Category Archives: repressione

-ANNULLATO!!!-Presidio a Trieste per Maurizio e Kabu

Lunedì 6 novembre si svolgerà a Trieste un’udienza a porte aperte al compagno Maurizio Alfieri. È importante la presenza dei compagni e delle compagne in aula per sostenere Maurizio dopo tutti questi anni di lotta e di denuncia contro il carcere in ogni situazione in cui si è trovato. In questi mesi di ulteriore isolamento subito nel carcere di Poggioreale e di continua denuncia da parte sua delle angherie che i detenuti di quel carcere sistematicamente subiscono, rinnoviamo la solidarietà nei suoi confronti. Il presidio si svolgerà davanti al carcere dove si trova Kabu, compagno rinchiuso da febbraio di quest’anno.
Invitiamo quindi tutti e tutte alla presenza in aula per Maurizio e davanti al carcere per Kabu e tutti e tutte le detenute rinchiuse dentro quelle mura.

Ci si trova in via del Coroneo dalle ore 9.30 davanti al carcere. Carcere e tribunale distano neanche 100 metri, sono due strutture attaccate.


Trento – Solidarietà per Nasci e Steve

Sabato 21 ottobre un banchetto dei fascisti di Forza Nuova è stato contestato, due volte nel giro di un’ora, in una delle vie centrali di Trento. È stato distrutto e reso inagibile. La polizia era, come al solito, già sul posto per scortare la loro iniziativa di propaganda. Per questo cinque antifascisti sono stati arrestati tra i quali tre nostri compagni, uno rilasciato poche ore dopo, gli altri domani avranno un processo per direttissima in tribunale a Trento. Dopo gli arresti decine di compagni si sono trovati facendo un corteo per le strade di Trento, bloccando per un pò parte del traffico e spiegando l’azione del pomeriggio con scritte e interventi. I fascisti di Forza Nuova stanno cercando di trovare un po’ di agibilità in Trentino, cosí come nel resto di Italia. Dopo gli incendi di Soraga, Lavarone e Continue reading


Udienza e aggiornamenti per Davide Delogu

Diffondiamo da RoundRobin

Va avanti il processo che vede Davide accusato di tentata evasione dal carcere di buoncamino (Cagliari) per fatti risalenti al 2010.

La prossima udienza sarà il 26 ottobre alle ore 9 presso il tribunale dell’italia stato presente a Cagliari. Davide presenziera all’udienza.

Davide ci comunica che nelle ultime settimane gli sono stati notificati 3 rapporti disciplinari.

Il 14 bis a cui è sottoposto dalla prima settimana di maggio 2017 dovrebbe terminare la prima settimana di novembre. Attualmente non sappiamo se gli verrà nuovamente rinnovato il 14 bis. Continue reading


Beppe trasferito a Torino

Diffondiamo da Macerie

Dal 13 ottobre Beppe si trova al carcere di Torino. Il 22 settembre dagli arresti domiciliari era stato trasferito a Regina Coeli perché le forze dell’ordine sostengono non abbia risposto a un controllo di routine.

Per scrivergli e sostenerlo:

Giuseppe De Salvatore

Casa Circondariale Lorusso e Cutugno,

via Maria Adelaide Aglietta 35

10149 Torino


Appello alla solidarietà internazionale per il 16 novembre

Il 16 novembre, alle ore 10.00, davanti all’aula bunker a Torino, si terrà la prima udienza del processo “Scripta Manent”, che avrà un lungo percorso di giudizio, e che vede imputat* 22 compagn* anarchic*, di cui sette attualmente in carcere.

L’apparato repressivo dello stato accusa parte del movimento anarchico di attaccarlo con pratiche di: azione diretta distruttiva contro le sue strutture e i suoi uomini, realizzazione e diffusione di stampa anarchica e sostegno ai prigionieri ed alle prigioniere rivoluzionarie.

