SPOLETO – Il sindacato di Polizia Sappe ha denunciato la difficile situazione nella quale operano gli agenti. Ultima aggressione: a Capodanno. E il 31 un detenuto era armato di una lamentta
E’ stato colpito al volto con un pugno mentre apriva la cella di un detenuto per consentirgli l’accesso al settore doccia del penitenziario. L’ennesima aggressione a danno di un agente della Polizia Penitenziaria è avvenuta nel carcere di Spoleto che come la stragrande maggioranza dei penitenziari italiani vive giornate di alta tensione a causa del sovraffollamento dei detenuti e i turni massacranti per i poliziotti sottorganico.
A farne le spese sono sempre più spesso gli agenti. Il pugno in pieno volto – bollettino medico parla di 5 giorni di prognosi- è avvenuto nella giornata di Capodanno; ha sferrarlo è stato un detenuto egiziano. Il sindacato Sappe ha denunciato l’aggressione ricordando che da tempo anche a Spoleto la situazione si sta facendo sempre più delicata e che quindi servono degli interventi immediati per tutelare chi lavora nel carcere. Già la sera del 31 dicembre si è di nuovo sfiorata la tragedia: un detenuto ha sfregiato il volto del compagno di cella con una lametta.
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