Tag Archives: marco camenisch

Marco Camenisch è LIBERO!

Felicissimi/e di apprendere la notizia diffondiamo da il minatore rosso

Erano già diversi mesi , che a Marco Camenisch gli era stata concessa una graduale prova per la sua  liberazione

https://secoursrouge.org/Suisse-Marco-Camenisch-en-liberation-progressive

, con uscite, congedi dal carcere ecc .Questa prova è finita e ora il 10 marzo 2017 Marco è libero.

Ecco una breve lettera di Marco Camenisch sulla sua situazione carceraria – gennaio 2016

“ancora un poco mi rivedete un altro poco e non mi rivedrete” Marco e l’ombelico della galera… Carx compas, come breve aggiornamento: ora sono nel reparto chiuso tipo “transito interno”, a metà del mese corrente sarò trasferito in un reparto “aperto” Continue reading


Svizzera: Visita sotto il carcere per Marco Camenisch

cordatesaDiffondiamo da  contrainfo

 Svizzera Indymedia. Traduzione di Marco Camenisch, CH, ottobre 2013

Il 20 settembre un gruppo si avviava verso la galera di Lenzburg. Si riuniva davanti all’ala est, dove è carcerato Marco Camenisch. Furono appesi due striscioni al recinto del carcere: “piuttosto stanchi di TV che radioattivi? Marco Libero” e “Un altro mondo è necessario – stiamo Continue reading


Aggiornamenti da Marco Camenisch sulla sua non-liberazione

diffondiamo da informa-azione

???????????????????????????????5° Update non-liberazione

7 Maggio 2013: ricevo ordinanza 30 aprile 2013 della direzione di giustizia ed interiore ZH con il previsto rigetto del ricorso contro la 2. non-liberazione da parte del DAP di detta direzione.

28 Maggio 2013: inoltrato apello al TAR ZH contro detta ordinanza. Ovviamente chiedendo il gratuito patrocinio e processo, finora sempre “concesso”.

29 Maggio 2013: arriva l’atteso rigetto DAP dell’istanza per il traferimento in “regime aperto” .

Come già esposto nei miei precedenti Update, i contenuti di queste ordinanze e di quest’appello sono Continue reading


Marco Camenisch e Andrea Stauffacher in sciopero della fame solidale con Georges Ibrahim Abdallah

Diffondiamo da informa-azione un comunicato di Marco e Andi sul loro sciopero della fame in solidarietà con Georges Ibrahim Abdallah.
Leggi l’originale in pdf.
cordatesa

 “Non mi pentirò, non scenderò a compromessi e continuerò a resistere”
Georges Ibrahim Abdallah

Aderiamo all’appello per delle giornate internazionali di azione in solidarietà con Georges Ibrahim Abdallah il 5 e il 6 luglio 2013, insieme a dieci prigionieri politici dell’organizzazione Via Democratica (La Voie Démocratique) del Marocco, Kostas Gournas di Lotta Rivoluzionaria e un prigioniero dell’organizzazione del 17 Novembre Continue reading


Svizzera: Aggiornamenti su Marco Camenisch

diffondiamo da contrainfo

electricity-pylonCH – 4. Update noniberazione (società a rischio zero);

Premessa: è tuttora pendente il ricorso (5 marzo 2013) in 2. istanza contro la 2. negazione (5/2/2013) in 1. istanza (dipartimento amministrazione penitenziaria ZH) della mia liberazione condizionale. In questa seconda negazione il DAP ZH richiede a Lenzburg una presa di posizione sulla mia liberazione condizionale da inoltrare per dicembre 2013.

22. marzo 2013: confermando le sue previe dichiarazioni orali – e l’esistenza, perlomeno, di una certa contraddizione interna agli apparati repressivi -, la direzione Lenzburg ha inviato, anzitempo, al DAP ZH competente  un rapporto di conduzione con richiesta di trasferimento in quest’estate 2013 in un Continue reading


Aggiornamento sui compagni detenuti

Diffondiamo da Radiazione

anarchia2_fondo-magazinePer quanto riguarda Marco Camenisch stanno discutendo il suo ricorso sulla “non liberazione”. Per ora hanno fatto capire che è troppo presto per liberarlo( 2/3 già scontati…) e che molto probabilmente dovrà seguire un iter diverso con permessi premio ecc. Secondo Marco questo non accadrà prima di uno o due anni.

