Reggio Calabria. Ieri pomeriggio, all’interno della Casa Circondariale di Reggio Calabria un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto ristretto nel circuito detentivo denominato “Alta Sicurezza 3”, ossia quella sezione che ospita i detenuti imputati o condannati per reati di mafia.
Nello specifico sembrerebbe che dopo un richiamo al rispetto delle regole, il detenuto si sia scagliato contro quell’operatore penitenziario colpendolo con un pugno al volto procurandogli delle ferite, con prognosi di gg. 2 s.c., ed a ferirne un terzo che si adoperava nel tentativo di bloccare l’aggressore.
E’ all’ordine del giorno che, purtroppo, gli Organi di stampa debbano diffondere notizie ove si legge che operatori di Polizia Penitenziaria siano destinatari di aggressioni.
Ormai le carceri italiane sono al collasso per il sovrannumero dei detenuti, mentre la Polizia Penitenziaria, già carente di oltre 7.000, è costretta a ridurre la sorveglianza all’interno dei reparti detentivi.”