Giovedì 4 e venerdì 5 dicembre Basilea ha ospitato il Consiglio Ministeriale dell’OSCE, a conclusione dell’anno di presidenza della Svizzera, a cui succederà nel 2015 la Serbia. Focus di queste giornate è stata la crisi ucraina, tematica su cui la Svizzera ha raccolto grande consenso internazionale per il suo operato. Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha espresso la sua stima per il lavoro del Presidente di turno dell’OSCE Didier Burkhalter durante l’Assemblea generale dell’ONU dello scorso settembre. Il Segretario ha poi evidenziato il ruolo fondamentale della Svizzera nello stabilimento del cessate il fuoco in Ucraina e l’importanza dell’OSCE per una maggiore sicurezza e cooperazione, per un mondo più pacifico, sviluppato e fondato sul rispetto per i diritti umani. Continue reading
Category Archives: repressione
Antifascismo: arrestati due compagni in provincia di Modena
Riceviamo e diffondiamo:
Vivi e Aro liberi subito! Tutte/i libere/i
Ieri sera, 12 dicembre a 45 anni dalla strage fascista di piazza Fontana, sono stati tratti in arresto due compagni di Cremona.
un contropresidio antifascista in opposizione ad una “pagliacciata”
anti-immigrati di Forza Nuova a Formigine, in provincia di Modena. Digos e celere non hanno esitato a caricare subito gli antifascisti
presenti.
Vivi e Aro liberi subito!
La vostra lotta è la nostra lotta!
Anarchici
Solidarietà alla compagna Rasmea Odeh
La compagna palestinese Rasmea Odeh è stata arrestata il 22 ottobre 2013 nella sua casa di Chicago e accusata di frode immigratoria per aver omesso di essere stata una prigioniera politica rinchiusa nelle carceri sioniste per 10 anni (1969-1979). La storia di questa compagna è esemplare, perchè nonostante il carcere e le torture, a cui è stata sottoposta dai soldati e dalle forze di sicurezza israeliane, non ha mai abbandonato la lotta di liberazione della Palestina, anzi.
Prigionieri No Tav – Aggiornamento su Francesco, Lucio e Graziano
Riceviamo e diffondiamo un aggiornamento sull’inasprimento di accuse e misure cautelari verso Francesco, Lucio e Graziano:
Il 9 dicembre 2013 Claudio, Chiara, Mattia e Niccolò vengono arrestati con l’accusa di terrorismo per il sabotaggio del compressore del cantiere del TAV a Chiomonte nella notte tra il 13 e il 14 maggio. Continue reading
Prigionieri/e kurdi in sciopero della fame e diverse esecuzioni
Riportiamo alcune notizie sulla moblitazione e la relativa mattanza di diversi prigionieri e prigioniere kurdi attualmente in atto nelle galere iraniane. All’11 dicembre, nel carcere di Urmiye, 28 prigionieri sono al 27° giorno di sciopero della fame, alcuni in gravissime condizioni di salute.
Esecuzioni di prigionieri/e kurde nelle galere iraniane Continue reading
Prigionieri No Tav – “Non c’è tempo da perdere”: lettera di Francesco dal carcere di Cremona
Riceviamo e diffondiamo una lettera di Francesco, scritta il 30 novembre nel carcere di Cremona. Ricordiamo che negli ultimi giorni, nei confronti suoi oltre che di Lucio e Graziano, sono stati inaspriti l’apparato accusatorio e le misure cautelari con l’aggravante di terrorismo.
Non c’è tempo da perdere
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Fatebenefratelli, detenuto evade prima di entrare in sala operatoria
Si tratta di un peruviano di 20 anni in carcere per droga che dove scontare una pena fino al 2016
Come Lazzaro si è alzato e ha camminato. Anzi, si è messo a correre ed è fuggito. Così, mercoledì 10 dicembre, un detenuto peruviano di 20 anni, condannato per reati di droga con fine pena nel 2016 e piantonato all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, Continue reading
Nikos ha vinto: SOLO LA LOTTA PAGA
Siamo lieti di poter rettificare così tempestivamente la notizia della morte imminente di Nikos, solidarietà e resistenza!
“Sono emozionata nello scrivere queste righe perchè sinceramente la vedevo nera, lo ammetto, soprattutto dopo le parole della corte suprema di ieri che rigettava l’appello presentato dal suo avvocato:
Il piantonamento di questi giorni davanti alla sua stanza d’ospedale
non mi sembrava una situazione con una semplice possibilità di uscirne vittoriosi, quindi vivi.