Per Gabriel Pombo da Silva la corrispondenza è molto rallentata, o addirittura qualche volta viene rispedita al mittente ma non da Alicante, dove il compagno è detenuto, ma da Madrid. Evidentemente li c’è lo smistamento delle Poste Carcerarie…

Per Elisa Di Bernardo, unica compagna della “Op. Ardire” ancora detenuta in carcere a Rebibbia, il giorno 21 marzo gli sono stati dati altri 3 mesi di censura sulla posta. Motivo sarebbe la fitta corrispondenza di Elisa con Marco Camenisch e Gabriel Pombo da Silva. Oltre alla censura sta avendo notevoli ritardi nel ricevere la posta…anche quella dei familiari(addirittura con ritardi di 1 mese). Una cosa buona sarebbe quella di fare un vero e proprio massiccio invio di lettere alla compagna in questo periodo.


Marco Camenisch: Sul trasferimento di Gabriel ed i moduli FIES

fiesI prossimi aggiornamenti che andate a leggere sono vecchi di un mese, ma sono arrivati solo ora a destinazione e siccome Marco, nonostante tutto, cerca sempre di tenerci aggiornati, non solo sulla sua condizione ma anche quella di molti altri compagni prigionieri, si pubblicano ugualmente:

Sintesi sulla situazione di Gabriel, notizia dalla Spagna del 7.2.13, + aggiornamento del   26/2/13

E’ nel FIES-5, “2.grado” per detenuti particolarmente pericolosi”, anni prima Gabriel stava nel FIES-1.

Dentro la galera Gabriel non è isolato dagli altri prigionie rima verso l’esterno. Lo possono visitare solo i familiari ed anche le comunicazioni telefoniche con l’esterno sono vietate. Malgrado la situazione di merda, si sente forte e bene…

Tanto per ricordare:

FIES – la galera nella galera

I FIES(Ficheros de interno de especial seguimento/Registrazione interna per la determinazione di trattamenti speciali) furono introdotti nel 1991(!) per contrastare la ribellione dex prigionierx condizioni disumane di detenzione, differenziando in cinque categorie:

FIES 1: Controllo diretto dex prigionierx classificatx come “altamente pericolosx”, cioè presuntx organizzatori ed organizzatrici di sommosse interne, tentativi di evasione ed attività “gravi” per cambiare il sistema di detenzione vigente.

FIES 2: Reati per droga, riciclaggio, contrabbando di valuta ecc.

FIES 3: Appartenenti a gruppi armati come ETA, GRAPO, e sospettx fiancheggiatori.

FIES 4: Membri delle forze d’ordine, dei servizi sicurezza e penitenziari, che però verso l’esterno godono d’immunità(protezione secondo un decreto reale).

FIES 5: Prigionierx politicx delle lotte sociali, insurrezionali, di coscienza ecc.

Gabriel ed io(e speriamo anche tantx altrx!) lo troveremmo stupendo se contro questa situazione piovessero proteste!!! Per es. Fax a:

Soto de Real Prison, 0034 91 844 78 03/ 0034 91 844 77 12

Il 26/02/2013 ricevo notizia del trasferimento di Gabriel da Madrid ad Alicante e non ancora del suo nuovo regime di detenzione.

L’indirizzo di Gabriel è attualmente:

Gabriel Pombo da Silva, Centro Penitenciario Alicante II, Ctra. N-330, Km 66, 03400 Villena(Alicante)

SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE PER GABRIEL!!!

TUTTX LIBERX!!!

