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Carceri: casi di scabbia tra detenuti a Torino

cordatesa(Adnkronos) – Casi di scabbia tra i detenuti al carcere delle Vallette di Torino. Lo denuncia l’Osapp, sindacato autonomo di polizia penitenziaria. “Gli agenti oltre al sovraffollamento ora si trovano a dover far fronte anche a rischi per la salute. Ci auguriamo – dice l’Osapp – che siano state adottate le misure opportune”. “Piove sul bagnato – commenta il segretario generale Leo Beneduci – aggiungiamo anche la scabbia tra i rischi che Continue reading


Canton Mombello, caso di tubercolosi in cella

Cristobal_Rojas_37aAllarme tubercolosi a Canton Mombello. Un detenuto di 42 anni, di nazionalità italiana, in cella dalla metà di gennaio, è risultato positivo al test di di Mantoux. L’uomo era in stanza con altre otto persone, immeditamente sottoposte all’esame della “tubercolina” e alla profilassi del caso. 
Stessa procedura per il personale di polizia penitenziaria e
 per le altre persone venute a contatto con il malato durante la sua permanenza in carcere.
La malattia, in una situazione come quella in cui si trovano i carcerati della casa circondariale di Brescia, può creare davvero un pericolo epidemia, date le condizioni di sovraffollamento della struttura.
Il 42enne è stato ricoverato in ospedale, nel reparto infettivi dell’Ospedale civile di Brescia, in isolamento, e sottoposto a terapia antibiotica.

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Benevento, 4 agenti penitenziari risultati positivi al test TBC

BENEVENTO- Si aggrava a Benevento il rischio di una epidemia di tubercolosi nel carcere di Contrada Capodimonte: “Dopo la scoperta il 23 dicembre di un detenuto straniero affetto da tubercolosi – riferisce il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria – erano stati disposti provvedimenti di profilassi per i poliziotti penitenziari in servizio in quella sezione detentiva e dagli accertamenti e’ risultato che quattro agenti sono risultati positivi al test della tbc.

Ma il numero potrebbe essere piu’ elevato, perche’ il detenuto era un lavorante, libero di muoversi nel carcere”. Per il segretario generale del Sappe Donato Capece, “quanto accaduto a Benevento e’ gravissimo e le responsabilita’ di avere ammesso al lavoro un detenuto con la tubercolosi sono ben precise: il direttore del carcere deve essere avvicendato. Non puo’ infatti costituire un alibi per l’amministrazione penitenziaria centrale l’assenza di un programma di prevenzione sui rischi di contagio, affinche’ si evitino ingiustificati allarmismi, con la sottoposizione periodica degli operatori penitenziari a vaccinazioni, la dotazione di kit di protezione, l’indicazione di una scrupolosa profilassi da eseguire. Tutto questo a Benevento non e’ stato fatto”.

Il Sappe auspica che “il ministro della Giustizia Severino assuma urgenti iniziative. Sono evidenti anche le responsabilita’ del capo del Dap Tamburino e del vicecapoPagano. La necessita’ di uno screening su scala nazionale risulta quanto piu’ utile e opportuno in considerazione dell’alto tasso di detenuti stranieri provenienti da Paesi dove patologie, che in Italia sono state debellate, sono assai radicate e diffuse, anche in considerazione che il sovraffollamento favorisce la possibilita’ di contagio”.

Fonte: eolopress.it