Report da una città sempre più desertificata e da un carcere sempre più affollato.
Il corteo che ci è stato prescritto in città non ci convince: il luogo del concentramento (Viale Gran Sasso, altezza stadio) avrebbe solo lambito un’estremità periferica del centro storico, ulteriormente desertificata dall’ingente militarizzazione della zona. Da lì in poi avremmo incontrato solo strade vuote, interdette al traffico in occasione di una presunta manifestazione di “pagine contro la storia”, come travisavano i cartelli apposti dalla polizia municipale per giustificare una città blindata e l’enorme disagio che ne sarebbe derivato per la circolazione stradale e i cittadini, già alle prese con una ricostruzione difficile e di facciata. Continue reading
E’stato pubblicato “Rompere la Piazza”, un opuscolo che parla del reato di devastazione e saccheggio da un punto di vista giuridico, storico, politico, cercando di analizzare questo dispositivo repressivo in un’ottica più estesa. Un documento di analisi che cerca di stimolare il confronto tra compagn* e realtà conflittuali attraverso iniziative di presentazione e riflessione condivisa sull’argomento.
Sarebbero almeno 14 i detenuti morti per alcune rivolte scoppiate ieri in quattro penitenziari dello Stato brasiliano di Cearà durante uno sciopero delle guardie carcerarie. Cinque cadaveri sono stati trovati carbonizzati. A riportarlo è la Segreteria di giustizia del piccolo Stato nord-orientale. Continue reading
Solidarietà e complicità con i compagn* arrestati al Brennero.
Scenari apocalittici di un futuro fascista, le destre prendono piede in Europa, muri che si alzano e confini che si chiudono, deportazioni e campi di detenzione.
I gerarchi del capitalismo globale sono disposti a chiudere il valico del Brennero pur di fermare il transito agli esseri umani. Le persone devono essere fermate anche a costo di contraddire gli stessi principi costitutivi della UE, scricchiolante di fronte alla prima ondata migratoria.
Sapevamo bene cosa stavamo andando a fare il 7 maggio al corteo “Abbattere le frontiere al Brennero e ovunque”, sapevamo bene cosa volesse dire sfilare in un corteo non autorizzato attraverso un valico largo 370 metri da montagna a montagna. Sapevamo che la geografia del luogo era tutta a nostro sfavore.
Sapevamo tutto questo ma sapevamo anche che se un domani, in un futuro fatto di reti, fili spinati e muri, qualcuno ci chiederà “Quando costruivano l`ennesimo muro in Europa tu dov’ eri?`”, noi potremo dire di essere stati la` per provare ad abbatterlo, scagliando la prima pietra, in continuità con i percorsi di solidarietà e lotta con i migranti attivati a Monza e il supporto alle mobilitazioni e pratiche NoBorder, da Ventimiglia a Calais.
Doveva essere una giornata di lotta e così e` stato. C`e` voluto coraggio, ma non sempre la fortuna aiuta gli audaci. Svariati fermi si sono tramutati in sei arresti: due compagne e quattro compagni, dopo una lunga permanenza nella questura del Brennero, si trovano ora in carcere.
Uno di loro e` il nostro compagno, amico e fratello Cristian “Sicho” a cui va tutta la nostra totale complicità e solidarietà, iniziata già sabato stesso all’immediata notizia del fermo con un corteo spontaneo per le strade di Monza.
Domenica diversi striscioni sono apparsi nella curva del Masnada e nel concerto della scena hardcore di cui Sicho fa parte. A Bolzano un saluto al carcere ha portato il nostro calore dentro quelle mura dimostrando agli arrestati che non saranno mai soli.
Oggi stesso al tribunale di Bolzano si tiene l`udienza per direttissima per le misure cautelari e un presidio è chiamato lì davanti dalle 9 di mattina.
La solidarietà è solo all’inizio, abbiamo il fiato lungo.