Marco Camenisch, lager Lenzburg, Svizzera, 27/02/13

Fonte:  RadioAzione


AGGIORNATO – Ancora un’altra richiesta di libertà condizionale dell’imprigionato eco-anarchico Marco Camenisch negata

La richiesta dell’avv. di Marco per la liberazione condizionale è stata respinta per l’ennesima volta – l’ennesima volta motivata politicamente. Marco scriverà a sua volta quello che ne pensa…

LA LOTTA CONTINUA – LA SOLIDARIETÀ È NOSTRA ARMA

Soccorso Rosso Internazionale  8 FEBBRAIO 2013marco camenisch

Risposta di Marco all’ennesima infamia

marco c

 


Cremona – Scritte solidali con Marco Camenisch, due arresti – aggiornato –

riceviamo da mail anonima:

scritta per camenischNella notte tra il 5 e il 6 febbraio vergate scritte in solidarietà con Marco Camenisch, No Tav, ZAD, Villa Amalias, contro il voto, per Bresci e contro la guerra.

Dopo una notte di passeggiate contro i punti del potere, tratti in arresto due compagni.
Perquisizioni nelle abitazioni di vari compagni e deportati nel carcere di Cremona due ribelli.

Seguiranno aggiornamenti.

Aro e Colo Liberi.
Libere/i Tutte/i

foto delle scritte su: 

http://www.cremonaoggi.it/2013/02/06/tornano-i-vandali-in-piazza-s-agostino-sui-muri-scritte-contro-gli-alpini-che-avevano-ripulito-la-zona

AGGIORNATO   9-2-2013

Riceviamo e diffondiamo alcuni comunicati inerenti l’arresto di Aro e Colo
Nel frattempo apprendiamo che i due compagni sono stati scarcerati nel pomeriggio di giovedì!

PRIGIONIERI ESISTENZIALI

Qualche riflessione, un mondo altro.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ad Aro e Colo, compagni di cui condividiamo pensieri e la gioia di quella notte.

Oltre alla solidarietà, affermiamo la nostra complicità nella rottura con questo mondo.

A chi ha usato le parole “prigionieri politici”, PRRRRRRRRRRRR.

Noi ci sentiamo prigionieri esistenziali, dove l’evasione da questo mondo fatto di sfruttamento e oppressione, questo ergastolo sociale, è quello per cui ci battiamo, sentiero che vogliamo esplorare in ogni momento e ovunque.

Riabbracciare i nostri compagni è stata un’emozione indescrivibile, atto pratico della scritta apparsa mercoledì sera, subito dopo l’arresto: I CUORI DI ARO E COLO SARANNO LIBERATI. LIBERI/E TUTTI/E.

C’è chi dice, c’è chi fa. C’è chi tiene la teoria al di fuori della pratica.

Tutto questo ci è avverso, come sbirri, padroni, banchieri, preti, politici e pennivendoli di regime.

Tutto questo ci ha fatto capire, ancora di più, che sono le relazioni rivoltose la sola cosa che salveremmo in questo sistema fatto di merda, di merce e di autoritarismo.

Con profonda collera verso l’esistente, ringraziamo tutte/i della solidarietà mostrata.

anarchiche e anarchici di Cremona

CIP Via Aro e Colo Liberi, 77


Segue comunicato di Aro e Colo:

TERRORISTA È LO STATO

Nella notte di martedì 5 febbraio, mentre ci adoperavamo nell’atto derisorio ai danni del potere bancario, il nostro saper fare è stato interrotto ora dallo spettro di una pallottola in testa ora dal rumore della mano poliziesca. Una volta presi in ostaggio, siamo stati rinchiusi nella sala fermi della caserma dei carabinieri; senza essere informati dei reati commessi, siamo stati lasciati al nulla della stanza fino alla dichiarazione di arresto avvenuta alle 18 del giorno seguente.

Il ricorso alla galera è scattato in quanto nelle nostre abitazioni (perquisite in mattinata), sono stati trovati “pericolosi” scritti anarchici, utilizzati dall’apparato repressivo per costruire la solita menzogna del mostro insurrezionalista. Le accuse con le quali varchiamo l’ingresso di Ca’ del ferro (carcere di Cremona) sono pesantissime e
spropositate ai fatti: due reati associativi, uno per danneggiamento, un’altro per trasporto di esplosivi e, il tanto in voga 280 bis – terrorismo.

Il progetto politico non può che essere mediatico: le cazzate uscite dai giornali e la nostra liberazione avvenuta già Giovedì ne sono la conferma. Prigionieri politici!? Siamo anarchici: il privilegio della politica non solo ci disgusta, ma lo combattiamo come ogni forma di autorità.