Nikos Romanos ha fatto capire la sua enorme determinazione dal primo istante e il governo greco sembrava fottersene totalmente e spudoratamente, senza lasciare a lui altra opzione che un proseguimento dello sciopero della fame e poi della seta ormai ai limiti della sopravvivenza.
Nikos invece ha vinto, ha ottenuto i permessi studio con un emendamento votato in extremis oggi dal parlamento greco: 6 mesi di e-learning e poi braccialetto elettronico per poter seguire i corsi all’università.
Una vittoria per lui, e per tutti i detenuti che vogliono accedere ai permessi studio: grazie Nikos, per la tua determinazione, per averci palesato ancora una volta che solo la lotta paga e paga anche bene!Ci racconta Petros Damianos (l’insegnante di Romanòs presso il carcere minorile di Avlonas)”Sono appena uscito dall’ospedale. La sua prima frase dopo la felicità. Signore Petros, che contattiamo la Facoltà, così non perdo il semestre”
Noi ti vorremmo libero,
fuori dal carcere, come tutti e tutte i compagni di prigionia!
Sapere che il tuo sciopero della fame è finito e che il tuo corpo potrà riprendersi rende il nostro cuore più leggero,
e il mio lo emoziona: hai strappato con ogni grammo del tuo corpo un pezzo della tua libertà e di quella di tutti i prigionieri!
Fino alla vittoria, Nikos…”
La corte suprema condanna a morte Nikos
La Suprema Corte ha sentenziato la condanna a morte di un ragazzo di soli 21 anni,
che oggi è entrato nel trentesimo giorno di sciopero della fame e lei cui condizioni sono critiche in modo sempre più allarmante.
Una condanna a morte, perché Nikos Romanos, militante anarchico condannato a 16 anni per una rapina a mano armata, ha fatto capire che non smetterà la sua lotta,
anche dovesse esser l’ultima. Continue reading
Prigionieri No Tav – Accusa di terrorismo anche per Lucio, Francesco e Graziano
A circa cinque mesi dagli arresti di Francesco, Graziano e Lucio, la procura di Torino, tramite ordinanza firmata dalla PM Federica Bompieri, ha deciso di estendere ai tre l’accusa di terrorismo, già utilizzata contro gli altri prigionieri No Tav in carcere per l’attacco al cantiere del 13 maggio 2013.
A pochi giorni dalla sentenza di primo grado contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, la notifica di questo nuovo capo di imputazione contro Francesco, Graziano e Lucio, potrebbe inasprirne la carcerazione, consentendone il trasferimento in circuiti Alta Sicurezza (AS2); al contempo conferma la volontà, da parte della procura, di insistere sul tasto repressivo e mediatico del terrorismo.
Segue da macerie: Continue reading
Guantanamo: luogo di sequestro
È stato il più importante trasferimento di prigionieri dal carcere di Guantanamo dal 2009 ad oggi ed è la prima volta che ex-detenuti della struttura di massima sicurezza statunitense vengono accolti in America Latina. José Mojica, Presidente uscente dell’Uruguay dove sono stati trasferiti 6 detenuti: Continue reading
Danzando con la morte da 24 giorni
Il 2 dicembre il tribunale ha nuovamente rifiutato i permessi di studio a Nikos Romanos, in sciopero della fame dal 10 novembre, Il compagno rifiuta di assistere alle lezioni dal carcere in videoconferenza.Contrariamente a quanto asserito dal ministro della giustizia ai mass media,il compagno ha rifiutato qualsiasi alimentazione per via endovena e assume solo acqua e zucchero.
il 3 dicembre ha fatto uscire dal carcere il seguente scritto:
Danzando con la morte da 24 giorni
Prima della Scala: uova, fumogeni e quattro feriti
“Fuck Renzi“, “Fuck the police”, “Stop agli sgomberi e aglisfratti“. Striscioni per il diritto alla casa e contro il Jobs Act. Lanci di uova e oggetti verso le forze dell’ordine. Nel giorno della prima della Scala a Milano, una cinquantina di antagonisti – che includono giovani dei centri sociali, in particolare del Cantiere, e membri dei comitati per il diritto alla casa – Continue reading
Haiti, 30 detenuti evadono da carcere a Saint Marc
Ad Haiti circa 30 detenuti sono fuggiti da un carcere di Saint Marc, a nord della capitale. Lo hanno reso noto funzionari di polizia. I prigionieri sono riusciti a recidere le sbarre, a saltare in una vicina chiesa cattolica e a fuggire nella notte, Continue reading
Sesso troppo rumoroso, arrestata.
