Tag Archives: animal liberation front

San Marco (Ravenna) – Liberati duemila visoni

diffondiamo da informa-azione

cordatesaApprendiamo dai media locali che nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 novembre 2013, anonimi liberatori hanno aperto le gabbie di un allevamento di visoni a San Marco, in provincia di Ravenna. Circa 2000 animali sono fuggiti verso una speranza di sopravvivenza, arrecando un ingente danno economico all’azienda di assassini. Da segnalare la solita triste condanna dell’ENPA, che Continue reading


USA, Prigionieri liberazione animale: supporto a Kevin e Tyler

Diffondiamo da informa-azione dal sito di supporto: http://supportkevinandtyler.com/

cordatesaTyler Lang e Kevin Oliff sono due attivisti per la liberazione animale che sono stati arrestati il 14 agosto 2013 nelle campagne dell’Illinois per  “possesso di attrezzi da scasso”. Dopo essere stati fermati dalla polizia per un controllo stradale, la loro auto è stata perquisita. All’interno, la polizia dice di aver trovato cesoie, tronchesi, acido muriatico, passamontagna, e abiti Continue reading


Prigionieri – Daniel McGowan di nuovo in carcere

cApprendiamo che ieri, 4 aprile 2013, Daniel Mcgowan, compagno anarchico per la liberazione animale e della Terra, è stato nuovamente tratto in arresto dopo il suo recente rilascio, lo scorso dicembre. Secondo quanto diffuso dalla Croce Nera Anarchica di New York, l’arresto sarebbe da ricondurre al “mancato ravvedimento” del compagno vista la recente pubblicazione di una sua intervista su un quotidiano statunitense e altri testi diffusi in rete. Dopo sette anni nei moduli per l’annichilimento dei corpi e delle menti del governo americano, Daniel viene nuovamente sequestrato come rappresaglia: non sono riusciti a piegarlo, hanno fallito.

Libertà per Daniel McGowan!

Segue da greenisthenewred.com

Daniel Mc Gowan, ecologista radicale statunitense, recentemente scarcerato dopo aver scontato quasi 7 anni in carcere  (di cui buona parte trascorsi in regime di carcerazione speciale presso carceri CMU – Communication Management Unit ) è stato riarrestato questa mattina. Non sono ancora chiare le ragioni per cui Daniel sarebbe stato riportato in
carcere, ma si presuppone si tratti di una ritorsione per la sua volontà di continuare a lottare, in particolare contro le carceri a regime speciale CMU, sulle quali ha scritto numerosi articoli mentre si trovava in carcere, e di cui ha nuovamente scritto nei giorni scorsi, con un articolo comparso sull’Huffington Post dal titolo ‘Documenti del
tribunale provano che sono stato detenuto presso carceri CMU a causa delle mie convinzioni politiche’.

Si pensa che a questo punto Daniel verrà trattenuto in carcere sino alla data effettiva di fine pena, il 5 di giugno.

Per scrivergli :

DANIEL McGOWAN
#63794-053
MDC BROOKLYN
METROPOLITAN DETENTION CENTER
P.O. BOX 329002
BROOKLYN, NY 11232


Olanda – Sentenza sul caso Barchem 4

diffondiamo da informa-azione

barchem4Il 26 febbraio 2013, tutti /e e quattro gli/le imputati /e del caso ‘Barchem 4’ sono stati/e condannati/e.

Le accuse a loro carico sono di aver danneggiato parte della recinzione della struttura ed il rilascio di circa 5000 visoni dalle loro gabbie da un allevamento di animali da pelliccia nella cittadina di Barchem, Olanda.

L’accusa non è riuscita a sostenere la tesi dell’esistenza di una organizzazione criminale ( art.140 del codice penale olandese) e le quattro persone sono state condannate sulla base dell’art.350, danneggiamento aggravato.

Ognuno /a degli imputati e delle imputate ha deciso di appellare la sentenza, con tutta probabilità l’appello avverrà a fine 2013 / inizio 2014.

Come gruppo di supporto per i/le ‘Barchem4 ci teniamo a ringraziare ancora una volta tutte le compagne ed i compagni che hanno espresso solidarietà e supporto attraverso dichiarazioni solidali, iniziative benefit, parole ed azioni.

Per ulteriori aggiornamenti  invitiamo a controllare la pagine Facebook  a questo indirizzo

https://www.facebook.com/supportbarchem4 ed il sito del gruppo di supporto www.svat.nl

Un saluto solidale,

Gruppo di supporto ‘Barchem 4’ / Svat


UK: Contro le prigioni, contro gli zoo – Azione contro lo zoo di Bristol

“Abbiamo cominciato il 2013 nel modo in cui intendiamo continuarlo, con un attacco all’entrata principale dell’edificio dello Zoo di Bristol. Tutte le vetrate davanti e le finestre sono state distrutte. L’edificio e l’insegna “Bristol Zoo” sono state attaccate con bombe di vernice e un’altra bomba di vernice è stata lanciata dentro l’edificio. “Liberate” è stato scritto sulla parete di fronte.

animal_in_zooGli zoo si pongono come campioni di conservazione ma la realtà è molto diversa. La loro “conservazione” è parte della stessa mentalità arrogante e ipocrita che pone gli umani come separati e al di sopra di tutti gli esseri viventi, e che punta al dominio e alla sottomissione della natura. Le creature selvagge vengono cacciate, alcune fino all’estinzione, e i loro habitats distrutti. Quelle che sono fortunate abbastanza da essere “salvate” vengono messe in gabbie e questa viene presentata come una protezione e un aiuto per loro.

Gli zoo sono sostenuti come caposaldo dell’educazione. Possiamo sapere tutto quello che abbiamo bisogno di sapere su questa o quella creatura tranne come mostrarle il rispetto di base. Lo scopo reale è invece insegnare alle persone che gli animali non umani sono lì per il nostro divertimento, e che l’intero mondo non umano esiste solo per il nostro utilizzo. Il bisogno delle persone di vedere e provare qualcosa di selvaggio è molto commerciabile e sfruttabile. Dietro tutta la retorica e la reinvenzione degli zoo si situa la crudele realtà, fatta come sempre di soldi e profitto con ogni mezzo necessario. Una volta che vediamo attraverso questa immagine attentamente costruita, non c’è difesa possibile che queste istituzioni di schiavitù possano impiegare contro le nostre ragioni per attaccarli.

Negli zoo, le persone vengono abituate alla necessità e desiderabilità delle gabbie. Animali una volta liberi, che vanno avanti e indietro nelle loro gabbie fissando vuotamente le sbarre, sono un triste riflesso della nostra stessa reclusione.

Con questa piccola ma riuscita azione tracciamo una linea nella sabbia tra noi e il dominatore di ogni creatura, inclusi noi stessi.

A Capodanno c’è una tradizione in tutto il mondo di prendere azione contro il sistema carcerario e mostrare solidarietà ai prigionieri. Noi continuiamo ed estendiamo questa tradizione nello spirito della liberazione totale sia per animali umani che non-umani. Allo stesso modo non abbiamo dimenticato né perdonato la violenza usata dalla polizia contro i manifestanti fuori dalla prigione di Horfield lo scorso ultimo dell’anno.

Continueremo a colpirli dove e quando non se l’aspettano – Non potranno mai essere ovunque, e noi non accetteremo la reclusione e l’imprigionamento di nessuna forma. Dedichiamo questa azione ai prigionieri anarchici Marco Camenisch, Cristobal Franke “Mono”* e Osman Evcan.”

anonymous report, from Indymedia UK