Tutti liberi – tutti viventi!

Un caldo abbraccio agli amici/compagni/solidali

che fin dalle prime ore di mercoledì hanno scaldato i nostri cuori.

Per la libertà,

Aro e Colo.

 


MARCO CAMENISCH solidarietà e amore

Da Radiocane

marco
Alla vigilia delle due giornate di solidarietà internazionale con Marco 
Camenisch, un compagno della Cassa Antirep delle Alpi Occidentali ne 
ripercorre la biografia di rivoluzionario, dalle lotte degli anni 70  
agli ultimi vent'anni trascorsi in un' autentica odissea carceraria, 
iniziata in Italia e che sta continuando in Svizzera, fino alle sue  
ultime vicende giudiziarie.

“In un percorso contrassegnato dalla costante coerenza tra idee e vita 
vissuta, Marco è stato tra i primi a riconoscere il nemico non solo 
nello Stato e nelle sue emanazioni ma anche nei progetti del progresso, 
sbandierato come liberazione ma in realtà portatore di nuove schiavitù, 
del produttivismo che consuma esseri viventi e territori, della 
tecnologia, tentacolo mortifero che attanaglia le coscienze e il pianeta 
intero. E ha saputo inquadrare e combattere tutto questo nell’ottica di 
una trasformazione concreta e radicale dell’esistente.
Lo ha fatto in libertà, scegliendo una vita sbrigliata dalle regole 
imposte e mettendo in pratica l’urgenza delle ostilità nei confronti di 
un ordine sociale ed economico che opprime e avvelena.
Lo ha fatto dal carcere, con le iniziative di denuncia delle condizioni 
di reclusione per lui e per gli altri prigionieri, con gli innumerevoli 
scioperi della fame, con il suo continuo apporto alla crescita e alla 
circolazione delle idee e delle pratiche che chiamano a non rassegnarsi 
al disastro che ci circonda, ma a fronteggiarlo.”

Infine un saluto dalla viva voce di Marco registrato nell'estate 2012.

ascolta il contributo

Due giornate di mobilitazione per la liberazione di Marco Camenisch

5-6 FEBBRAIO 2013
DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE
PER LA LIBERAZIONE DI MARCO CAMENISCH
IN ITALIA E SVIZZERA

marco_webMarco è un anarchico ecologista prigioniero da oltre 20 anni nelle carceri italiane e svizzere per la sua lotta condotta, fino dal 1979, contro l’industria nucleare e la devastazione ambientale. Un anno dopo l’arresto è evaso e dopo 10 anni di latitanza è stato riarrestato.
Nelle carceri non ha mai piegato la testa e continua a contribuire alle lotte con il suo essere ribelle e indomabile; è proprio per questo che lo Stato elvetico si ostina a negargli la scarcerazione, nonostante Marco sia già nelle condizioni legali per essere liberato.
Per non permettere che tale accanimento su Marco si protragga oltre è necessario mobilitarsi per la sua immediata liberazione.
E’ ora di fare sentire a chi lo tiene in catene che il nostro compagno non è solo, e che la sua prigionia sarà sempre fonte di fastidio e guai per gli interessi economici che tanto stanno a cuore allo Stato svizzero.

MARTEDI 5 FEBBRAIO PRESIDIO AL PALAZZO SVIZZERO DI PIAZZA CAVOUR A MILANO, A PARTIRE DALLE ORE 10.00

ALLE ORE 17 APERITIVO E ASSEMBLEA IN VILLA VEGAN OCCUPATA
via Litta Modignani 66 – Milano

Solidali con Marco Camenisch


Marco Camenisch in sciopero della fame, di nuovo! LIBERO SUBITO!

riceviamo e diffondiamo

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl compagno anarchico Marco Camenisch è stato incarcerato per poco più di 21 anni consecutivi, quindi si qualifica per il rilascio condizionale dal momento che ha già scontato i 2/3 della sua condanna. Per questo motivo, dei prigionieri solidali in Italia hanno anche agitato per azioni contro obiettivi-strutture di interessi svizzeri.

