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Obbligo di dimora per Lucio, Francesco e Graziano

cordatesaIeri sono stati revocati gli arresti domiciliari anche a Lucio, Francesco e Graziano, come già nei giorni passati era accaduto a Mattia, Claudio e Niccolò. Se questi ultimi però non hanno altre misure cautelari che ne limitano la libertà, ai primi tre i giudici della Corte d’Appello hanno deciso di comminare degli obblighi di dimora nei Comuni in cui si trovavano ai domiciliari. I tre compagni possono quindi finalmente uscire di casa, dopo più di diciannove mesi passati tra carcere e domiciliari,  ma non dai Comuni in cui vivono.

Diffondiamo da: Macerie


No, vaffanculo, io non sono Charlie!

arton4158-81560Questa mattina i parigini e le parigine, e attraverso loro il mondo intero, si sono svegliati in un odore macabro di polvere da sparo. Alcuni fanatici religioni, non sono i primi, non saranno gli ultimi, hanno aperto il fuoco durante la riunione settimanale della redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Una dozzina di morti e dei feriti, per la maggior parte si tratta di giornalisti e caricaturisti conosciuti da tutti e regolarmente presenti sui mass media, poi due sbirri, i quali, a differenza degli altri, ricevevano un salario per farsi sparare addosso. Continue reading


Prigionieri No Tav – Cade accusa di terrorismo contro Lucio, Francesco e Graziano

no-tav-liberi-tuttiAnche per il Tribunale del Riesame, che prima di Natale era chiamato ad esprimersi sul reato di terrorismo dato dalla procura di Torino anche per Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli e Francesco Sala, il reato non sussiste. Era l’ultimo isterico tentativo dei pm con l’elmetto ( è infatti stato notificato pochi giorni prima della sentenza per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò) per continuare a costruire il loro castello di accuse contro i notav. Restano le accuse di possesso e fabbricazione di molotov e di resistenza a pubblico ufficiale, accuse che mantengono la detenzione cautelativa in carcere.

Per ora i compagni si trovano ancora in AS 2 a Ferrara, perscrivere loro:

Graziano Mazzarelli
Lucio Alberti
Francesco Sala

C.C. via Arginone, 327 – 44122 Ferrara (FE)

Informa-azione


Prigionieri No Tav – Accusa di terrorismo anche per Lucio, Francesco e Graziano

lucio fra graA circa cinque mesi dagli arresti di Francesco, Graziano e Lucio, la procura di Torino, tramite ordinanza firmata dalla PM Federica Bompieri, ha deciso di estendere ai tre l’accusa di terrorismo, già utilizzata contro gli altri prigionieri No Tav in carcere per l’attacco al cantiere del 13 maggio 2013.
A pochi giorni dalla sentenza di primo grado contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, la notifica di questo nuovo capo di imputazione contro Francesco, Graziano e Lucio, potrebbe inasprirne la carcerazione, consentendone il trasferimento in circuiti Alta Sicurezza (AS2); al contempo conferma la volontà, da parte della procura, di insistere sul tasto repressivo e mediatico del terrorismo.

Segue da macerie: Continue reading


Spagna, il Tribunale di Strasburgo ordina la liberazione di una militante Eta

cordatesaCondannata a 3.828 anni di reclusione per 24 omicidi. E ora vede avvicinarsi la scarcerazione. Il Tribunale europeo dei diritti umani di Strasburgo ha sanzionato la Spagna per aver mantenuto in carcere per cinque anni più del dovuto Ines del Rio Prada, in base alla cosiddetta dottrina Parot, una legge giudicata contraria alla normativa comunitaria. La detenuta, 55 anni, faceva parte Continue reading


Roma, blitz dei Ros contro anarchici. Due arresti per terrorismo internazionale

cordatesaArrestati a Roma due anarchici accusati di aver compiuto 13 attentati nella capitale. L’operazione antiterrorismo è stata guidata dai carabinieri del Ros e da quelli del Comando provinciale di Roma, che stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti alla struttura eversiva Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario Continue reading


Guantanamo: 130 detenuti in sciopero della fame

US-ATTACKS-RIGHTS-GUANTANAMO-PROTESTIl colonnello Morris Davis, ex capo-procuratore di Guantanamo, è stato molto chiaro sulla struttura detentiva statunitense di massima sicurezza, definendola “un capitolo deplorevole nella storia della nazione“.

