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Grande mobilitazione a Reggio Emilia per la campagna “Una firma non ci ferma”

Oltre le firme ci mettiamo la faccia!
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La città degna risponde ai provvedimenti cautelari adottati a seguito del 25 Aprile scendendo in centinaia in piazza

Più di 400 persone hanno sfilato per le vie della città rimarcando il loro antirazzismo ed antifascismo ed in risposta alle misure cautelari adottate a 15 compagni a seguito della mobilitazione del 25 aprile contro la presenza della Lega Nord e del suo segretario nazionale Matteo Salvini.
“Il 28 Novembre il Tribunale del riesame di Bologna rivedrà i provvedimenti, su richiesta del pubblico ministero, adottati dal GIP, potendo accogliere l’istanza peggiorativa del p.m che al principio prevedeva gli arresti domiciliari per 5 dei 15 sotto firma, oppure adottare un altro corso. Un secondo appuntamento sul tema della giustizia e della libertà di movimento, già positivamente anticipato da questa giornata di mobilitazione.” [LEGGI TUTTO]#unafirmanonciferma: 28 novembre giornata di mobilitazione!
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TRA PARMA E BOLOGNA, SALVINI RESPINTO OVUNQUE…MA ARRIVA LA REPRESSIONE!

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Mobilitazioni in solidarietà agli arrestati di Roma 15 ottobre

roma_per web24 aprile 11 aprile


Aggiornamenti su Maurizio Alfieri e lettera dal carcere di Terni

Rabbia_bigDalle ultime lettere di Maurizio apprendiamo che il DAP lo ha trasferito a Terni quale “soggetto da gestire” e che si trova da solo nella sezione di isolamento, sottoposto al regime del 14 bis. “Lotterò sempre e ovunque per i miei diritti, senza paura esenza timori a testa alta e il DAP questo non deve mai dimenticarselo. Finché non otterrò i miei diritti non farò altro che divulgare quello che succede, che mi mandino in Sicilia o in Africa non fa differenza”. “Salutatemi caramente tutti i compagni/e su internet e dite a tutti/e che anche senza caloriferi, al buio, e con le catene, la loro solidarietà scalda il mio cuore e che abbraccio tutti/e coloro che mi sono vicino, uno per uno, una per una”. Aggiunge che aspetta con impazienza il presidio (che si terrà sabato 30 marzo, in contemporanea con quelli di Tolmezzo e Saluzzo).
Maurizio è in sciopero del “passeggio” per via delle sue condizioni di salute: nonostante l’artrosi alle ginocchia, non gli permettono di fare ginnastica e il dirigente sanitario ha trasformato in “tosse” una bronchite da lui stesso diagnosticatagli qualche giorno prima. Episodi di ordinaria indifferenza carceraria. Ma a questi si aggiunge il trattamento speciale riservato a Maurizio. La posta gli viene sistematicamente fatta sparire (ora ha anche la censura). Un agente ha provato di nuovo a incastrarlo con proposte di traffici da lui fermamente respinte. Quanto al 14 bis, la motivazione è l’accusa (peraltro smontata dal tribunale del riesame) di “tentata evasione”. E infatti lo stesso regime è stato applicato (con l’aggiunta di piccole vendette quotidiane) anche a Valerio, trasferito da Tolmezzo a Piacenza.

Per scrivere a Maurizio:

MAURIZIO ALFIERI
C.C VIA DELLE CAMPORE 32
O5100 TERNI

E dal carcere dove è prigioniero diffondiamo una lettera di appello alla mobilitazione
Lettera dal carcere di Terni – Appello alla mobilitazione

All’attenzione di tutti/e i compagni e le compagne e a chi crede che un senso di umanità possa aver senso anche in carcere.
Le condizioni di vita del carcere di Terni (come tutti i carceri sovraffollati all’inverosimile in Italia con condizioni igieniche proibitive e dove il freddo ti graffia la pelle, e la convivenza è ridotta a un metro quadro e mezzo per ciascun detenuto…); ciò che viene descritto dalla lettera (biglietto trafugato all’esterno) rasenta la tortura.
Dal carcere di Terni viene un grido di aiuto: urla nelle orecchie di tutti noi.
I detenuti insieme con Maurizio minacciano lo sciopero della fame,come già avviene in diverse carceri italiane, ma l’inchiostro non trova spazio sui giornali per questo tipo di informazioni e di sofferenze.
Chiediamo a tutti/e voi di solidarizzare firmando questa petizione online per far pressione affinché un garante, un deputato, un eletto nel consiglio regionale faccia una visita all’interno per verificare le condizioni dei detenuti.
Il Carcere Italiano è al collasso da tutti i punti di vista, un’Amnistia e forme alternative alla detenzione potrebbero alleggerire la sofferenza che ne deriva.
Come fuori dalle galere non hanno alcuna considerazione quanti lottano per la propria vita, come gli operai del Sulcis che si chiudono dentro i pozzi per difendere il proprio lavoro, quanti si suicidano perché perdono il lavoro, così anche nelle carceri la Crisi economica sta peggiorando ancor di più la vita carceraria, così vi sono tanti suicidi in carcere per l’impossibilità di sopportare oltre, ancora): proprio appena un mese fa un detenuto del Marocco a Terni si è tolto la vita.
Costruiamo una mobilitazione e portiamo la nostra solidarietà agli ultimi della terra.
-Alla vs. Coscienza-

Ricordando la canzone del Maggio di De Andrè ……che nessuno si senta assolto, siamo tutti coinvolti…….


Due giornate di mobilitazione per la liberazione di Marco Camenisch

5-6 FEBBRAIO 2013
DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE
PER LA LIBERAZIONE DI MARCO CAMENISCH
IN ITALIA E SVIZZERA

marco_webMarco è un anarchico ecologista prigioniero da oltre 20 anni nelle carceri italiane e svizzere per la sua lotta condotta, fino dal 1979, contro l’industria nucleare e la devastazione ambientale. Un anno dopo l’arresto è evaso e dopo 10 anni di latitanza è stato riarrestato.
Nelle carceri non ha mai piegato la testa e continua a contribuire alle lotte con il suo essere ribelle e indomabile; è proprio per questo che lo Stato elvetico si ostina a negargli la scarcerazione, nonostante Marco sia già nelle condizioni legali per essere liberato.
Per non permettere che tale accanimento su Marco si protragga oltre è necessario mobilitarsi per la sua immediata liberazione.
E’ ora di fare sentire a chi lo tiene in catene che il nostro compagno non è solo, e che la sua prigionia sarà sempre fonte di fastidio e guai per gli interessi economici che tanto stanno a cuore allo Stato svizzero.

MARTEDI 5 FEBBRAIO PRESIDIO AL PALAZZO SVIZZERO DI PIAZZA CAVOUR A MILANO, A PARTIRE DALLE ORE 10.00

ALLE ORE 17 APERITIVO E ASSEMBLEA IN VILLA VEGAN OCCUPATA
via Litta Modignani 66 – Milano

Solidali con Marco Camenisch