Adnkronos – Un detenuto marocchino ha tentato il suicidio, la scosa notte, nella sua cella nella VI Sezione del carcere di Genova Marassi. Tempestivo l’intervento dei poliziotti penitenziari, che hanno impedito l’insano gesto. Lo riferisce Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
”Il suicidio costituisce solo un aspetto di quella piu’ ampia e complessa crisi di identita’ che il carcere determina – sottolinea in una nota – alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze. La via piu’ netta e radicale per eliminare tutti questi disagi e’ quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere, argomento rispetto al quale il Sappe e’ da tempo impegnato”.
“Si pensi che – ricorda Martinelli – nel solo 2012 ci sono stati in carcere 56 detenuti morti per suicidio (30 italiani e 26 stranieri) e 97 decessi per cause naturali (82 italiani e 17 stranieri). I suicidi sventati sono stati 1.308. L’anno prima, il 2011, ha registrato morti per suicidio 63 detenuti e morti per cause naturali 102 persone ristretto. I suicidi sventati dalla Polizia Penitenziaria erano stati 1.003. Se la gia’ critica situazione penitenziaria del Paese non si aggrava ulteriormente – conclude – e’ proprio grazie alle donne e agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Poliziotti, e’ bene ricordarlo, i cui organici sono carenti di circa 7mila e che mantengono l’ordine e la sicurezza negli oltre 200 Istituti penitenziari a costo di enormi sacrifici personali, mettendo a rischio la propria incolumita’ fisica, senza perdere il senso del dovere e dello Stato”.