Il teorema del P.M. Sparagna è quello per cui le posizioni delle compagne e dei compagni indagati sono isolate e lontane dal contesto anarchico. Continue reading


Egitto – Duri attacchi del regime contro la comunità LGBTQ..appello

Diffondiamo da Hurriya

Solidarietà con le persone LGBT d’Egitto!

Questo è un appello alla protesta!

Nelle due settimane passate, l’Egitto è stato testimone di un violento attacco contro le persone in base al loro orientamento sessuale e di genere. 57 persone sono state arrestate secondo quanto riportato da EIRP (Iniziativa egiziana per i diritti umani). 9 di loro sono state condannate al carcere, 35 saranno processate, 2 sono sotto indagine (Sarah Hijazi e Ahmed Alaa) e 11 sono detenute in posti ancora sconosciuti.

Quello a cui stiamo assistendo in Egitto è uno scenario continuo di violazioni di diritti umani da parte delle autorità militari fin dalla fine del 2013. È un’autorità che non rispetta la legge, la costituzione e ogni tipo di trattato internazionale. L’unica sua preoccupazione è di reprimere, opprimere e chiudere ogni spazio di libertà personale.

I governi stranieri di fronte a quanto sta accadendo si comportano Continue reading


Due comunicati di Ghespe

Diffondiamo da RounRobin

Seguono due comunicati pubblici di Ghespe, scritti a distanza di un mese l’uno dall’altro.

Nell’ennesima operazione di digos e ROS, sono stato arrestato insieme ad altre 7 persone. La fantasia non gli manca mai a ste carogne (chissà che gli manchi almeno la salute) e chiunque abbia anche solo sfogliato le carte sa bene quanto si siano sbizzarriti anche stavolta. C’è però da dire che, benché le carte sembrino un romanzetto poliziesco (anche abbastanza scadente), citano 3 fatti che poco hanno a che vedere con l’immaginazione:  le Molotov volate ad Aprile sulla caserma dei carabinieri di Rovezzano, l’ “ordigno” esploso alla libreria di casapound “il bargello”, dove un artificiere specializzato della PS ha perso un occhio e una mano, e che tutte le persone arrestate sono anarchiche. Ad oggi in carcere restiamo solo io e Paska. Una delle cose che mi ha colpito nelle carte, ma non Continue reading


Aggiornamenti da Paska. Sciopero della fame

diffondiamo da CNA

L’anarchico Pierloreto Fallanca comunica dal carcere di Lecce che ha portato avanti uno sciopero della fame dal 2 al 6 ottobre, ha interroto lo sciopero in quanto ha ottenuto le telefonate con la madre e un colloquio straordinario con una compagna. Comunica l’intenzione di portare avanti per tutto ottobre diverse proteste contro le condizioni della sua carcerazione, finchè non verrà spostato in sezione o trasferito in altro carcere.
Arrestato il 3 agosto e successivamente rinchiuso nel carcere di Lecce, è stato dapprima in isolamento, poi spostato nella sezione “nuovi giunti” dov’è tutt’oggi. A differenza delle altre Continue reading


CordaTesa: Pranzo solidale Scripta Manent a Monza questa domenica!


Operazione Scripta Manent – Aggiornamenti

Diffondiamo da informa-azione

Daniele è stato scarcerato

In attesa di maggiori informazioni apprendiamo da Croce Nera Anarchica che il compagno Daniele Cortelli, arrestato nel corso delle perquisizioni per l’inchiesta Scripta Manent, è stato scarcerato

Una settimana di isolamento per Marco dopo distruzione di vetrate del carcere

Testi tratti da Croce Nera Anarchica:

Apprendiamo, tramite una lettera datata 26 gennaio, che al compagno anarchico prigioniero in AS2 nel carcere Alessandria è stata fatta scontare una settimana di Continue reading


