Tag Archives: detenuti in lotta

Carceri: monta protesta detenuti pugliesi

cordatesaBARI – Monta in queste ore la protesta dei detenuti pugliesi. Nelle celle delle carceri di Foggia e di Taranto manca l’acqua e i detenuti protestano battendo contro le inferriate con degli oggetti. Lo rende noto il segretario generale del Coosp, Coordinamento sindacale penitenziario, Mimmo Mastrulli. ”Con l’estate e il caldo oltre i 35 gradi, le strutture – sottolinea Mastrulli – sono impreparate e la situazione e’ insostenibile: gli istituti pugliesi sono sovraffollati del 67% (4.250 detenuti su una regolamentare di 2.400)”.

Fonte


Presidio al tribunale in solidarietà con Maurizio Alfieri e i detenuti in lotta

IL 4 LUGLIO A TOLMEZZO ASSIEME A MAURIZIO ALFIERI
cordatesaGiovedì 4 luglio, presso il tribunale di Tolmezzo (Udine), si svolgerà un processo a carico di Maurizio Alfieri. Maurizio è accusato di aver reagito alla provocazione di un infame (collaboratore di giustizia e della direzione carceraria) durante la sua permanenza nella sezione di isolamento del carcere cittadino. A fronte delle decine di denunce di pestaggi inoltrate alla Procura dai detenuti, il tribunale di Tolmezzo ha sempre coperto l’operato della direttrice del carcere, del ROS e delle squadrette di secondini picchiatori, riservando le proprie attenzioni solo ai prigionieri ribelli. Niente di nuovo.
Al di là dell’episodio Continue reading


Tempio Pausania: detenuti in sciopero della fame contro l’aumento di posti.

cordatesaI tempi delle proteste rumorose, con le gavette battute contro le inferriate che richiamavano l’attenzione dei cittadini, sono tramontati. Oggi nel modernissimo, asettico e isolatissimo supercarcere As3 di Nuchis il “disappunto” dei 148 boss della Camorra, ‘ndrangheta e Cosa Nostra contro le decisioni dell’amministrazione penitenziaria – che intende portare da 150 a 204 posti letto la struttura appena inaugurata – lo stanno attuando facendo (e imponendolo all’intera popolazione carceraria) lo sciopero bianco della fame.
Ovvero rifiutandosi di ritirare, da ormai tre giorni, quanto passa loro il “convento”: abbondante colazione, pranzo e cena preparate, con tanto di variazione giornaliera del menù, nelle cucine del penitenziario gallurese da cuochi professionisti e detenuti. Tanto costoso ben di Dio, per evitare che Continue reading


Cagliari – Dal presidio in solidarietà con i prigionieri in lotta del carcere di Buoncammino

diffondiamo da informa-azione

cordatesaVenerdi’ 31 maggio è stato fatto un saluto ai prigionieri del carcere di Buon Cammino in sciopero del carrello da sabato 25 Maggio per denunciare la situazione in cui versano le carceri e in particolare il carcere cagliaritano.
Una quarantina di persone si è mossa sui due lati del carcere a salutare e far sentire la propria vicinanza ai prigionieri, torce, petardini, urla, cori e qualche intervento al megafono hanno caratterizzato il presidio che è stato accolto molto bene da dentro.
La logistica del carcere permette una Continue reading


Monta la protesta al Pagliarelli I detenuti: “Amnistia e indulto”

cordatesaUna lettera scritta a mano e firmata dai detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo. Con le firme depositate presso “l’ufficio competente della casa circondariale che provvederà su richiesta a renderle note”. Due pagine e mezzo rivolte al ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri principalmente e dopo al partito dei Radicali italiani e dal garante dei detenuti in Sicilia.

Il messaggio è chiaro e diretto: i detenuti del Pagliarelli chiedono che venga emesso il provvedimento di “amnistia e indulto” (scritto in maiuscolo nella lettera) “per porre fine ad una realtà indegna per una società civile, sviluppata, promotrice di molte campagne per la difesa dei diritti inviolabili e inalienabili dell’uomo, quale l’Italia è, ma che sull’argomento carceri e trattamento detenuti ne esce mutilata e invalida come Continue reading


