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Monza, tagliato il bus navetta Stazione-carcere per pochi intimi

imagesMonza – Addio (almeno parziale) al bus che collega il centro di Monza con il carcere. Dopo un solo mese di sperimentazione, e «visto lo scarso utilizzo del mini bus» (così recita il comunicato del Comune di Monza), l’amministrazione ha deciso di ridurre il servizio navetta attivato per collegare la stazione di Monza al carcere. Il servizio ora funzionerà offrendo due corse quotidiane dal lunedì al sabato: ore 7,30 dalla stazione al carcere; ore 14,30 dal carcere alla stazione. In precedenza le corse erano 6, tre la mattina e tre al pomeriggio.

La soluzione del bus navetta era stata presa giusto un mese fa, dopo le proteste seguite ai tagli operati da Net, e i disagi per l’isolamento di via Sanquirico. Da venerdì 1 febbraio era dunque stato attivato in via sperimentale un servizio navetta che ristabilisce il collegamento tra la stazione ferroviaria e il carcere: da piazza Castello, vicino al teatro Binario 7, all’ingresso della casa circondariale di via Sanquirico. Il servizio, svolto con minibus da 16 posti e concordato con la direzione del carcere, prevedeva sei corse giornaliere: tre al mattino dalla stazione al carcere e tre al pomeriggio dal carcere alla stazione. Sarà attivo dal lunedì al sabato secondo i seguenti orari: il mattino la partenza dalla stazione è fissata alle 7.30, 8.30 e 9.30, mentre il pomeriggio le partenze dal carcere sono stabilite alle 12.30, 13.30 e 14.30. Dopo un mese, però, i passeggeri imbarcati sono stati troppo pochi: da qui la riduzione a una sola corsa.

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Monza – Tagli ai bus pubblici. Il carcere resta isolato

La mannaia della crisi si è abbattuta inesorabilmente sugli autobus di Monza. La decisione di Net, l’azienda che gestisce il trasporto locale, di sopprimere tre linee ha avuto ricadute negative non solo sui pensionati e i tanti ragazzi abituati ad andare a scuola in pullman, ma anche sui carcerati.

attesa-autobusE sì perchè a finire sotto i riflettori, in particolare, è stata la z266, linea che metteva in collegamento la città con la casa circondariale monzese.

A sollevare la questione è stato il consigliere della lista civica Cambia Monza Paolo Piffer «La z226 era l’unica linea di autobus in grado di creare un collegamento tra la città e il carcere di Monza – ha spiegato – I parenti dei carcerati che non hanno la possibilità di utilizzare un mezzo di spostamento proprio si trovano ora in grande difficoltà. Ma non solo: nella medesima situazione versano anche i medici e i volontari che si recano nella struttura per lavoro e utilizzano abitualmente questo autobus».

Ed è proprio per evitare che la soppressione della linea di pullman in questione rischi di tagliare i rapporti tra i detenuti e il mondo esterno che il comune e la provincia stanno vagliando delle ipotesi per risolvere la questione.

«Il taglio dei trasporti di queste linee non riguarda il comune bensì la provincia – ha detto l’assessore alla Mobilità di Monza Paolo Confalonieri – Due le ipotesi su cui si sta lavorando: la prima, di competenza provinciale, riguarderebbe il prolungamento della linea 202 cosicchè  possa compiere parte del tragitto che prima veniva effettuato dalla 226. La seconda, e questa è un’ipotesi che stiamo valutando come Comune, è di istituire un servizio di bus navetta».

Fonte: mbnews.it