Prigionieri | Trieste – Kabu trasferito dai domiciliari al carcere

Diffondiamo da Informa-azione

da Anarchici Udinesi

Un compagno anarchico udinese da 8 mesi ai domiciliari a Trieste con le accuse di oltraggio e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, il 3 febbraio 2017, circa due settimane prima della sua liberazione viene prelevato dalle carogne in divisa nella sua abitazione e portato nel carcere di Trieste, le motivazioni sono l’accusa di rapina e violazione del foglio di via da Udine. Per queste accuse viene condannato a un anno e nove mesi, ma per decidere con che modalità deve scontare la pena, bisogna aspettare che una commissione si riunisca e prenda la sua decisione, nell’attesa che trovino il tempo di riunirsi, vale a dire tra uno, due, tre, quattro o chissà quanti mesi, nel frattempo il magistrato prende la decisione di detenere il compagno in carcere.
Alla luce di tutto ciò, sabato 11.02.2017, saremo sotto il carcere di Trieste (via Coroneo) per portare la nostra solidarietà al compagno costretto agli arresti.

Per scrivergli:

Alberto Casonato
Via Coroneo 26, Trieste

Seguiranno aggiornamenti.


A proposito dell’articolo di Repubblica sulle 5 brigatiste irriducibili .

Diffondiamo da osservatorio repressione

Come faccio ormai da qualche anno a fine dicembre spedisco delle lettere di augurio per un anno migliore a compagne e compagni che si trovano in carcere. Quest’anno ho spedito otto lettere, sei a compagne recluse nel carcere di Latina, una a un compagno recluso a Teramo e l’ultima ad una compagna reclusa con il 41 bis nel carcere di L’Aquila .

Quindi per uno come me sensibile a queste tematiche mi ha molto infastidito l’articolo apparso su Repubblica

Troppo facile giocare col sarcasmo sprezzante, troppo comodo schernire chi non può rispondere, né dire la propria. È il solito gioco sporco di quei giornalisti che deridono vite umane perché non si sono adeguate agli schemi meschini su cui i tanti imbrattacarte hanno ritagliato la propria misera esistenza servile alle volontà del potere.

Sul numero di Repubblica del 31 gennaio, due giornalisti, vogliosi di avviarsi in una carriera di arrampicatori, Massimo Lugli e Clemente Pistilli ci raccontano di 5 donne, brigatiste irriducibili, le definiscono, rinchiuse in una sezione di alta sicurezza nel carcere di Latina da oltre 30 anni. Inoltre nominano senza nessun motivo valido anche altre due detenute Anna Beniamino e Valentina Speziale, provenienti dalle file del terrorismo anarchico che sono nella stessa sezione di alta sicurezza

Ci sarebbero tante riflessioni da fare, sul perché della prigione, sulla logica punitiva che guida le azioni, per lo più vendicative, dello Stato di questo paese. Ci sarebbe da riflettere che lo fa in nome di tutti noi, infliggendo punizioni di una violenza inaudita come la sottrazione della libertà, nonostante la carta costitutiva della attuale repubblica imponga un obbligo: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità” (art. 27 della Costituzione). E nel trattamento di queste donne si potrebbe discutere molto quanto sia disumano il modo in cui vengono trattate.

Non solo vengono derise queste donne, senza cercare di conoscere né capire il loro portato ideale, ma l’insulto va oltre: «nonostante la stragrande maggioranza dei loro ex compagni, quelli che avevano imbracciato le armi come tanti altri di una generazione perduta, siano ormai liberi, tra pentiti, dissociati, graziati, collaboratori di giustizia».  Potrebbero informarsi, i signori giornalisti, leggere qualche libro, per sapere le attività, gli obiettivi e gli ideali di quella che definiscono “generazione perduta” che da tempo ha raccontato e analizzato i propri percorsi per far conoscere cosa voleva raggiungere e per cosa si batteva.