Amnistia, protesta nel carcere di Pontedecimo

carcere sovraffollamento 0109Genova – Protestano i detenuti di Pontedecimo. Da alcuni giorni e per alcuni momenti della giornata hanno dato e danno vita alla rumorosa battitura delle suppellettili alle inferriate delle celle e al rifiuto del vitto dell’Amministrazione. Manifestazione che, iniziata congiuntamente nella sezione detentiva maschile ed in quella femminile, vede ora coinvolti solamente i detenuti.
“Si tratta di una manifestazione in linea con quelle in atto in altre città d’Italia, peraltro sollecitate dai Radicali e da Marco Pannella, rumorosa ma pacifica – sottolinea Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe – Va detto che noi poliziotti non crediamo che l’amnistia, da sola, possa essere il provvedimento in grado di porre soluzione alle criticità del settore. Quel che serve sono vere riforme strutturali sull’esecuzione della pena: riforme che non vennero fatte con l’indulto del 2006, che si Continue reading


31ore di rivolta nel carcere di Contagem – Brasile

cordatesaLa mattina di giovedì 21 molti detenuti del carcere Nelson Hungria, a Contagem , zona metropolitana di  Belo Horizonte hanno dato vita ad una grande rivolta. Due persone – una guardia carceraria e un insegnante – sono stati presi in ostaggio, secondo il Dipartimento di Stato di difesa sociale (SED). Le truppe della Polizia Militare (MP) sono sul posto. La rivolta, secondo il PM, è iniziata nel padiglione 1. L’addetto stampa della Regione 2 PM, il maggiore Sergio Dourado ha riferito che non ci sono feriti.

Secondo il Segretario dell’Amministrazione Penitenziaria, Murilo Andrade de Oliveira, sono stati coinvolti nella rivolta 90 detenuti. In questo padiglione sono prigionieri i condannati per reati come traffico di droga, furto e rapina, e sempre secondo il maggiore Dourado ci sono possibilità che i ribelli abbiano 2 armi, ma hanno riferito che non sono state ancora viste dalla polizia. Due prigionieri intanto sono alla negoziazione.

I prigionieri hanno lasciato le loro celle e sono nel cortile. Hanno bruciato materassi e pezzi di stoffa che avevano precedentemente utilizzato per cercare di fuggire attraverso il tetto del padiglione. In questo momento, sono state utilizzate granate stordenti per evitare una possibile fuga, secondo il Maggiore. Hanno anche fatto una scritta che si poteva leggere dall’alto con le parole “oppressione del sistema” sul pavimento del cortile del padiglione. Un elicottero della polizia segue le azioni. La polizia è sui muri di recinzione monitora i detenuti.

Le forze speciali di polizia sono arrivate alla prigione alle 12.20 per seguire i negoziati. Alcuni detenuti sono sui tetti e staccano tegole da usare per la rivolta. Una persona si è nascosta sotto una pila di materassi. Ma è stata portata via subito dopo.

Un principio di ribellione nel padiglione 6 è stata confermata, ma la polizia militare ha detto che la rivolta è già controllata. Il fumo si è visto da un’altro padiglione. La rivolta si sta allargando.

Il segretario avrebbe detto, secondo una fonte vicina a lui, che i ribelli si lamentano del ritardo nell’autorizzazione di visite e chiedono di vietare la reclusione di donne in stato di gravidanza. Essi si lamentano anche della direzione del carcere, delle percosse, dei trattamenti inumani e chiedono anche revisione della pena.

 

La rivolta è terminata alle 22 del giorno seguente, dopo 31 ore.


Serata Benefit Contro carcere, isolamento e differenziazione

22feb_benefit

CONTRO CARCERE, ISOLAMENTO E DIFFERENZIAZIONE,

 

Sempre di più all’interno delle carceri, quali strumenti di coercizione per eccellenza, i prigionieri vengono sottoposti a misure punitive, trattamenti differenziati e carcere duro, che la legge di lorsignori prevede tramite articoli quali il 14 bis e il 41 bis dell’op, volti sia a isolare e sottomettere la volontà di chi alza la testa e si ribella a questo marcio sistema sia ad attaccare l’identità politica del detenuto. Contro tutto ciò è possibile resistere e lottare, come molti prigionieri ci dimostrano ogni giorno continuando a fare sentire la loro voce, a difendere la loro identità e i diversi percorsi di lotta a cui appartengono. Dall’esterno dobbiamo sostenere le lotte dei detenuti e amplificare la loro voce, perché la solidarietà è quel filo rosso che rompe l’isolamento e lega chi lotta dentro a chi lotta fuori le galere. Nessuno dei loro stratagemmi piegherà la determinazione di chi alza la testa.

 

 

 

Contro la logica punitiva: no a 14 bis, no al 41 bis!

 

Solidarietà a tutti i detenuti in lotta!

 

Madda libera!

 

 

 

Dalle ore 20.30 buffet solidale

 

a seguire concerto con GANTEMACI – neovelvet blues

 

 

 

Piazzetta Toselli, via Varese 10

 

Capolinea autobus 9



Compagni/e per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia