Sciopero della fame dei detenuti, anche Davide Rosci aderisce alla protesta

cordatesaE’ il Comitato formato da amici e famigliari di Davide Rosci(nella foto), “Liberiamo Davide”, a confermare che l’attivista teramano, attualmente all’isituto penitenziario di Castrogno, ha aderito allo sciopero della fame indetto da diversi detenuti in tutta Italia per protestare contro le condizioni di vita delle carceri: “L’iniziativa che vedrà 8 giorni di sciopero della fame e 12 di mobilitazioni autodeterminate – si legge in una nota -, vuole attirare l’attenzione dell’intera popolazione italiana sul tema carceri. Vogliono che sia data una risposta al sovraffollamento, che l’art. 27 della Costituzione sia perseguito e non calpestato ma soprattutto chiedono che siano abolite le forme di tortura legalizzate quali il 41bis, 14bis e Alta Sorveglianza. Chiedono un carcere più umano, il rispetto di una dignità che un paese che si dichiara civile deve garantire a tutti, detenuti compresi. Noi del comitato amici e famigliari “Liberiamo Davide” appoggiamo queste rivendicazioni e ci impegneremo perché escano dalle mura delle carceri per arrivare a più orecchie possibili all’esterno. Davide, si fa portavoce della vergognosa situazione che si vive all’interno delle carceri, che impariamo a conoscere tutti di più anche attraverso i suoi occhi, anche attraverso la sua voglia di lottare”.

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