Ecco un richiamo mondiale per giorni di azioni decentrate per il 5-6 Febbraio 2013:

“Il prigioniero anarchico Marco Camenisch è stato confinato nelle carceri italiane e svizzere per due decenni. Negli anni ’70 e ’80, ha preso parte alle lotte militanti del movimento anti-nucleare. La prima volta che è stato incarcerato era nel 1981. Dopo essere fuggito dal inferno Regensdorf (vicino a Zurigo), è stato rinchiuso di nuovo in Italia nel 1991. Nel 2002 Marco è stato consegnato alle autorità svizzere dagli infami statalisti italiani. Entro il 2012 aveva scontato due terzi della sua pena detentiva. La pratica abituale in Svizzera è che i prigionieri che hanno esposto una cosiddetti buona condotta vengono rilasciati dal carcere in libertà vigilata dopo aver scontato due terzi della pena. Dal momento che Marco non ha mai cessato di lottare anche in prigione, ed ha fermamente espresso il suo odio nei confronti del sistema dominante così come le sue prospettive anarchiche-ambientali, la sua liberazione dal carcere è stata ripetutamente negata.

Marco è solo uno tra i tanti. Ci sono persone in tutto il mondo in carcere che non sono stati soppressi da queste relazioni di sfruttamento e di dominazione, e continuano a lottare per le proprie idee. E i detenuti sono solo una piccola parte. Ovunque le persone stanno lottando contro l’oppressione delle autorità e delle istituzioni al di fuori delle mura. Insieme con le nostre lotte quotidiane, è sempre importante non dimenticare i nostri compagni che sono dietro le mura e non lasciarli marcire in prigione.

Le prigioni sono l’espressione di una società basata sulla repressione e lo sfruttamento. Sempre più persone che si sono opposti all’ordine costituito sono stati rinchiusi o etichettati come malati mentali. La custodia è lo strumento idoneo nelle mani del potere che dà agli dominatori l’opportunità di sbarazzarsi dalle persone resistenti e mantenere ancora la sua costituzionalità ipocrita.

Non lasciamoci intimidire dalle loro minacce e dagli apparati della repressione!

È chiaro per noi, la libertà deve essere combattuta!
Non può essere richiesta dallo Stato!

Non c’è bisogno di aspettare fino ad allora. Il Febbraio può essere solo il picco delle azioni. C’è una campagna di solidarietà in corso, che ha avuto inizio ilDicembre del 2012 con lo sciopero della fame degli anarchici Gabriel Pombo Da Silva ed Elisa Di Bernardo nelle carceri tedesche e italiane, rispettivamente, così come un’azione di solidarietà in tribunale dal prigioniero anarchico Theofilos Mavropoulos e dei membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco in Grecia.

Armatevi ora… fino a quando Marco non sia libero!