Condannati a 12 anni di prigione gli anarchici Mónica e Francisco
Oggi, 30 marzo 2016, è stata notificata agli avvocati dex compagnx la sentenza del Tribunale Nazionale che condanna lx anarchicx Mónica Caballero y Francisco Solar a 5 anni di prigione per “lesioni”, più 7 anni per “danni con finalità terrorista”, che fanno un totale di 12 anni di prigione per ognunx di loro. Sono statx assoltx dall’accusa di “appartenenza a organizzazione terrorista e cospirazione” contro il Monastero di Montserrat.
Di fronte alla condanna dex nostrx compagnx ci si presenta la Continue reading
Diffondiamo volentieri da informa-azione
Apprendiamo dai media locali che la sera del 20 marzo, a Trento, un escavatore e un mezzo di movimentazione terra della Ediltione sono stati dati alle fiamme. I danni ammonterebbero a circa centomila euro. Nelle vicinanze sarebbe apparsa la scritta: “La Ediltione costruisce galere. Solidarietà ai detenuti di Spini, Belluno e Venezia. No al 41 bis”.
Commenti disabilitati su Trento – Incendiati mezzi di una ditta che costruisce carceri | posted in Contro carcere, CIE e OPG, Tutti
Solo dopo una settimana di fermo di polizia, senza possibilità di accesso per gli avvocati, emergono gli elementi della nuova operazione anti-gay in Tunisia, questa volta nella capitale Tunisi, non nella bigotta e provinciale Kairouan. Nelle prime ore di giovedì 24 marzo dieci giovani sono stati portati via da un appartamento dove stavano passando la notte insieme. Tra di essi, due 19enni e un 18enne che erano già stati arrestati per presunti atti omosessuali nel dicembre scorso a Kairouan – il caso dei “sei studenti gay” – condannati in primo grado a 3 anni di carcere, poi scarcerati dopo 40 giorni e condannati in appello a un solo mese. Due giorni prima di questo nuovo arresto erano stati incontrati e intervistati, sulle violenze subite in carcere, dalla giornalista Continue reading
Diffondiamo la Locandina ed il Video di lancio della giornata del 2 Aprile a Milano, giornata di lotta in sostegno agli arrestati del Primo Maggio.
Diffondiamo da: Scateniamoli
Protesta rumorosa di un centinaio di detenuti della casa circondariale di Montacuto di Ancona, che battono contro le inferriate per più volte al giorno perché un guasto all’antenna televisiva centrale ha oscurato una decina di canali, ad eccezione dei primi tre canali Rai. La notizia è stata diffusa dal Cosp, il sindacato di polizia penitenziaria, che lamenta un aggravio di lavoro durante le ore della protesta, e chiede un intervento del Continue reading
Niente sorveglianza speciale per Chiara, la compagna che nel 2013 partecipò in Valle di Susa a uno degli attacchi al cantiere. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’appello dell’Aquila che hanno accolto il ricorso contro il provvedimento emesso a settembre dal tribunale di Teramo su richiesta della questura teramana. Secondo i giudici aquilani la misura non poteva essere richiesta dal questore di Teramo per incompetenza territoriale. «Deve ritenersi», scrivono i magistrati, «che il luogo ove la Zenobi esprimeva la propria pericolosità sociale Continue reading
Quella di martedì 1 marzo è una giornata a suo modo storica per il popolo basco e i/le militanti della sinistra indipendentista: Arnaldo Otegi, l’esponente abertzale più popolare degli anni Duemila, è uscito dal carcere di Logrono (Spagna, La Rioja) dove la giustizia di Madrid lo aveva confinato per gli ultimi sei anni e quattro mesi.
Di seguito, invece, il file audio con la traduzione delle prime parole di Otegi: “siamo entrati in carcere da baschi, indipendentisti e socialisti. Ne usciamo ancor più baschi, indipendentisti Continue reading
BELLUNO. Notte movimentata nel carcere di Baldenich dove è scoppiata una rivolta dei detenuti per il sovraffollamento.
