“Nel 2012 la polizia penitenziaria siciliana ha effettuato 18.230 servizi di traduzione per un totale di 45.064 detenuti tradotti per un costo complessivo che si puo’ prefigurare tra i 4 e i 4,5 milioni di euro”.
Lo scrive in una nota Gioacchino Veneziano, coordinatore regionale della Uilpa Penitenziari Sicilia, che illustra nel dettaglio l’enorme movimentazione di carcerati. “Detenuti tradotti per motivi sanitari 7.566, per permessi con scorta 4.595. Le traduzioni con autoveicoli 17.374, quelle per via aerea 606, per via mare 171, pedonali 87. I detenuti tradotti classificati comuni o a media sicurezza – prosegue Veneziano – sono stati 30.398, quelli classificati ad Alta Sicurezza 13.739, i detenuti tradotti e sottoposti al 41-bis sono stati 17, i collaboratori di giustizia o loro familiari 117, gli internati 810″.
Le unita’ di polizia penitenziaria impiegate in servizi di scorta sono state 77.168 con una media di 1,2 unita’ di polizia penitenziaria per detenuto tradotto, prosegue la nota. “Tra l’altro ci pare poter affermare – sottolinea Veneziano- che oggi in Sicilia i nuclei Traduzioni operano in perenne affanno, mancando di oltre 300 unita’: si opera in perenne sottodimensionamento delle scorte con rischio per l’ordine e al sicurezza pubblica in caso di evasione”. Infine, “circa l’60% degli automezzi destinati alle traduzioni sono fuori uso, un altro 30% e’ da considerarsi illegale perche’ privo dei collaudi di affidabilita’ o perche’ quei collaudi non sono stati superati: insomma in tutta la regione -conclude Veneziano- su 140 mezzi destinati, ne funzionano solo 50”