electricity-pylonqui di seguito la lettera/comunicato di Marco

Amiche ed amici, compas, dal 18 al 25/1/2013 riprendo l’iniziativa, sempre debole ma pur iniziativa, di uno sciopero della fame per interrompere ancora i lunghi silenzi imposti dalla repressione e dall’inazione, per alzare ancora una voce, una voce debole ma almeno voce, di solidarietà, d’apprezzamento e partecipazione alle iniziative di chi continua ad agire e costruire solidarietà e lotta attiva, di chi continua ad osare e ad accrescere continuità fuori e dentro le galere .
Questo è un caloroso e commosso abbraccio fraterno alla compagna Elisa, nel carcere italiano, ed al compagnoGabriel, nel carcere tedesco, per la parte specifica in mia solidarietà della loro iniziativa dello sciopero della fame a staffetta nell’ultimo mese di Dicembre 2012, e di partecipazione incondizionata allo spessore generale della stessa iniziativa mandando anche io, insieme a loro, come dicono questa sorella e compagna e questo fratello e compagno, la mia complice solidarietà a tutti/e i/le degni/e prigionieri/e in lotta sparsi per il mondo . . . e parte enorme anche di questa mia iniziativa sono i saluti ed abbracci alle sorelle ed ai fratelli colpiti dalla repressione, “fuggitive/i” e dell’azione diretta in ogni parte del mondo, dall’Italia e Grecia al Sudamerica, dalla Russia ed Indonesia agli USA. . .
È un caloroso e commosso abbraccio a chi in Svizzera, in Belgio e dappertutto, come il SRI e molti altri gruppi specifici e misti ed individui rivoluzionari, all’insegna della solidarietà contro la repressione oltre le tendenze continuano ed aumentano in questo periodo gli sforzi per la mia liberazione e per la liberazione di tutte le compagne prigioniere ed i compagni prigionieri del mondo, anzitutto quelli e quelle di lunghissima durata, colpite/i dall’infinita ed impotente – impotente contro la nostra salda solidarietà e resistenza rivoluzionaria – sete di vendetta degli Stati-Capitale come contro il compagno Ibrahim Abdallah in Francia, Mumia Abu Jamal e le/gli tante/i altre/i negli USA, i compas del “caso security” in Argentina, insieme alla schiera di tutte/i le/gli altre/i. . . ! Ed è, una volta ancora, solidarietà e partecipazione alle iniziative e profondo segno d’ira contro l’annuale incontro di gennaio del WEF a Davos, contro quest’incontro della più squisita tra la feccia terrorista del mondo. Contro quest’incontro tra ricchi e potenti assassini e sfruttatori del mondo insieme alle legioni dei loro lacché, sbirri, politici, “esperti” (scienziati) e giullari (della “cultura”, dei media . . .) che, come feccia suole fare, sempre nuotano in superficie della brodaglia avvelenata, nauseabonda e resa sempre più mortale da loro stesse/i solo per affermare ed aumentare il privilegio delle loro ricchezze e del loro potere sul mondo .
Quest’anno riscoprono l’acqua calda di un’ lnterazione dei “Global Risks 2013” e di un’urgenza d’azione contro una costellazione con conseguenze potenzialmente gravi. . . dei più grossi fattori di rischio . . ., cioè il divario tra i redditi e gli forti squilibri nei bilanci degli Stati insieme alle (secondarie . . .) conseguenze del cambiamento climatico. Temono il “rischio” pandemie causate dalle resistenze agli antibiotici, il “rischio” dell’aumento delle malattie croniche – anche queste “minacce” antieconomiche di genuina produzione della loro stessa economia industriale stragista ed ecocida . “Rischi” per che cosa? Naturalmente per la crescita economica globale! Allora quali le priorità assolute? La tenuta nazionale contro i rischi globali affinché i sistemi d’importanza vitale (naturalmente per la crescita economica globale!) rimangano in funzione anche nel caso di und disturbo massiccio e, d’altronde, un’urgente collaborazione internazionale ed innovazione accresciuta. Da non sottovalutare sarebbe, poi, il “rischio” dell’accesso sempre più massiccio all’informazione su Internet per i suoi effetti (democraticamente . . .)destabilizzanti (sic!) .
Questi assassini globali e totalitari per i quali è imprescindibile il divario tra i redditi e gli forti squilibri nei bilanci degli Stati da loro depredati, per i quali – ed il loro sistema – è imprescindibile la catastrofe umana ed ambientale d’enormi sofferenze, stragi, annientamenti planetari che sminuiscono come “rischi”, di nuovo ci presentano come “soluzione” ancora più divari, squilibri, catastrofe ed annientamento, per cui ancora più totalitarismo (nazionale, globale, innovante) – vale a dire controllo, dell’incontrollabile – per mantenere in funzione, costi quel che costi, i sistemi di questo loro sistema che è la causa e radice stessa di questi e degli altri 50 “rischi” che citano e degli innumerevoli che non citano, poiché “cavoli loro, di quelli in Basso, che nutriamo di guerra, di manganello, di carcere e di
miseria, per il nostro profitto”. Nulla di nuovo dunque, dimostrano con sfrontata ed imbecille chiarezza, una volta ancora, che sono loro
ed il loro sistema il problema sempre più urgentemente da rimuovere, radicalmente e totalmente.
Via il WEF, via lo Stato-Kapitale!
Libere/i tutte/i!

marco, lager Lenzburg, Gennaio 2013