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Russia, arrestato gatto: trasportava in carcere cellulari

guardia-e-ladroKOMI – Nel frattempo in Russia, i gatti contrabbandano merce rubata. Le guardie carcerarie della colonia penale di Komi, in Russia, hanno intercettato un gatto bianco e nero, mentre tentava di scavalcare un muro perimetrale con attaccati sul dorso, con del nastro adesivo, due cellulari e i relativi carica batterie.

Il gatto veniva usato come insospettabile corriere, per portare all’interno del carcere oggetti vietati. «Dei tentativi di far entrare degli oggetti proibiti nella prigione si erano già verificati in passato –hanno commentato le guardie- ma questo non era mai successo nella storia del carcere».

Eppure pare che quella del gatto contrabbandiere sia una tecnica già collaudata. Lo scorso gennaio, nella prigione di ‘Luiz de Oliveira Souza’, nella città di Arapiraca in Brasile, è stato catturato dalle guardie penitenziarie un gatto, ritenuto sospetto per le sue frequenti visite. Al momento della cattura, il gatto aveva legati al corpo alcuni telefonini e chip, un carica batterie per cellulare e strumenti utili alla fuga.

Da quanto ha riferito il capo del sindacato delle guardie penitenziarie, Marcelo Avelino, il materiale sarebbe servito per scavare un tunnel e pianificare i colpi da fare in città con i complici fuori dal carcere.

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Brasile: usavano un gatto per evadere dal carcere

Molti sono i sistemi che fino ad oggi sono stati usati dai detenuti da ogni parte del mondo per tentare di evadere dalla loro prigione dove si ritrovano, di caso in caso, a scontare la loro pena per il loro reato, ma, di certo, tra i tanti e i diversi modi, quello usato da alcuni detenuti brasiliani ha destato la sorpresa di molti.

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Un felino complice dei detenuti brasiliani – Un gruppo di prigionieri brasiliani, scoperti solo pochi giorni fa, utilizzavano un gatto come complice per far entrare in galera e far arrivare alle loro celle telefoni cellulari e strumenti per organizzare una fuga: l’originale idea è stata resa nota dai media

 della città di Arapiraca. Quello che agli occhi delle guardie sembrava un innocuo gattino era in realtà l’aiutante e il complice di narcotrafficanti e assassini che erano rinchiusi a scontare la loro pena nella prigione di Alagoa, nel Nordest del Brasile.

Lo smascheramento del gatto – A scoprire l’ingegnoso sistema dei criminali, che avevano addestrato il gatto ad andare e venire dal carcere con i preziosi ‘carichi’, è stato un poliziotto. La guardia, infatti, la notte di Capodanno, vedendo il felino entrare dalla porta del carcere con passo appesantito, e capendo che qualcosa non andava, ha fermato il furtivo animale e ha controllato. Nel controllo ha scoperto l’arcano, ovvero, che il gatto era usato da tramite per far entrare all’interno della struttura carceraria oggetti che servivano ai detenuti per la fuga. In effetti, il poliziotto ha trovato addosso al gatto una piccola borsa con lime, punte di trapano e un telefono cellulare con caricatore. Il micio andava e veniva spesso dalla prigione e i parenti dei detenuti a volte lo avevano riportato con loro dopo alcune visite. Per i detenuti ora si prospettano controlli più serrati.