È vero, la gran parte dei quelle e quelli che attraversarono quei miseri luoghi senza vita né tempo che sono le galere, oggi sono liberi. Ma non perché siano pentiti o dissociati, o graziati o collaboratori di giustizia, questo è un falso. La gran parte ne è uscita con la schiena dritta e a testa alta, senza rinnegare il proprio percorso collettivo, senza dar nulla in cambio, da compagne e compagni, utilizzando le leggi esistenti. Certo, sono usciti dopo 30 anni, o giù di lì, trascorsi in quei luoghi disumani e hanno ripreso il loro posto nella conflittualità sociale che caratterizza la realtà attuale. Queste cinque compagne ritengono di non avvalersi di quelle leggi, hanno le loro ragioni. Se da giornalisti volete affrontare questi argomenti, bene, chiedete che sia data parola a queste prigioniere, a Susanna Berardi, a Maria Cappello, a Barbara Fabrizi, a Rossella Lupo e a Vincenza Vaccaro. I dirigenti delle carceri vi diranno che non è possibile che la parola è a loro negata, bene, allora dovete battervi per ottenere che sia data a queste cinque compagne la parola perché siano loro a raccontare le loro scelte, non voi per loro. Se non siete capaci di far questo, continuate a crogiolarvi nella vostra ignoranza, ma fatelo in silenzio.

Le compagne oramai sono in carcere da oltre 30 anni e devo dire con molto rammarico che anche il nostro silenzio è stato assordante. Ci sono compagne e compagne che in questi anni si stanno di nuovo mobilitando, hanno raccolto contributi per le compagne e i compagni in carcere (prigionieri politici) che hanno mandato a Latina, Terni (dove tra l’altro i compagni hanno comprato una stampante), a Nadia Lioce a L’Aquila (il vaglia è rimasto bloccato oltre un anno dal giudice di sorveglianza ma finalmente è arrivato),a Siano (ora i compagni di Siano sono tutti a Alessandria).

Ricordiamo anche che dei prigionieri tre sono in regime speciale di 41 bis. Nadia Lioce, Marco Mezzasalma e Roberto Morandi, con limitazioni, divieti… e ci sono alcune campagne a cui invito a partecipare come Pagine contro la tortura.

Alle compagne e ai compagni ricordo le cinque compagne citate dall’articolo di Repubblica :

Susanna Berardi in carcere dal  1982;

Maria Cappello  in carcere dal 1988;

Barbara Fabrizi  in carcere dal 1983;

Rossella Lupo  in carcere dal 1988 ;

Vincenza Vaccaro in carcere dal 1988 .

Potete scrivere alle compagne al seguente indirizzo: Casa Circondariale via Aspromonte 100 – 04100 Latina (LT)

07/02/2017      Antonello Tiddia


Prigionieri/e dell’Op. Scripta Manent – Anna e Alfredo in sciopero della fame contro l’isolamento

dApprendiamo che i prigionieri Alfredo Cospito e Anna Beniamino sono in sciopero della fame contro l’isolamento detentivo a cui sono costretti tutti gli arrestati nel corso dell’Op. Scripta Manent. Seguono comunicati da Crocenera:

Il compagno anarchico Alfredo Cospito è entrato in sciopero della fame il giorno 3 ottobre scorso.

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Settimana mobilitazione per Georges Ibrahim Abdallah


Martedì 11 Ott – Prime udienze appello processone e presidio

aIl 4 ottobre è partito l’appello del processo contro le giornate di resistenza del 27 giugno e del 3 luglio 2013. Sebbene non più all’aula bunker del carcere le Vallette, fuori c’era il solito enorme spiegamento di agenti. Le difese hanno subito evidenziato l‘irregolarità di svariate notifiche, argomentando che si può ovviare in poche settimane fornendo le notifiche ai difensori; stride parlare di economia processuale quando invece si verrà a spendere molto di più e che le linee difensive andranno riargomentate ad altro collegio. Continue reading


Venezia – Iniziative contro la sorveglianza speciale

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Il testo che segue è una proposta di discussione, rivolto a tutti e a tutte gli interessati, per l’incontro che si terrà a Venezia il prossimo 16 settembre, in merito alle iniziative contro la richiesta di Sorveglianza Speciale ai danni di un compagno:

