Non c’è pace al Cie di Modena. Sono passati pochi giorni da una giornata di forti tensioni tra gli “ospiti” e il personale e l’altro sera è già avvenuto un nuovo episodio di violenza. Questa volta un giovane nordafricano ha tentato di fuggire da un varco ma è stato fermato da un operatore dell Croce Rossa. Il clandestino gli ha sferrato un pugno. Per questo ieri è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
L’episodio è avvenuto di sera quando già faceva buio all’interno del Centro di identificazione ed espulsione di via Lamarmora. I dettagli dell’episoido non sono chiari (come noto, il Cie è una struttura “chiusa” e persino i giornalisti non hanno accesso alle informazioni) ma si è saputo che il giovane clandestino aveva trovato una “falla” nella protezione dalla quale aveva pensato di tentare una “uscita” (non si parla di “evasione” perché formalmente non sono dei reclusi). Qualcuno tra gli operatori si è accorto dell’accaduto ed è accorso per evitare l’ “allontanamento”. Il clandestino è venuto alle mani con un operatore della Croce Rossa e gli ha sferrato un pugno forte. Subito dopo è stato fermato da carabinieri e polizia, in servizio all’interno del Cie, e riportato alla ragione. L’operatore della Croce Rossa è stato medicato. L’aggressore è comparso davanti al giudice per la convalida dell’arresto, confermata.
Solamente domenica 7 aprile il Cie aveva vissuto una giornata di forti tensioni in seguito a una rissa probabilmente causata dall’arrivo di nuovi “ospiti” dalla struttura di Bologna. La rissa sarebbe poi sfociata in una sorta di rivolta ma senza feriti, fatto non confermato dalle autorità che vigilano sul Cie. La tensione è percepita e segnalata anche dagli agenti e dal personale.