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Detenuto trans non avrà permessi

Vergognoso

Vallese: condannato a 11 anni, voleva uscire dal carcere per diventare donna

LOSANNA – Voleva uscire dal carcere (maschile), cambiare sesso e tornare poi in carcere, questa volta femminile, e continuare a scontare la pena di 11 anni inflittagli per aver ucciso la moglie. Ma il Tribunale federale ha confermato il veto emesso dal Tribunale cantonale alla richiesta di rilascio con la condizionale.

Nel febbraio 2002 l’uomo uccise la moglie nel loro appartamento a Sion, dopo che la donna gli aveva annunciato di volersi separare. Quattro anni dopo il Tribunale cantonale vallesano lo aveva condannato per omicidio intenzionale. Nel 2010 la richiesta di sospensione della pena per potersi sottoporre all’operazione che lo avrebbe fatto diventare una donna; uno psichiatra del CHUV – l’ospedale universitario vodese – aveva diagnosticato che l’uomo era affetto da transessualismo, la condizione in cui l’identità sessuale fisica non corrisponde a quella psicologica e aveva affermato che a causa della sofferenza psichica del soggetto, non era più possibile differire il trattamento ormonale. Avendo nel frattempo scontato metà della pena, l’uomo – in carcere a Martigny senza contatti con altri detenuti – nel settembre 2011 chiese di poter beneficiare di un rilascio su condizione, eccezionalmente anticipata. A marzo di quest’anno la Camera penale del tribunale cantonale ha però detto di no e ora il verdetto è stato confermato dai giudici federali.  Il TF rileva che il rilascio su condizione a metà della pena deve rimanere l’eccezione, considerando che il transessualismo non è una malattia così grave da comportare la liberazione dal carcere per ragioni umanitarie. La vicenda tuttavia non è conclusa. Il detenuto aveva nel contempo chiesto anche di poter beneficiare di una interruzione della pena. Il dipartimento vallesano della sicurezza ha risposto di no, ma è stato inoltrato ricorso alla Corte di diritto pubblico del Tribunale cantonale, che dovrebbe pronunciarsi prossimamente.

Fonte: corriere del ticino