I carcerati hanno preso pentolame e oggetti vari e hanno iniziato sbattere contro le sbarre e le porte, sono state lanciate anche delle bombolette a gas lungo i corridoi, come rende noto la segreteria regionale triveneta della Uilpa.
Immediatamente è scattato il piano di allerta: sono intervenuti rinforzi da altri istituti penitenziari del Triveneto, sono state allertate le altre forze dell’ordine
e infine in tarda serata è arrivato anche il Provveditore Continue reading
Un uomo si è tolto la vita nel carcere di Verona. A riportare la notizia è il sito Askanewes, il quale ha riportato le parole di Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria che ha affermato: “Il detenuto si è tolto la vita il 4 febbraio scorso, ma se n’è avuta conferma solamente oggi”. Continue reading
Genova , 22 feb. – Tensione la notte scorsa nel carcere di Sanremo. Due detenuti italiani intorno a mezzanotte hanno cercato di dare fuoco alla propria cella per protesta, costringendo la polizia penitenziaria ad aprire la porta.
Usciti dalla cella hanno provato ad aggredire un agente con delle armi rudimentali costruite con delle lamette e hanno seminato il panico Continue reading
Ieri sono stati revocati gli arresti domiciliari anche a Lucio, Francesco e Graziano, come già nei giorni passati era accaduto a Mattia, Claudio e Niccolò. Se questi ultimi però non hanno altre misure cautelari che ne limitano la libertà, ai primi tre i giudici della Corte d’Appello hanno deciso di comminare degli obblighi di dimora nei Comuni in cui si trovavano ai domiciliari. I tre compagni possono quindi finalmente uscire di casa, dopo più di diciannove mesi passati tra carcere e domiciliari, ma non dai Comuni in cui vivono.
Sotto il sole del pomeriggio i primi passi da uomo libero, uomo non più isolato dal mondo, li ha fatti abbracciato al fratello. I giornalisti davanti alla prigione della Louisiana chiamata Angola gli hanno chiesto se avesse piani per il futuro: «Andare a trovare mia madre al cimitero». Continue reading
Un detenuto che era stato portato all’ospedale Cardarelli di Napoli per gravi motivi di salute è riuscito ad eludere la sorveglianza e ad fuggire dalla struttura sanitaria; Continue reading
La campagna SCATENIAMOLI nasce in seguito agli arresti del 12 novembre per i fatti della manifestazione NoExpo del primo maggio; il progetto include la creazione di una cassa di solidarietà, l’organizzazione e il coordinamento di vari benefit in giro per l’Italia e l’apertura di un blog ( all’indirizzo scateniamoli.info ). Si vuole inoltre mantenere Continue reading
Corruzione, induzione alla corruzione, detenzione e cessione di stupefacenti e medicinali: sono le ipotesi di reato che hanno portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un dipendente della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere torinese Lo Russo e Cutugno e di altre cinque persone. Continue reading
A seguito delle ultime udienze del cosiddetto “processo 15 ottobre”, entrato nella fase in cui le difese espongono le loro tesi, sono venuti a mancare i presupposti per cui la cassa di solidarietà era sorta.
