Arrestati a Roma due anarchici accusati di aver compiuto 13 attentati nella capitale. L’operazione antiterrorismo è stata guidata dai carabinieri del Ros e da quelli del Comando provinciale di Roma, che stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti alla struttura eversiva Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario Continue reading
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Aggiornamenti su Op. Ardire. Fissata prima udienza preliminare per Alessandro, Giulia e Paola
diffondiamo da informa-azione
Apprendiamo dagli avvocati che il PM Manuela Comodi ha fissato la prima udienza preliminare per Alessandro, Giulia e Paola.
I compagni sono indagati dalla procura di Perugia per la presunta “cellula perugina della FAI”, che costruisce l‘Operazione Ardire assieme all’altra presunta “cellula” nazionale per la quale sono indagati, oltre ad Alessandro, anche Peppe, Stefano, Sergio, Katia ed Elisa, passati alla procura di Milano.
L’udienza è fissata per giovedì 6 giugno alle ore 11.30 presso il tribunale di Perugia.
Aggiornamento su Alfredo – ROS e RIS – lettera
La mattina del 19 febbraio 2013 Alfredo Cospito, in carcere ad Alessandria, riceve la visita di un manipolo di carabinieri del Ros di Genova che gli notificano di essere indagato dalla procura di Genova, pm Federico Manotti ,articolo 280 cp , per un attentato dinamitardo avvenuto a Parma il 24/10/2005 , in particolare un ordigno esplosivo nei pressi della sede dei Ris rivendicato all’ epoca dalla Federazione Anarchica Informale/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini. Alfredo rifiuta il prelievo del Dna e la cella viene perquisita per prelevare spazzolino e rasoi. Sappiamo che Alfredo irride questa ennesima vendetta dello stato nei confronti di chi non ha alcuna intenzione di piegarsi . Sappiamo che gli stessi sbirri ammettono ufficiosamente di avere una banca dati del dna dei sovversivi e che quindi questi prelievi hanno uno scopo provocatorio . A chi da fuori osserva la situazione vengono spontanee alcune domande . Perchè la procura di Genova nel 2013 indaga su di un fatto avvenuto a Parma 7 anni prima? Perchè proprio ora che l ‘ indagine sul ferimento di Adinolfi, per Alfredo e Nicola , è in procinto di chiudersi ? La prima risposta, la più spontanea , la procura di Genova ha per le mani 2 anarchici in custodia cautelare per un attacco a firma Fai/Fri, perchè non cercare di indagarli , a priori, per tutti i casi irrisolti degli ultimi anni ? La risposta è scritta nello stesso incipit del decreto di sequestro probatorio, ” Ritenuta la sussistenza del fumus del reato di cui sopra ” (sic… ) Qualche ulteriore delucidazione la può fornire la lettura di qualche velina giornalistica rastrellata dalla rete (cfr Corriere della Sera 12 maggio 2012 ‘Messaggio degli anarchici, colpiremo altre 7 volte ‘- Corriere della Sera 13 maggio 2012’Genova, quella pista sul terrorismo che porta in Grecia’- Il secolo XIX,15 giugno 2012 Bombe a Genova , gli arrestati nel mirino). Ben sappiamo quale sia lo sporco lavoro in tandem di magistrati e giornalisti, ma qualche notizia da interpretare emerge comunque. Il Pm Federico Manotti risulta titolare da almeno un anno, di indagini negli ambienti anarchici liguri e del nord Italia relativamente ad una serie di attacchi firmati da diversi gruppi Fai/Fri , avvenuti a Genova, Milano , Parma, probabilmente da questo arriva quest’ ultimo ripescaggio genovese.Rimane ferma e incondizionata la solidarietà ad Alfredo e a quanti fuori e dentro le galere non si piegano ai tentativi repressivi e rilanciano con forza le pratiche di lotta ed attacco all’ esistente.