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Piacenza – Tentativo di evasione

cordatesaPiacenza – Tentativo di evasione ieri pomeriggio intorno alle 19,30 per un detenuto tunisino che si trovava in ospedale per accertamenti. L’uomo, approfittando della situazione, è balzato fuori da una finestra raggiungendo il parcheggio dell’ospedale. Gli agenti della penitenziaria, però, accortisi repentinamente del tentativo di fuga, hanno dato l’allarme e il detenuto è stato fermato pochi minuti dopo. L’uomo è stato quindi ricondotto in carcere alle Novate.

Gennaro Narducci, segretario regionale dell’Ugl, intervenuto a seguito dell’episodio, ha commentato: “La polizia penitenziaria ha risposto molto bene all’evento critico avvenuto. Da parte nostra va la solidarietà a tutti gli agenti che hanno operato e continuano a operare con grande difficoltà. Il personale intervenuto ieri è stato richiamato in servizio dopo l’espletamento di 8 Continue reading


I poliziotti arrestati restano in carcere: respinte le richieste dei legali

manettePiacenza – Restano in carcere tutti e sei i poliziotti arrestati nell’ambito della maxi-inchiesta condotta dai carabinieri ed “esplosa” lunedì scorso con un blitz che ha fatto tremare la questura di Piacenza e, in genere, tutta la comunità: sei tra ispettori e assistenti della Mobile, della Digos e dell’Immigrazione in manette e altri due in servizio alla sezione di Polizia giudiziaria della Procura , tutti accusati a vario titolo di reati che vanno dalla detenzione a fini di spaccio di cocaina, allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione passando per la falsificazione di atti e la rivelazione di informazioni d’ufficio.

Per quanto riguarda i sei che si trovano in carcere da 9 giorni, i rispettivi avvocati difensori avevano chiesto la revoca della misura restrittiva e, in subordine, gli arresti domiciliari. Richiesta presentata al Continue reading


Droga e prostituzione, arrestato agente polizia penitenziaria

0701-drug-jail_full_600Droga all’interno del carcere della Novate e prostitute per i detenuti che usufruivano di permessi premio. È stato arrestato al termine di un’indagine condotta dalla polizia municipale un 42enne originario di Torre del Greco, assistente capo della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Piacenza. Con lui sono finite in manette la compagna 50enne ed una terza persona di 45 anni che fungeva da autista per le ragazze. Nei guai anche un medico, che avrebbe ripetutamente fornito certificazioni di false malattie con i quali l’agente giustificava le proprie assenze sul lavoro.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Piacenza, è partita nei mesi scorsi a seguito di alcuni controlli sul territorio: sono state alcune prostitute a raccontare di persone che avevano offerto, a loro o ad altre ragazze, la disponibilità di un appartamento in affitto dove consumare rapporti sessuali. Appartamento, nella zona di viale Dante, che si è rivelato essere riconducibile all’assistente capo e della compagna. Proprio lo stesso agente, sfruttando la sua presenza all’interno del carcere, avrebbe organizzato appuntamenti per i detenuti in permesso premio dietro pagamenti di denaro. Almeno cinque le ragazze coinvolte, alle quali venivano chiesti 20 euro per l’affitto dell’appartamento: ad occuparsi del trasporto delle prostitute era un 45enne di San Rocco al Porto, a sua volta arrestato.

A questa attività, secondo quanto emerso, si era affiancato anche un giro di spaccio di stupefacenti all’interno delle Novate, portato avanti con l’aiuto della moglie di un detenuto, fermata durante le indagini e trovata in possesso di 25 grammi di hashish, che consegnava la droga al 42enne per introdurla nella struttura.

Nella vicenda è rimasto coinvolto anche un medico piacentino 50enne, accusato di aver certificato in maniera illecita le ripetute assenze dal lavoro dell’agente. Le visite, hanno spiegato gli inquirenti, non venivano fatte, ma era lo stesso assistente a comunicare alla segreteria del professionista il numero dei giorni da indicare sul certificato. Il medico, che ha ricevuto una misura di interdizione dalla professione della durata di due mesi, è stato denunciato sulla base del cosiddetto “decreto Brunetta” sui dipendenti pubblici, che prevede una pena fino a cinque anni oltre alla radiazione dall’albo.

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Senza Sosta, in un libro la vita al carcere delle Novate

libri-carcereRicordi, nostalgie, radici – quelle spezzate, quelle cresciute intorno alle sbarre – e speranze da far vivere magari lontano da celle anguste. “Senza Sosta”, il volume presentato al Tribunale di Piacenza e curato dall’associazione Tessere Trame in collaborazione con Oltre il muro e con Asp Città di Piacenza, spinge il lettore all’interno della realtà – spesso considerata ai margini non solo della città, ma anche dei pensieri – del carcere delle Novate.

Un’iniziativa che da Barbara Garlaschelli ed Elisabetta Spaini, di Tessere Trame, è descritta così: «E’ un volume nato per testimoniare la vitalità di un mondo considerato a parte, come quello del carcere, e dal momento che la nostra associazione si occupa di letteratura, uno dei modi per meglio illustrare le attività della casa circondariale è senza dubbio quello di raccogliere pensieri e scritti dei detenuti». «Esaminati e scelti – ci tengono a sottolinearlo – in base al loro valore letterario, anteponendo la qualità letteraria alla condizione degli autori, scritti tra i quali sono state anche aggiunte frasi di grandi scrittori che hanno vissuto l’esperienza carceraria».

Dopo la presentazione di Valeria Parietti (presidente dell’associazione Oltre il muro) e di Brunello Buonocore (Asp Città di Piacenza), sono stati letti alcuni testi dei detenuti. Ricordando quello che ha detto Garlaschelli in apertura dell’incontro in merito a letteratura e detenzione, vale a dire che «nel momento in cui si scrive paradossalmente si è liberi, la letteratura è una grande forma di libertà». Ed è quello che spiega poco dopo Ugo, ex detenuto che racconta la sua storia e dice: «Rileggo oggi quello che scrissi in carcere. Fa effetto, ma quanto mi è servito». E nero su bianco lo ribadisce a suo modo T.L. nel primo dei racconti che si trovano nel libro, piccolo e prezioso: “A volte mi capita di vedere un po’ di primavera nella mia anima. Per l’estate credo ci vorrà tempo”.

Senza Sosta, supplemento del giornale del carcere “Sosta forzata” gestito da Carla Chiappini, si potrà trovare anche nella sede di Oltre il muro in via Scalabrini 21.

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Piacenza, tentato suicidio in carcere

Un detenuto italiano di 48 anni ha tentato il suicidio oggi alle Novate. Solo grazie al pronto intervento di un agente della polizia penitenziaria è stato evitato il peggio.

opg3Un detenuto italiano di 48 anni ha tentato il suicidio nel carcere di Piacenza. Lo ha reso noto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe, spiegando che l’uomo, approfittando dell’assenza del compagno di cella che si trovava nella saletta della socialità, insieme agli altri compagni di detenzione, dopo aver fatto un rudimentale cappio con dei lacci che ha legato all’armadietto del bagno ci ha infilato la testa e si è lanciato in avanti. Solo grazie al pronto intervento di un agente della polizia penitenziaria, in servizio nella sezione detentiva, è stato evitato il peggio. L’uomo era rientrato a Piacenza dopo aver trascorso 40 giorni all’ospedale psichiatrico. (Ansa)