La richiesta di Sorveglianza Speciale formulata dalla Questura di Venezia ai danni di un compagno chiude idealmente quel cerchio di misure preventive iniziato un anno fa nella città lagunare, con l’emissione di una quarantina di fogli di via e di tre avvisi orali. Continue reading


Sabotaggio antinucleare: si chiude il processo d’appello

cordatesaGiovedì 31 Giugno a Firenze si è concluso il processo d’Appello contro cinque compagne e compagni accusati di un attacco dinamitardo contro un traliccio dell’alta tensione della famigerata linea La Spezia Acciaiolo in Toscana, azione contro i nuovi progetti di ripresa dell’energia nucleare in Italia.
Questo processo, che si trascinava da oltre dieci anni, partiva dalle inchieste “gruppi d’affinità” e “anticorpi” del 2006, Continue reading


Cremona – aggiornamenti del processo agli antifascisti

Ieri sono state fatte le richieste di condanna e le difese degli imputati, per il secondo filone del processo riguardante la rivolta del 24 gennaio 2015, avvenuta a Cremona per il corteo in solidarietà a Emilio.

Sono stati chiesti 5 anni e 4 mesi per Filippo, 4 anni per Sam e Gianmarco, Per tutti e tre il Comune di Cremona ha chiesto un risarcimento di 200 mila euro. Per i tre antifascisti, l’accusa è concorso in devastazione e saccheggio e per Filippo, l’aggravante della premeditazione. Continue reading


Attacco alla solidarietà internazionalista

Leggi contro il boicottaggio del regime sionista
Un nuovo passo del diritto di guerra

È da quindici anni in qua, a partire dalla proclamazione della cosiddetta “guerra al terrorismo”, che si sta verificando un aggravamento di anno in anno della normativa e della prassi repressiva e di controllo applicata negli Usa e nei paesi dell’Unione Europea. Ciò è avvenuto parallelamente ai processi di aggressione militare imperialista che queste stesse potenze portano avanti verso i popoli dell’area arabo – islamica, investendo un’area sempre più estesa, che oggi va dalla Libia all’Afghanistan, con conseguenza via via più atroci.

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Iniziativa di solidarietà alla lotta dei prigionieri palestinesi Milano

inizaitiva transiti


LA MIGLIORE DIFESA E’ L’ATTACCO: AVANTI NO TAV!

Martectdi 21 giugno l’ennesima operazione repressiva si abbatte sul movimento NoTav per la manifestazione del 28 giugno 2015. 23 militanti coinvolti: 3 arresti in carcere (tra cui Fulvio, valligiano degli Npa di 64 anni che ha rifiutato di stare ai domiciliari); 9 domiciliari con tutte le restrizioni e 11 obblighi di firma giornalieri (tra cui 2 signore di 60 anni).
Con massimo rispetto, ammirazione e solidarietà guardiamo a quei compagni che hanno deciso di prendere la repressione per le corna rifiutando le misure cautelari così come è avvenuto a Torino settimana scorsa rispetto ai 12 divieti di dimora volti a colpire la lotta contro i CIE.
Speriamo che questa pratica porti a nuove prospettive da cui le lotte possano trarre forza. Per ora la risposta dei “magistrati con l’elmetto” è sempre la stessa: il carcere.
Giuliano e Luca, due dei compagni che hanno rifiutato le misure cautelari, si trovano in questo momento alle Vallette di Torino.
Solidarietà e complicità ai compagni e alle compagne colpiti dalla repressione!!!

Liberi tutti!!! A sarà düra!!!

 

CordaTesa
FOA Boccaccio 003


L’Aquila – Report dalla giornata contro il 41bis

cordatesaReport da una città sempre più desertificata e da un carcere sempre più affollato.

