Locali di contenimento separati per le persone più problematiche, gabbie nelle gabbie, eufemisticamente chiamate “moduli idonei a ospitare persone dall’indole non pacifica”. Poteri speciali ai prefetti, ai questori o a commissioni miste di disciplina, in una sorta di Guantanamo all’italiana. L’introduzione di una aggravante specifica per i reati commessi all’interno delle strutture, quelle che qualcuno chiama “lager” e “porcili”.
Altro che chiusura definitiva dei Cie, i centri di identificazione ed espulsione per stranieri irregolari contestati da associazioni di base, parlamentari, giuristi, osservatori. Macché Continue reading