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Carcere italia, due Detenuti su tre ha malattie infettive!

cordatesaE’ allarme malattie infettive tra i detenuti nelle carceri italiane, ad essere colpiti sono circa due persone su tre. Un dato frutto della somma delle percentuali di alcune patologie infettive di cui sono vittime i detenuti: la positivita’ al test dell’epatite Ce’, infatti, del 28%, per l’epatite B del 7%, ed il 3,5% per l’Hiv. Inoltre il 20% ha una tubercolosi latente, ed il 4% ha presentato risultati positivi per la sifilide.

A stabilirlo e’ uno studio, realizzato su 20 istituti di pena, dedicato alle malattie infettive nei penitenziari promosso dalla Societa’ Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) e da Nps, presentata a Torino al V Congresso nazionale Icar(Italian Conference on Aids and Continue reading


Carceri: un caso sospetto di tbc a Messina

 

tubercolosi-mantoux(AGI) – Palermo, 3 apr. – Un detenuto italiano ristretto presso la carcere di Messina e’ stato ricoverato d’urgenza nel “Repartino” dell’ospedale Papardo per sospetta Tbc. Lo rende noto e’ il segretario generale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Mimmo Nicotra, secondo cui l’ammalato svolgeva attivita’ lavorativa nella cucina detenuti della casa circondariale di Gazzi ed e’ per questo che precauzionalmente la direzione dell’istituto di pena ha isolato per motivi sanitari anche tutti gli altri detenuti che hanno lavorato negli stessi ambienti carcerari o che hanno diviso spazi comuni detentivi cui il malato. E’ stata avviata la profilassi di vaccinazione sia del personale di polizia penitenziaria, sia di quello socio-educativo e dei reclusi. “Episodi di questo tipo -commenta Nicotra- mostrano ancora, e qualora ve ne fosse la necessita’, tutte le lacune della sanita’ penitenziaria italiana perche’ e’ impensabile, al giorno d’oggi, che il personale del corpo di polizia penitenziaria debba correre evidenti rischi di contagio per loro stessi e le loro famiglie in assenza di protocolli periodici che possano prevenire o attutire l’impatto altamente deleterio di simili eventi contagiosi”.

Fonte AGI.it


Benevento, 4 agenti penitenziari risultati positivi al test TBC

BENEVENTO- Si aggrava a Benevento il rischio di una epidemia di tubercolosi nel carcere di Contrada Capodimonte: “Dopo la scoperta il 23 dicembre di un detenuto straniero affetto da tubercolosi – riferisce il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria – erano stati disposti provvedimenti di profilassi per i poliziotti penitenziari in servizio in quella sezione detentiva e dagli accertamenti e’ risultato che quattro agenti sono risultati positivi al test della tbc.

Ma il numero potrebbe essere piu’ elevato, perche’ il detenuto era un lavorante, libero di muoversi nel carcere”. Per il segretario generale del Sappe Donato Capece, “quanto accaduto a Benevento e’ gravissimo e le responsabilita’ di avere ammesso al lavoro un detenuto con la tubercolosi sono ben precise: il direttore del carcere deve essere avvicendato. Non puo’ infatti costituire un alibi per l’amministrazione penitenziaria centrale l’assenza di un programma di prevenzione sui rischi di contagio, affinche’ si evitino ingiustificati allarmismi, con la sottoposizione periodica degli operatori penitenziari a vaccinazioni, la dotazione di kit di protezione, l’indicazione di una scrupolosa profilassi da eseguire. Tutto questo a Benevento non e’ stato fatto”.

Il Sappe auspica che “il ministro della Giustizia Severino assuma urgenti iniziative. Sono evidenti anche le responsabilita’ del capo del Dap Tamburino e del vicecapoPagano. La necessita’ di uno screening su scala nazionale risulta quanto piu’ utile e opportuno in considerazione dell’alto tasso di detenuti stranieri provenienti da Paesi dove patologie, che in Italia sono state debellate, sono assai radicate e diffuse, anche in considerazione che il sovraffollamento favorisce la possibilita’ di contagio”.

Fonte: eolopress.it