Il corteo che ci è stato prescritto in città non ci convince: il luogo del concentramento (Viale Gran Sasso, altezza stadio) avrebbe solo lambito un’estremità periferica del centro storico, ulteriormente desertificata dall’ingente militarizzazione della zona. Da lì in poi avremmo incontrato solo strade vuote, interdette al traffico in occasione di una presunta manifestazione di “pagine contro la storia”, come travisavano i cartelli apposti dalla polizia municipale per giustificare una città blindata e l’enorme disagio che ne sarebbe derivato per la circolazione stradale e i cittadini, già alle prese con una ricostruzione difficile e di facciata. Continue reading


E’ uscito “Rompere la Piazza”, l’opuscolo sul reato di devastazione e saccheggio

cordatesaE’stato pubblicato “Rompere la Piazza”, un opuscolo che parla del reato di devastazione e saccheggio da un punto di vista giuridico, storico, politico, cercando di analizzare questo dispositivo repressivo in un’ottica più estesa. Un documento di analisi che cerca di stimolare il confronto tra compagn* e realtà conflittuali attraverso iniziative di presentazione e riflessione condivisa sull’argomento.

Fonte


Brasile – Rivolte in quattro carceri:14 morti

cordatesaSarebbero almeno 14 i detenuti morti per alcune rivolte scoppiate ieri in quattro penitenziari dello Stato brasiliano di Cearà durante uno sciopero delle guardie carcerarie. Cinque cadaveri sono stati trovati carbonizzati. A riportarlo è la Segreteria di giustizia del piccolo Stato nord-orientale. Continue reading


Sicho libero subito! liberi tutte!

sicho

NON SEMPRE LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI

Solidarietà e complicità con i compagn* arrestati al Brennero.

Scenari apocalittici di un futuro fascista, le destre prendono piede in Europa, muri che si alzano e confini che si chiudono, deportazioni e campi di detenzione.

I gerarchi del capitalismo globale sono disposti a chiudere il valico del Brennero pur di fermare il transito agli esseri umani. Le persone devono essere fermate anche a costo di contraddire gli stessi principi costitutivi della UE, scricchiolante di fronte alla prima ondata migratoria.

Sapevamo bene cosa stavamo andando a fare il 7 maggio al corteo “Abbattere le frontiere al Brennero e ovunque”, sapevamo bene cosa volesse dire sfilare in un corteo non autorizzato attraverso un valico largo 370 metri da montagna a montagna. Sapevamo che la geografia del luogo era tutta a nostro sfavore.

Sapevamo tutto questo ma sapevamo anche che se un domani, in un futuro fatto di reti, fili spinati e muri, qualcuno ci chiederà “Quando costruivano l`ennesimo muro in Europa tu dov’ eri?`”, noi potremo dire di essere stati la` per provare ad abbatterlo, scagliando la prima pietra, in continuità con i percorsi di solidarietà e lotta con i migranti attivati a Monza e il supporto alle mobilitazioni e pratiche NoBorder, da Ventimiglia a Calais.

Doveva essere una giornata di lotta e così e` stato. C`e` voluto coraggio, ma non sempre la fortuna aiuta gli audaci. Svariati fermi si sono tramutati in sei arresti: due compagne e quattro compagni, dopo una lunga permanenza nella questura del Brennero, si trovano ora in carcere.

Uno di loro e` il nostro compagno, amico e fratello Cristian “Sicho” a cui va tutta la nostra totale complicità e solidarietà, iniziata già sabato stesso all’immediata notizia del fermo con un corteo spontaneo per le strade di Monza.

Domenica diversi striscioni sono apparsi nella curva del Masnada e nel concerto della scena hardcore di cui Sicho fa parte. A Bolzano un saluto al carcere ha portato il nostro calore dentro quelle mura dimostrando agli arrestati che non saranno mai soli.

Oggi stesso al tribunale di Bolzano si tiene l`udienza per direttissima per le misure cautelari e un presidio è chiamato lì davanti dalle 9 di mattina.

La solidarietà è solo all’inizio, abbiamo il fiato lungo.

