliziotti penitenziari per verificarne la salubrita”’.

ANSA


Carcere di Sant’Agostino infestato dai topi

cordatesaSavona – Non bastava il sovraffollamento. Ora detenuti e agenti penitenziari del Sant’Agostino devono fare i conti anche con i topi. In passato sono stati effettuati in più occasioni interventi di derattizzazione, ma a quanto pare il problema non si è risolto. Qualche giorno fa un avvocato savonese è andato a trovare in carcere il suo cliente,  un uomo arrestato di recente, che quando il legale gli ha chiesto come si trovasse in carcere, con chi fosse finito in cella, si è lamentato dei topi: «Escono dal water» – ha raccontato all’avvocato che poi si è informato con gli agenti penitenziari i quali gli avrebbero confermato che sì, il problema c’è e non ha trovato appunto ancora una soluzione concreta.

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