Genova – Giornata ad alta tensione, quella di ieri, nel carcere genovese di Marassi.
Due gruppi distinti di detenuti si sono fronteggiati in poche ore indue distinte risse, per fortuna senza gravi conseguenze. “In una delle due si sono contrapposti detenuti italiani e sudamericani”, spiega Roberto MARTINELLI, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Le risse, brevi ma violente, solo per il pronto intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria non hanno avuto peggiori conseguenze in una struttura sovraffollata come il carcere genovese di Marassi, nel quale considerevole è anche la carenza di poliziotti rispetto agli organici previsti”.
Il SAPPE auspica infine che il Governo Letta “arrivi lì dove i precedenti Esecutivi hanno fatto poco: e cioè riesca a trovare accordi affinchè gli stranieri scontino la pena nei Paesi d’origine, a cominciare da quelli dai quali provengono maggiormente i detenuti stranieri: Romania, Tunisia, Marocco, Algeria, Albania, Nigeria. Un detenuto – ricorda Martinelli –costa in media circa 200 euro al giorno allo Stato italiano, soldi che quasi mai vengono rimborsati nelle casse statali”