LONDRA – Arrestata per fare sesso troppo rumoroso, non si arrende e dice: “Il sesso dev’essere così, libero. Non mi metteranno a tacere”. Protagonista delle notti piccanti è Caroline Cartwrigh, 53 anni, di Londra.
I suoi vicini di casa hanno dovuto chiamare la polizia ben trenta volte perché disturbati dai rapporti focosi della signora con il marito Steve, con cui è sposata da 30 anni. Alla fine Caroline è stata arrestata. Continue reading
Due giornate anticarcerarie in solidarietà con Maurizio Alfieri
Venerdì 28 e sabato 29 novembre: due giornate contro il sistema carcerario, la sua brutalità, la sua normalità.
Abbiamo preso spunto da una vicenda resa nota da Maurizio Alfieri, detenuto nel carcere di Spoleto, il quale qualche settimana fa ci faceva giungere notizia dell’ennesimo omicidio di Stato, quello di un prigioniero che ha trovato la morte in carcere il 25 giugno 2013, presso la casa circondariale di Terni. Continue reading
Celle allagate, panini farciti col sangue. Viaggio nei segreti del beccaria
Chi si dà fuoco, e non per scherzo, chi si impicca, chi ingoia pane sangue e bresaola, chi allaga la cella e brandisce cavi elettrici. Chi mena incendia nasconde lamette. Ma non è Alcatraz anni Venti, è il Beccaria 2014. In una cronaca degli ultimi dieci giorni d’inferno.
«Mi do fuoco, se mi condannano, mi do fuoco». Continue reading
Carceri, il lavoro obbligatorio per i detenuti è un abominio.
Ci sono poche cose che conosco a fondo e sulle quali ho competenza, come credo capiti più o meno a ciascuno di noi. Sulle altre sono costretta a seguire le inchieste giornalistiche con maggiore passività, e spesso finisco per non sapere a chi dare ragione. Accade che ogni volta che guardo una puntata di Report su un argomento che conosco bene scopro una trasmissione realizzata con tesi assertorie, lontane dal livello di civiltà giuridica che vorrei in questo Paese, con la controparte ridicolizzata e privata di parola. Mi è successo ieri sera, davanti alla puntata di Report che proponeva il lavoro obbligatorio per i detenuti. Continue reading
Evade strappandosi il bracciale elettronico: la Polizia lo cattura a Palermo
Dopo una serie di condanne, molte delle quali scontate in carcere, la Polizia lo aveva nuovamente arrestato lo scorso febbraio a seguito dell’ennesimo episodio criminale del quale l’uomo, un pregiudicato palermitano di 49 anni, si era reso protagonista.
Entrato in possesso di compromettenti video e scatti fotografici della vita privata di un imprenditore fiorentino, portate via alla vittima durante un furto nel suo appartamento, il malvivente aveva ricattato il malcapitato tentando di estorcergli denaro. Continue reading
Detenuto aggredisce agente nel carcere di Rossano
Un assistente capo della Polizia penitenziaria è stato aggredito lunedì pomeriggio, al rientro delle attività di socialità in comune, da un detenuto ergastolano del circuito ad alta sicurezza, di origine campana, ristretto nella casa di reclusione di Rossano, che l’ha colpito con testate, calci e pugni. L’intervento di altri operatori ha evitato il peggio. Il poliziotto è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale dov’è stato visitato e curato, riportando una prognosi di sette giorni. [..]
Dopo sgomberi e repressione: nuova occupazione in Corvetto
In attesa di maggiori informazioni, apprendiamo che nel quartiere di Crovetto è stato occupato un nuovo edificio: contro sgomberi, repressione e attacchi mediatici alla lotta autorganizzata per la casa, in piazza Ferrara c’è un neonato spazio liberato.
L’invito diffuso dagli /lle occupanti è di andare a visitare e supportare la nuova occupazione.
Seguiranno aggiornamenti
Aggiornamento Venezuela: almeno 35 le vittime, 20 detenuti gravi
E’ salito a 35 il numero di detenuti morti nel carcere venezuelano di Uribana, nello stato di Lara, a causa di una presunta intossicazione con medicinali rubati nella farmacia del penitenziario. Altri 20 reclusi sono ricoverati in gravi condizioni. I detenuti, ha spiegato un deputato, hanno innescato una rivolta nella struttura e, “non avendo droga a disposizione, hanno rubato i farmaci e li hanno mescolati con alcol”.
