La mannaia della crisi si è abbattuta inesorabilmente sugli autobus di Monza. La decisione di Net, l’azienda che gestisce il trasporto locale, di sopprimere tre linee ha avuto ricadute negative non solo sui pensionati e i tanti ragazzi abituati ad andare a scuola in pullman, ma anche sui carcerati.
E sì perchè a finire sotto i riflettori, in particolare, è stata la z266, linea che metteva in collegamento la città con la casa circondariale monzese.
A sollevare la questione è stato il consigliere della lista civica Cambia Monza Paolo Piffer «La z226 era l’unica linea di autobus in grado di creare un collegamento tra la città e il carcere di Monza – ha spiegato – I parenti dei carcerati che non hanno la possibilità di utilizzare un mezzo di spostamento proprio si trovano ora in grande difficoltà. Ma non solo: nella medesima situazione versano anche i medici e i volontari che si recano nella struttura per lavoro e utilizzano abitualmente questo autobus».
Ed è proprio per evitare che la soppressione della linea di pullman in questione rischi di tagliare i rapporti tra i detenuti e il mondo esterno che il comune e la provincia stanno vagliando delle ipotesi per risolvere la questione.
«Il taglio dei trasporti di queste linee non riguarda il comune bensì la provincia – ha detto l’assessore alla Mobilità di Monza Paolo Confalonieri – Due le ipotesi su cui si sta lavorando: la prima, di competenza provinciale, riguarderebbe il prolungamento della linea 202 cosicchè possa compiere parte del tragitto che prima veniva effettuato dalla 226. La seconda, e questa è un’ipotesi che stiamo valutando come Comune, è di istituire un servizio di bus navetta».
Fonte: mbnews.it