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Spoleto – E’ morto il compagno anarchico Damiano Corrias

Apprendiamo tristemente e diffondiamo da anarchaos

cordatesaCon queste brevi righe diamo l’orribile notizia della morte, a 31 anni, di Damiano Corrias. Uno dei 5 spoletini arrestati il 23 ottobre 2007 nella cosiddetta Operazione Brushwood.

Non è il momento di cadere in complottismi o peggio ancora in esoterismi (è il secondo morto, dopo Fabrizio, su 5 giovanissimi arrestati). Domani sera, dopo l’autopsia, ne sapremo di più. Damiano soffriva di epilessia. Lunedì si terrano i funerali al Duomo di Spoleto.

Ma anche il giorno della sua morte, anzi ancora di più in queste ore ferali, vogliamo alzare al cielo la nostra maledizione nei confronti dei suoi persecutori. Nei confronti Continue reading


Velletri, detenuto muore in carcere

cordatesaUn detenuto di 53 anni è morto per un malore nel carcere di Velletri, dove era recluso dallo scorso mese di marzo. Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. Il decesso è avvenuto la notte fra il 30 aprile ed il primo maggio. È il quarto decesso registrato nelle carceri del Lazio dall’inizio del 2013; il secondo in poco meno di un mese a Velletri dopo quello del 27 marzo di un marocchino di 27 anni, Mohamed Saadaoui, le cui cause sono ancora in fase di accertamento. Secondo quanto appreso dai collaboratori del Garante l’uomo, originario di Nettuno, ha accusato un malore nel pomeriggio di martedì scorso. Accompagnato da altri compagni detenuti nell’infermeria del carcere, vi è rimasto fino alle 22 rifiutando, a quanto pare, il ricovero in ospedale come suggerito dai sanitari del carcere. Intorno alle 23 ha avuto un nuovo malore e, nonostante l’intervento dei medici dell’Istituto e di quelli del 118, è deceduto alle 00.15 del primo maggio. La salma è stata trasferita al Policlinico “Tor Vergata”, dove Continue reading


Muore un detenuto del carcere Stampa

green-funerals-green-resting-placeLUGANO – Un uomo di 40 anni, detenuto al carcere della Stampa, è morto nella tarda serata di mercoledì all’ospedale Civico di Lugano. Lo comunica il Dipartimento delle istituzioni cantonale, precisando che l’uomo è stato ricoverato ieri mattina nel reparto di terapia intensiva in seguito a un malore improvviso. Per chiarire le cause esatte della sua morte è stata ordinata un’autopsia.
L’uomo è stato incarcerato nel 2007 per rapina, furto, lesioni semplici e contravvenzioni alla Legge sulla circolazione stradale, reati che gli erano valsi una condanna a tre anni con trattamento ambulatoriale. In seguito fu pure condannato per reati commessi durante l’espiazione della pena: lesioni semplici, incendio intenzionale, violenza e minaccia contro le autorità e i funzionari.

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Muore in carcere, era dentro per una rapina da 20 euro

bastaROMA – Aveva tentato di rubare venti euro a un tabaccaio. Per questo motivo, un 57enne era detenuto da un mese e mezzo nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. L’uomo è morto la notte tra lunedì e martedì, probabilmente a causa di un infarto. A darne notizie è il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, precisando che si tratta del terzo detenuto che muore nelle carceri del Lazio da inizio anno.

ALCOLISTA – La vittima, detenuto da un mese e mezzo nella sezione G11 del carcere romano, doveva scontare una condanna per una tentata rapina ai danni di un tabaccaio. L’uomo, a quanto appreso dai collaboratori del Garante, era affetto da dipendenza dall’alcool e per questo, dal momento del suo ingresso in carcere, era stato preso in carico dal Sert ed aveva colloquio periodici con gli psicologi.

USO DEL CARCERE PER REATI MINORI– Martedì mattina l’uomo è stato trovato senza vita nel suo letto, morto probabilmente stroncato da un infarto. «Al di là dei motivi che hanno portato alla morte di quest’uomo – ha detto Marroni – fa riflettere la circostanza che un uomo con tali problematiche sia condannato a scontare in carcere una pena per una tentata rapina di 20 euro. La colpa è di una legislazione che prevede un uso abnorme del carcere, anche per i reati minori».

SOVRAFFOLLAMENTO – «Nelle carceri del Lazio registriamo un tasso di sovraffollamento di quasi il 50% – aggiunge Marroni – Occorrerebbe rivedere l’ordinamento nel senso di prevedere il carcere solo come extrema ratio. Ma, nonostante gli appelli del Presidente della Repubblica e di quelli dei due rami del Parlamento, la politica sembra essersi di nuovo dimenticata del dramma che si sta vivendo nelle carceri italiane».

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Detenuto si uccide nel carcere di Terni

urla(ANSA) – TERNI, 24 GEN – Un detenuto marocchino di 56 anni si e’ ucciso stamani all’interno del carcere di Terni. A trovare il corpo, intorno alle 8, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. L’uomo si e’ impiccato alle inferriate della cella con delle strisce di lenzuolo. Ha reso noto il fatto Leo Beneduci, candidato capolista al Senato per Rivoluzione civile di Ingroia e gia’ segretario dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria.