(Velletri – Cronaca) – «Nella mattinata di lunedì 19 gennaio gli uomini del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si sono presentati davanti il cancello del carcere di Velletri, a quanto pare per eseguire un’ispezione. Allo stesso tempo – si legge in una nota di Carmine Olanda segretario locale del Sippe – è doveroso rilevare che inspiegabilmente dalla sera del venerdì precedente a tale visita sarebbero state attivate tutte le procedure per rendere più puliti e ordinati i luoghi di lavoro e quelli detentivi. Sarà stata una visita annunciata? La visita “ispettiva” giungerebbe comunque alcuni giorni dopo la diffida inoltrata dal Segretario Generale del Sippe Alessandro De Pasquale al Direttore del Carcere di Velletri in merito ad una non equa gestione di quelle poche risorse umane presenti nell’istituto e al pericolo a cui è esposto il personale di polizia Continue reading
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Un report-denuncia dei medici in servizio nel nuovo carcere di Uta
“L’apertura del carcere di Uta è stata solo una parata mediatica che aveva solo il fine di qualche premio di produzione per qualche dirigente del Dap. La realtà è tutta un’altra. Nel carcere costato 95 milioni è il caos totale.
A scendere sul piede di guerra ora sono i medici praticamente reclusi nelle celle. Con una situazione paradossale gli operatori sanitari si sono ritrovati nella condizione di detenuti. Per entrare e uscire devono chiedere l’ausilio di personale penitenziario che gli apra la porta. Reclusi nel posto di lavoro. Il report che hanno stilato è riservato ma nelle prossime ore potrebbe essere reso pubblico”. Continue reading
Situazione carceri: il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria indaga…
Il DAP, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria il 10 aprile 2013 ha inviato una nota ai Provveditori Regionali, al Capo del Dipartimento, al Vice Capi del Dipartimento, al Direttore Generale dei Detenuti e del trattamento, al Direttore Generale del Personale e della formazione, al Direttore Generale del Bilancio e della contabilità, al Direttore Generale dell’Esecuzione Penale Esterna, al Direttore dell’ISSP e al Direttore dell’Ufficio per l’attività ispettiva e del controllo. La nota ha per oggetto: “Sentenze Corte Europea e dei diritti dell’Uomo (CEDU) 8 gennaio 2013, Torregiani ed altri c. Italia, e 29 gennaio 2013, Cirillo c. Italia”. Di fatto si avvia un’indagine conoscitiva sulla situazione delle carceri in Italia. E naturalmente conforta che dal ministero di Giustizia vogliano conoscere la situazione carceraria italiana. Dice infatti la circolare: Continue reading
Carceri che scoppiano: proteste a Bellizzi Irpino per le telecamere del sindacato
AVELLINO- Tensioni stamani nel carcere di Bellizzi Irpino per la visita di una delegazione sindacale della Uil-Penitenziari autorizzata dal Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria (DAP) a scattare foto e girare video alle celle e alle sezioni detentive.
Una visita sgradita per i detenuti sottoposti al 41 bis (carcere duro), che non volevano essere ritratti: i carcerati, secondo quanto reso noto dal Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) hanno manifestato il proprio dissenso dando vita alla ”battitura”, cioe’ picchiando le sbarre con oggetti di metallo.
L’ok dell’amministrazione penitenziaria a fare entrare macchine fotografiche e cineprese nella casa circondariale e’ stata definita come ”una decisione importante verso la trasparenza”, dai due componenti la delegazione, Eugenio Sarno eMassimo Spiezia, rispettivamente segretario generale e componente della Direzione Nazionale della UIL Penitenziari.
”Oggi non abbiamo potuto fotografare le celle perche’ l’autorizzazione e’ stata ritenuta generica e il comandante di Avellino ci ha chiesto di soprassedere a fotografare ambienti detentivi”, ha detto Sarno. ”Pur non condividendo tale impostazione abbiamo voluto seguire le sue indicazioni anche se cio’ ci ha privato della possibilita’ di documentare come celle sovraffollate con letti a castello a tre piani non consentano al personale di effettuare quei controlli di sicurezza, come la battitura delle inferriate, che a volte sono determinanti per evitare evasioni eclatanti come e’ avvenuto recentemente a Busto Arsizio”, ha concluso il segretario generale della Uil Penitenziari.
Il parere della Uil non e’ condiviso, invece, da Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), che ha stigmatizzato la decisione dell’Amministrazione di concedere il nullaosta e chiesto le dimissioni di chi l’ha adottata: ”il carcere deve essere una casa di vetro, ma se non si rispetta il diritto alla privacy delle persone detenute e’ ovvio che queste si lamentano determinando tensione che solamente i poliziotti penitenziari devono poi fronteggiare”.
Fonte: eolopress.it