SICHO, SABRINA, MIRIAM, NEMO, STEFANO, LUCA LIBERI SUBITO!

ABBATTERE OGNI FRONTIERA!

DELLE GALERE SOLO MACERIE!

Foa Boccaccio 003

CordaTesa

Tarantula


Spagna – Condannati a 12 anni di prigione gli anarchici Mónica e Francisco

cordatesaDiffondiamo da informa-azione

Segue traduzione da contramadriz

Condannati a 12 anni di prigione gli anarchici Mónica e Francisco
Oggi, 30 marzo 2016, è stata notificata agli avvocati dex compagnx la sentenza del Tribunale Nazionale che condanna lx anarchicx Mónica Caballero y Francisco Solar a 5 anni di prigione per “lesioni”, più 7 anni per “danni con finalità terrorista”, che fanno un totale di 12 anni di prigione per ognunx di loro. Sono statx assoltx dall’accusa di “appartenenza a organizzazione terrorista e cospirazione” contro il Monastero di Montserrat.
Di fronte alla condanna dex nostrx compagnx ci si presenta la Continue reading


Tunisia, arresti e violenze in carcere sui gay

cordatesaSolo dopo una settimana di fermo di polizia, senza possibilità di accesso per gli avvocati, emergono gli elementi della nuova operazione anti-gay in Tunisia, questa volta nella capitale Tunisi, non nella bigotta e provinciale Kairouan. Nelle prime ore di giovedì 24 marzo dieci giovani sono stati portati via da un appartamento dove stavano passando la notte insieme. Tra di essi, due 19enni e un 18enne che erano già stati arrestati per presunti atti omosessuali nel dicembre scorso a Kairouan – il caso dei “sei studenti gay” – condannati in primo grado a 3 anni di carcere, poi scarcerati dopo 40 giorni e condannati in appello a un solo mese. Due giorni prima di questo nuovo arresto erano stati incontrati e intervistati, sulle violenze subite in carcere, dalla giornalista Continue reading


Luaty Beirao, 5 anni di carcere per il rapper angolano dissidente

cordatesaCinque anni e mezzo di carcere: tanto è costato a Luaty Beirao, musicista e rapper angolano il suo impegno politico e la dissidenza al presidente Jose Eduardo dos Santos. La sentenza è stata emessa da un tribunale di Luanda che ha giudicato Beirao e altri 16 imputati colpevoli di voler rovesciare il governo e le istituzioni.
La vicenda ha avuto inizio il 20 giugno scorso quando il gruppo è stato arrestato dopo essere stato colto “in flagrante reato di lettura” come hanno Continue reading


Turchia – 2 anni e 7 mesi di carcere “Insultò Erdogan su Twitter”

cordatesaBulent Kenes, ex caporedattore ed editorialista del quotidiano turco Zaman, è stato condannato a due anni e sette mesi di carcere per aver “insultato” il presidente Recep Tayyip Erdogan in una serie di tweet. Secondo il tribunale penale di primo grado di Istanbul, a cui si sono rivolti gli avvocati di Erdogan, i commenti del giornalista su Twitter “sono andati oltre i limiti del diritto di critica”. Continue reading


No Tav: due arresti e quattro obblighi di firma per fermo dopo cena in Clarea 17 settembre 2015

cordatesaDiffondiamo da TGMaddalena

Apprendiamo da Notav.info che questa mattina, sul presto, è iniziata un’operazione giudiziaria contro alcuni no tav, due agli arresti e quattro con obblighi di firma (per La Stampa, ma sono sette le persone coinvolte per Notav.info) con la perquisizione della Credenza di Bussoleno e del presidio di Venaus.

L’episodio contestato sarebbe un’azione di solidarietà nella quale sono stati coinvolti alcuni no tav dopo una cena del nucleo pintoni attivi in Clarea, quando uno dei manifestanti era stato fermato in paese per un “controllo” ed altri compagni, saputa la notizia erano accorsi per vedere cosa stesse Continue reading