Per la Rete Evasioni la base del percorso di solidarietà era che la difesa politica collettiva si fondasse sulla non distinzione tra manifestanti “buoni” e manifestanti “cattivi”, distinzione che si è invece palesata nelle tesi di una parte delle difese. Continue reading
Berlino: bruciati 2 veicoli dell’azienda carceraria in vista dell’apertura della Banca Centrale Europea
Destroika rivendica la responsabilità
Nella notte tra il 28 e il 29 Gennaio 2015, Destroika ha colpito a Berlino, e due veicoli dell’azienda carceraria si sono trasformati in lamiere accartocciate. Attraverso queste punture di spillo abbiamo intenzione di limitare la flessibilità delle compagnie più importanti. Sono stati attaccati un furgone di Wisag a Lichtenberg ed un altro della Sodexo a Moabit. Continue reading
Nel tardo pomeriggio di ieri al Cie di Roma è scoppiata una protesta infuocata. Alle 18 era in programma un presidio fuori dalle mura del Centro, indetto in solidarietà con tutti i reclusi, ma in particolare con tre ragazzi catturati dalla polizia durante lo sgombero dell’anagrafe occupata di Via Pietroselli a Roma quasi due settimane fa. La tensione nel Centro era alta già dall’ora di pranzo, quando molti reclusi avevano deciso di rifiutare il pasto per protestare contro gli atteggiamenti intimidatori della polizia e del personale di GEPSA e Acuarinto. La scintilla che ha fatto scoppiare i casini di ieri pomeriggio è stata la protesta individuale di un recluso che ha iniziato a tagliarsi il corpo con delle lamette, esasperato per l’ennesimo ritardo nella consegna di una ricarica telefonica. Continue reading
“MILANO 15 DICEMBRE.DANNEGGIATE PIU’ DI 20 MACCHINE DI ENJOY,SERVIZIO DI AUTONOLEGGIO IDEATO DA E.N.I. IN PARTNERSHIP CON TRENITALIA FRECCIAROSSA E FIAT.QUESTA AZIONE IN SOLIDARIET A GIANLUCA E ADRIANO E TUTT* GLI/LE ANARCHIC* PRIGIONIER*”
Una situazione sempre più preoccupante quella del sovraffollamento nel carcere riminese dei “Casetti” e, a denunciare per l’ennesima volta quanto avviene nella casa circondariale, è la parlamentare riminese del Movimento 5 Stelle, Giulia Sarti. Reduce da una seconda visita nella struttura penitenziaria, l’onorevole ha annunciato un’interrogazione al Ministro della Giustizia in quanto, a fronte del sovraffollamento in alcuni bracci, altre zone del carcere restano inutilizzate. La Sarti, inoltre, chiede attenzione per i turni del personale della polizia Penitenziaria costretto a turni massacranti.
Nuovi indagati nell’inchiesta sullo spaccio di droga che una settimana fa ha portato l’assistente di polizia penitenziaria David Grosso, 40 anni, di Aosta, prima in carcere a Verbania e poi agli arresti domiciliari nella sua casa in città.
L’episodio della droga, 50 grammi di cocaina nascosti nel Suv Hyundai dell’agente, sembra destinato a scatenare l’effetto domino all’interno del carcere di Brissogne in cui lavorava Grosso, perché se è vero, come hanno più volte ripetuto magistrati, polizia e lo stesso legale dell’agente che «la droga non era destinata al carcere», è altrettanto vero che per gli uomini del capo della Squadra mobile Nicola Donadio tutta l’inchiesta è nata dalle segnalazioni di illeciti emersi dietro le sbarre di Brissogne.
Commenti disabilitati su Nuovi indagati dopo l’arresto dell’agente con 50 grammi di cocaina. Il sospetto di favori ai detenuti a Brissogne in cambio di denaro | tags: agente arrestato, inchiesta carcere | posted in Contro carcere, CIE e OPG
I CIE (centro identificazione ed espulsione) sono dei lager, lo diciamo da anni.
Nei CIE le persone sono rinchiuse per mesi in condizioni disumane, con la “colpa” di non possedere le carte giuste, senza sapere cosa sarà di loro.
I CIE sono parte della macchina dell’espulsioni, mangiano esseri umani, creano clandestini e li risputano nella società spingendoli ad accettare le peggiori condizioni di sfruttamento, minacciano e ricattano tutti gli immigrati, espellono chi è stato spremuto per anni ed ora non serve più.
I CIE fanno guadagnare tanti soldi ai padroni dei nuovi schiavi Continue reading
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