LONDRA – Arrestata per fare sesso troppo rumoroso, non si arrende e dice: “Il sesso dev’essere così, libero. Non mi metteranno a tacere”. Protagonista delle notti piccanti è Caroline Cartwrigh, 53 anni, di Londra.
I suoi vicini di casa hanno dovuto chiamare la polizia ben trenta volte perché disturbati dai rapporti focosi della signora con il marito Steve, con cui è sposata da 30 anni. Alla fine Caroline è stata arrestata. Continue reading
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Sesso troppo rumoroso, arrestata.
Spoglia nudo un sospettato, poi lo colpisce con una scarica elettrica: poliziotto assolto
LONDRA – Ennesimo caso di abuso di potere, questa volta dall’Inghilterra, dove un agente di Polizia, il 30enne PC Lee Birch, ha colpito con un taser un sospettato, dopo aver lo spogliato e colpito più volte con violenza.
Nel filmato possiamo vedere soltanto l’ultima parte della sequenza violenta. Il capo della polizia delWilshire aveva cercato in ogni modo di bloccare la diffusione del video, ma questo è stata reso pubblico dopo che l’agente PC Lee Birch è stato assolto dall’accusa di aggressione.
Il sospettato, Mr Colomba, è un 23enne arrestato perchè ubriaco fuori da un locale notturno. Una volta condotto nella caserma, però, gli agenti hanno deciso di umilarlo, facendolo spogliare completamente nudo.Il sospettato, Mr Colomba, è un 23enne arrestato perchè ubriaco fuori da un locale notturno. Una volta condotto nella caserma, però, gli agenti hanno deciso di umilarlo, facendolo spogliare completamente nudo.
Mr Colomba, però, in uno scatto d’ira, ha deciso di gettare le sue mutande addosso agli agenti, che hanno subito risposto alla provocazione colpendolo con una scarica elettrica da 50.000 volt.
Ci sono voluti soltanto 60 minuti di processo per assolvere l’agente PC Lee Birch dall’accusa di aggressione.
Afghanistan, chiude la “Guantanamo inglese”. In 90 detenuti illegalmente
Fine delle agonie per alcuni prigionieri afgani. Il governo inglese consegnerà nelle mani delle autorità afgane i 90 detenuti che tiene prigionieri illegalmente. E’ quanto diffuso dalla Bbc su base di documenti in loro possesso.
In molti hanno già dichiarato il carcere di Helmand, al sud dell’Afganistan, il “Guantanamo inglese”. Non era un mistero che i detenuti fossero tenuti lì. Ma il loro rilascio, proprio come giustificati per i detenuti del famigerato carcere statunitense, avrebbe potuto concretizzarsi come un rischio per le truppe inglesi presenti sul territorio. E così che il governo aveva giustificato i 14 mesi di prigionia. Poi qualcosa è cambiato. Forse a far cambiare idea è stato il fatto che gli interrogatori si sono conclusi da mesi, senza che Continue reading
Londra, per il governo Cameron il carcere è duro
Niente televisione e banditi programmi e dvd a luci rosse. La rivoluzione arriva nelle carceri della Gran Bretagna. Per rendere più dura la prigionia dei detenuti del Regno Unito, il governo britannico ha deciso di introdurre nuove misure per la detenzione. Così, almeno nelle prime settimane di carcere, deve essere limitato l’utilizzo della televisione. Inoltre deve essere eliminata la tivù via cavo e quella via satellite, che in Gran Bretagna è disponibile nelle prigioni private.
INTRODOTTA ANCHE UNA DIVISA.Il nuovo regime introdotto dal governo di David Cameron prevede anche che i carcerati indossino una divisa nelle prime due settimane di detenzione e che abbiano un accesso limitato al denaro.
«Voglio che l’arrivo in carcere per la prima volta sia un’esperienza che un detenuto non vuole più ripetere», ha detto il ministro della Giustizia, Continue reading
Anche in carcere un hacker non si smentisce
Nicholas Webber, sebbene giovanissimo, ha una consolidata e variegata esperienza di criminale informatico. Ed è riuscito a dimostrare le proprie abilità anche in carcere.
Nel 2011 Nicholas Webber finisce in galera, condannato a cinque anni di reclusione, per aver realizzato un sito web con cui ha portato a compimento frodi per milioni di euro.
Ma nella prigione HMP Isis, situata nel sud di Londra, i detenuti partecipano a programmi di formazione tecnologica. Ed è toccato anche a Webber. Peccato che il suo curriculum sia ricco di crimini informatici.
In sostanza Webber è riuscito a violare le protezioni del main frame del carcere e a penetrarvi, facendo scattare l’allarme sicurezza durante una lezione.
Il suo insegnante, Michael Fox, è stato allontanato dalla prigione ed è iniziata la procedura di licenziamento per giusta causa davanti al giudice del lavoro di Croydon. Fox ha sempre dichiarato di non essere a conoscenza del background di Webber, che per altro non avrebbe dovuto trovarsi in quella classe.
L’incidente si è verificato ad un anno dall’apertura del carcere. 110 milioni di sterline spese non hanno però impedito il verificarsi di una serie di malfunzionamenti. In primis i problemi al sistema di riconoscimento biometrico dei detenuti. Infatti, ognuno di essi deve lasciare la propria impronta digitale elettronica ad ogni spostamento all’interno della struttura.
Carcere Per Gli Hacker Del Team Anonymous!
In data odierna, il giudice della Southwark Crown Court di Londra, ha emesso la sentenza ai danni degli hacker del team Anonymous che hanno colpito aziende comePyapal, Mastercard e Visa.
Christopher Weartherhead è stato condannato a 18 mesi di carcere, se non lo sapete, è il capo del noto gruppo Anonymous, accusato di aver organizzato numerosi attacchi. Christopher analizzava i mass media per ideare dei piani futuri via chat con gli altri membri del noto gruppo.
Altri hacker condannati sono :
Ashley Rods, ragazzo di 22 anni noto con il nickname nerdo che dovrà scontare 7 mesi di carcere. Rods è stato accusato di aver installato sul proprio PC un software per attaccare computer connessi alla rete
Peter Gibson uno dei membri che prese parte all’operazione Payback, condannato a 6 mesi di carcere e a 100 ore di servizi sociali.
Jake Burchall, minorenne, sconterà la sua pena a inizio Febbraio, accusato di aver reso inaccessibili diversi siti web come Ministry of Sound, International Federation of the Phonographic Industry e il British Recorded Music.
Paypal a causa del team Anonymous ha subito danni pari a 5,5 milioni di dollari! Cosa ne pensate di queste sentenze? Credete che siano troppo severe o lievi? Siamo curiosi di conoscere una vostra considerazione personale, per cui vi invitiamo a lasciare un commento.
Che siano colpevoli non vi sono dubbi in quanto gli stessi hacker hanno ammesso la loro colpa al tribunale di fronte al giudice e alla corte, quindi dovranno pagare per i crimini commessi. Complessivamente agli hacker è andata anche troppo bene non trovate? 11 mesi sono 11 mesi questo è vero ma non è un tempo paragonabile a 22 anni di carcere che dovranno scontare alcuni membri di NinjaVideo per aver condiviso file protetti da copyright.
Inutile dire che le pene possono essere lievi o pesanti in base al paese in cui si trova.
SOLIDARIETA’ per gli attivisti! LIBERI SUBITO!