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Massacro di Carandiru, condanna ad agenti, 624 anni

cordatesaVenticinque poliziotti sono stati condannati a 624 anni di reclusione a testa per aver preso parte al massacro del carcere brasiliano di Carandiru, nel 1992, quando una rissa fra bande rivali si trasforma in una rivolta sedata con la violenza che provocò 111 morti fra i detenuti. Il gruppo di poliziotti è stato accusato della morte di 53 detenuti nell’ambito della seconda parte di un processo a San Paolo che dovraà giudicare in totale 79 agenti.L
La sentenza si riferisce ad una strage incredibile avvenuta il 2 ottobre Continue reading


Brasile: massacro di Carandiru, emesse le prime condanne

carandiru_divulgac3a7c3a3oUn tribunale brasiliano ha condannato a 156 anni di carcere ognuno dei 23 poliziotti accusati dell’omicidio di dodici prigionieri durante il “massacro del carcere di ” a , avvenuto il 2 ottobre del 1992, nel quale avevano perso la vita 111 detenuti.

La sentenza è stata annunciata ieri dal giudice José Augusto Nardy Marzagão e corrisponde alla prima parte del processo, diviso in quattro fasi, riportano i media locali.

Nel processo saranno giudicati un totale di 79 agenti per la strage avvenuta quando gli agenti erano intervenuti nella prigione per sedare una rissa tra fazioni rivali. Nessun poliziotto Continue reading


Brasile, al via processo a 26 poliziotti per massacro di Carandiru

carandiru-13-g-20120925Rio de Janeiro (Brasile), 8 apr. (LaPresse/AP) – Si è aperto in Brasile il processo a 26 ufficiali di polizia accusati di responsabilità nel massacro del 1992 nel carcere di Carandiru a San Paolo, in cui morirono 111 detenuti. Gli ufficiali imputati, alcuni ancora in servizio, sono incriminati per l’omicidio di 15 carcerati. Ore dopo l’inizio dell’udienza, i giudici l’hanno aggiornata alla prossima settimana, in un processo che secondo le previsioni dovrebbe durare due settimane e che sarà seguito nei prossimi mesi da quelli nei confronti di altri ufficiali. In tutto, sono 79 gli agenti accusati in relazione al massacro del 2 ottobre 1992, che mise fine alla rivolta nella sovraffollata prigione di San Paolo, la più grande del Brasile.

Molti critici ritengono ‘il massacro di Carandiru’ un simbolo della brutalità della polizia brasiliana e dell’impunità di cui essa gode. Molti ufficiali coinvolti negli omicidi sono infatti stati promossi e due decenni dopo i fatti un solo ufficiale è stato processato per il suo ruolo nel massacro. Si tratta del colonnello Ubiratan Guimaraes, condannato nel 2001 a 632 anni di carcere per uso eccessivo della forza quando ordinò alla polizia di sedare la rivolta. Nel 2006, però, una Corte d’appello ribaltò la sentenza sulla base del fatto che Guimaraes stava solo eseguendo degli ordini. Sette mesi dopo, il colonnello fu trovato morto nel suo appartamento di San Paolo, ucciso da sei spari al petto. La sua fidanzata è stata processata per omicidio e poi prosciolta.

Nel carcere, quel 2 ottobre, tutto iniziò da una rissa tra gruppi di carcerati, che si allargò velocemente e diede il via a una vasta rivolta, complice il fatto che la struttura era stata creata per ospitare 4mila detenuti ma ne ospitava quasi 8mila. La violenta protesta durò tre ore, poi 300 agenti fecero irruzione nel penitenziario sparando a 111 detenuti in meno di mezz’ora. Le autopsie rivelarono poi che erano stati uccisi con una media di cinque proiettili ciascuno. Nessun ufficiale perse la vita. Dieci anni dopo il massacro, il carcere è stato demolito e ha lasciato il posto a un parco. I fatti del 1992 hanno ispirato il film del 2003 ‘Carandiru’ del regista brasiliano Hector Babenco, che ha contribuito a far sì che i riflettori non si spegnessero del tutto sulla vicenda.

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