Agenti aggrediti da un detenuto nel carcere di Pistoia
Alcuni agenti di Polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto nel carcere di Pistoia nel pomeriggio di venerdì 28 novembre. Un grave episodio che ha scatenato la reazione del sindacato Sappe. “Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio, quando due detenuti si sono picchiati nel cortile dell’ora d’aria – spiega il segretario generale del sindacato di polizia Donato Capece – Gli agenti sono immediatamente intervenuti per separare i due, uno dei quali noto per avere, pochi mesi fa, nel carcere di Lucca, scagliato un tombino contro i poliziotti penitenziari. Separato dall’altro, il detenuto straniero si è scagliato contro i nostri agenti, ferendoli”. [..]
Al Bassone c’è aria pesante, contestato il provveditore
La tensione all’interno della casa circondariale Bassone, non accenna a diminuire in questo periodo. L’ultimo episodio risale a ieri, quando i detenuti hanno ripetutamente battuto sulle sbarre, in segno di protesta, durante la visita del provveditore regionale all’amministrazione penitenziaria, Aldo Fabozzi. Agitazione che è rientrata solo quando il provveditore ha incontrato un gruppo di detenuti, i quali hanno spiegato i motivi del nervosismo. Continue reading
Mobilitazione antifascista contro iniziativa “anti-degrado” di Forza Nuova & co.
Nel pomeriggio di lunedi 24 novembre in una riunione di alcune decine di compagni/e presso Radio Blackout a Torino è stata decisa una mobilitazione antifascista per dire NO alla “fiaccolata contro il degrado” prevista il prossimo sabato 29 novembre in via Artom angolo via Vigliani (zona Torino Sud), fiaccolata promossa da Forza Nuova e da altri neofascisti. Costoro, da buoni servi dei padroni, in questo periodo in tutta Italia stanno riprendendo la solita strategia di strumentalizzare i problemi delle periferie fomentando la guerra tra poveri (soprattutto contro i rom eterno capro espiatorio), per distogliere la gente dalla lotta contro i veri responsabili della crisi.
Appuntamento pubblico sabato 29 novembre dalle 16
via Artom altezza via Pisacane (capolinea bus n.1) Continue reading
La prigione di Moroni
Dall’11 al 22 novembre l’organizzazione Nessuno tocchi Caino e il Partito Radicale hanno lanciato una missione in Africa con l’obiettivo di ottenere voti a favore della Risoluzione ONU per la moratoria universale delle esecuzioni capitali in discussione al Palazzo di vetro. La delegazione radicale, composta da Sergio D’Elia, Marco Perduca e Marco Maria Freddi, si è recata prima in Zimbabwe e nelle Isole Comore ed è stata raggiunta nel Niger, terza tappa della missione, anche da Marco Pannella, Matteo Angioli e Stefano Marrella
Nel corso della missione si sono svolti incontri coi massimi rappresentati istituzionali dei tre Paesi africani e sono state effettuate visite nelle prigioni di Niamey e Kollo in Niger e in quella di Moroni nelle Comore, sulla quale Sergio D’Elia ha scritto per Panorama.it il reportage che segue.
La prigione di Moroni
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Un report-denuncia dei medici in servizio nel nuovo carcere di Uta
“L’apertura del carcere di Uta è stata solo una parata mediatica che aveva solo il fine di qualche premio di produzione per qualche dirigente del Dap. La realtà è tutta un’altra. Nel carcere costato 95 milioni è il caos totale.
A scendere sul piede di guerra ora sono i medici praticamente reclusi nelle celle. Con una situazione paradossale gli operatori sanitari si sono ritrovati nella condizione di detenuti. Per entrare e uscire devono chiedere l’ausilio di personale penitenziario che gli apra la porta. Reclusi nel posto di lavoro. Il report che hanno stilato è riservato ma nelle prossime ore potrebbe essere reso pubblico”. Continue reading
I suicidi nel carcere di Como
Nel carcere di Bassone, a Como, dal 12 ottobre al 19 novembre si sono suicidate tre persone detenute. I suicidi nelle carceri italiane sono un problema molto diffuso, causato dal sovraffollamento che comporta condizioni di vita molto difficili e uno scarso sostegno psicologico legato all’insufficienza di personale: tre suicidi avvenuti nello stesso carcere in poco più di un mese sono però un evento molto raro, che ha già portato a due interrogazioni parlamentari.
Roma, Spoleto
Tre giorni di presidi e iniziative contro gli omicidi di Stato e in solidarietà con Maurzio Alfieri
Il 25 giugno 2013, nel carcere di Terni un altro detenuto è morto di Stato, ucciso dal cinismo dei servi in divisa.
Le guardie lo hanno picchiato, lo hanno lasciato da solo rinchiudendo e minacciando i compagni che lo avevano salvato da un primo tentativo di suicidio, lo hanno incitato ad uccidersi e infine lasciato morire senza muovere un dito in suo soccorso. Continue reading