Tale dichiarazione è stata rilasciata nel corso di una manifestazione che ha avuto luogo, il 17 maggio scorso, davanti la Casa Bianca, nella quale è stata chiesta la chiusura del carcere. Al presidente Obama è stata consegnata una petizionea cui erano apposte 210.000 firme. L’iniziativa è stata promossa con il supporto dell’Organizzazione Witness Against Torture.

Su Guantanamo non sono mai mancate pesanti critiche da Continue reading


Operazione Brushwood, in appello l’accusa di terrorismo cade per tutti gli imputati

Riviste anche le condanne. Il ‘Comitato 23 ottobre’: «La sentenza fa giustizia anche per l’assurdo giuridico di un’associazione con due persone»

QUADRODell’iniziale castello accusatorio in virtù del quale nell’ottobre del 2007 cinque ragazzi spoletini vennero arrestati non è rimasto quasi nulla. Dopo che la Corte d’Assise di Terni aveva già fatto cadere l’accusa di associazione terroristica per due dei quattro imputati, adesso la  Corte d’Assise d’Appello di Perugia  l’ha fatta decadere per tutti. E ha anche rivisto le condanne riducendole.

Le condanne  In particolare, Michele Fabiani, condannato in primo grado a tre anni e otto mesi, è stato ora condannato a due anni e tre mesi, mentre è stato assolto Andrea Di Nucci, condannato a due anni e sei mesi in primo grado. Confermata la pena di dodici mesi per Dario Polinori e ridotta di un mese, quindi undici, quella di Damiano Corrias.

Le accuse  A Fabiani e Di Nucci veniva contestata  la spedizione di una lettera di minacce, contenente due proiettili ,arrivata all’ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. Agli altri invece a vario titolo, venivano contestati  anche alcuni danneggiamenti in alcuni cantieri. A tutti veniva contestato l’articolo 270 bis, ovvero, i ragazzi erano accusati di aver costituito un’associazione terroristica di matrice anarco insurrezionalista la cui sigla sarebbe stata Coop – Fai (Contro ogni ordine politico-Federazione anarchica informale).  Accusa caduta in parte in primo grado e in parte in appello. I quattro ragazzi si sono sempre detti innocenti.

Rilettura radicale  L’avvocato Francesco Falcinelli, che difende Polinori, ha parlato di «radicale rilettura della vicenda» da parte della Corte d’Assise d’Appello presieduta dal giudice Massei, che era stata chiamata ad esprimersi su un ricorso presentato dalle difese dei quattro ragazzi che hanno sempre professato la loro innocenza.

La nota del comitato spoletino  E a poche ore dalla lettura della sentenza di secondo grado è arrivata una nota del ‘Comitato 23 ottobre’ che si era costituito all’indomani dell’arresto dei ragazzi spoletini. «La sentenza d’appello del processo Brushwood – recita – , ha cancellato il teorema terrorista proposto dal capo dei Ros il Generale Ganzer ( condannato a 14 anni per spaccio internazionale di stupefacenti) e utilizzato dalla ex Presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti (inquisita nell’ambito della Sanitopoli umbra e per i lavori dell’Alta Velocità a Firenze) per presentarsi come vittima di un complotto mai esistito».

L’associazione caduta per tutti  «Il piccolo esercito terra-aria piombato su Spoleto il 23 ottobre 2008 è stato giustificato da chi ha organizzato l’operazione come necessario a prendere 5 pericolosi terroristi internazionali. La realtà è che vennero a prendere nella nostra città cinque ragazzi per cui bastava suonare il campanello di casa e chiedere che si presentassero in caserma. Ma questo non era utile né a Ganzer, né alla Lorenzetti. L’operazione mediatica messa in piedi, con la notizia sparata su tutti i Tg nazionali, subito condannata dall’intera città di Spoleto, compreso il Consiglio Comunale che ne bollò all’unanimità la natura propagandistica che nulla aveva a che fare con la realtà dei 5 ventenni, era invece quello che serviva già allora a Ganzer e Lorenzetti. La sentenza di oggi fa giustizia anche dell’assurdo giuridico di una associazione terrorista a 2 con cui in primo grado venne comminato il reato associativo su richiesta del pm Comodi, a Michele e Andrea, trasformando un’amicizia, in un qualcosa che non esiste in nessuna legge e in nessuna  sentenza giuridica in Italia».

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